Onore ai medici ed infermieri in prima linea.Grazie da Redazione Italia
Usa, attentati riusciti e falliti a presidenti e candidati
Nella storia degli Stati Uniti sono stati numerosi i tentativi di assassinare presidenti in carica o ex presidenti. Quattro attentati sono andati a buon fine, mentre due hanno provocato il ferimento della vittima predestinata. Molti di più sono stati poi gli attentati o i complotti, veri o presunti, sventati molto prima che potessero essere messi in atto, come quello di ieri ai danni del candidato democratico alla Casa Bianca Barack Obama (nella foto, un sospetto arrestato).
La Casa Bianca è un posto molto pericoloso, insomma, stando al numero dei presidenti uccisi, 4 (Abraham Lincoln il 15 aprile 1865, James Garfield il 2 luglio 1881, William McKinley il 6 settembre 1901 e John F. Kennedy a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963), e a quelli scampati a attentati di cui si è saputo qualcosa.
Abraham Lincoln fu ucciso il 14 aprile 1865 mentre si trovava al Ford’s Theatre di Washington per assistere allo spettacolo Our American Cousin. Gli sparò l’attore e simpatizzante dei Confederati John Wilkes Booth, morì il 15 aprile, alle 7.22 del mattino.
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Covid, il volo choc per 20 ore: poliziotti ammassati coi migranti
L'aereo per il trasferimento è stracarico: tutti assembrati. Poliziotti costretti a 20 ore lavoro consecutive senza cena. Conestà: "Siamo indignati"
Assembrati come sardine, in barba ad ogni regola anti-contagio. Ammassati su un aereo insieme a decine di immigrati, alla faccia della sicurezza. E pure costretti a lavorare quasi 20 ore consecutive senza sosta e senza pasti adeguati.
È l’amara sintesi del servizio cui sono stati chiamati, giovedì scorso, gli agenti del reparto mobile di Roma. Servitori dello Stato, dunque abituati a portare a termine la missione nonostante tutto. Ma stavolta obbligati dal Viminale a subire un trattamento “indegno” e “disumano”.
Le foto, che ilGiornale.it pubblica in esclusiva, mostrano il velivolo sovraccarico di persone. Per ogni fila sei posti occupati, cioè tutti, senza alcun distanziamento tra poliziotti e migranti. Il servizio inizia alle 10 di mattina del 12 novembre, quando gli agenti partono da Roma in direzione Catania per trasferire al Nord 82 stranieri. Al primo giro caricano 40 immigrati e li scortano fino a Milano: non li hanno mai visti prima, non sanno se sono negativi o positivi al coronavirus, ma il dipartimento li fa viaggiare appiccicati come se fossero congiunti. L’aereo atterra in Lombardia alle 17.30. Neppure il tempo per un caffè che i poliziotti alle 18 ripartono subito e tornano a Catania per imbarcare gli altri 42 stranieri da accompagnare a Torino. Sotto la Mole l'aereo arriva alle 2 di notte, fa sbarcare i migranti e poi decolla di nuovo per riportare a casa i malcapitati poliziotti. Quando atterrano a Roma, cinque voli aerei dopo, sono ormai le 4.30 di notte. Cioè circa 20 ore consecutive di lavoro dal primo decollo.
Commenti: 8 Da Vo' al tampone fai da te: così Zaia mette in ginocchio il virus
Oggi il Veneto fa da apripista con un nuovo piano per tracciare i contagi. Ma il tampone self-service è solo l'ultima di una lunga serie di innovazioni messe in campo da Zaia
Se volete capire più a fondo il fiume di gente che nelle urne dello scorso 21 settembre ha scritto il nome di Luca Zaia sulle schede da imbucare nell'urna, non vi basterà analizzare il buon governo della Regione degli ultimi undici anni.
Se anche il popolo di sinistra si è spinto a riconfermarlo governatore è perché, da quando lo scorso febbraio è esplosa l'epidemia, il leghista non ha praticamente sbagliato una mossa. Prima c'è stato il "miracolo di Vo' Euganeo". Poi il tracciamento a tappeto dei contagi in tutto il Veneto. E ora l'implementazione dei controlli a tappeto con i test-fai-da-te. Una misura annunciata sabato pomeriggio durante il punto stampa sul coronavirus e già attiva in queste ore in tutta la regione.
Si parte con cinquemila test. Sembra poco ma non lo è. Quella che Zaia mette in campo è l'ennesima "rivoluzione" a un Sistema sanitario nazionale in difficoltà che il ministero della Salute non è riuscito a raddrizzare nonostante abbia avuto un'intera estate di "pausa" per correggere gli errori fatti durante la prima fase. Il tracciamento, ormai è sotto gli occhi di tutti, è andato a farsi benedire e il Comitato tecnico scientifico non riesce a più a star dietro ai campanelli d'allarme suonati dalle Regioni.
Coronavirus, il bollettino del 15 novembre: sfondata quota 45mila morti, oggi altri 546. Le cifre
Contagi in calo e decessi in linea. Il bollettino di domenica 15 novembre sul coronavirus in Italia fa ben sperare. Nella giornata si sono registrati 33.979 nuovi contagi mentre ieri erano 37.255. I decessi sono 546 (ieri +544 per un totale di 45.229 vittime) e le persone dimesse 9.376, ieri +12.196. In totale i tamponi sono stati 195.275, ovvero 32.420 in meno rispetto a ieri quando erano stati 227.695. Sale invece il tasso di positività che è intorno al 17% ieri era di circa il 16%.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 32.047 (+649, ieri +484), mentre i malati più gravi in terapia intensiva sono 3.422 (+116, +3,5%; ieri +76).
Maria Giovanna Maglie, "Washington con Donald Trump": il video pazzesco dell'adunata che grida ai brogli
Un'adunata oceanica a Washington, sotto ai palazzi del potere Usa. Il popolo di Donald Trump si riversa in piazza: migliaia di persone, strade gremite, immagini impressionanti (anche perché ci sarebbe il coronavirus). Tutti insieme a manifestare in supporto al presidente uscente, a sostenere le sue tesi di brogli che avrebbero consentito di vincere a Joe Biden. Il popolo di Trump, insomma, si ribella, grida al complotto. E Maria Giovanna Maglie, su Twitter, rilancia un video, impressionante, del raduno visto dall'alto. Immagini che fanno capire in modo plastico quante fossero le persone. Immagini con le quali, la Maglie, condivide in un certo modo la loro battaglia: da giorni, la giornalista insiste sul fatto che ci siano ricorsi pendenti e alcune circostanze poco chiare relative allo spoglio. Nel rilanciare le immagini, la Maglie scrive semplicemente: "Washington con Donald Trump". Un video che non ha bisogno di ulteriori commenti.
Stati generali, è rissa M5s. Di Battista smaschera i governisti: mostrate i voti

Dibba scrive su Facebook: «E allora si pubblichino i voti che ciascuno dei 30 delegati nazionali ha ottenuto. Perché è giusto conoscere il peso specifico delle idee di coloro che sono stati scelti e per smetterla una volta per tutte di definire ’dissidenti' coloro che, su molti aspetti, hanno il solo torto di non aver cambiato opinione».
«Da quando sono uscito - per mia scelta - dal Parlamento hanno, costantemente, provato a denigrarmi. Mi hanno diffamato, hanno screditato il mio lavoro abituati evidentemente a ex-parlamentari che si fanno piazzare nelle partecipate di Stato», scrive Di Battista che ribadisce: «Hanno provato a irridere le posizioni politiche che io e migliaia di altre persone abbiamo preso e l’hanno fatto coloro che l’unica posizione che conoscono è la genuflessione davanti ai loro padroni. Non ho fatto altro che fare proposte e denunce, ho parlato solo di temi, di identità. Ho fatto auto-critica, ho espresso le mie idee e ho lavorato, da attivista, a progetti che ritengo siano utili per affrontare il dramma occupazionale del post-covid», prosegue. «Il 14 ottobre scorso abbiamo pubblicato un’agenda politica con linee e posizioni chiare. Un programma per i prossimi 10 anni che sappia farsi carico delle sofferenze degli ultimi e della sempre più fragile classe media prima che politici senza scrupoli e interessati solo ad effimere posizioni di potere cavalchino rabbia e paure provando a dividere la pubblica opinione con consuete guerre tra poveri».
SPERANZA E ARCURI: VERGOGNATEVI
Otto mesi per dare alla Calabria 6, solo 6, nuove postazioni di terapia intensiva. Alla regione più penalizzata negli investimenti fissi in sanità – 15,9 euro pro capite contro gli 84,4 pro capite dell’Emilia-Romagna – che parte nella Pandemia dalla posizione più sfavorevole e dovrebbe quindi avere molto più degli altri. Non ci sono mezze misure: il ministro della Salute e il commissario devono dimettersi per le scelte fatte e per non avere vigilato
140, 146, 6. In questi tre numeri ci sono sigillate in una bustina per mascherina chirurgica monouso dispositivo medico classe uno, le ragioni algebriche ineliminabili delle dimissioni obbligate del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del commissario per l’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri. 140 è il numero delle postazioni di terapia intensiva disponibili a marzo in Calabria. 146 è il numero delle postazioni di terapia intensiva disponibili al 14 ottobre. Otto mesi otto per dare alla Calabria 6, dico 6, nuove postazioni di terapia intensiva. Alla regione più penalizzata negli investimenti fissi in sanità – 15,9 euro pro capite contro gli 84,4 pro capite dell’Emilia-Romagna – che parte nella Pandemia dalla posizione più sfavorevole e dovrebbe quindi avere molto più degli altri, chi ha la responsabilità della politica sanitaria e della gestione dell’emergenza dà meno di tutti, anzi non dà niente, perché 6 è niente.
Il sindaco di Condofuri (Rc) denuncia Cotticelli: “Ha messo a rischio la salute di 2 milioni di calabresi”
Non si chiude il caso Cotticelli. “Questa mattina ho provveduto a inoltrare alla procura della Repubblica di Catanzaro atto di denuncia nei confronti del generale Saverio Cotticelli. Fino a qualche giorno fa commissario ad acta per la sanità nella Regione Calabria”. Così il sindaco di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, Tommaso Iaria.
Il sindaco di Condofuri denuncia Cotticelli
“Dopo lo scoop giornalistico della trasmissione televisiva Titolo Quinto”, spiega il primo cittadino calabrese, “è clamorosamente emersa la mancata adozione da parte del Commissario del Piano di riorganizzazione. Previsto dall’articolo 2 del decreto legge 34/2020. Una vicenda che lascia basiti per le modalità attraverso le quali le notizie sono state apprese. E per la gravità delle stesse”. Iaria punta l’indice contro l’inerzia di Cotticelli. Che ha implicato – scrive – l’individuazione della Calabria tra le Regioni ‘rosse’. Comportando un danno enorme ai comparti produttivi calabresi. E messo seriamente a rischio la salute di due milioni di calabresi“.
"I regali di Natale? Su internet": esplode la rabbia dei commercianti contro Galli
Il consiglio del professor Galli scatena la rabbia dei negozianti: "Noi rispettiamo le regole, lui faccia il virologo"
I regali di Natale? Meglio acquistarli su internet che non in qualche negozio fisico, nel cuore di qualche città infestata dal coronavirus.
E poco importa se i commercianti, in ginocchio da mesi, speravano in un dicembre all’insegna di un lieve aumento dei consumi. Massimo Galli, direttore del Reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, e ormai volto e voce nota di giornali e tv, ha fatto capire che no, non dovremmo avventurarci nel rito dello shopping natalizio. O meglio: dovremmo farlo in forma virtuale per evitare di diffondere il Covid.
Le parole di Galli
Il noto virologo ha spiegato ai microfoni della trasmissione Mattino Cinque, in onda su Canale 5, la sua ricetta per un Natale sicuro: "Se vogliamo uscirne per Pasqua i regali dovrebbero essere acquistati esclusivamente su internet, il cenone dovrebbe avvenire in gruppi ristretti magari collegandosi in videochiamata. Dobbiamo aver pazienza, tutelare gli anziani e farci gli auguri il più possibile a distanza".
I segreti del “modello Merkel”
Un sistema sanitario foraggiato da ingenti risorse economiche, e da ben prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19. Efficaci misure attuate in corsa per coprire le criticità provocate da un’emergenza senza precedenti, dal raddoppio dei posti letto in terapia intensiva ai sostegni economici alle attività commerciali colpite dai provvedimenti restrittivi anti coronavirus. E poi un’organizzazione medica pressoché impeccabile, con ordini chiari e precisi, tamponi a tappeto e un sistema di tracciamento che ha funzionato (e continua a funzionare) alla perfezione.
La ciliegina sulla torta dell’encomiabile modello appena descritto, quello della Germania, coincide con il modus operandi messo in campo da Angela Merkel, leader calma e silenziosa che, a differenza di molti colleghi, non si è lasciata travolgere da una situazione complessa. Eppure, nonostante questo, il governo tedesco non ha alcuna intenzione di cullarsi sugli allori. A Berlino sanno che la situazione è grave, che nel giro di sette giorni si è passati dalle circa 125 infezioni ogni 100mila abitanti alle attuali 140 e che il tasso di contagio – il numero di persone che ogni malato infetta a sua volta – si aggira intorno a 0,9. Senza mezzi termini, il direttore del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, ha spiegato che il virus potrebbe diffondersi in maniera incontrollata in certe aree del Paese.
Buone notizie dallo Spallanzani: «Il Covid varia 100 volte in meno dell’Hiv. Un bene per i vaccini»
«La variabilità genetica del coronavirus Sars-CoV-2 è da 10 a 100 volte inferiore rispetto a quella riscontrata nel virus Hiv» che causa l’Aids, per il quale ancora non esiste un vaccino. Ciò significa che il patogeno della Covid-19 «ha un genoma più stabile ed è più facile sviluppare vaccini efficaci». Lo ha sottolineato Maria Rosaria Capobianchi, docente di Biologia molecolare dell’università UniCamillus di Roma e alla guida del Laboratorio di Virologia dell’Istituto Spallanzani. «Sars-CoV-2, come tutti i virus a Rna, ha un enzima di replicazione fallace e non preciso», ha spiegato Capobianchi, a capo del team che allo Spallanzani ha isolato per la prima volta in Italia il nuovo coronavirus.
Spallanzani e la ricerca sul Covid
«Il virus quindi ha una variabilità che nell’organismo» anche di uno stesso paziente «genera una “quasi-specie”, uno sciame di virus quasi uguali, ma che presentano piccole variazioni fra loro. Potrebbe essere un meccanismo di evoluzione e di adattamento alle diverse sedi anatomiche dove il virus si replica. Lo abbiamo visto sia nel polmone sia nelle prime vie aeree respiratorie».
De Luca attacca Saviano senza citarlo: “Camorrologo vestito da carrettiere”
Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, attacca in diretta Facebook il giornalista Saviano senza citarlo: "Camorrologo vestito da carrettiere"
De Luca attacca Saviano senza nominarlo
De Luca attacca Saviano senza citarlo: “Camorrologo vestito da carrettiere. Parla ma non sa nulla”
“Lo stesso invito rivolgo a qualche camorrologo di professione ormai milionario che non solo si veste ancora come un carrettiere perché fa tendenza, ma che parla di cose di cui non capisce niente. Lo invito a fare un dibattito sulla sanità campana dove e quando vuole”. Così il presidente della Campania Vincenzo De Luca in diretta Facebook rivolgendosi a Roberto Saviano, senza mai nominarlo.
Coronavirus, come ci si cura a casa: tutto quello che c'è da sapere
Chi presenta sintomi lievi può curarsi a casa seguendo i consigli del proprio medico curante. Fondamentale non prendere iniziative autonome
Il piano per frenare la diffusione del coronavirus passa anche (e soprattutto) dalla cura dei pazienti che presentano sintomi lievi, come febbre, tosse, mal di gola e dolori muscolari.
Queste persone, ovviamente, non devono essere ricoverate in ospedale: possono curarsi direttamente da casa, seguendo qualche semplice regola e le prescrizioni del proprio medico. Sono sempre più numerosi i cittadini che si trovano in una situazione del genere. Per evitare di farsi trovare impreparati è bene focalizzare l’attenzione su un paio di concetti fondamentali.
Farmaci e medici di famiglia
Innanzitutto è fondamentale non prendere iniziative autonome. Bisogna sempre seguire le indicazioni del medico curante, a maggior ragione se stiamo pensando di assumere un farmaco. Nel caso in cui la febbre dovesse superare i 38,5, con mal di testa e altri dolori sparsi, è possibile prendere una tachipirina. Se la febbre è bassa ha poco senso prendere il paracetamolo.
Due sono gli strumenti da avere sempre a portata di mano: il saturometro e il termometro. Quest’ultimo non ha bisogno di presentazioni, trattandosi dell’oggetto del quale ci si serve per misurare la temperatura corporea. Il saturometro, applicato al dito, serve invece a monitorare la funzione respiratoria, ovvero la saturazione dell’ossigeno. Ricordiamo che i valori normali si aggirano intorno al 96-98%.
Un complotto dietro il Covid. In Francia sta spopolando il documentario Hold Up
Il Covid è strumentalizzato dalle lobby finanziarie internazionali. Dietro il virus c’è un complotto, una cospirazione, un tentativo di manipolare le popolazioni. E’ questo il “succo” del documentario che sta spopolando in Francia.
Il complotto dietro il virus: un film uscito online il 9 novembre
Si chiama Hold Up e, come spiega Stefano Montefiori sul Corriere, è “un film francese di quasi tre ore realizzato, con meno di 200 mila euro in crowd-funding, da Pierre Barnérias, un ex giornalista della rete tv Tf1 che da qualche mese, sul canale youtube Thana Tv, rilancia le critiche e gli attacchi alla gestione dell’epidemia. Il documentario è uscito il 9 novembre su diverse piattaforme online tra le quali Odysee, e migliaia di persone lo stanno rilanciando sui social media”. Già i media mainstream hanno bollato il documentario come negazionista, accusandolo di essere pieno di fake news.
Chi è il giornalista Pierre Barnérias
Da notare che Pierre Barnérias aveva realizzato, nel 2013, un documentario sugli abusi legati all’eutanasia in Belgio. Si tratta di un giornalista di esperienza: ha lavorato per 23 anni per diversi televisioni francesi come France 2, France 3, TV5 Monde, TF1 e molte altre. Ma nessuno ha voluto la sua inchiesta. Pubblicata lo stesso su internet. «Sono rimasto perplesso dal rifiuto delle televisioni di mandare in onda la mia inchiesta – affermò in un’intervista – Ci ho messo due anni, dal 2011 al 2013, e ho raccolto testimonianze incredibili, di veri e propri omicidi mascherati. Il mio obiettivo non era quello di bloccare la legge, ma solo di far riflettere sulla libertà di morire e sul potere incontrastato di cui godono i medici».
Trump promuove il “falco” Rudolph Giuliani a capo del legal. Strategie e ricorsi in mano all’ex-sindaco
Donald Trump alza il livello dello scontro con Biden. E promuove il falco Rudolph Giuliani a capo del legal, il team delle azioni legali.
Dopo che ha perso anche il ricorso teso ad ottenere il riconteggio nella contea chiave dell’Arizona, Donald Trump ha deciso di mettere Rudy Giuliani alla guida della battaglia legale contro la vittoria di Joe Biden nelle elezioni Usa 2020.
Nel riportare la notizia, Politico cita fonti della campagna di Trump. Che rivelano come il coinvolgimento dell’ex-sindaco di New York, che è stato la figura chiave del Kievgate che fino all’ultimo giorno di campagna elettorale ha cercato di imporre una contro narrativa fatta di accuse di corruzione a Hunter Biden ed al padre, abbia compromesso la strategia legale che i consiglieri del presidente avevano, già da prima delle elezioni, elaborato.
La promozione di Giuliani va a rafforzare ancora di più la macchina legale, operativa già da giugno, con la supervisione di David Bossie presidente di Citiziens United.
Finora era stato lui, insieme al capo legale della campagna, Matt Morgan, ed i vertici di questa, Bill Stepien, Justin Clarck e Jason Miller, a seguire quotidianamente l’andamento dei ricorsi. E a decidere le strategie legali e di comunicazione pubblica nei diversi stati.
Ora infieriscono pure su Cappuccetto rosso, in una scuola diventa un maschietto. L’ira dei genitori
Cappuccetto rosso non è più una bambina ma diventa un maschietto. L’iniziativa promossa all’istituto Marconi di via Meyer a Firenze con un laboratorio sperimentale destinato ad alcuni studenti delle classi elementari e medie ha fatto però scoppiare il caos. L’esperimento prevede che gli alunni interpretino i personaggi di celeberrimi racconti a “ruoli invertiti”. Il progetto è stato concepito dall’Associazione Ireos Onlus – Centro Servizi Autogestito Comunità Queer.
Cappuccetto rosso, l’ira dei genitori
Il progetto fa riferimento alla possibilità di «individuare gli stereotipi di genere presenti in fiabe, racconti, personaggi dei cartoni animati, giocattoli, mass media e nella realtà della vita quotidiana». «Giustissimo che in questi corsi si parli di inclusione culturale, di lotta al razzismo, al bullismo e al sessismo, ma affrontare temi come le differenze di genere con dei bambini di 8 anni è una follia. Fino a prova contraria sono le famiglie che dovrebbero, se e quando sarà il momento affrontare, certi argomenti», spiega una madre al giornalista del quotidiano La Nazione.
Il vaccino antinfluenzale c'è solo per i politici
Tanti italiani non sono riusciti ancora a fare il vaccino anti-influenzale perché i medici di base non lo hanno a disposizione o ne hanno poche dosi, invece per i parlamentari è garantito. Basta mandare una email e prenotarsi. Stessa storia anche per il tampone rapido Covid. Entrambi sono gratis, compresi nella convenzione che Montecitorio e Palazzo Madama hanno sottoscritto con il Policlinico Gemelli. Possono prenotarsi per i test anche gli assistenti parlamentari, i dipendenti e i giornalisti che frequentano la Camera e il Senato.
Per quanto riguarda Montecitorio, il vaccino si fa nell’edificio che si trova in via del Parlamento mentre il tampone a Palazzo San Macuto, in via del Seminario. Al Senato le visite si svolgono a Palazzo Cenci, nelle sale che danno sul cortile, il martedì dalle 14 alle 17 e il mercoledì dalle 9 alle 12.
Il questore della Camera, Edmondo Cirielli, non si stupisce: «È un servizio che noi paghiamo con l’assicurazione a cui versiamo 500 euro al mese ma abbiamo ritenuto di renderlo gratuito, dunque a spese di Montecitorio, per funzionari, assistenti e giornalisti. Proprio tra questi ultimi sono stati già 45 quelli che l’hanno fatto. Del resto, è una questione di sicurezza». Giusto, peccato che ci siano tanti cittadini, soprattutto anziani, che non frequentano né la Camera né il Senato e che ancora stanno aspettando di vaccinarsi perché le dosi scarseggiano.
Piange il telefono di Conte: Joe Biden ha chiamato tutti tranne lui. E qualcuno solleva un malizioso sospetto
Joe Biden ha telefonato a tutti tranne che al governo italiano. Tutti i grandi della terra, s’intende. E Giuseppi Conte, se avesse Gigi Marzullo come consulente al posto di Rocco Casalino, ora dovrebbe “farsi una domanda” e “darsi una risposta”.
Contatti anche con Pechino
Anche la Cina, tra i pochi Paesi rimasti in silenzio dall’Election Day negli Stati Uniti, si è congratulata con Joe Biden e Kamala Harris. Le congratulazioni arrivano dal portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin. “Rispettiamo la scelta del popolo americano – ha detto Wang in dichiarazioni riportate dal Global Times – e facciamo le congratulazioni a Biden e Harris“. “Comprendiamo – ha poi ribadito – che i risultati delle elezioni americane verranno stabiliti in conformità con le leggi e le procedure negli Usa”.
Quel sassolino nella scarpa di Biden
E mentre anche il governo di Pechino stringe idealmente la mano al nuovo presidente, l’Italia rimane a sorpresa fuori gioco. Il buon rapporto di Conte con Trump, inclusa la doppia missione a Roma del segretario alla Giustizia Barr per cercare notizie di reato contro i democratici, è diventato un boomerang. Lo sostiene Paolo Mastrolilli de La Stampa, corrispondente dall’America tra i più documentati.
Conte senza freni, ora si sente Gandhi: "Il raccoglimento spirituale fatelo da soli"
Siamo ormai ben oltre i confini dello Stato etico, con un premier che non giustifica più le sue azioni con la necessità di arginare l'epidemia da Coronavirus, ma addirittura si spinge a suggerire come gli italiani debbano trascorrere le feste in base a suggerimenti "sperituali". Perché certe cose - il raccoglimento spirituale, insomma - riescono meglio senza tante persone intorno.
Intervenuto in collegamento online con il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato ad affrontare il tema del Natale, e su come le famiglie italiane dovranno prepararsi ad affrontarlo non solo dal punto di vista delle celebrazioni laiche, ma anche dal punto di vista spirituale.
“Considereremo la curva epidemiologica che avremo a dicembre ma il Natale non lo dobbiamo identificare solo con lo shopping, fare regali e dare un impulso all’economia. Natale, a prescindere dalla fede religiosa, è senz’altro anche un momento di raccoglimento spirituale. Il raccoglimento spirituale, farlo con tante persone non viene bene“.
Coronavirus, Donald Trump: "Legge condivisa, facciamola insieme". Dopo la batosta legale, la mossa con cui spiazza Joe Biden
“Il Congresso deve approvare un disegno legge sugli aiuti economici per il Covid, ora. C’è bisogno del supporto dei democratici per farlo grande e mirato”. Così Donald Trump ha interrotto la sua sfilza di tweet su presunti brogli elettorali e ha cambiato improvvisamente strategia, aprendo a modo suo ai “nemici” per il bene degli Stati Uniti, che sta vivendo il momento peggiore dell’epidemia di coronavirus. Una scelta, quella del tycoon newyorkese, che forse è maturata dopo che gli avvocati per una settimana gli hanno ripetuto che tutti i ricorsi sui brogli per ribaltare l’esito delle elezioni erano destinati a fallire: la presa di coscienza è arrivata ieri, venerdì 13 novembre, quando nove ricorsi in Stati chiave sono stati respinti o ritirati per mancanza di prove.
Trump è determinato a non riconoscere la sconfitta pubblicamente il più a lungo possibile, ma intanto ha deciso di occuparsi seriamente del coronavirus. Ovviamente a modo suo, perché di mascherine, distanziamento sociale o chiusure mirate non se ne parlarne: “Qualsiasi cosa accada in futuro, chissà quale sarà amministrazione in carica, posso dirvi con certezza che questa amministrazione non imporrà un nuovo lockdown”, ha dichiarato Trump dopo aver esultato per la notizia del vaccino anti-Covid in arrivo, di cui si è intestato il merito. Adesso però dalle parole dovrà passare ai fatti nel Congresso, dove i democratici lo attendono nella speranza di fare un disegno legge davvero condiviso.
Minacce a chi dissente. Storace: cosa accade a chi tocca Raggi e 5Stelle
Minacce e insulti a chi leva una voce critica. "Eccoli, gli eroi di Virginia Raggi. Che quando trovano uno che non si spaventa delle minacce gli si avventano in centinaia sulla rete: 'Ti apriremo la testa', se gli ricordi la mitica scatoletta di tonno andata a male", scrive il vicedirettore de Il Tempo Francesco Storace sul sito 7Colli.
"L’avventura – che merita di essere raccontata a imperitura testimonianza di che pasta è fatta la “base” di chi governa l’Italia – è capitata ad un consigliere di Fratelli d’Italia, Massimiliano Pirandola, del XIV municipio di Roma". Su La Notizia di Gaetano Pedullà "Pirandola ha visto un post intitolato così: 'Destra sempre più egoista' con la foto di Matteo Salvini in primo piano. L’articolo – si fa per dire – riguardava le solite accuse di non acquiescenza al governo da parte dell’opposizione".
"Diverse centinaia i commenti ma c’è da restare stupiti per la grandissima quantità riservati proprio a Massimiliano Pirandola, minacciato di morte per una semplicissima annotazione: 'Ma egoista de che, ma avete aperto il Parlamento come una scatola di tonno? E che avete fatto, il bonus monopattino??'. Apriti cielo. È venuto giù il finimondo. Hanno i nervi a pezzi dalle parti dei Cinquestelle se una frase, una sola frase, scatena l’isteria collettiva. Oltre cinquecento risposte da cavernicoli a testimonianza della fine di un sogno. Governano col Pd nella maniera a cui assistiamo, tornano al vaffaday con tanto di minacce di morte solo se di fronte – metaforicamente – hanno un consigliere municipale. Eroi. Martiri. Scemi", scrive il vicedirettore de Il Tempo.
Immigrazione, la ministra Lamorgese sconfitta sui clandestini: "Nessuna intesa sul paese di primo approdo"
Non si fermano le traversate dei migranti nel Mediterraneo, nonostante la morte per naufragio giovedì di quasi cento persone, tra cui il piccolo Joseph di appena 6 mesi, le cui immagini del corpo e della madre straziata dal dolore hanno fatto il giro del mondo. Eppure nemmeno all'Europa sono state sufficienti quelle immagini: la riforma del diritto d'asilo continua a slittare penalizzando ancora una volta l'Italia e tutti gli altri Paesi di primo approdo che vogliono invece evitare di avere migranti a lungo in hotspot in attesa degli screening di sicurezza.
A frenare le modifiche del trattato di Dublino è stato Emmanuel Macron. Il presidente francese, nella riunione dei ministri dell'Interno dei vari paesi europei, ha cercato di imporre la sua agenda. Come spiega La Stampa l'attentato a Nizza ha fatto sì che la Commissione mettesse in primo piano una "nuova strategia per Schengen" (già annunciato per maggio ndr) e in secondo quello che avrebbe desiderato Luciana Lamorgese. "Al momento rileviamo uno sbilanciamento tra la responsabilità per gli Stati di primo ingresso e la solidarietà degli altri", ha subito attaccato la titolare del Viminale, mentre il suo omologo tedesco Horst Seehofer l'ha subito scavalcata ribadendo la necessità di avere "una protezione delle frontiere esterne sufficientemente efficace per garantire la sicurezza" ed allontanare il pericolo di attentati terroristici.
Coronavirus, bollettino 14 novembre: 37mila contagi e 544 morti. I ricoveri superano la soglia fissata da Speranza
Continua il sali-scendi del bollettino di aggiornamento sull’epidemia di coronavirus. La sensazione è che qualcosa sia saltato nel tracciamento, dato che negli ultimi giorni i numeri appaiono poco coerenti. Oggi sono praticamente identici a quelli di giovedì: i nuovi casi sono 37.255 su 227.695 tamponi analizzati (tasso di positività salito al 16,4%, +0,3), a fronte di 544 morti e 12.196 guariti. Per il secondo giorno consecutivo i decessi si sono quindi confermati sotto quota 600, però il numero è ancora troppo alto per abbassare la guardia. Per quanto riguarda i dati ospedalieri, invece, sta diventando sempre più difficile analizzare il trend: giovedì c’erano stati 429 ricoveri (più 89 intensive), venerdì 1.041 (più 60 intensive) e oggi di nuovo crollati a 484 (più 76 intensive). Al di là del bollettino, quello che è certo è che la metà de posti letto nei reparti ordinari degli ospedali italiani è occupata da malati Covid, quindi siamo ancora in piena emergenza: la soglia del 50%, ben superiore al limite di rischio del 40% fissato dal ministero della Salute, è stata raggiunta nella giornata di ieri, venerdì 13 novembre. Tornando invece al bollettino, la Lombardia (8.129) si conferma la regione con il maggior numero di nuovi casi, seguita da Piemonte (4.471), Campania (3.351) e Veneto (3.578).
"De Luca ha pensato solo alla campagna elettorale"
Marco Esposito, segretario provinciale Nursind Napoli, fa il punto sulla situazione della sanità in Campania, Regione entrata oggi tra le zone rosse nonostante la contrarietà del governatore De Luca
"La seconda ondata pandemica ha preso in pieno volto la sanità a Napoli. I posti letto per i pazienti Covid sono terminati, mentre i pronto soccorso sovraffollati hanno perso la loro missione, ossia quella di smistare i pazienti". Marco Esposito, segretario provinciale Nursind Napoli, fa il punto sulla drammatica situazione della sanità in Campania, Regione entrata oggi tra le zone rosse nonostante la contrarietà del governatore De Luca.
Quali sono le principali criticità nella Regione?
“Noi già avevamo una sanità con pronto soccorso sovraffollati, il Covid ci ha dato il colpo di grazia. I pronto soccorso sono diventati dei veri e propri reparti Covid, primo fra tutti il Cardarelli. La medicina territoriale ha dimostrato di non funzionare e, quindi, le persone intasano gli ospedali. Oltre a ciò, non è garantita un’adeguata assistenza domiciliare. Poi c’è la problematica seria della riconversione degli ospedali cittadini. I due Policlinici sono dotati entrambi di mille posti letto, ma hanno dato una disponibilità molto bassa: solo 200 posti che non sono ancora attivi. Il San Giovanni Bosco, invece, è chiuso in attesa di una riconversione e ciò ha determinato che i pazienti no Covid, pensiamo a quelli colpiti da infarto e ictus, rimangono senza assistenza. Gli ospedali dotati di pronto soccorso attualmente sono solo Covid e questo è un rischio duplice. Per i pazienti non Covid è rimasto ben poco".
Bomba di Casaleggio: non partecipo agli Stati generali M5s, è già tutto deciso
La bomba di Davide Casaleggio esplode su un Movimento 5 Stelle già pericolante. "Alcuni giornali si interrogano sulla mia eventuale presenza agli Stati Generali del Movimento 5 Stelle. Ho ricevuto ieri l'invito a partecipare nella discussione di domenica. Ho deciso di declinare perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate", ha scritto in un post il figlio del cofondatore M5s Gianroberto annunciando che non interverrà nel confronto.
Sembra tutto deciso dai big grillini in Parlamento. "Leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno, registro che molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli. Su altre, come la questione sul vincolo dei due mandati l'indicazione dai territori è stata chiara, ossia che rimanga intoccabile, ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare", argomenta il presidente dell'associazione Rousseau che chiede trasparenza: "Penso sia doveroso pubblicare i voti sia dei delegati del sabato sia dei relatori della domenica prima dell'evento, come anche i verbali delle riunioni provinciali e regionali, nella versione originale, che riportino i risultati degli incontri ufficiali nei quali tutti hanno potuto partecipare e che oggi non sono pubblici".
Svezia senza lockdown con meno morti di noi e l’economia salva. Ma i media che contano dicono il contrario
La foto che state vedendo in copertina ritrae una via del centro di Stoccolma. Gente che fa lo shopping, gli addobbi del Natale già allestiti. È datata martedì 10 novembre 2020. Tenetelo presente mentre leggerete questo articolo. Ecco come si vive in Svezia senza lockdown. Nonostante la pandemia.
La Svezia, come ormai tutti sanno, è l’unica nazione europea a non aver mai effettuato il lockdown. Ha raccomandato agli over 70 di restare in casa (e loro lo hanno fatto). E ha dato le raccomandazioni sull’igiene e il distanziamento, che tutti ormai sappiamo a memoria.
In questo modo, ha evitato il crollo dell’economia che ha riguardato tutti gli altri Paesi. Il Pil è calato solo del 6,8%. Rispetto all’Italia una media da champagne: nel secondo trimestre l’Istat ha infatti certificato un drammatico -12, 4%.
In questi giorni, però, sui media italiani si stanno infittendo le notizie apocalittiche relativamente alla Svezia. Tenetevi forte: sono quasi tutte fake news.
MA ALMENO CHIEDETE SCUSA
IL PAESE ARLECCHINO E IL FALLIMENTO DI STATO DIFFERENZIATO
Il ministro Speranza, il commissario Arcuri, lo sceriffo De Luca e i Capetti delle Regioni del Nord continuano a dare uno spettacolo penoso di cinismo e arroganza. Il massimo si è raggiunto con il caso Calabria. È sotto gli occhi di tutti a che cosa ci ha condotto l’autonomia differenziata della irresponsabilità e a che cosa ci potrebbe condurre quella autonomia differenziata del privilegio per sempre che vogliono i Capetti del Nord. Ricordatevi che la polveriera sociale non la potrete rimuovere giocando con le parole
Il Paese Arlecchino non si fa mancare nulla. Lo sceriffo De Luca, governatore della Campania, ha un campionario di sciacalli che fa impressione su cui riversare la sua ira e maneggia i numeri come pallottole. Spara contro il sindaco di Napoli, De Magistris, il governo guidato da Conte nella sua collegialità, e il ministro degli Esteri, “tale Luigi Di Maio”, nella sua specificità partenopea. Sono in gioco vite umane e la paura è entrata nella pelle di tutti. Abbiamo tolto due anni di scuola ai nostri ragazzi meno fortunati e abbiamo bruciato un altro po’ di futuro con il cinismo dei piccoli uomini. Sono andati in fumo pezzi interi della produzione di servizi che rischiano di riempire di morti i cimiteri dell’economia. In questa situazione terribile che dovrebbe spingere all’unità e alla coesione il linguaggio e i modi dello sceriffo salernitano hanno la durezza distante di sempre, ma anche le scelte e i comportamenti dei Capetti delle Regioni del Nord non cambiano in nulla, non perdono in arroganza. Sono improntati, per capirci, allo stesso, identico cinismo.
Usa: Trump tiene gli Usa con il fiato sospeso. Il “falco” Navarro: «Il presidente ha vinto»
Si fa sempre più ingarbugliata la transizione americana. Donald Trump continua a non riconoscere Joe Biden come vincitore delle elezioni e quindi come legittimo presidente degli Stati Uniti. Non è un anello della procedura, ma non è neppure un mero adempimento formale, un gesto di cavalleria. E questo anche perché il percorso che porta all’elezione del presidente è complesso. Il popolo, infatti, vota i Grandi Elettori, cioè i rappresentanti che in ogni Stato dovranno materialmente eleggere l’inquilino della Casa Bianca. Il conteggio dei voti va ultimato entro il prossimo 20 novembre. Nel caso di ricorsi o contestazioni, potrebbe toccare al governatore dello Stato in cui lo scrutinio è bloccato a nominare i Grandi Elettori.
È il principale consigliere economico di Trump
È uno scenario non probabile, ma che al momento non si può neanche escludere. Intanto, ed è la novità del giorno, la Casa Bianca sta procedendo «sull’ipotesi di un secondo mandato Trump» nella convinzione che il presidente abbia «vinto le elezioni». Lo ha detto Peter Navarro, principale consigliere economico Trump, ai microfoni di Fox Business. «Chiaramente – ha detto – il presidente ha vinto le elezioni. E qualsiasi congettura su ciò che farà Joe Biden a questo punto è discutibile». Le incognite sulla transizione infiammano anche il mondo del business Usa. Finora sono pochi i Ceo che si sono esposti sul duello post-elettorale tra Trump e Biden. Ma non sono rimasti inerti. Il 6 novembre, infatti, più di una ventina di manager hanno discusso online su cosa fare qualora Trump si fosse rifiutato di lasciare l’incarico.
Un miliardo per le marchette. Conte si inventa il fondo "per esigenze parlamentari"
Deputati e senatori possono sorridere: potrebbero avere presto a disposizione un tesoretto da spendere come vogliono. Con l’articolo 195 dell’ultima bozza della Manovra, sarà creato un fondo per «esigenze Parlamento»: 800 milioni di euro per il 2021 e 400 milioni all’anno dal 2022.
Sono stati proprio i capigruppo della maggioranza a sollevare il problema in un vertice con il premier Giuseppe Conte e a lamentare che l’inziativa delle Camere è, di fatto, annullata. Tra decreti firmati dal presidente del Consiglio o dai singoli ministri, a deputati e senatori non è rimasto che ratificare provvedimenti che spesso nemmeno conoscono, in barba alla tanto decantata «centralità del Parlamento».
Se ne deve essere reso conto anche il premier che, evidentemente, ha ritenuto di «ricompensare» i parlamentari con un fondo molto generoso (vale la metà dell’intero costo annuale della Camera e del Senato). In questo modo gli onorevoli potranno avere la certezza di finanziare le loro inziative senza vedersele rimandare al mittente dalla ragioneria dello Stato che, in mancanza delle coperture finanziarie, blocca le norme.
I maligni potrebbero pure chiamarlo «fondo markette», visto che ora i parlamentari avranno la possibilità di realizzare concretamente i provvedimenti richiesti da singole categorie che li supportano o da cittadini del loro collegio. Il fondo servirà anche a disincagliare molte leggi, volute dalla Camera o dal Senato, che sono state accantonate dalla Ragioneria.
Tutte le guerre di Joe Biden
Come sarà la politica estera dell’amministrazione Biden, qualora l’ex vicepresidente venga confermato alla Casa Bianca (in attesa che si concluda la battaglia legale avviata dalla Campagna di Donald Trump)? In un articolo pubblicato qualche mese fa sulla prestigiosa rivista Foreign Affairs, Joe Biden sembrava voler ripescare quell’idealismo wilsoniano che vede gli Usa come “poliziotto del mondo” e che ha spesso contraddistinto le amministrazione dei democratici e di recente l’ultimo mandato di Barack Obama (2012-2017), con l’appoggio incondizionato alle Primavere arabe e la destabilizzazione del Medio Oriente e del Nord Africa. “Durante il mio primo anno in carica – scriveva Biden su Foreign Affairs – gli Stati Uniti organizzeranno e ospiteranno un Summit globale per la democrazia per rinnovare lo spirito e lo scopo condiviso delle nazioni del mondo libero. Riunirà le democrazie del mondo per rafforzare le nostre istituzioni democratiche, affrontare onestamente le nazioni che si stanno ritirando [dalla democrazia] e forgiare un’agenda comune. Basandosi sul modello di successo istituito durante l’amministrazione Obama-Biden con il vertice sulla sicurezza nucleare, gli Stati Uniti daranno la priorità ai risultati galvanizzando nuovi impegni significativi nei paesi in tre aree: lotta alla corruzione, difesa dall’autoritarismo e promozione dei diritti umani nelle proprie nazioni e all’estero”.
La promozione dei diritti umani su scala globale si tradurrà in nuovo interventi militari? In effetti, la (lunga) carriera politica di Biden parla chiarissimo. Come ha sottolineato di recente il senatore repubblicano Rand Paul, Biden “ha votato per la guerra in Iraq, che il presidente Trump ha definito a lungo il peggior errore geopolitico della nostra generazione”. “Temo che Biden sceglierà di nuovo la guerra. Ha sostenuto la guerra in Serbia, Siria, Libia”. A sostenere questa posizione è l’analisi del sito PolitiFact.
Il governo ci ricasca: altri 100 milioni nel 2021 per i monopattini
Nonostante le polemiche anche nel 2021 tornerà il bonus monopattini. E' previsto nella bozza della legge di bilancio fatta circolare in queste ore. Per il bonus bici e monopattini è previsto uno stanziamento di 100 milioni di euro nel 2021. La proposta, si spiega, "è formulata al fine di assicurare risorse, anche nell’esercizio 2021, per un importo fino ad euro 100 milioni al fondo ’Programma sperimentale buono mobilità’".
In passato ci sono state diverse critiche al provvedimento, non solo per l'allocazione delle risorse, giudicata dalle opposizioni discutibile in tempi di crisi pandemica. Ma anche per i nodi che la nuova mobilità ha aggiunto al traffico delle metropoli. Solo alcuni giorni fa la sindaca di Roma Virginia Raggi aveva dovuto minacciare sanzioni per scoraggiare il parcheggio selvaggio dei monopattini, sempre più padroni incontrastati dei marciapiedi.
Il report Iss: "Si rischia la trasmissione incontrollata". Ecco chi sono i morti di Covid
L'indice Rt è calato ma si aggira ancora intorno a 1,43. L'Iss segnala un forte incremento dei casi in quasi tutte le regioni
Gli ultimi dati sulla pandemia di Covid, relativi alla settimana compresa tra il 2 e l'8 novembre scorsi e monitorati dall'Istituto Superiore di Sanità, hanno consentito di fare luce su alcuni aspetti rilevanti riguardanti l'emergenza sanitaria in Italia.
L'indice Rt
Innanzitutto notiamo come l'indice Rt sia calato in tutto il Paese, anche se il suo valore rimane piuttosto elevato, intorno a 1,43. È vero che una settimana fa dovevamo fare i conti con un Rt pari a 1,72, ma è altrettanto vero che la linea rossa da non superare è pari a 1. Quando l'indice di contagio supera questa soglia significa che l'epidemia è in fase espansiva, e che ciascuna persona positiva può teoricamente contagiare più di un altro soggetto.
Bisogna inoltre considerare che il valore di 1,43 è tarato sul totale di casi sintomatici rilevati. Il problema è che contribuiscono a diffondere il Covid anche gli asintomatici, cioè coloro che non presentano sintomi. Scendendo nel dettaglio, e questa è la terza grana, si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,25 in quasi tutte le regioni e superiori a 1 in tutte le regioni e province autonome.
"Sciacallo", "I tuoi errori" È rissa De Luca-Di Maio
Show del presidente della regione Campania durante una diretta Facebook, nella quale si scaglia contro Luigi Di Maio ed il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Arriva poi la replica piccata del ministro degli Esteri
Governo da mandare a casa e Luigi Di Maio nella lista degli sciacalli, non ha dubbi Vincenzo de Luca nel discorso tenuto durante una diretta Facebook.
Lo show del presidente della regione Campania si apre con un affondo nei confronti dell'esecutivo e della tardività e della pochezza delle misure prese per contenere l'emergenza sanitaria.
L'attacco all'esecutivo
"La regione Campania rimane ad oggi la regione con il tasso più basso di mortalità Covid. Non solo la mortalità Covid da febbraio ad oggi, ma anche il dato della mortalità che riguarda settembre-novembre. In questi due mesi abbiamo avuto uno scontro di linea e di scelta politica in relazione al contagio", spiega il governatore, prendendosi i meriti per quanto conseguito a livello locale. "Noi, regione Campania, eravamo per chiudere tutto a ottobre. Chiudere tutto per un mese, così da avere un'operazione di freno del contagio, col tempo per arrivare a Natale in condizione di sostenibilità. Il governo ha fato un'altra scelta" punzecchia De Luca. "Ha deciso di fare iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta di tipo proporzionale: più aumenta il contagio più noi prendiamo provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata, dato che il contagio non aumenta in maniera lineare ma in maniera esponenziale. Abbiamo così perso due mesi preziosi, nel corso del quale abbiamo avuto un incremento drammatico dei contagi e anche dei decessi..".
Crepet: «Non abusate della pazienza degli italiani. Conte? Lo guida l’erotismo da conferenza stampa»
«Ci spengono le luci. Ma ci manderanno la bolletta da pagare». A parlare è lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet. Riflette sul possibile lockdown totale e si rivolge al Governo. «La depressione in cui stanno sprofondando gli italiani può manifestarsi sotto forma di perdita di speranza», ammonisce. «Ma anche di rabbia, ira inconsulta. Attenzione: Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra (“fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza”, ndr)».
Crepet e l’attacco a Conte
«Questo è l’ultimo giro», scandisce Crepet. «Ricordo a Conte che la prima azienda per fatturato all’anno che si chiama “mafie” è veramente arrabbiata perché non ha più le piazze. Il meccanismo psicologico dell’uomo è una nebulosa», prosegue. «Noi siamo caravelle che vagano verso il nulla, con il timone rotto e senza un capitano in grado di vedere e credere a ciò che c’è al di là dell’orizzonte. Un comandante unicamente guidato dall’erotismo della conferenza stampa. Ma agli italiani», sollecita il sociologo, «si devono dare informazioni oneste e sincere perché l’unico antidoto alla depressione è il progetto».
Il trucco dei tamponi, così la Regione Lazio sembra più virtuosa delle altre
Un "balletto" che ha l'obiettivo di sembrare più virtuosi degli altri. È il gioco dei tamponi della Regione Lazio in cui il numero dei tamponi e quindi dei positivi viene calcolato secondo criteri diversi da quelli applicati dalla maggior parte delle altre regioni italiane. Infatti la Regione guidata da Nicola Zingaretti conteggia sia i tamponi molecolari sia i test antigenici, somma che influisce sul caricamento giornaliero dei dati sui positivi nella piattaforma dell'Istituto Superiore di Sanità, spiega Repubblica.
Solo nelle scorse ore il ministero della Salute ha avanzato alle regione una richiesta in tal senso, ma il Lazio va avanti così da settimane e le altre regioni in assenza di una direttiva nazionale non si sono adeguate. Il risultato è che il confronto non è attendibile. "Nel caso del Lazio infatti, rispetto alla media giornaliera di tamponi rilevati, circa il 60% appartiene alla famiglia dei molecolari, mentre il 40% rientra tra gli antigenici. Il numero degli antigenici finisce quindi per pesare in maniera significativa quando gli stessi vengono inseriti nel conteggio generale, concorrendo ad abbassare in maniera significativa il tasso di contagio", spiega Repubblica che rivela il balletto dei tamponi di Zingaretti: più test risultano, più si abbatte il tasso di positivi.
"Il 5 novembre scorso, il Veneto ha dichiarato 16.000 tamponi molecolari con 3.200 nuovi contagi. Nello stesso giorno il numero dei tamponi trasmesso nel Lazio era pari a 30.000 per 2.700 contagi. Un dato che però teneva dentro oltre 10mila tamponi antigenici che il Veneto non aveva conteggiato. Risultato: la percentuale di nuovi positivi nella regione del Nord era doppia rispetto a quella laziale", scrive il quotidiano.
Piazzapulita, il video dell'ambulanza: "Girano a vuoto". Sconcertante accusa: "Terrorismo con le sirene"
"Girano a vuoto, è la settima ambulanza che vedo, sti pezzi di caz***o". A Piazzapulita il video diventato virale negli ultimi giorni che mette sotto accusa i soccorritori, sospettati di scatenare ad arte il clima di terrore da coronavirus nelle città italiane.
Fake news, precisa Luca Casè, presidente InterSos Pubblica Assistenza, intervistato dall'inviato Alessandro Lasta. "Questa è una delle nostre ambulanze, sta uscendo per un servizio e ha acceso la sirena al primo incrocio. Chi ha diffuso questo video è un emerito cog°°°e. Ad agosto trasportavamo un sospetto Covid ogni due giorni, solo oggi abbiamo effettuato 30 servizi". E la decine di ambulanze ferme davanti agli ospedali? "Siamo fermi perché ci manca la barella, l'abbiamo dovuta lasciare in ospedale - chiarisce un operatore -. L'altro giorno sono arrivato e uno mi ha detto: ecco quelli che fanno terrorismo con le sirene...".
Perché Agorà non va in onda. Incendio negli studi Rai, paura a Saxa Rubra
Incendio nello studio 6 della sede Rai di Saxa Rubra, a Roma, dove si svolge la trasmissione Agorà. Secondo quanto si apprende, le fiamme sono state domate ma il fumo ha reso impossibile la messa in onda del programma di Rai 3. Le cause del rogo, fa sapere RaiNews 24, sarebbero riconducibili a un corto circuito.
La produzione ha cercato di trovare un altro studio per garantire lo svolgimento della seconda parte del programma, ma poi si è deciso per la sospensione della puntata.
La conduttrice del programma ha poi tranquillizzato i telespettatori intervenendo sulla rete all news che ha coperto il "buco" su Rai3. "C'è stato un corto circuito, ma stiamo tutti bene e torneremo in onda lunedì", ha spiegato Costamagna.
Pietro Senaldi: "Sì al Mes, no a questo governo. Quei soldi per acquistare ambulanze con ruote quadrate?"
Gli ospedali sono al collasso e torna in auge il dibattito sui soldi del Mes. "Il Pd è favorevole, Silvio Berlusconi è favorevole, Giuseppe Conte sarebbe favorevole ma non può dirlo per i grillini e i sovranisti sono contrari", è il quadro politico delineato da Pietro Senaldi. "Il debito pubblico italiano è talmente fuori controllo, più ancora dell'epidemia, che noi di Libero non siamo pregiudizialmente contrari al Mes - spiega il direttore -. Siamo però contrari a indebitarci, accollandone il peso sui nostri figli e sui figli dei nostri figli, affidando questo pacchetto di miliardi agli incompetenti che quest'estate hanno comprato banchi a rotelle e che ora coi soldi del Mes compreranno bisturi fluorescenti, ambulanze con le ruote quadrate e chissà cos'altro si inventeranno per sprecare i nostri quattrini. Quindi - conclude Senaldi -, sì al Mes ma no a questo governo".
IL COMMISSARIO CHE NON È STATO
Il caso Calabria dimostra che il Governo non riesce a agire pur avendo tutti i poteri
Perché Speranza e Arcuri non hanno vigilato su nulla? Perché soprattutto non fanno niente? Che cosa impedisce loro di chiamare a raccolta l’esercito e il personale medico e di fare loro un ospedale da campo in Calabria? Che cosa impedisce di mandare gli anestesisti e i rianimatori che mancano? Bisogna dimostrare che lo Stato in Italia c’è, che dà i soldi che servono per comprare le terapie intensive e rimborsare le perdite per salvare le aziende. Presidente Conte, bisogna agire subito altrimenti la situazione sfugge di mano
Errare è umano, perseverare è diabolico. Non solo non c’è stata la revoca dell’incarico a Arcuri di commissario per l’emergenza sanitaria ma addirittura si raddoppia con quella per la gestione del trasporto e della logistica dei vaccini. Siamo più vicini all’incoscienza che all’ irresponsabilità perché è sotto gli occhi di tutti che quella struttura commissariale non funziona e nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi complica, non facilita le cose. Abbiamo la netta sensazione che la Presidenza del Consiglio non abbia la piena consapevolezza che oggi la questione sanitaria della Calabria è molto più importante della sua dimensione territoriale perché è il luogo dove si dimostra che il Governo non riesce a agire pur avendo tutti i poteri. Speranza nomina un commissario a nostro avviso sbagliato dopo che chi lo ha preceduto ne aveva nominato uno ancora più inadeguato, ma oggi Speranza e il suo commissario per l’emergenza sanitaria Arcuri potrebbero fare tutto da soli. Invece non hanno visto niente. Non hanno vigilato su nulla. Soprattutto non fanno niente. Che cosa impedisce loro di chiamare a raccolta l’esercito e il personale medico e di fare loro un ospedale da campo in Calabria? È così difficile capire che qui bisogna agire subito e dare segnali concreti altrimenti la situazione sfugge di mano? A volte i problemi si risolvono da soli, Presidente Conte, e la sua indole la spinge a lasciare decantare le situazioni, ma in questo caso i problemi sono destinati a aggravarsi e a esplodere in modo deflagrante in tempi strettissimi.
Questo giornale ha sempre difeso la responsabilità nazionale rispetto allo strapotere delle Regioni con i suoi Capetti del Centro-Nord che operano come Capi di Stato ombra e hanno anche il vizio di prelevare alla fonte risorse pubbliche che toccano alle Regioni del Mezzogiorno distorcendo la spesa sociale e infrastrutturale e minando così dalle fondamenta coesione e competitività del Paese. Proprio per questo riteniamo di essere titolati ad avvisarla che se il suo Governo fallisce in Calabria non ha più titolo a ambire a quel ruolo nazionale di guida e di gestione che invece noi valutiamo fondamentale per riunire le due Italie e tornare a dire la nostra tra i Grandi del mondo. Qui, non altrove, il Governo deve dimostrare che se c’è lo Stato la musica cambia. Se in Cina fanno un ospedale da campo in tre settimane che cosa impedisce di farlo anche noi? Che cosa impedisce di mandare in Calabria gli anestesisti e i rianimatori che mancano? Bisogna dimostrare che lo Stato in Italia c’è, è forte e dà i soldi che servono per comprare le terapie intensive e salvare vite umane, ma anche per salvare le aziende altrimenti il danno certo post Pandemia è quello di un deserto industriale.
Condivida con l’opposizione e faccia uno scostamento di bilancio, ma per fare cose serie che è poi essenzialmente una. Prendere il fatturato e rimborsare al 50/75% la perdita sul conto corrente dell’impresa che avete chiuso. Si tratta di fare cose semplici non di fantasia alla Gualtieri che è costretto a rifare la manovra smentendo i suoi numeri venti giorni dopo averli raccontati a tutti con un’enfasi fuori dal mondo. Se ne è accorto perfino Crozza che abbiamo conosciuto il primo ministro dell’Economia che racconta barzellette sui numeri della finanza pubblica.
Donald Trump dichiara guerra a Fox News: "Siete finiti". Voci fuori controllo: "Sì, lo sta per fondare"
Il verdetto delle presidenziali negli Stati Uniti è ormai ufficiale e pende tutto a favore di Joe Biden. È questo il pensiero più comune tra i repubblicani che sembrano sempre meno convinti del ricorso alla Corte Suprema di Donald Trump. "Nessuna prova di schede perse o alterate" è infatti il succo del discorso contenuto nel comunicato diffuso dai dipendenti delle autorità elettorali. In sostanza, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, il presidente uscente può fare tutti i ricorsi che vuole, ma il partito deve preoccuparsi di vincere i due ballottaggi in Georgia e mantenere la maggioranza al Senato.
E così a The Donald non resta che pensare al futuro, magari rivedendo i suoi piani. Il sito Axios ieri, giovedì 12 novembre, ha rilanciato la notizia dei preparativi per una nuova tv, aggiungendo altri particolari. Il clan Trump starebbe pensando a un canale in streaming, meno costoso e più facile da avviare rispetto a una tradizionale televisione via cavo. L'obiettivo è quello di mantenere il contatto con la base e, allo stesso tempo, dare una spallata alla Fox News con cui The Donald sembra ai ferri corti dopo l'affidamento in anticipo dell'Arizona all'avversario. Intanto il democratico Biden sta proseguendo, quasi indisturbato, nella formazione della sua squadra. Tra questi spunta Ronald Klain, possibile futuro capo dello staff alla Casa Bianca.
Blitz di Calenda per umiliare la Raggi: ecco la verità sulla funivia dei sogni
Carlo Calenda ci si è messo d’impegno ed è andato nel luogo da dove la sindaca Virginai Raggi voleva far partire la mitica funivia mai realizzata, anche se finanziata con un progetto irrealizzabile. Il candidato sindaco, leader del partito Azione, realizza un video in cui racconta quante balle sono state dette alla città dalla sindaca grillina. "Non siamo a Chamonix ma a Battistini, dove la Raggi voleva fare la funivia fino a Casalotti. Ha detto no a tante opere, ma a questa ci teneva proprio, è anche nel suo quartiere". Un'opera per la quale sono stati impegnati fino a 109 milioni di euro ma il "progetto fantasmagorico non sarà mai realizzato", chiosa Calenda.
Il suocero di Conte di nuovo nei guai. La Lega dà scacco matto a Travaglio
Ma bene, ancora privilegi. Si accorgerà Marco Travaglio della prossima legge ad personam per salvare il suocero di Giuseppe Conte? È la domanda che pone il deputato della Lega Alessandro Morelli dalla pagina Facebook Lega - Salvini premier dopo aver appreso delle notizie, riportate dalla Verità, di dipendenti non pagati all'hotel di proprietà di Cesare Paladino, padre di Olivia. "Il suocero di Conte finisce di nuovo nei guai: stando a quanto scrive "La Verità", nel suo hotel avrebbe avuto dei dipendenti non in regola. Giuseppi per proteggerlo farà un'altra legge ad personam come qualche mese fa?", dice Morelli Morelli mostrando le parole di Travaglio che tuonava sulle norme ad hoc quando al governo c'era Silvio Berlusconi. Oggi non vale, anche le parole del direttore de Il Fatto forse erano ad personam.
PANDEMIA BUROCRATICA
Abbiamo messo sulla carta 120 miliardi a sostegno dell’economia cumulando deficit e debito senza precedenti, ma non bastano a ritrovare la fiducia. Sapete perché? Non abbiamo una macchina pubblica capace di fare cose semplici, dare in tempo reale i risarcimenti dovuti a chi si è visto chiudere le proprie attività. Queste incapacità si esprimono nel caso Calabria e ne fanno una questione nazionale: lo Stato deve saper scegliere i suoi uomini e proteggerli e ogni confronto sull’efficienza va fatto a parità di risorse. Tutto ciò che non hanno fatto o si sono dimenticati di fare Speranza e Arcuri
SIAMO al quinto scostamento di bilancio. Siamo pronti a mettere sul piatto altri 15/20 miliardi. Abbiamo messo sulla carta 120 miliardi a sostegno dell’economia cumulando deficit e debito senza precedenti, ma non bastano a ritrovare la fiducia perché il sentimento prevalente è viceversa una sfiducia contagiosa che fa prevedere un numero di morti in economia superiore a quelli causati dalla Pandemia. Sapete perché? Purtroppo, la risposta non è difficile: non abbiamo una macchina pubblica capace di fare cose semplici, dare in tempo reale i risarcimenti dovuti a chi si è visto chiudere le proprie attività. In aggiunta ci ritroviamo tra i piedi una burocrazia bancaria che si autoloda in pubblico provocando irritazione in chi ascolta e sa che la realtà è tutt’altra perché ogni azione procede a rilento, arrivano sempre prima gli amici degli amici.
A Genova la Polizia si unisce al corteo degli operai dell’ex Ilva
Genova – I poliziotti chiamati dalla Prefettura per garantire l’ordine pubblico hanno solidarizzato coi dimostranti togliendosi il casco fra gli applausi. Il corteo dei dipendenti ex Ilva era partito stamane da Cornigliano per sfilare in centro nell’ambito della manifestazione spontanea contro l’atteggiamento di chiusura della Arcelor Mittal. I franco indiani hanno sospeso i dipendenti dello stabilimento di Genova dal lavoro e dalla retribuzione, in quanto non si può procedere alla trattativa in corso per le proteste della Fiom contro tre licenziamenti. Intanto il corteo degli operai è arrivato davanti alla Prefettura raccogliendo a Sampierdarena l’adesione di altri lavoratori in arrivo dal porto e dalle grandi fabbriche: Ansaldo Energia, Fincantieri, Leonardo. Sono circa 500 i partecipanti al corteo spontaneo che è partito alle 8 di stamane dallo stabilimento di Cornigliano.
Angela da Mondello firma il contratto con Lele Mora
Lele Mora e Angela da Mondello uniti dalla stessa musica, ma non in tutto. È stato lo stesso ex procuratore dei vip a precisare di non essere l'agente della signora di Palermo in un'Instagram Stories. Ma riavvolgiamo il nastro. Il 10 novembre è uscito il video della canzone "Non ce n'è" di Angela Chianello, la signora siciliana diventata un meme virale per aver negato l'esistenza del Covid-19 in dialetto.
Le polemiche e le critiche per una speculazione così bieca sono state immediate, ma lei ha tirato dritto ringraziando Barbara D'Urso che la ospita nei suoi programmi e appunto Lele Mora tornato a fare quello che sa fare: creare personaggi tv dal nulla. Oggi Angela ha firmato un contratto di rappresentanza come si vede in un breve filmato pubblicato sul suo profilo Instagram, ma Lele Mora nel rispondere alle domande dei follower ha precisato di non essere il suo agente e ha spiegato perché la spalleggia: "Nella vita tutti hanno bisogno di un po' visibilità, tutti. Credo che lei abbia sofferto tanto, un minuto di visibilità va dato a tutti, anche a Angela che ha sofferto tanto nella vita. Se ha un po' di pubblicità se lo merita e basta. Se è vero che sono il suo agente? No, io non sono l'agente di Angela da Mondello, sono altre persone, io sono solo quello che ha provveduto insieme ad altre persone, ad Antonino e al suo musicista a fare quel pezzo". Anche in questo caso non sono mancati i commenti di forte disapprovazione da parte degli utenti social.
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Classifica dei personaggi che piacciono di più su Instagram di Redazione Italia .
La lista e’ composta dai protagonisti della vita pubblica ,Politica ,Imprenditoriale,Cultura e dello spettacolo nazionale ed internazionale : Al primo... -
Contro Coronavirus e paura l’arma migliore è l’ironia
Se, come sosteneva Victor Hugo, «la libertà comincia dall’ironia», Milano è stata spesso una città libera, e a sottolinearlo rimangono le parole dei s... -
Indagati e condannati del PD (da maggio al 27 dicembre 2016) da Facebook
ELENCO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO (seguiteci su : https://www.facebook.com/ArrestatoPD/) ANNO 2016 3 maggio: Verdini rinviato a giudizio a Firenze 3 ma...
Cultura
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Il mare dentro di Stefania Sandrelli
Nascere sul mare e, dovunque andrai, porterai sempre con te un impercettibile grumo di sale sulla punta delle labbra. Il 5 giugno 1946 Otello Sandrell... -
Quando il confine fu venduto: il massacro nascosto di italiani
La storia di due fratelli, al termine della Seconda guerra mondiale, e il confine orientale ceduto ai titini Nei Promessi Sposi, Alessandro Manzoni le... -
Quel fascista di Gramsci (o forse no)
La storia di Mario, il fratello dimenticato del fondatore del Partito comunista italiano. E il giallo sulla sua fine: morì davvero mussoliano? Esiste... -
L’Odissea è “razzista”, un’altra follia della sinistra: un liceo cancella Omero. Meloni: «Ridicoli»
Non bastavano le critiche ai grandi classici della cultura, della letteratura e della filmografia Grease, Via col Vento e Shakespeare. Il politically... -
Che fine ha fatto il corpo di Adolf Hitler?
Il 30 aprile del 1945 Hitler si uccise nel suo bunker a Berlino. Ma che fine ha fatto il suo corpo? Lo rivelano alcuni documenti desecretati del Kgb B... -
MimìBeni Culturali Antonio Ligabue, l’urlo dalle pareti di un museo Superando la barriera dei pregiu...
Nei grandi musei italiani Antonio Ligabue non è mai entrato. Eppure il riconoscimento del suo valore è stato unanime. Ma le convenzioni sono state più... -
Rileggere la storia Comunismo e fascismo, due facce della stessa medaglia totalitaria. Ma il Pci fu...
Secondo lo storico Alberto De Bernardi, bisogna condannarli allo stesso modo, perché costituiscono i due lati della tara che ha insanguinato l’Europa... -
Apologia di comunismo; paesi dove il comunismo è illegale.
Sono oramai tristemente note le vicende legate alla legge Fiano, una proposta del partito democratico che consiste in nuovo articolo nel codice penale... -
“Banzai” di Alessio Di Mauro. Quando la satira di destra fa centro, più pungente che mai
C’è una bella satira di destra elegante, pungente, intelligente, che non ha nulla da invidiare ai soliti noti. Uno degli autori più brillanti è Alessi... -
Il Novecento e il confronto sulla modernità: da Longanesi a Marinetti, dal Futurismo a Pasolini
Sorpresa: una famosa scrittrice di libri scolastici, autrice di una delle diverse vignette di un libro scolastico per le elementari col testo “politic...
Scienza & Tecnologia
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Una virologa cinese afferma che il coronavirus è artificiale. Ma mancano le prove
La virologa cinese Li-Meng Yan ha riferito durante un'intervista che il governo cinese ha creato e diffuso il nuovo coronavirus intenzionalmente. Ma l... -
Coronavirus, scoperta una nuova variante inglese: potrebbe sfuggire ai vaccini
Come se non ne avessimo già abbastanza, sarebbe stata scoperta adesso una nuova variante inglese del Covid-19. Denominata B.1.525, è stata trovata in... -
Coronavirus, "morti ridotti del 60%": ecco che cosa "ammazza" il Covid, una scoperta che può fare la storia
Da uno studio, una speranza contro il coronavirus. Una speranza che risponde al nome di vitamina D, che ridurrebbe le morti per Covid-19 del 60 per ce... -
Ivermictina, "di coronavirus non si muore quasi più": l'antiparassitario sconvolge la scienza, cifre pazzesche
Un antiparassitario riuscirebbe a ridurre la mortalità nei pazienti Covid-19 con malattia moderata o grave. Si tratta dell'ivermictina, un medicinale... -
Vaccino anti-Covid, "febbre, allergie gravi e paresi facciale". Il bugiardino con gli effetti indesiderati di Pfizer Biontech
Gli effetti e le controindicazioni del vaccino anti-Covid della Pfizer, svelati dal rapporto ufficiale dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco. Il Tem... -
Coronavirus, così l'acqua ossigenata lo combatte: lo studio italiano, ma il ministero frena
Una scoperta tutta italiana: per prevenire e combattere il contagio da Covid nei soggetti paucisintomatici (con sintomi inferiori o di inferiore inten... -
Coronavirus, il farmaco che ferma il Covid: iniziati i test in Inghilterra, un'alternativa al vaccino
Dopo il vaccino si lavora per un farmaco in grado di sconfiggere il Covid. Gli scienziati britannici stanno lavorando all'ipotesi che una persona espo... -
Coronavirus creato in laboratorio a Wuhan, la denuncia in diretta tv della dottoressa Li-Meng Yan: "Il governo sapeva e ha nascosto tutto"
"Il coronavirus è stato creato in laboratorio a Wuhan". La dottoressa Li-Meng Yan ha lavorato alla Hong Kong School of Public Health prima di denuncia... -
Coronavirus, lo studio che stravolge tutto: "Mortalità ridotta del 30 per cento", è la cura definitiva?
Secondo uno studio italiano, l'idrossiclorochina, il vecchio antimalarico tornato alla ribalta in questi mesi per il suo uso (contestato) nella cura d... -
I grandi esperti 2 / Ancora Ricciardi (Oms): le mascherine ai sani non servono a niente, inutile vadano a ruba
Quante ne sa l’Oms! Una più del covid. Ecco un significativo documento video datato 25 febbraio 2020 in cui l’autorevole consigliere del governo profe...
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La profezia
"Attenzione al pericolo giallo. Nei prossimi decenni ci dovremo guardare dall'espansionismo cinese.... -
Adolf Hitler, 70 anni dopo spunta il video privatissimo: la sua intimità con Eva Braun
Spunta un nuovo, clamoroso, filmato che ha come protagonista Adolf Hitler. Come sottolinea Dagospia,... -
Bologna 1919. Costituzione del primo Fascio di combattimento
Un centinaio di ex combattenti, in prevalenza repubblicani, anarco-sindacalisti e nazionalisti, si r... -
«Mussolini ha salvato circa tremila ebrei durante la seconda guerra mondiale»
Un’affermazione quella fatta da Israel Corrado Debenedetti domenica nel corso del convegno sugli ebr...
Made in Italy
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Teresa Bellanova favorevole agli Ogm e al Ceta. La rabbia di Salvini: "Alla faccia del made in Italy"
"Sugli Ogm voglio aprire un confronto rapidamente anche con le parti imprenditoriali, è un tema deli... -
Nuovi strumenti per ridurre l’impronta ambientale delle filiere
Oltre 200 imprese di sei Paesi europei coinvolte in iniziative per ridurre l’impronta ambientale di... -
Adesso la Francia "ci ruba" il Parmigiano Reggiano
La multinazionale francese Lactalis punta dritto verso il Parmigiano, dopo essersi già comprata Parm... -
Tuteliamo i marchi storici e il Made in Italy
La volete sapere l’ultima? La Lega si sta opponendo all’inserimento della cosiddetta “norma Pernigot... -
Pacchetto crescita: allo studio contrassegno dello Stato a tutela del made in Italy
Il rispetto della proprietà intellettuale e la lotta alla contraffazione diventano due temi strategi...