► PRIMA PAGINA
Diego Maradona, la calciatrice spagnola Paula Dapena: "Era un violentatore", si ribella al minuto di silenzio
Tutti, o quasi, in adorazione del Pibe de Oro dopo la sua morte. Nelle partite di questo week-end i giocatori non hanno esitato a omaggiare e ricordare con affetto Diego Maradona, osservando il classico minuto di silenzio pre-match. Una calciatrice spagnola del Viajes Interrias FF, Paula Dapena, ha mostrato invece tutto lo sdegno possibile per "El Diez" e durante un'amichevole di calcio femminile non solo non ha rispettato il minuto di silenzio nel prepartita della sfida contro il Deportivo La Coruna, ma è anche rimasta seduta, di spalle, nel bel mezzo del campo. "Già prima di entrare in campo, avevo comunicato alle mie compagne come mi sarei comportata - ha dichiarato la 24enne ai microfoni di Marca -. La data della morte di Maradona coincide con quella della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: non mi sembra che sia stato osservato un minuto di silenzio per tutte le vittime di queste violenze. Se non meritano un minuto di silenzio loro, allora io non sono disposta a osservarlo per ricordare un violentatore".
Crisanti oscura Burioni ma è "poco coerente". Ecco le pagelle dei virologi tv
Andrea Crisanti il più visto in tv e sul web, in grado di oscurare la superstar di inizio pandemia Roberto Burioni. Ma anche uno dei meno coerenti, seppur in buona compagnia di Giorgio Palù e Maria Rita Gismondo, contro il virtuoso Fabrizio Pregliasco. A dare i voti ai virologi italiani, divenuti veri e propri oracoli mediatici, è un’indagine di Reputation Science, società specializzata nell’analisi e gestione della reputazione che ha valutato quantità e qualità della comunicazione di scienziati, ricercatori e medici italiani in materia di Covid-19.
I verdetti sono molteplici. Fabrizio Pregliasco il più coerente, Andrea Crisanti il più ’presente' nelle comuncazione pubblica degli esperti dal 1 febbraio al 20 novembre. Oltre 120 gli scienziati con un impatto mediatico significativo che sono stati selezionati. In tutto hanno generato più di 70mila contenuti online tra web e social network.
Sul fattore ’presenza' al primo posto si piazza il microbiologo e virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti che, nei 3 periodi analizzati (febbraio-maggio; giugno-agosto; settembre-novembre), resta in cima alla classifica dello share sia nel secondo che nel terzo periodo, rispettivamente con il 20% e il 18%, mentre i primi mesi della pandemia vedevano sul podio Roberto Burioni con il 26%.
Reputation Science ha poi esaminato il ’campione' delle oltre 120 dichiarazioni rilasciate ai media attraverso 3 indici numerici: l’indice di allerta (ovvero l’opinione media dell’esperto in merito alle soluzioni per contenere la pandemia) e il grado di coerenza tra le varie opinioni espresse nel tempo da ciascuno.L’indice di allerta è stato valutato secondo una scala che va da -5 (misure di contenimento minime) a +5 (misure di contenimento massime).
Niente canti religiosi in chiesa. L'incredibile richiesta dell'Unione europea per Natale
L’incredibile documento che la Ue domani manderà a tutti i governi. Si chiama “Remain safe strategy” e parte dalla considerazione che oggi ogni 17 secondi un europeo muore di Covid. Non dice nulla sullo sci, al contrario di quel che sperava Giuseppe Conte, per non irritare l’Austria. Ma vorrebbe vietare funzioni religiose o relegarle on line e se proprio qualche governo le vuole lasciare, che si vietino i canti in chiesa.
Vorrebbe decidere quante persone invitare a casa per Natale e Capodanno e addirittura stabilire che quelli che inviti a Natale debbono essere gli stessi del Capodanno. Doccia fredda anche per i tifosi della scuola in presenza. La Ue la sconsiglia e chiede comunque di allungare le vacanze di Natale di 15 giorni prima di ipotizzare un rientro
Vaccino Covid, Moderna chiede l'autorizzazione a Europa e Usa
Moderna prevede di richiedere oggi per il suo vaccino contro il coronavirus l’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua) all’Fda statunitense (Food and drug administration). La società americana, inoltre, prevede di richiedere oggi anche un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata all’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema).
Per quanto riguarda la richiesta avanzata da Moderna alla Fda, il prossimo passo, si legge nella nota della società, sarà una riunione del "Vaccines and related biological products advisory committee" (Vrbpac) per esaminare i dati sulla sicurezza e l’efficacia dell’mRNA-1273, che si terrà, secondo la comunicazione avenuta dall’Fda il 17 dicembre.
I 10 motivi per cui la vita all’aria aperta deve essere la nostra priorità
Bè sono ben oltre 10 i motivi per cui la vita all’aria aperta deve essere la nostra priorità. Gli spazi verdi e la natura portano grandi benefici alla nostra salute. Se andiamo a esaminare diverse ricerche scientifiche non possiamo che trarre una conclusione: chi passa parte del suo tempo in mezzo alla natura ha una vita più lunga e felice rispetto a chi non lo fa. Basti solo pensare che anche osservare la natura ci fa sentire più in sintonia con il mondo.
Quali sono i principali effetti benefici della vita all’aria aperta?
Gli spazi ricchi di alberi, i fiumi, i laghi, piante e fiori migliorano il rendimento cerebrale. Uno studio dell’Università del Michigan ha sottoposto alcuni soggetti, divisi in due gruppi, ad un breve test di memoria, quindi il primo gruppo ha fatto una passeggiata in una zona boscosa, mentre il secondo lungo una strada cittadina. Quando tutti si sono sottoposti nuovamente al test di memoria, quelli che avevano passeggiato nella natura hanno migliorato del 20% i propri risultati, mentre i “cittadini” non hanno mostrato nessun cambiamento. Ora andiamo a scoprire quali sono i 6 maggiori benefici del contatto con il mondo outdoor.
Consulenze e appalti sospetti al Teatro di Roma
Se ci fosse un barlume di serietà oggi dovrebbe saltare il Consiglio di amministrazione del Teatro di Roma. Perché si è esagerato con i quattrini pubblici persino nell’anno tragico della pandemia. Con la cultura non si mangia, dissero tempo addietro. Ma ci sono pure quelli che ci mangiano e assai. La società dei magnaccioni staziona proprio al Teatro di Roma sotto gli occhi benevolenti del vicesindaco Bergamo.
È un’altra brutta storia di appalti e consulenze quella che oggi racconta Il Tempo sulla base di documenti esistenti e ignorati da molti mesi. In primis da Virginia Raggi e Nicola Zingaretti. Oggi si svolgerà appunto il consiglio di amministrazione del Teatro e vedremo se si oserà fare ancora orecchie da mercante, a partire dal ministero dei beni culturali. Ormai è una struttura da commissariare senza indugi: la tesi avanzata da Fratelli d’Italia col deputato Federico Mollicone e il capogruppo in Campidoglio Andrea De Priamo dovrebbe essere l’unica cosa seria da fare all’esame delle carte. Ogni anno si sperperano centinaia di migliaia di euro tra appalti e consulenze - addirittura 260mila alla voce grafica eventi manutenzione... - persino nel 2020 del Covid. Per fare cosa nessuno lo sa.
Si sa solo che sono arrivati pure i carabinieri a sequestrare – a dicembre scorso! – un bel po’ di carte, che il tutto è stato segnalato a Comune e Regione, che i revisori dei Conti hanno messo nero su bianco tutte le irregolarità a cui il presidente del teatro, Emanuele Bevilacqua assieme ai membri del Cda ha risposto in una maniera incredibile. E un tantinello arrogante. Poi c’è stato il gran ballo delle nomine con un direttore spostato alla consulenza artistica ed oggi dovrebbe arrivarne uno nuovo a duecentomila euro l’anno. Ma si può davvero andare avanti così? Finora se ne sono accorti Mollicone e De Priamo, ma è ora che agiscano anche quelli che hanno il potere di decidere di calare il sipario…
“Andare in bici fa bene a…” ecco tutti i benefici del pedalare
Andare in bici è un’attività aerobica che apporta numerosi benefici fisici, tutti provati da diversi studi scientifici. Qualcuno potrebbe dire che non solo il ciclismo ma praticare qualsiasi sport fa bene alla salute. Ma il vantaggio della bici è proprio questo: non è necessario fare sport per godere dei benefici in questione; nella maggior parte dei casi infatti basterebbe pedalare 20-30 minuti al giorno per stare più in forma. Questo è possibile andando al lavoro in bici, o in generale usando la bici per qualche spostamento abituale, l’importante è farlo con regolarità sul medio-lungo periodo e adottare alcuni accorgimenti. Inoltre la bicicletta ha delle ricadute positive non solo sul fisico. Vediamo quindi tutti i motivi per cui andare in bici fa bene!
SOLE CHE SORGI LIBERO E GIOCONDO
Per libertà s’intende la condizione per cui un individuo può decidere di pensare ,esprimersi ed agire senza costrizioni ricorrendo alla volontà di ideare e mettere in atto un’azione ,mediante una libera scelta dei fini degli strumenti che ritiene utile a realizzarla.Ma cosa sta succedendo ora si possono limitare le libertà costituzionali individuali ?A fronte di queste limitazioni ,sono state date convincenti certezze ai cittadini su determinati divieti ,sul fatto che siamo indispensabili ed applicati in uguale maniera per tutti ?Se non è stato fatto bisogna correre ai ripari altrimenti e’ chiaro che una parte della cittadinanza potrebbe vivere questa situazione come una prevaricazione ingiustificata ed un sopruso.
La disinformazione e la confusione che c’è stata e che c’è ha fatto crescere la paura evidenziando così un allarmismo esagerato nella nostra popolazione amplificata anche dal perdurare dello stato di emergenza cosa peraltro riscontrabile in pochissimi altri stati.Siamo così sicuri che l’epidemia del panico non viaggia più velocemente del coronavirus.Si è coscienti che con la paura sono state travolte tutte le sicurezze, dei cittadini ed in particolare delle categorie più deboli ,questo abbrutimento sociale in Italia ha messo gli uni contro gli altri riscontrando sempre di più scene impensabili fini a poco tempo fa e degne di una dittatura .Le forze dell’ordine non dovevano fare le multe ma bensì accompagnare i cittadini verso una educazione alle nuove regole .Riportiamo normalità e diamo segnali distensivi eliminando la linea di confine tra l’incolumità e la libertà.Stare all’aria aperta fa bene ed e’ vitale per molte persone ,fare sport e’ salute e vivere fa bene .Non bisogna dimenticare quanto e’ utile nel rispetto delle vere regole contro la pandemia rinormalizzare tutto e pensare al futuro dei nostri ragazzi e bambini che non può essere davanti ad un computer .Prendiamo esempio dalle tante nazioni che hanno saputo affrontare questa pandemia nel rispetto della libertà in primis la Svezia .
comunismo: la terribile carneficina
Oltre 200 milioni di vittime
Questo il tragico bilancio del Comunismo realizzato.
L'ateismo marxista ha combattuto Dio e ucciso l'uomo.
Dai loro frutti li potrete riconoscere (Mt 7,20). La verità di questa massima evangelica, sempre attuale, ci porta a formulare un giudizio di severa condanna del Comunismo.
La considerazione dei frutti, o, perlomeno, dato lo spazio limitato di un articolo, del più tragico di questi: l'altissimo numero di vittime che il comunismo ha provocato ovunque si è instaurato, obbliga ogni spirito libero a condannare nei termini più rigorosi una ideologia che, anzichè difendere le classi umili, ha finito con il far pagare, a prezzo della loro vita, proprio a milioni di poveri e di innocenti la follia di un progetto diabolico che pretendeva di costruire una società senza Dio.
Basti ricordare, per fare un primo esempio, la lotta guidata da Stalin ai contadini piccoli proprietari che comportò nel 1929 e 1930 la deportazione-sterminio di 10 milioni di kulaki, più di 5 milioni di subkulaki, cui seguirono 6 milioni di morti di fame nella conseguente carestia 'artificiale' del 1931-32 (con molti casi di cannibalismo). In questa lotta vennero dunque sacrificate complessivamente 21 milioni di persone.
Quante furono in totale le vittime in Unione Sovietica? Stando a quanto afferma il professore di statistica Kurganov, tra il 1917 e il 1959, cioè nei primi 42 anni di dominio comunista, le perdite umane dovute alle deportazioni nei campi di sterminio, alle condanne ai lavori forzati, alle fucilazioni di massa o alle carestie provocate dall'arresto e dalla deportazione di milioni di contadini furono più di 60 milioni. A confermare questo numero spaventosamente elevato di vittime, superiore di oltre dieci volte al numero degli Ebrei perito a causa dell'Olocausto, va ricordato che il 28 ottobre 1994, in un discorso al Parlamento russo (Duma), Solgenitsin ha affermato che i morti dovuti al comunismo furono 60 milioni: nessuno, sia in Parlamento che fuori, ha sollevato obiezioni.
Arcuri predica bene e razzola male: beccato ancora una volta senza la mascherina in strada
Predica bene e razzola male, Domenico Arcuri, il plenipotenziario commissario all’emergenza Covid. Dispensa consigli e mascherine agli italiani, ma non ama indossarle. Per la terza volta in due mesi, Arcuri è stato beccato a bocca scoperta in un luogo pubblico. La foto del settimanale “Oggi“, in alto, parla chiaro.
Domenico Arcuri è in giro a fare shopping per Roma a volto scoperto, come se la sua stessa “emergenza” non giustificasse l’uso della mascherina. Rischierebbe, secondo le regole da lui stesso decise, una multa da 400 fino a 1000 euro. Già nell’ottobre scorso, Arcuri, in Sardegna, durante un incontro con i giornalisti a margine del 77esimo congresso nazionale a Villasimius, in provincia di Cagliari.
Un paio di settimane fa, invece, ospite di Fabio Fazio su Raitre, Arcuri fu immortalato da un fotografo senza la mascherina in una pausa pubblicitaria del programma, la stessa che esibiva, in diretta, mentre faceva la morale agli italiani che non capiscono il suo grande lavoro e quello del governo Conte. Qui il video.
Calano morti, contagi e terapie intensive. Miracolo ad Arezzo: nonna di 102 anni guarisce dal Covid
Sono 20.648 i nuovi contagi da coronavirus in Italia secondo i dati diffusi oggi nel bollettino del ministero della Salute, che migliorano leggermente quelli di sabato. Da ieri sono stati registrati altri 541 morti che portano il totale a 54.904 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 176.934 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.753, con un calo di 9 unità.
Lombardia, l’indice di contagio è in calo
In Lombardia ci sono 3.203 nuovi positivi al Covid19, l’11,2% dei 28.434 tamponi processati oggi. Il rapporto tra casi e tamponi è in calo del 12,3% registrato ieri. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 135, secondo gli ultimi dati della Regione.
Campania, 36 morti in 24 ore
Sono 2.022 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in Campania dall’analisi di 19.063 tamponi. La percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi analizzati è pari al 10,6%. Dei 2.022 nuovi positivi, 161 sono i sintomatici e 1.861 sono gli asintomatici. Il totale dei positivi in Campania dall’inizio dell’emergenza sale a 153.693, mentre i tamponi complessivamente analizzati sono 1.571.873. Nel bollettino odierno dell’Unità di crisi della Regione Campania sono inseriti 36 nuovi decessi, 11 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 25 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Il totale dei deceduti in Campania dall’inizio dell’emergenza coronavirus è 1.631. Sono 1.583 i nuovi guariti: il totale dei guariti è 47.276..
Papa Francesco, "i ginecologi abortisti sono killer prezzolati": la lettera alla deputata argentina, un caso politico
«¿Es justo alquilar un sicario para resolver un problema?». Anche se la traduzione è facile, ci torniamo tra poco. Prima occorre riconoscere a Jorge Mario Bergoglio la capacità di sfuggire a ogni facile classificazione. Pure le etichette che la sinistra compiaciuta gli appiccica addosso gli vanno strette. Certo, c'è il papa che scrive il commento apparso sul New York Times del 26 novembre, nel quale Gesù Cristo non appare nemmeno una volta. E dire che lo spazio offerto dal quotidiano della élite statunitense liberal e scristianizzata era una meravigliosa occasione di evangelizzazione. Invece, in quel testo, abbondano i riferimenti al cambiamento climatico, agli immigrati, ai cattivi «politici populisti» che sfruttano le paure della gente.
Prediche che non c'è alcun bisogno di rivolgere ai lettori di quel giornale, ai quali non serve il capo della Chiesa di Roma per credere in certe cose. «L'articolo del Papa sembra una pagina del programma di Joe Biden», ha scritto Life Site, testata cattolica non allineata. E non è un complimento. Però, appunto, c'è dell'altro. C'è il Bergoglio che prende carta e penna per vergare la lettera inviata il 22 novembre a Victoria Morales Gorleri, parlamentare argentina di centrodestra e cattolica, soprannominata dalle sue parti «la diputada del Papa». È anche la portavoce del gruppo di donne dei quartieri popolari di Buenos Aires che assieme a molti altri è sceso in piazza per fermare la legge sulla legalizzazione dell'aborto che sarà discussa da martedì nella Camera dei deputati argentina. E sono parole che colpiscono, quelle scritte da «Francisco» alla «querida Vicky».
Non è L'Arena, sul vaccino Covid Crisanti umilia i colleghi: "La ricerca con i quattrini pubblici, vanno condivisi i dati"
“Senza trasparenza, non farò il vaccino per il Covid. In Italia, ambiente scientifico provinciale”. Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, in collegamento con “Non è l’Arena”, la trasmissione di Massimo Giletti su La 7, ribadisce la sua posizione dopo la polemica sui vaccini e sperimentazione.
Nella puntata di domenica 29 novembre di “Non è l’Arena”, il virologo si è collegato via Skype con il conduttore e ha confermato la sua posizione: “Ho detto che vorrei essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia perché gran parte di questa ricerca è fatta con quattrini pubblici e io i dati non li ho visti. Se non li conosco, non mi vaccino. Non mi sembra di chiedere una cosa assurda, vorrei trasparenza e visione dei dati, vorrei capire come è fatto quel campione e se ci sono sbilanciamenti. Perché sono stato attaccato? Perché l’ambiente scientifico italiano è provinciale. Il direttore del British Medical Journal è stato molto critico sulle procedure. E anche quello di Nature. Quindi mi sento in buona compagnia. Io ho chiesto solo trasparenza. Se la politica spinge per il vaccino? E’ naturale! Siamo in un’emergenza e le aspettative dei cittadini sono quelle di uscirne fuori e la politica intercetta queste aspettative. Ma voglio dire una cosa: la trasparenza genera fiducia”.
Giletti mette a fuoco anche un altro problema: l’Italia non pronta per lo stoccaggio e la distribuzione del vaccino. Crisanti risponde: “In effetti, è una sfida immane, la distribuzione a -80° impone un grande investimento. Vedremo. C’è da dire che non siamo pronti come la Germania, ma la maggior parte degli ospedali italiani ha dei frigoriferi a -80 quindi in una prima fase si potrebbe pensare di usare queste celle in stock”.
Il Papa citato in giudizio in Australia
Tre vittime di un prete pedofilo sostengono che l’arcidiocesi di Melbourne e il Vaticano fossero a conoscenza dei reati
Papa Francesco, l'arcivescovo di Melbourne Peter Comensoli e la stessa arcidiocesi, sono stati citati in giudizio davanti alla Corte suprema dello Stato di Victoria da tre aborigeni che da bambini subirono abusi dal prete pedofilo Michael Glennon, deceduto in prigione nel 2014. Le vittime chiedono di essere risarcite sostenendo che il Vaticano fosse a conoscenza dei reati, ma non sia intervenuto, neppure dopo la sua condanna a due anni di carcere nel 1978 per abusi e violenze sessuali commessi su 15 minori.
La notizia è stata anticipata dal Sydney Morning Herald, secondo il quale si tratta del primo caso conosciuto in Australia in cui vittime di abusi commessi dal clero chiamino a rispondere il Pontefice per il mancato intervento della Chiesa in azioni decisive contro i predatori pedofili.
Recovery Plan, Giuseppe Conte cerca un super manager per gestire i miliardi dell'Europa: "Chi ha i requisiti necessari"
Il Recovery Plan sarà gestito da una struttura piramidale. Lo scrive Il Fatto Quotidiano, che dà conto delle indiscrezioni secondo cui a gestire il tutto potrebbe essere un super manager o una sorta di mega commissario: si fa il nome di Vincenzo Amendola, già ministro degli Affari europei. Per il Fatto sarebbe la prima persona che risponderebbe ai requisiti necessari per gestire tale gruppo: oltre alla conoscenza del dossier che è fondamentale, Amendola gode anche di ottimi rapporti con Giuseppe Conte e della fiducia del Pd. Il ministro però venerdì sera si era defilato dall’ipotesi di occupare tale ruolo: “Il tema della governance non riguarda il mio ministero, che è solo di raccordo con Bruxelles, non di esecuzione”
Ma Il Fatto assicura che “se non lui, altri nel Pd aspirano a quel ruolo” e che proprio sul Recovery Plan “si misura la tenuta della maggioranza”. Intanto si parte dal presupposto che la gestione sarà affidata a una struttura piramidale: “Dunque - si legge sul Fatto - il comitato interministeriale affari europei; un organo politico composto dal premier, dal ministro Gualtieri e dal ministro Patuanelli”. Resta quindi da trovare una figura a cui dovrà rispondere questo gruppo: se la strada del super manager o del mega commissario dovesse rivelarsi non praticabile, allora non è escluso che potrebbero essere impegnate più figure, per i vari capitoli del piano.
Coronavirus, bollettino 29 novembre: contagi e morti in discesa, verso la soglia di riapertura fissata dal Cts?
Continua a raffreddarsi la curva epidemiologica in Italia. Il bollettino di domenica 29 novembre dà conto di 20.648 contagi su 176.934 tamponi analizzati, 50mila in meno di ieri che però non incidono sul tasso di positività, rimasto invariato all’11,7 per cento. I morti sono scesi in maniera importante: oggi sono 541, ancora tanti ma comunque in netto calo rispetto agli oltre 800 di soli due giorni fa, l’impressione è che il picco sia alle spalle e la speranza è quella di stabilizzare questo dato il prima possibile a livelli bassi. Continua a migliorare sensibilmente anche la situazione del sistema sanitario nazionale: i ricoverati con sintomi in reparti Covid sono 32.879 (-420 rispetto a ieri), mentre quelli in terapia intensiva sono 3.753 (-9). Continuando su questa strada si spera di raggiungere presto la soglia che Franco Locatelli del Cts ha fissato per le riaperture post-natalizie: “Se trascorreremo in modo assolutamente responsabile le festività, in tre o quattro settimane potremmo scendere a 6-7mila casi al giorno, un numero che consente di fare contact tracing contribuendo a impedire la propagazione incontrollata del virus e che permetterebbe il passaggio da una fase di contenimento a una di mitigazione”.
Vogliono più tasse sulla casa: così la solita sinistra vuole stangare gli italiani
Dopo averla sempre negata ora la patrimoniale è ufficialmente spuntata. E' contenuta in un emendamento alla legge di bilancio per il 2021 sottoscritto con numerose firme da Pd e Leu, l'ala sinistra dell'esecutivo rossogiallo, in testa Nicola Fratoianni e Matteo Orfini. Una nuova imposta - proprio nel momento in cui bisognerebbe fare saltare anche quelle che ci sono, che andrebbe a colpire i patrimoni di valore superiore ai 500 mila euro e che a seconda delle ricchezze sarebbe progressiva. In quella cifra però rientra anche il valore degli immobili posseduti da persone fisiche e giuridiche, compresa la prima casa in cui si abita che oggi è sottratta alla tassazione Imu.
Mezzo milione di euro sembra tanto, ma ricomprendendovi dentro il valore della casa e dei risparmi non lo è, e più che i super ricchi la nuova imposta colpirebbe in questo modo gran parte della classe media, anche quella che sta vivendo più difficoltà in questo 2020. Per capirci, in una città come Roma il valore medio a metro quadro delle abitazioni è di 3.150 euro secondo l'ultima indagine del ministero dell'Economia sugli immobili in Italia. Per superare i 500 mila euro in media basta una abitazione di proprietà di 158 metri quadrati, box, cantine e pertinenze varie incluse. Ma nel centro storico della capitale basta un appartamento tutto incluso di 83 metri quadrati per fare scattare la patrimoniale. O uno più piccolo avendo da parte anche qualche risparmio investito che faccia superare quei 500 mila euro di patrimonio.
Nel quartiere Parioli e Flaminio basta avere un appartamento di proprietà di 92 metri quadrati. A Prati, nel quartiere Trionfale, in quello Salario, Trieste o Nomentano si abbatterebbe la patrimoniale rossogialla avendo proprietà di una casa di più di 110 metri quadrati pertinenze comprese. Stessa cosa ovviamente per gli immobili commerciali, come potrebbero essere i locali di un bar o di un ristorante o di qualsiasi negozio della città. L'idea è quella di abolire l'Imu e sostituire quella imposta con un prelievo dello 0,2% sui patrimoni (immobili e beni mobili come azioni, fondi comuni, conti correnti e simili) fra 500 mila e un milione di euro. L'imposta salirebbe allo 0,5% fra 1 e 5 milioni di euro e sopra l'1 o 2 per cento per patrimoni superiori.
Recovery fund, il premier Conte è peggio di Orban: basta ipocrisia
La cosa più ridicola nella disputa su Viktor Orban e Recovery Fund è rappresentata dal cicaleccio italiano. Una sinistra che ha promesso mari e monti ulula contro i sovranisti nostrani perché «il loro amico Orban blocca i soldi». Di grazia, qual è il delitto nel veto ai fondi che mette assieme alla Polonia e, pare, anche alla Slovenia?
Si tratta di un piccolo dettaglio che si chiama libertà. Democrazia. Sovranità, appunto. E se vogliamo, anche spina dorsale. In Europa c’è chi si è inventato la questione dei diritti umani che in Ungheria e dintorni sarebbero calpestati. E la sinistra italiana – incapace di progettare come spendere quella massa di denaro in arrivo con comode rate annuali, parte in regalo parte in prestito – si accoda. Persino i Cinque stelle, che in realtà di queste cose capiscono abbastanza poco. E già fa ridere la protesta di Roma verso Orban. Siamo il Paese che fa le leggi elettorali diverse a seconda di chi governa. E passi. I nostri parlamentari sono per la maggior parte dei perfetti sconosciuti che nessuno sa di aver mai votato. E passi pure questa. Ci guida un governo senza alcuna rappresentanza popolare. E se vogliamo dirla tutta, a Palazzo Chigi c’è un esecutivo assolutamente minoritario nel Paese e anche nel rapporto con le regioni, che non sono proprio un pezzetto insignificante a livello istituzionale. Da noi non c’è Orban, ma Conte, un capo di governo senza un solo voto personale capace di cambiare schieramento e di guidare prima una coalizione poi quella opposta. Con programmi antitetici. Si rimprovera all’Ungheria il sistema giustizia, che sarebbe troppo vicino allo stesso Orban. Da noi ci ha pensato Luca Palamara a spiegare come funziona. Non certo al fianco del governo, ma anche dell’opposizione, purché in entrambi i casi utile al Pd e ai suoi fratelli e compari.
Un "esercito" di 300 tecnici. Ecco chi gestirà i soldi del Recovery Fund
Conte dà vita a un'altra task force per la gestione dei 209 miliardi di euro del Recovery Fund. Spuntano anche 6 super manager
Quando il governo giallorosso non sa dove sbattare la testa - quasi sempre, sostanzialmente - si affida a mastodontiche task force formate da decine e decine di "esperti" di vario genere.
Questa sera il premier Giuseppe Conte ha convocato una riunione per fare il punto sul Recovery Fund e su come gestire i 209 miliardi di euro del Piano Next Generation dell'Unione europea, con l'obiettivo di definire l'intera governance e la cabina di regia. Presenti i capi delegazione delle forze di maggioranza, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, degli Affari Europei Vincenzo Amendola e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro. Come spiega il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Stasera Italia, su Rete 4, "tra le richieste fatte c'è anche quella di iniziare ad affrontare il tema di una struttura per la gestione del Recovery fund e oggi se n'è iniziato a parlare. Siamo soddisfatti di questo, vediamo cosa ne uscirà fuori".
L'obiettivo, ha spiegato l'esponente dem, è che i 209 miliardi destinati ai Paesi Ue per fronteggiare l'emergenza economica "vengano spesi bene e rapidamente". "Noi abbiamo detto spesso che così come è organizzata la macchina dello Stato crea incertezza sulla distribuzione dei fondi. Serve quasi una contro-Ragioneria dello Stato che vigili che vengano spese le risorse", ha suggerito Orlando. Secondo le prime anticipazioni, il governo pensa a una struttura piramidale. Dovrebbero esserci dunque un organo politico e un organo tecnico-esecutivo. L'organo politico ruota attorno al Ciae, il Comitato interministeriale per gli affari europei, guidato dal ministro Amendola (delegato ai rapporti con Bruxelles) e ha come figure di riferimento il premier Conte e i ministri Gualtieri (Economia) e Patuanelli (Sviluppo economico). L'organo tecnico simile a un comitato esecutivo costituito da 6 super manager, coadiuvati da una task force di ben 300 persone. Una super task force che avrà il compito di gestire i fondi provenienti dall'Ue. Forse per coprire le gravi mancanze dell'esecutivo.
Fabrizio Corona stroncato da Massimiliano Parente: "Ignorante che si atteggia. Sapete chi ha scritto il suo libro?". Smascherato, che vergogna
“Va bene tutto, ma che Fabrizio Corona, tra una sbruffonata e l’altra, dichiari anche di avere il ‘dono della scrittura’ fa ridere i polli”. Lo scrittore Massimiliano Parente ha inviato un messaggio a Dagospia per criticare l’ex re dei paparazzi, il cui successo editoriale è da intestare soprattutto a chi è stato in grado di trasformare la sua vita in un romanzo. “Il suo libro l’ho recensito io stesso bene trattandolo come un romanzo - ha dichiarato Parente - e come tale è scritto benissimo perché lo ha scritto uno scrittore, Enrico Dal Buono. Per me un libro è un libro, di cosa c’è dietro me ne frega poco, purché quello che c’è davanti non voglia prenderti per il c***”. Insomma, Parente da professionista del settore consiglia di leggere il libro di Corona, ma una precisazione è d’obbligo: “Ci manca solo un altro cogl***e che per ignoranza si atteggia a scrittore, mentre come personaggio trash va benissimo e infatti va ovunque”.
Scuola, hanno vinto le Regioni. "Ritorno in classe dal 7 gennaio"
Il ritorno a scuola in presenza dal 7 gennaio. È questo l'orientamento del governo in vista del Dpcm con le misure per contrastare la pandemia di Covid-19 che sarà licenziato entro il 3 dicembre. La discussione sulla scuola è ancora aperta ma gli studenti delle superiori, trapela da fonti di maggioranza, dovrebbero tronare in classe dopo l'Epifania con la didattica a distanza che continuerà a dicembre anche nelle zone gialle. Non si tornerà in classe a dicembre per poi fermarsi per le vacanze di Natale.
Anche le Regioni sono d'accordo. Sulla scuola "io penso che si aprirà i primi di gennaio perché la quasi totalità delle Regioni preferisce così", ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, durante un’intervista alla TgR Rai. "La cosa che a me interessa - sottolinea - non è qualche settimana in più o in meno ma che, al più presto, i nostri ragazzi, i nostri studenti, tornino a scuola. Noi rischiamo di non renderci conto il danno che subiscono per troppi mesi a casa. Noi siamo pronti a fare le cose per bene, come il potenziamento del trasporto pubblico, ma penso che andrebbero differenziati, perché no, anche gli orari, anche con qualche turno pomeridiano per avere meno assembramento".
Ristoratori chiusi pure a Natale. Vespa furioso col governo: «Capisco le cautele, non i paradossi»
Bruno Vespa scatenato contro il governo in difesa dei ristoratori. Il giornalista Rai, che ormai da tempo si è fatto portavoce delle loro ragioni, rivendicando il diritto a contestare restrizioni e censure inferte dall’esecutivo a colpi di Dpcm, piovuti su un settore in ginocchio, torna sulla questione. Una vexata quaestio rinverdita dalle ultime possibili conferme su coprifuoco e chiusure natalizie. E tuona: «Capisco le cautele, non i paradossi. Per essere rispettata, l’Autorità deve usare il buonsenso».
Bruno Vespa scatenato contro il governo
Già, il buonsenso. Come a dire che le indicazioni del governo, vergate in contrasto all’epidemia di Covid, vanno a colpire un mondo imprenditoriale in particolare. Un settore colpito nuovamente dalle restrizioni dalla prima ora di questa seconda ondata del virus in corso. E quando ancora non si è ripreso dalla crisi provocata – e ora endemizzata – dal lockdown della scorsa primavera. «Posso chiedere che senso ha chiudere i massacratissimi ristoranti a Natale e S. Stefano?», si chiede Vespa provocatoriamente in un tweet. E prosegue: «I posti a tavola sono sempre gli stessi. Si teme l’assembramento psicologico? Capisco le cautele, non i paradossi», conclude nel suo cinguettio esasperato il giornalista, a proposito delle misure a cui il governo starebbe pensando per le prossime festività.
"Il cortisone solo dopo 72 ore, ma niente eparina". Il protocollo per le cure a casa
È stato quasi definito dal Cts il protocollo per le cure domiciliari per il coronavirus: sì al cortisone dopo 72 ore, no all'eparina e agli integratori
Anche se in fortissimo ritardo, con la seconda ondata che finalmente si raffredda, sono arrivate le linee guida per la cura dei malati Covid a domicilio da parte del Cts.
Gli esperti stanno definendo il protocollo completo per le cure ed emergono già alcune importanti indicazioni che potrebbero rivelarsi fondamentali per i prossimi mesi, per evitare di saturare nuovamente gli ospedali e le terapie intensive del Paese. Molti dei pazienti con coronavirus ricoverati in ospedale, stando a quanto riferito dai medici nelle scorse settimane, si sarebbero potuti curare a casa. Se il protocollo fosse stato approntato prima si sarebbe ridotta la pressione sugli ospedali del Paese, che nonostante la curva si stia appiettendo continua a essere troppo forte.
I medici di famiglia e quelli delle Usca ora avranno indicazioni più chiare per la cura domiciliare del coronavirus, dopo molti mesi trascorsi tra svariati protocolli diversi tra loro, che non trovavano coerenza ma cambiavano a seconda di chi aveva redatto il protocollo. Con le indicazioni del Cts si dovrebbero abbattere tutti i dubbi di terapia per il Covid ma resta la discrezionalità da parte dei medici, perchè la malattia si sviluppa in modalità differenti e sta alla sensibilità del medico capire quando cominciare con la somministrazione dei farmaci. Il cortisone, per esempio, va somministrato non prima di 72 ore dalla comparsa dei sintomi della malattia nel caso in cui ci sia un peggioramento della saturazione del sangue. Il Cts dice no all'eparina. Nonostante questo farmaco venga consigliato da alcuni protocolli, per il Cts andrebbe utilizzato solo se il paziente è costretto a lungo a letto a causa del coronavirus, in assenza di prove che ne dimostrino i benefici su pazienti non ospedalizzati o immobilizzati. Vitamine e Integratori? Inutili per contrastare il Covid, stando al documento del Cts.