Secondo il professore la cosa peggiore è l’incoerenza: “Dopo che era stata presa una direzione è stata cambiata per seguire l’esempio tedesco”
Il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova, durante il suo intervento alla trasmissione “L’aria che tira” in onda su La7, ha commentato le ultime notizie secondo cui a Natale ci sarà un lockdown.
“Sono confuso. La cosa peggiore è l’incoerenza. Avevamo preso una linea e la stiamo cambiando solo per inseguire la Germania. È come dire che finora abbiamo sbagliato tutto. Perché non li abbiamo imitati sulla sanità, sull’istruzione e negli investimenti? Il vaccino deve essere obbligatorio”.
Bassetti: "La cosa peggiore è l'incoerenza"
Bassetti ha ricordato che inizialmente si era deciso di basarsi sui dati dell’Rt e sula capienza delle strutture ospedaliere e invece si è cambiata rotta in sole 72 ore, da quando cioè la Germania ha deciso di chiudere tutto. Il professore ha parlato di incoerenza nel momento in cui si lascia una linea per seguirne una nuova.
Bassetti ha anche consigliato di intervenire non in tutte le regioni ma solo in quelle dove la linea dei contagi è in salita. Anche perché, rinnegare le decisioni precedenti vuole praticamente dire che si sta ammettendo di aver fatto delle cretinate. Per Bassetti la Germania dovrebbe essere sì presa d’esempio per quanto riguarda gli investimenti, la scuola e la sanità. Per esempio, per quanto riguarda l’istruzione, gli studenti tedeschi negli ultimi 10 mesi sono andati in classe, mentre i nostri sono rimasti a casa a seguire le lezioni a distanza. In studio con la conduttrice anche Bruno Vespa, il quale ha sottolineato che la Germania può permettersi il lockdown duro perché lo Stato indennizza le attività che non lavorano fino al 90%, anche con ingenti risorse a fondo perduto.In risposta a Myrta Merlino che ha sottolineato come in Italia si sia registrato il record di morti da Covid, Bassetti ha tenuto a dire: “Io li piango tutti i morti, ma a parte che ieri in Veneto hanno contabilizzato dei decessi che appartenevano ai giorni prima, sono settimane che diciamo che per vedere i contagi stabilizzati dopo le nuove misure ci vogliono tre settimane. I morti sono tanti, troppi, ma anche perché siamo la sanità più etica del mondo, non lasciamo indietro nessuno”. Il medico ha detto di vedere arrivare in ospedale persone anziane con 20-30 pasticche, che hanno già molte patologie.
La Svezia esulta: "Nostra strategia efficace". Ma è polemica sui decessi tra anziani e immigrati „La Svezia esulta: "Nostra strategia efficace". Ma è polemica sui decessi tra anziani e immigrati“
Gli ultimi dati mostrano che il picco di contagi e morti sembra ormai alle spalle. Il no al lockdown, criticato in patria ma soprattutto all'estero, potrebbe consentire all'economia svedese un vantaggio competitivo con il resto dell'Europea. Ma c'è anche un lato oscuro
La misure soft della Svezia per contenere il coronavirus, con una parte delle scuole, negozi e ristoranti aperti, si starebbero rivelando "efficaci", secondo quanto riferiscono le autorità sanitarie di Stoccolma. L'ultimo aggiornamento su base giornaliera parla di circa 560 nuovi contagi e 29 morti in più, dati che sembrano suggerire che la situazione si "sta stabilizzando", dichiara Anders Tegnell, il virologo che ha impostato la strategia svedese anti Covid-19. "Siamo su una specie di altopiano", aggiunge con malcelato orgoglio in una intervista all'agenzia di stampa TT. Perché se il trend verrà confermato nei prossimi giorni, tanto Tegnell quanto il governo potranno dire di avere avuto ragione. O meglio, avere più argomenti per difendersi dalle accuse.
Il modello svedese
Già, perché negli ultimi giorni il cosiddetto "modello svedese" è stato oggetto di pesanti critiche in patria e anche, e forse soprattutto, all'estero. Per completezza d'informazione, vanno chiariti alcuni aspetti della strategia del governo di Stoccolma. Con l'inizio della pandemia, il premier Stefan Lofven ha deciso di sposare una linea soft rispetto ai colleghi dei vicini Paesi scandinavi e del resto d'Europa: negozi, palestre, bar e ristoranti aperti, nessuna restrizione agli spostamenti e nessun confinamento a casa. Asili nido, materne e scuole primarie sono rimasti aperti, mentre superiori e università hanno chiuso i battenti privilegiando corsi ed esami online. Anche alcune industrie hanno fermato la produzione, come la Volvo, i cui 20mila dipendenti svedesi torneranno al lavoro in questi giorni dopo settimane di chiusura. Inoltre, sono state vietate riunioni ed eventi con più di 50 persone.
Gli eretici di Stoccolma. Come e perché la stampa italiana disinforma su Svezia e coronavirus
Il primo caso accertato di coronavirus in Svezia risale al 31 gennaio. A febbraio il contagio è ancora limitato, e “importato” dalle località sciistiche di Italia, Svizzera e Austria; a marzo il numero dei casi aumenta. Dall’inizio, è l’Agenzia per la sanità pubblica (Folkhälsomyndigheten) ad assumere la gestione della pandemia, come è normale in un paese in cui anche in situazioni di crisi sono gli enti competenti sui vari settori sociali – come il Welfare, l’immigrazione o la sanità – ad avere l’ultima parola, non il governo.
Gli epidemiologi dell’Agenzia per la sanità pubblica esplicitano dall’inizio le linee guida che orienteranno il loro approccio. Innanzitutto, chiariscono come un’epidemia – e a maggior ragione una pandemia – non sia un problema esclusivamente sanitario: la società non è un ospedale, e per affrontare una tale crisi occorre mettere in campo un ampio spettro di competenze: mediche ovviamente, ma anche economiche, sociali, psicologiche, organizzative.
Proprio per questo sottolineano come non possa esistere una strategia universale di argine al contagio, perché ogni paese deve trovare la soluzione più in sintonia con il suo contesto demografico, sociale e culturale, oltre che sanitario. Infine, indicano come obiettivo della linea svedese non il contrasto ferreo del virus, bensì il suo contenimento.
Su quest’ultimo punto ci sono state molte polemiche, perché in un primo tempo anche gli epidemiologi svedesi hanno usato l’espressione «immunità di gregge», precipitosamente ritirata dal dibattito dopo l’infelice uscita di Boris Johnson, che l’ha presentata come il sacrificio deliberato di migliaia di persone. L’idea dell’Agenzia per la sanità pubblica svedese è che il lockdown, oltre a implicare costi sociali ed economici altissimi, non protegge dal rischio di ondate di ritorno del contagio. La scelta degli svedesi è quindi quella di “controllare” la diffusione del virus, lasciandolo circolare – con molte precauzioni – nella società, in modo da non oltrepassare la capacità ospedaliera e arrivare gradualmente ad avere una maggioranza di immuni.
Governo in tilt sul Natale. Conte appeso alla Bellanova: mistero sul vertice
La domanda aleggia da giorni: ma quando vogliono comunicare agli italiani cosa potranno o non potranno fare a Natale? Non oggi, a quanto pare. Nel governo del premier Giuseppe Conte c'è ancora incertezza sulle misure da adottare: si parla di restrizioni da zona rossa per tutto il Paese nei giorni più critici, ovvero quelli dal 24 dicembre al 7 gennaio, in ogni caso a cavallo di Natale, Capodanno ed Epifania. Ma il premier vorrebbe scongiurare il lockdown totale e il confronto nell’esecutivo è ancora aperto.
Niente di deciso, dunque, tanto che dovrebbe esserci un nuovo vertice, forse stasera, al quale dovrebbe partecipare anche la capo delegazione di Italia Viva, Teresa Bellanova che tornerà da Bruxelles. Insomma, dopo una giornata di voci non si sa neanche se e quando ci sarà un vertice di maggioranza decisivo con Conte che resta appeso alla Bellanova.
Il premier da giorni ai suoi interlocutori ribadisce le sue perplessità sulla necessità di tenere gli italiani chiusi per così lungo tempo in casa, ma l’ala rigorista - a capo ci sono i ministri del Pd Roberto Speranza e Francesco Boccia - insiste sulla possibilità di una stretta per tutti i giorni delle festività. Domani l'incontro con i governatori nella conferenza Stato-Regioni, i quali vogliono essere coinvolti direttamente e manifestano insofferenza: non ci stanno più a subire le scelte del governo senza possibilità di intervenire nel processo decisionale. Conte sulla linea "morbida" è sostenuto dal M5s e l'ipotesi di misure restrittive in vigore solo nei giorni festivi e prefestivi resta ancora possibile. Ma quando vogliono dirlo agli italiani?
Coronavirus, bollettino 16 dicembre: 17mila contagi, 680 morti. Calano ricoveri e tasso di positività. La strana "fluttuazione" delle cifre
Continuano le “fluttuazioni”, come le hanno definite diversi esperti di governo, nei bollettini sull’epidemia di coronavirus in Italia. Il ministero della Salute ha dato conto di 17.572 nuovi contagi su 201.040 tamponi analizzati - con tasso di positività sceso all’8,7% (-0,4) - a fronte di 38.485 guariti e 680 morti. Proprio per quest’ultimi si parla di “fluttuazione”, legata probabilmente a un sistema di monitoraggio e trasmissione dei dati non proprio ottimale. Ieri i decessi legati al Covid erano stati 846, oggi quasi 200 di meno ma comunque troppi: la media settimanale dei morti (630 al giorno) dice chiaramente che il peggio non è passato, nonostante gli altri indicatori dell’epidemia siano tutti in lento ma costante miglioramento. Per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale, la pressione è ancora alta ma non più ai livelli terrificanti del mese di novembre: nelle ultime 24 ore sono stati registrati -445 ricoveri in reparti Covid (26.897 posti letto occupati attualmente) e -77 in terapia intensiva (2.926), anche se quest’ultimo dato è influenzato dall’alta mortalità, dato che si sono verificati 191 nuovi ingressi in rianimazione.
San Gennaro, niente miracolo nell'anno del coronavirus: "Il sangue è solido"
Nell'anno del coronavirus, San Gennaro non lacrima. Il prodigio della liquefazione del sangue del Santo, atteso nella giornata del 16 dicembre (ultima delle tre date nelle quali tradizionalmente si ripete), per ora non si è verificato. A darne conto è l'abate della Cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, monsignor Vincenzo De Gregorio. "Quando abbiamo preso la teca dalla cassaforte - ha spiegato al termine della messa delle 9 - il sangue era assolutamente solido e rimane assolutamente solido". Una circostanza che dà ai social da parlare. A maggior ragione se non si verifica nell'anno peggiore di tutti: il 2020.
Intanto proseguono nella Cattedrale le preghiere dei fedeli che attendono l'annuncio. Alle 12 la teca sarà riportata nella Cappella del tesoro, da dove sarà ripresa alle 16.30. Alle 18.30 invece sarà celebrata un'altra messa alla presenza dell'Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, durante la quale i fedeli sperano che sia dato loro e alla città l'annuncio che tanto attendevano.
BOLSONARO IL VACCINO NON SARÀ OBBLIGATORIO IL BRASILE NON È UNA DITTATURA
Il Brasile ha ridotto l’impatto del Covid e non è travolto come altri paesi.Il più alto tasso di mortalità in relazione alla densità abitativa secondo l’elaborazione dati della Johns Hopkins University vede guidare questa luttuosa classifica ,il Perù e Belgio seguiti da Spagna ,Regno Unito ,Cile e l’Italia in settima posizione prima di Svezia ,Brasile ,Stati Uniti e Messico .Come in meta Sud America in Brasile e’ stata usata l’idrossiclorochina per curare i pazienti, farmaco a basso costo ,disponibile per chiunque scelga di farsi curare con questo farmaco fortemente voluto da Bolsonaro che sta avendo un grosso consenso tra la popolazione .Ad oggi anche in Italia è tornata la possibilità di usare il trattamento dopo una sentenza del Consiglio di Stato Del 10 dicembre scorso .
In Brasile hanno seguito i consigli del Presidente con la ripresa di tutte le attività al fine di non penalizzare l’economia ,questo approccio democratico e ottimistico del governo ha favorito e sta favorendo un equilibrio sociale nel paese .Stanno per iniziare le vaccinazioni ,Bolsonaro ha dichiarato che lui non lo farà e che non sarà obbligatorio per la popolazione ,la libertà di scelta è avanti a tutto non essendo il paese in una dittatura .
Treviso, la maestra invita i bimbi a togliere le mascherine: «Muoiono solo i vecchi»
Una maestra in una scuola di Treviso avrebbe invitato i bambini a non indossare la mascherina in aula. Non utilizzando a propria volta il dispositivo di protezione. Il motivo: perché “tanto di Covid muoiono solo i vecchi”. E’ bufera sulla vicenda. A segnalare il caso alcuni genitori, che hanno dato vita a una manifestazione di protesta all’esterno dell’istituto per richiamare l’attenzione sul comportamento dell’insegnante da loro definita negazionista.
Follia di una maestra: “Via la mascherina”
Sul posto è intervenuto anche il sindaco, Mario Conte, che si è confrontato con la maestra. In seguito è giunto anche il Prefetto, Maria Rosaria Laganà. Fino a questo momento non sono tuttavia stati assunti provvedimenti da parte delle autorità scolastiche. La maestra avrebbe catechizzato bambini di non indossare le mascherine, sostenendo che il Covid è innocuo e colpisce solo gli anziani. Secondo quanto riporta Il Gazzettino, la maestra – una supplente – sarebbe arrivata addirittura a minacciare i bambini che si rifiutavano di togliere il dispositivo di protezione.
Chi è la maestra No vax
Sul sito Treviso today raccogliamo altri particolari. «Il Covid non esiste»; “malattie inventate, virus per fare soldi, Dpcm illegali“: sono alcuni degli slogan pubblicati sul profilo Facebook della maestra, Sabrina Pattarello, in forza alla scuola elementare “Giovanni XXIII” di Treviso L’insegnante è finita al centro di un’indagine interna alla scuola. Era stata assunta tre settimane fa proprio grazie al decreto anti-Covid. L’incarico era quello di seguire gli alunni disabili e fare supplenze in caso di assenza delle maestre titolari. Colleghe e bambini non hanno potuto non notare il singolare comportamento della maestra. Che classe si rifiutava di indossare la mascherina e, più di una volta, avrebbe sostenuto davanti agli alunni le sue tesi che di Covid muoiono solo gli anziani.
"Girate l'auto e tornate indietro" Cosa sta succedendo al confine
Centinaia di automobilisti francesi diretti in Italia per gli acquisti natalizi - soprattutto: liquori, sigarette e generi alimentari - sono stati respinti oggi dagli alpini al valico di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, perché sprovvisti di giustificata motivazione o tampone
Ricordate il supplizio di Tantalo? Il re della mitologia greca, figlio di Zeus, che rubò il nettare e l'ambrosia, fonti di immortalità, scatenando l’ira e la punizione degli dei, che lo incatenarono a un albero di frutta vicino a una fonte d’acqua fresca.
Bene: appena Tantalo si avvicinava ai frutti e all’acqua, questi si ritraevano, impedendogli di mangiare e di bere.
E' più o meno quanto sta accadendo da oggi alla frontiera italo francese di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, in provincia di Imperia, dove gli alpini in servizio fanno rientrare in Francia le auto in ingresso nel nostro territorio nazionale, in mancanza di una giustificata motivazione: sia questa di studio, lavoro o salute oppure di un tampone eseguito al massimo nelle quarantotto ore precedenti. Molti degli automobilisti sono francesi, che non vedevano l'ora di entrare a Ventimiglia per gli acquisti di Natale, in primis: liquori, sigarette, salumi e altri generi alimentari.
Perché la Svezia senza lockdown è diventata il paradiso dei giovani. In Italia invece li attendono lacrime e sangue
La nazione scandinava è l’unica nella quale i credit default swap si sono abbassati. In Italia sono cresciuti del 35% e il debito pubblico continua a crescere. E peserà sempre di più sulle nuove generazioni
La Svezia è un Paese per giovani. Probabilmente il migliore al mondo per chi, oggi, ha meno di 30 anni, si trova a proprio agio anche con le temperature rigide e ripone fiducia nel verbo dei mercati finanziari. Perché, al netto del global warming denunciato da Greta Thunberg, che però tra gli effetti collaterali dell’inquinamento rende più miti gli inverni del nord, il debito pubblico del Paese scandinavo è quello che graverà di meno sulle spalle delle future generazioni. E quindi, da adulti i ragazzi di oggi avranno meno debiti e più possibilità di crescere.
Senza dover trascorrere l’esistenza, come capita ai giovani italiani, nel rimborsare le cambiali (70 miliardi di tassi di interessi l’anno) del debito contratto dalle generazioni precedenti. Ebbene, negli ultimi sei mesi i mercati finanziari hanno decretato la Svezia come miglior Paese al mondo per il futuro di ragazze e ragazzi. Perché i credit default swap, le polizze assicurative sui titoli di stato, sono schizzati alle stelle in tutto il mondo, spinti al rialzo dalla pandemia Coronavirus e dalla crisi economica che verrà. Ovunque sono schizzati alle stelle, tranne in Svezia.
LE CANARIE: UN PARADISO DA VISITARE GIORNO PER GIORNO
Le Canarie sono uno dei posti nel mondo più apprezzati dai turisti. Fare un viaggio in questo periodo può essere una scommessa, un po’ come quelle che si possono fare sui siti come Voglia di Vincere casinò online. Tuttavia sono sempre di più i turisti che non si fermano davanti agli ostacoli, prestando sempre molta attenzione alle norme di sicurezza.
Le Canarie sono sicuramente molto amate per il loro paesaggio, per le temperature miti e gradevoli in qualsiasi periodo dell’anno (data la loro vicinanza all’Africa) ma anche per il basso costo della vita.
Le isole Canarie però non sono solo questo ma anche molto altro. Fare un viaggio in questo luogo ti potrebbe far scoprire posti che non ti aspetteresti mai e di certo il divertimento non manca in qualsiasi periodo dell’anno.
Vediamo insieme in questo articolo cosa vedere alle Canarie.
La Nuova Zelanda festeggia: "Sconfitta la seconda ondata"
La Nuova Zelanda ha sconfitto di nuovo il Covid-19. Nel Paese non ci sono più casi attivi di coronavirus a tramissione locale da 12 giorni
La scorsa primavera era riuscita ad arginare la prima ondata di coronavirus adottando un piano organizzato fin nei minimi dettagli e concretizzato con estrema precisione.
Adesso la Nuova Zelanda si è ripetuta, sconfiggendo, ancora una volta, il Covid-19.
Una nuova vittoria contro il virus
Gli ultimi dati parlano chiaro. Il ministro della Salute neozelandese, Chris Hipkins, ha annunciato che nel Paese non ci sono più casi attivi di coronavirus a tramissione locale. "È una grossa pietra miliare. I neozelandesi ancora una volta hanno schiacciato il virus grazie al loro comportamento collettivo", ha concluso il ministro Hipkins.
Negli ultimi mesi il governo locale, guidato da Jacinda Ardern, aveva celebrato il raggiungimento del traguardo di nessun nuovo caso a trasmissione locale per oltre cento giorni consecutivi (102 per l'esattezza). L'idillo era poi terminato a metà agosto, con la comparsa di quattro pazienti misteriosi positivi al Covid: tanto è bastato per richiamare tutti alla massima attenzione.
Coronavirus, in Australia zero nuovi casi: la strategia che ha funzionato
Lo stato australiano registra zero nuovi casi di Covid-19 per l'ottavo giorno consecutivo
Dopo tre mesi di lockdown, conclusosi la scorsa settimana, lo stato di Victoria, in Australia, ha registrato zero nuovi casi di Covid-19 per l’ottavo giorno consecutivo. Le severe restrizioni applicate, che hanno interessato prevalentemente le città più grandi, hanno impedito al virus di diffondersi, facendo diminuire le nuove infezioni dai 700 contagi giornalieri (picco raggiunto ad agosto) a zero.
Come l’Australia ha sconfitto il Covid
La strategia attuata dallo stato australiano contro il Covid si è distinta per essere una delle più severe e stringenti in tutto il mondo. Tre mesi di stop, nei quali ai cittadini non era permesso uscire se non per motivi di comprovata emergenza. In queste settimane le saracinesche dei negozi sono state abbassate, le vendite al dettaglio sospese e gli spostamenti delle persone limitate al minimo indispensabile.
Il piano anti-Covid dell’Australia non è stato pensato per sconfiggere il virus che, generalmente, si può considerare estinto solo dopo 28 giorni senza infezioni acquisite localmente (ovvero di una fonte sconosciuta e, quindi, non tracciabili). Fin dall’inizio, come ha spiegato il governo federale, l’obiettivo dello stato è stato quello di non avere alcuna trasmissione comunitaria. Questa strategia, è stato spiegato, è nota come “soppressione aggressiva” e si basa sull’individuazione precoce di nuovi casi e sull’arresto delle catene di trasmissione.
Cashback di Stato, soldi finiti e rischio bonus dimezzato: brutta sorpresa per gli italiani a febbraio
Doveva essere un piano rivoluzionario e invece il governo ha fatto il passo più lungo della gamba. Il cosiddetto cashback di Stato, pensato per incentivare i pagamenti con la moneta elettronica e ridurre così l’evasione fiscale, si sta scontrando con la realtà: tante richieste e pochi soldi a disposizione. Chi aveva già messo nel suo bilancio personale lo sconto da 150 euro promesso dal governo potrebbe avere delle brutte sorprese. Come spiega il Giornale, l’intoppo è venuto fuori dal regolamento che attua il decreto di novembre: per questo bonus è stato previsto uno stanziamento sottostimato. Il premio del 10% sulle spese fino a 1.500 euro effettuate dall’8 dicembre fino al 31 è solo un esperimento, un’anticipazione del cashback vero e proprio in vigore dal 2021. Ma se le premesse sono queste, l’iniziativa rischia di non avere un grande futuro.
Scendendo nel dettaglio, questa sperimentazione ha uno stanziamento di 227,9 milioni di euro e il regolamento prevede che se la “risorsa finanziaria stanziata non consente il pagamento integrale del rimborso spettante, questo è proporzionalmente ridotto”. Tradotto: una volta esauriti i 228 milioni di euro il bonus verrà decurtato. Non vengono precisate le modalità, non si sa se verranno privilegiati i primi che si sono registrati sull’app Io o se verranno tagliati i bonus di tutti, in misura proporzionale alle risorse disponibili. Dunque a febbraio, mese in cui dovrebbero essere accreditate le somme dovute, molti italiani potrebbero rimanere delusi. Guardando le cifre al momento disponibili, il Giornale ha notato che lo stanziamento è di 228 milioni e che gli iscritti all’app finora sono 3,6 milioni. Se rimanessero tali (cosa improbabile) e se tutti avessero diritto ai 150 euro di rimborso, il Tesoro dovrebbe prepararsi a erogare più di 500 milioni di euro. Più del doppio dei soldi a disposizione. Questo porterebbe a un rimborso dimezzato: 70 euro invece dei 150 attesi. Una delusione che rischia di far fallire il piano ancor prima di cominciare.
Coronavirus mutato nel Regno Unito e nuovo lockdown, "contagio molto più rapido"
Dopo due settimane dalla fine del lockdown nazionale, Londra tornerà al livello più alto di restrizioni: è di nuovo in lockdown. Colpa della crescita dei contagi ormai fuori controllo: colpa di una "nuova variante del virus", individuata dagli scienziati e che si propaga molto più velocemente di prima. Il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock ha cercato di rassicurare che non c'è al momento "niente che suggerisca" che questa variante possa causare sintomi più gravi o che non risponderà ai vaccini.
Secondo l'Oms, è "comune che si registrino simili mutazioni e per ora non ci sono evidenze che questa nuova variante si comporti in modo diverso". Il timore è che questa ondata nuova variazione possa arrivare anche in Italia. Nessuno sa niente in merito, ma la preoccupazione tra gli esperti rimane tale. Per l'economia il nuovo lockdown di Londra è una brutta botta: a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro potrebbero saltare soprattutto in quei settori che più avevano sofferto a causa dei lockdown e che non erano mai riusciti a riprendersi, scrive il Corriere della Sera. La preoccupazione rimane comunque alta, ma questa nuova variazione sembra non allarmare troppo neanche i nostri esperti. "Non mi sorprende che questo virus vada incontro a mutazioni. Ne sono già state isolate centinaia e nessuna ha evidenziato conseguenze sul piano clinico, nel senso che non ha cambiato in peggio o in meglio la malattia. Dunque non siamo allarmati dalla notizia, spiega sempre al quotidiano di via Solferino Arnaldo Caruso, presidente della società italiana di virologia.
In Germania i centri per il vaccino sono già pronti. E da noi pensano alle primule
Quello che vedete nella foto in alto è il centro vaccini anti-Covid che aprirà domani ad Amburgo, in Germania. Non ci sono primule, è nei locali della fiera delle città tedesca ed è raggiungibile in metro, treno, auto e bus. Sarà aperto dalle 8 alle 20 sette giorni su sette e sarà in grado di vaccinare 7mila persone al giorno. Già reclutati medici e infermiere necessari.
La cancelliera tedesca Angela Merkel non fa spot, ma è pronta a partire appena Ema dice sì. Secondo la Bild addirittura il 26 dicembre, sempre che vengano confermate le indiscrezioni che vedono l'Agenzia europea per il farmaco dare il via libera al vaccino Pfizer BioNTech prima di Natale, il 23 dicembre. E in Italia si pensa alle primule.
Reggio Calabria, voti falsi da ignari anziani e morti: arrestato il ras del Pd Antonino Castorina
Si è fatto eleggere al Comune di Reggio Calabria utilizzando i certificati elettorali – che lui stesso aveva richiesto – di centinaia di ignari anziani, alcuni dei quali perfino deceduti.
Con questa gravissima accusa è finito agli arresti domiciliari Antonino Castorina, rampante consigliere comunale del Pd eletto nelle recenti elezioni amministrative di Reggio Calabria risultando il più votato in assoluto con 1.861 preferenze. Ora si è anche capito come.
Una carriera, stroncata, quella di Antonino Castorina. Una figura in ascesa dentro al partito che lo aveva premiato con tutta una serie di cariche prestigiose.
E ora il Pd dovrà spiegare come ha potuto consentire ad un personaggio del genere di scalare il partito in Calabria.
Tutto è nato quando due agenti hanno notato una persona in possesso di alcuni duplicati di certificati elettorali che non erano riferiti a lui ma ad altri soggetti, in particolare anziani. E che peraltro erano riferiti a sezioni diverse di Reggio Calabria da quella nella quale si trovava.
Da lì è poi nato un complicato accertamento, svolto dalla Digos e dalla locale Procura di Reggio Calabria.
Si scioglie Forza Nuova. Ora Roberto Fiore fa il partito dei no mask con Taormina (e Sgarbi?)
Forza Nuova dà l’addio alla politica e scompare dalle schede elettorali. Il movimento di Roberto Fiore confluisce nella formazione Italia Libera di Carlo Taormina, l’avvocato di Cogne. “Un grande movimento – come lo intende Fiore – che si presenterà invece alle elezioni. Così come a ogni manifestazione pubblica nazionale, con gente più preparata e proveniente da diversi fronti e schieramenti”.
Forza Nuova, l’annuncio di Roberto Fiore
E’ proprio Fiore ad annunciarlo, dopo la presentazione del governo di Liberazione Nazionale che vede, tra gli altri, l’avvocato Carlo Taormina ‘ministro della Giustizia’, il professor Pierfrancesco Belli alla Sanità, Nino Galloni all’Economia, lo stesso Fiore agli Esteri.
Forza Nuova contro la “dittatura sanitaria”
“Forza nuova viene da un periodo di grande attività – spiega Fiore – E’ stata protagonista della lotta contro la dittatura sanitaria. Con azioni eclatanti, incisive e nelle ultime settimane con la protesta in tutta Italia, da Catanzaro a Palermo, da Verona, Napoli e Roma. E’ l’unica formazione che ha messo in luce lo spostamento del paradigma politico da gennaio 2020, quando al centro della discussione c’erano ancora le politiche sull’immigrazione, a febbraio 2020, quando è iniziata una nuova situazione paragonabile forse solo a quella della resistenza in guerra – spiega Fiore – che richiede che tutte le forze si coalizzino contro la dittatura sanitaria”.
Sanzioni Usa all’Iran per la scomparsa dell’ex-agente Fbi Robert Levinson (video)
Lo storico braccio di ferro fra Stati Uniti e Iran si arricchisce di un nuovo capitolo dopo che il Tesoro Usa ha disposto sanzioni nei confronti di due funzionari del ministero dell’Intelligence e della sicurezza iraniana per il loro coinvolgimento diretto nel rapimento, nella detenzione e nella probabile uccisione dell’ex-agente dell’Fbi Robert Levinson, scomparso in Iran 13 anni fa.
Levinson era un ex-agente della Drug Enforcement Administration e del Federal Bureau of Investigation americano scomparso il 9 marzo 2007 a Kish Island, in Iran. Sparì nel corso di una missione per conto della Cia.
Dal Tesoro statunitense sostengono che ”è chiaro che non solo alti funzionari iraniani sono stati responsabili della scomparsa di Levinson, ma anche che hanno agito in modo deliberato per oscurare il loro coinvolgimento attraverso una notevole campagna di disinformazione”.
Le sanzioni deliberate oggi sono la ”prima azione pubblica da parte degli Stati Uniti contro il governo iraniano per riconoscerlo responsabile del rapimento di Robert Levinson, l’ostaggio americano detenuto più a lungo nella storia”, spiegano dal Tesoro americano. E avvertono che ”gli Stati Uniti perseguiranno tutte le altre persone coinvolte mentre le indagini continuano”.
”Il presidente Trump ha chiarito”, fin dall’inizio, ricorda il Tesoro Usa, che l’Iran sarebbe stato ritenuto responsabile della detenzione e della presa di ostaggi come strumento di “diplomazia”. E che gli Stati Uniti non avrebbero più accettato le scuse iraniane per quello che sappiamo che loro hanno fatto a Levinson”.
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Lunedì 18 Dicembre 2023 sono stati premiati i migliori cortometraggi arrivati alla 15° edizione del Concorso “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA... -
Le premiazioni del Concorso di CORTOMETRAGGI “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2023“
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Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu... -
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Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
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Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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Le 10 spiagge più belle della Liguria | Skyscanner Italia
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