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Donald Trump, il guerriero solitario sempre più vicino alla rielezione
Ricordiamoci gli attacchi in politica estera a Trump, prima del novembre del 2016, non solo dei politici Democratici ma soprattutto di quei quartieri dell’intelligence, della diplomazia e dell’esercito coccolati dal New York Times e dal NeverTrumpismo. E’ un pazzo, ci portera’ in guerra, distruggera’ il mondo, non dategli il bottone nucleare. Quattro anni dopo, il “pazzo” puo’ vantare di essere il presidente piu’ fautore e realizzatore di vera pace della storia USA recente, tanto che e’ stato nominato due volte per il Premio Nobel della Pace in tre giorni nell’ultima settimana. La prima volta mercoledi’ dal deputato norvegese Christian Tybring-Gjedde per essere stato il broker della storica pace tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti firmata un mese fa. La seconda dal membro del parlamento svedese Magnus Jacobsson per aver portato alla pace, una settimana fa, due storici nemici in Europa, la Serbia e il Kosovo, paese a maggioranza musulmana che ha contestualmente riconosciuto Israele. Sempre venerdi’, dopo le due nomination, e’ “scoppiata” poi una terza pace, ancora in Medio Oriente: con un tweet, il presidente USA ha annunciato che anche il Bahrein e Israele si sono accordati per una pace piena, scambieranno ambasciatori e stabiliranno voli diretti tra le due capitali. Nel mondo arabo, c’erano stati finora due accordi di pace di Israele con due nazioni della Lega Araba: nel 1979 con l’Egitto, presidente Jimmy Carter, e nel 1994 con la Giordania, presidente Bill Clinton. Ci sono voluti 26 anni perche’, ai due successi di due presidenti Democratici, riuscisse alla Casa Bianca, stavolta Repubblicana, di realizzare in 30 giorni due accordi storici che raddoppiano a quattro il numero dei governi arabi che hanno riconosciuto Israele.
L’accordo del Bahrein non poteva andare in porto se l’Arabia Saudita non avesse dato il suo tacito ok, e quindi e’ ipotizzabile un allargamento del fronte dei paesi arabi che non considerano piu’ Israele un nemico. Non l’Arabia stessa, che per ragioni di politica interna e per ospitare il luogo sacro della Mecca non e’ ancora matura al passo oggettivamente anti-palestinese di riconoscere Israele, ma probabilmente l’Oman. E poi forse il Marocco, e il Sudan. Insomma, l’azione politico-diplomatica condotta da Trump e dal genero Jared Kushner sta dando frutti che nessuno poteva ipotizzare 4 anni fa. Eppure qualche segnale c’era stato, visibile per tutti ma non preso sul serio dai soloni della diplomazia internazionale, che per disprezzo congenito non potevano dare alcun credito agli sforzi di Trump. A gennaio, alla Casa Bianca, con a fianco il premier israeliano Bibi Netanyahu, il presidente presento’ il suo piano di pace tra Israele e i palestinesi, che e’ stato fondamentale per il disgelo tra Gerusalemme e le capitali arabe piu’ preoccupate dalla minaccia iraniana e stufe della leadership di Hamas e della Autorita’ Palestinese, succuba di Teheran e ostinata nella difesa della linea terroristica.
Matteo Salvini spiazza Giuseppe Conte prima delle Regionali: "Lui si ricorda della sua Regione solo in campagna elettorale"
Matteo Salvini colpisce nel centro. Il leader della Lega, in visita a Lucera (Foggia) per la campagna elettorale delle regionali del 20 e del 21 settembre, mette nero su bianco come stanno davvero le cose. "Giuseppe Conte si ricorda di Foggia e della Puglia solo quando c’è la campagna elettorale, poi se ne frega". Un modo come un altro, quello dell'ex ministro, per dire che il premier si ricorda della sua Regione solo nel momento del bisogno.
Poi Salvini fa un passo indietro, giusto a qualche mese fa con la regolarizzazione-flop di 600mila migranti: "Ve la ricordate la pugliese Teresa Bellanova a piangere per i clandestini e a fregarsene per i pugliesi in difficoltà. Non vedo l’ora arrivi domenica prossima, è la festa della democrazia".
Beppe Grillo in tilt, la gaffe clamorosa sul Referendum. E il sì rischia la batosta
Se tutti i sostenitori del sì andassero a votare nella data annunciata da Beppe Grillo l'esito del Referendum per M5s e Pd si profilerebbe una batosta. La gaffe del fondatore dei 5stelle è clamorosa: "Tra due settimane il popolo italiano potrà riappropriarsi del proprio potere ricacciando nella foresta i dinosauri del Giurassico, destinati alla estinzione dalla cometa della riforma costituzionale. E' ora di svecchiamento, modernizzazione e di maggiore consapevolezza sociale! Leggete e condividete!". Peccato che non si vota tra due settimane ma nell'election day "dilatato" del 20 e 21 settembre.
Salvini asfalta il governo sulla scuola: follia Pd-M5s, umiliano i terremotati
Per alcune famiglie il ritorno a scuola, tra regole anti-Covid e paura del contagio, sarà più difficile. Come in alcuni comuni terremotati. A puntare il dito contro la gestione della scuola da parte del governo di Giuseppe Conte e Lucia Azzolina è Matteo Salvini: "Nelle Marche cancellano le classi nei comuni inseriti nel cratere del terremoto come Montalto delle Marche per ammassare gli studenti a chilometri di distanza. È l’ennesima follia targata Pd-5Stelle, che da Nord a Sud creano problemi, disagi, caos. Nessun rispetto per sindaci, studenti, famiglie, insegnanti. Questo governo mette in pericolo l’Italia”, dice il leader della Lega.
La leghista ivoriana fa impazzire la sinistra. Valanga di insulti alla candidata in Campania
La candidatura di Mariam Cristine Scandroglio alle elezioni regionali in Campania fa cadere tutti gli schemi. Perché? Perché la 37enne consulente aziendale di origine ivoriana è in lizza per la Lega. E per questo è finita nel mirino di quelli che ritiene “gruppi organizzati molto vicini alla sinistra, che come hobby hanno di demonizzare e bullizzare chi non ha un pensiero uguale al loro. E io questo lo trovo riprovevole e molto ingiusto", le sue parole riportate da il Giornale. Il risultato è una valanga di insulti sui social network: “Ne**a da cortile”, “Vergognati”, “Ridicola buffona”, “Ti sei bevuta il cervello”, “Se non fossi stata adottata saresti su barcone” e via dicendo. “Era qualcosa che mi immaginavo – afferma Mariam Scandroglio - ma non mi aspettavo che potesse arrivare con una violenza verbale tale a livello di social. Negli incontri politici che ho fatto sul territorio sono stata sempre ben accolta e supportata dall’elettorato di centrodestra, ma anche dai cittadini in Campania”. E la solidarietà della sinistra per gli attacchi a una donna dalla pelle nera? Non pervenuta.
Immigrazione, l'italiana chiede all'africano di mettere la mascherina e lui le spacca la faccia: orrore al patronato della Cgil a Foggia
Stefania Buonpensiero martedì mattina, 8 settembre, alle ore 10,30 si era recata al patronato della Cgil per sistemare una serie di pendenze personali. Vede un uomo di colore che non porta la mascherina e lo ammonisce. Lui, trentasei anni originario del Mali, si lancia contro di lei picchiandola a sangue. Dapprima sferrando un pugno violentissimo sul viso che le spacca il setto nasale; nella sala d'attesa del palazzo dei contadini di via della Repubblica, dove ha sede la Cgil foggiana, rimangono tutti senza parole. Ma la violenza non ha fine; la donna cade per terra priva di sensi e lui si lancia colpendola in continuazione.
«Sono caduta per terra stordita da quel pugno e non ho capito più nulla», mi racconta la signora Stefania, «so soltanto che questa persona non ha smesso un attimo di pestarmi a sangue colpendo più volte il volto ed altre parti del corpo. Mi creda, io ho pensato di morire, ero in totale balia della violenza e dei pugni che a raffica mi dava».
Coronavirus creato in laboratorio a Wuhan, la denuncia in diretta tv della dottoressa Li-Meng Yan: "Il governo sapeva e ha nascosto tutto"
"Il coronavirus è stato creato in laboratorio a Wuhan". La dottoressa Li-Meng Yan ha lavorato alla Hong Kong School of Public Health prima di denunciare il governo cinese, accusandolo di essere a conoscenza dell'origine dell'epidemia e di aver nascosto al mondo la minaccia. Intervistata dal talk show britannico Loose Women sul canale Itv, da un luogo non specificato per ragioni di sicurezza, la scienziata ha annunciato in diretta che presto sarà in grado di pubblicare le prove della natura "sintetica" del virus, nato nei laboratori di Wuhan da dove poi è uscito scatenando la pandemia.
"Tutti, anche chi non è uno scienziato e non ha conoscenze di biologia, sarà in grado di capirlo", assicura. La versione ufficiale del virus diffuso dai "wet market" di Wuhan, accusa, è "nient'altro che una cortina fumogena creata dal governo di Pechino per nascondere la vera origine del Covid". Già a luglio, la dottoressa aveva accusato le autorità comuniste di essere a conoscenza del potenziale letale del virus fin da subito, ma di aver scelto di nasconderlo alla pubblica opinione e al mondo per timore di rivolte. Secondo la virologa, un suo collega aveva avuto conoscenza di casi di contagio da uomo a uomo già il 31 dicembre scorso.
Calenda: «Mia moglie era malata, Emiliano disse che eravamo amici del cancro». Renzi: «Bestiale»
«Mentre mia moglie stava male Emiliano ha detto che eravamo amici del cancro». Carlo Calenda attacca ancora una volta a muso duro Michele Emiliano. E lo fa in occasione di una manifestazione elettorale a Bari. Il passato non si cancella. Lo ricorda anche Renzi: «Carlo era ministro quando sua moglie Violante ha affrontato e ha vinto una battaglia durissima contro il tumore. Voi dovete immaginare quanto ci sia di animalesco nel dire ad un uomo – che vive in quel momento una situazione familiare oggettivamente difficile – quanto ci sia di bestiale dire una cosa del genere». «Uno che fa dodici ricorsi per l’Ilva e li perde tutti è una sega come politico e una schiappa come magistrato», ha detto poi Calenda, riferendosi all’attuale governatore della Puglia. «Sono stato funestato da Michele Emiliano per molti anni al ministero. I 211 ulivi da espiantare» per il Tap «sono diventati un caso nazionale, si è scatenata una guerra civile alimentata da Michele Emiliano», ha proseguito.
Quando disse: «Fitto è dieci volte meglio di Emiliano»
Ogni occasione è buona per distruggere Emiliano. All’inizio di settembre Calenda lo aveva criticato aspramente durante il programma di La7 In Onda, condotto da David Parenzo e Luca Telese. «Fitto è dieci volte meglio di Emiliano», aveva tagliato corto Calenda. E ancora: «Emiliano è il peggior populista che gira per l’Italia».
Il pasticciaccio del governo: non arriverà un euro dall’Europa fino alla prossima estate
«Contrordine compagni: almeno fino alla prossima estate, dall’Europa non arriverà un euro. Non per colpa del destino cinico e baro o dei paesi nemici del Nord Europa, ma perché abbiamo un Governo indeciso a tutto, figlio di una maggioranza che non è d’accordo su nulla. Infatti, sul tema delle risorse europee, destinate all’Italia attraverso i 4 pilastri finanziari messi in campo dall’Unione Europea, continua un indecente balletto tra il Presidente del Consiglio Conte, il Pd e il M5s. Con il premier che, a giorni alterni, cambia idea per sopravvivere, rimandando le decisioni fondamentali che servono per il futuro del nostro Paese buttando la palla in tribuna». A smascherare l’azione di Palazzo Chigi è Renato Brunetta, in un editoriale pubblicato sul Riformista.
Europa e governo, il Pnrr sembra una presa in giro
«Tutto questo avviene anche dopo che il Governo ha presentato, nei giorni scorsi, le tanto attese linee guida del Recovery Plan nazionale. Ribattezzato, probabilmente con involontaria ironia, Pnrr », aggiunge Brunetta. «Gli italiani sono venuti così a sapere da Conte che all’Europa non sarà presentato a breve un vero e proprio piano, corredato da un Action Plan fatto di quantificazioni precise e di scadenze mirate. Ma soltanto delle slides che non contengono un numero, una data. Slides (non vorremmo che la mano fosse quella del Governo Renzi) che costituiscono appunto le linee guida. Inemendabili da parte del Parlamento, a detta del presidente Conte».
Ecco perché Del Debbio straccia Formigli. La scoperta di Repubblica terrorizza la sinistra
Svelato l'arcano televisivo, ecco perché Paolo Del Debbio e il suo Dritto e Rovescio hanno stracciato PiazzaPulita di Corrado Formigli: il primo ha un popolo, il secondo no. Che, a pochi giorni dalle elezioni regionali, è anche il problema del centrosinistra. A risolvere l'enigma è Repubblica che analizza i pubblici delle due trasmissioni e il "solito duello fra il talk show di Destra e quello di Sinistra", scrive Stefano Balassone nella rubrica di tv Onda su onda.
A prevalere, come detto, è De Debbio come del resto era avvenuto prima della pausa estiva. Dritto e Rovescio e PiazzaPulita però non sono concorrenti "perché coltivano fedeltà a priori di spettatori disinteressati a frequentare mondi estranei".
Ma perché Del Debbio ha più spettatori di Formigli? "Il surplus del primo, è presto detto, deriva tutto dal pubblico meno scolarizzato. Mentre Formigli prevale di gran lunga fra i laureati, ma i numeri di questa minoranza sociale non bastano a compensare lo svantaggio". Diverso il discorso sullo status finanziario del telespettatore medio. Secondo Balassone chi ha pochi soldi si affida "alla protezione paterna di Del Debbio che, pur professore, fa il Don Camillo del lavoro autonomo e delle mini rendite". Mentre chi ha status più elevato si divide a metà tra il talk di Rete4 e quello di La7. La differenza è nel tipo di élite: "una destra mercantile" che porta "un esercito di popolo" a Del Debbio e una "sinistra culturale che commercia in competenze" che un popolo non ce l'ha.
Meloni: «Hanno dato i nomi dei malati di tumore a Lopalco per fargli chiedere i voti. Vergogna»
«Finti tecnici pagati con 100.000 euro all’anno per farsi la campagna elettorale, come i Lopalco. Una vergogna i santini mandati ai malati oncologici, con i bigliettini di Lopalco. Vogliamo sapere chi ha tirato fuori le liste dei malati oncologici. Vogliamo sapere chi ha dato quelle liste. I dati dei malati sono segreti. È un reato diffonderli». Lo ha detto Giorgia Meloni a Bari, al comizio del centrodestra per Raffaele Fitto presidente della Regione.
Giorgia Meloni: «Se votate per interesse, scegliete il Pd»
«Vogliamo che a capo delle istituzioni ci sia gente che sa di cosa parla. Vi chiediamo di sostenerci. Perciò, vi chiediamo di sostenere Raffaele, di sostenere Fratelli d’Italia. Però non votate per noi se votate per interesse, sperando che qualche cognato diventi primario. Se votate per questo, allora votate il Pd perché su questo sono bravi loro».
«Se vi anima solo la rabbia, andate con i 5Stelle»
«Non votate Fratelli d’Italia per rabbia, per odio, perché volete distruggere tutto», ha aggiunto Giorgia Meloni. «Non votate come quelli che vanno a contestare le manifestazioni degli altri perché loro non le sanno organizzare e nessuno li va ad ascoltare. Se votate per rabbia, votate i 5 stelle, in questo sono bravi loro. Scegliete Fratelli d’Italia, Fitto e il centrodestra se invece votate per amore per la vostra terra, per la vostra identità, la vostra azienda, la vostra famiglia, il vostro futuro, i vostri figli, per la vostra nazione».
In birreria provocazioni e rutti: virale il post in cui si racconta come agiva la banda di Artena
Lui si chiama Stefano Sorci e gestisce una birreria a Giulianello, Macellerie sociali. Un paese non distante da Artena e da Colleferro. Ha raccontato in un post su Fb, che ha avuto più di 22mila condivisioni, in che modo agiva il branco che ha massacrato Willy Monteiro.
Nella birreria cercavano la rissa
Sono stati anche nel suo locale, gli indagati. Ci sono stati e lo hanno provocato. Cercavano la rissa, cercavano le botte. “I ragazzi alla ribalta delle cronache sono stati anche da me, era una sera d’inizio estate…”. Comincia così il racconto di Stefano Sorci.
Il fuggi fuggi dei clienti
Poi le provocazioni, il fuggi fuggi dei clienti, il silenzio, l’atmosfera pesante. La volontà di umiliare. La preopotenza. L’imbarazzo di chi subisce la sopraffazione. Di chi la colpa per questi atteggiamenti? Di chi li ha educati in quel modo. La risposta è più semplice di quanto possa sembrare, senza scomodare la politica, senza tirare in ballo l’ideologia. “Siamo figli della società ma siamo tutti figli”, conclude Sorci.
Nessuna pietà, settimana choc per le tasse: solo mercoledì 187 scadenze
Nessuna pietà per la crisi dovuta al Covid, nella seconda metà di settembre gli italiani sono chiamati ad affrontare ben 270 scadenze fiscali. Una vera e propria giungla di adempimenti e tasse concentrata in quindici giorni. La giornata campale del contribuente italiano è dietro l'angolo: mercoledì 16 settembre, quando il Fisco chiederà conto di 187 versamenti, due comunicazioni e tre adempimenti, ricorda Qn che ha messo insieme le scadenze del settembre nero delle tasse.
Altre giornate di fuoco saranno lunedì 21, venerdì 25, lunedì 28 e mercoledì 30 settembre: sommando versamenti Iva, contributi previdenziali, saldi e acconti Irpef, Ires e Irap arriviamo alla mole di 270 scadenze fiscali. Alla faccia delle promesse del governo di non lasciare indietro nessuno e della millantata semplificazione.
Il centrodestra suona la carica
Il candidato governatore: il porto di Salerno lo abbiamo realizzato noi
VIETRI SUL MARE – «Il centrodestra è unito in questa battaglia nella regione più grande tra quelle chiamate al voto. La differenza tra noi e il centrosinistra è evidente, basta guardare il porto di Salerno: lo abbiamo realizzato noi investendo 70 milioni di euro in questo grande progetto, a differenza di un signore salernitano che fa molto fumo a cui non segue alcuna sostanza. Il centrodestra, invece, continuerà a occuparsi con fatti concreti dei lavoratori, dell’economia e della nostra bellissima Regione».
Lo ha detto Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla guida della Regione Campania, in conferenza stampa a Vietri sul mare con Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Proprio la leader di Fratelli d’Italia, che ieri era attesa ad Ariano Irpino, ma l’appuntamento è stato annullato, ha rilanciato: «Il centrodestra è compatto a sostegno di Stefano Caldoro. Una delle tre manifestazioni che faremo in questa brevissima campagna elettorale, una qui in Campania a sostegno di Stefano Caldoro, una domani a sostegno di Raffaele Fitto a Bari in Puglia e una, venerdì 18, a sostegno di Susanna Ceccardi alla guida della Toscana.
GUALTIERI FA LA CAPRIOLA SULLE MACERIE
ALTRO CHE RIMBALZO DEL PIL, COSÌ SI È MIOPI DAVANTI ALLA REALTÀ
Siamo di fronte a un Pil che crolla come non mai e a una crisi sanitaria persistente a livello globale. Ignorarlo è da folli. Siamo di fronte all’irresponsabilità perché si trasmette una fiducia mal riposta. Ma è possibile che il ministro dell’Economia non si renda conto che il Mezzogiorno è già tutto in piena depressione e l’intero Paese balla sull’orlo del baratro?
Non abbiamo mai creduto ai maghi in economia, non ne azzeccano una e farebbero bene a stare zitti. Questo genere di personaggi guardano nella sfera di cristallo o fanno i cartomanti con le tavole del Pil. A volte giocano con gli algoritmi. Hanno sempre qualche piccolo o grande interesse da tutelare. Di sicuro non fanno i ministri dell’economia perché chi ha in custodia i conti pubblici del Paese e il lavoro dei suoi giovani se ne guarda bene dall’anticipare fenomeni perché sa che nove su dieci questo esercizio è un boomerang. Quando poi le cose non vanno come ha detto, lui che fa? Se ne va? Lo cacciano? Oppure resta ma la sua parola non vale nulla e l’economia tutta del Paese paga il prezzo del suo dilettantismo?
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio
Dario Franceschini si è “strategicamente inabissato” si legge in un’informata nota di Marco Antonellis per Italia Oggi. Il ministro dei Beni culturali, vero capo del sistema di potere in Italia, sta giocando una sua schermaglia al riparo dei riflettori per mettere nel sacco – allettandolo di chissà quali chimere centriste – Luigi Di Maio, l’unico innocente in quella baracca di sfacciata malafede qual è ormai la ghenga di Beppe Grillo. Al ministro degli Esteri, dunque, affidiamo l’eterno monito terrone: meglio il malamente conosciuto che il malamente da conoscere. Se ne tornasse populista. Ché ogni populista è sempre bello a mamma sua.
Matteo Salvini, a Torre del Greco fischi e lancio di pomodori: comizio della Lega sospeso
Fischi e lancio di pomodori e il comizio della Lega viene sospeso. I democratici non fanno parlare il leader della Lega a Torre del Greco in vista delle Regionali del 20 e 21 settembre: fischi, slogan e contestazioni costringono Salvini a interrompere l'intervento sul palco allestito nella zona tra via Roma e corso Vittorio Emanuele. Volano persino i pomodori.
Il leader della Lega però non si lascia impressionare e prima di interrompere il comizio dichiara: "Chi lancia pomodori, insulta e minaccia non protesta, è un incivile". "Tornerò a incontrare le persone per bene, che sono la maggioranza delle persone pacifiche, silenziose e laboriose di questa città", ha aggiunto. "Ringrazio le signore - ha poi voluto sottolineare parlando di alcune donne che l’hanno omaggiato al termine del comizio - che mi hanno riempito d’affetto e che mi hanno restituito il Rosario che mi hanno strappato dal collo l’altro ieri. Porto via da questa città solo il bello: quelli che urlano non fanno politica, fanno solo casino".
Giuseppe Conte: "Porto io mio figlio a scuola". Ma la preside dell'istituto: "Mancano banchi e docenti"
Chissà cosa starà pensando il premier Giuseppe Conte, che a 3 giorni dall'inizio della scuola ancora non sa a che ora accompagnare il proprio figlio a scuola. “Non solo sono fiducioso nel mandarlo di nuovo a scuola, ma lo accompagnerò io stesso cercando di trasmettergli l’importanza di questa ripartenza e, in generale, dello studio”. Sì perché nella scuola media Col di Lana di Roma, come negli altri tre plessi dell'Istituto comprensivo Parco della Vittoria, i genitori ancora stanno aspettando di sapere gli orari di entrata e uscita della scuola.
La Preside, Carla Costetti, che per settimane ha taciuto qualche giorno fa ha scritto un tutt'altro che laconico messaggio ai genitori comunicando che la situazione in poche parole è catastrofica. Magari fossero solo gli orari di apertura, su cui forse avrebbe dovuto lavorare in anticipo, il problema è che manca tutto.
Commissione d'inchiesta su David Rossi, la gioia della figlia: ora la verità
Oggi la commissione Finanze della Camera ha calendarizzato la proposta, di Walter Rizzetto ìdi Fratelli d'Italia, di istituire una commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, nel marzo 2013. "È una bella giornata, per noi è arrivata la migliore notizia possibile...", ha commentato Carolina Orlandi, la figlia della compagna di Rossi, che insieme alla sua famiglia non ha mai creduto all'ipotesi del suicidio e ha commentato la notizia in un video postato da Le Iene che da tempo seguono la vicenda.
"L’auspicio è che istituiscano presto la commissione d'inchiesta, in tempi stretti - dice Orlandi, che da anni si batte chiedendo verità sulla morte del suo padre acquisito - ora che la proposta è stata calendarizzata si lavori seriamente in questa direzione".
L’organismo parlamentare, per la giovane, "può davvero cambiare le cose, far luce su questa vicenda. E sarebbe una risposta concreta, finalmente, a tutti i personaggi che hanno ruotato attorno alla morte di mio padre cercando di insabbiare quanto realmente accaduto. Quel che chiediamo è di far luce sulla morte di David, per me un padre a tutti gli effetti visto che mi ha cresciuta lui - rimarca Orlandi all'Adnkronos - e avere finalmente giustizia: la pretendiamo, ne abbiamo diritto. È inaccettabile che dopo 7 anni non sappiamo ancora cosa gli sia successo. Vogliamo la verità nera su bianco, e speriamo che la commissione venga presto istituita per lavorare in questa direzione".
Liliana Segre, la figuraccia di Michele Anzaldi col Tg2: umilia i 90 anni della senatrice
"L'onorevole Anzaldi scrive cose inesatte di cui renderà conto nelle opportune sedi giudiziarie". E' la replica durissima del direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano al deputato di Italia Viva Michele Anzaldi che ieri aveva denunciato il caso sulla senatrice Liliana Segre: "Ha compiuto novant’anni e i notiziari Rai e Mediaset hanno dedicato vari servizi alla ricorrenza. Con una notevole eccezione" aveva dichiarato il segretario della Commissione di Vigilanza Rai prendendosela con il Tg2 "che - secondo il parlamentare - ha liquidato in pochi secondi la ricorrenza senza riferimenti all’Olocausto e alla sua prigionia ad Auschwitz".
"Il Tg2 e io personalmente tengono in altissima considerazione la senatrice Segre, esempio di alto valore morale, e per questo le abbiamo dedicato un servizio con titolo nell'edizione principale delle 20.30 - sottolinea il direttore Sangiuliano - Lo abbiamo fatto il giorno prima come segno di attenzione e considerazione. Non solo, nei mesi scorsi abbiamo avuto l'onore di intervistarla e di aprire un'edizione principale con questa intervista. È legittimo per un membro della vigilanza criticare un tg ma falsificare i fatti svilisce il ruolo democratico dell'istituzione parlamentare".
Matteo Salvini aggredito, l'esperto: "La rottura del rosario può essere un gesto di magia nera tribale"
Una "strana" aggressione, quella subita da Matteo Salvini a Pontassieve da parte della 30enne congolese Auriane Fatuma Bindela. Un gesto violento, il rosario nel mirino, strappato, e quel grido: "Io ti maledico", con dito puntato al volto del leader della Lega. Un gesto che come spiega Il Giornale fa pensare a un atto di magia nera, proprio come quello celebrato in Congo nel 2013 contro Roberto Calderoli dal padre di Cecile Kyenge. La magia nera, infatti, è una antica tradizione del paese africano, si parla dei riti "voodo". E sul punto, interpellato sempre da Il Giornale, si esprime Andrea Bocchi Modrone, antropologo ed esperto in religioni sincretiche afro-americane.
Si è trattato di un gesto di magia nera? "Allora, premesso che a me sembra una persona fuori di testa, però in effetti c'ho pensato anche io e vedo comunque alcuni elementi che possono far pensare anche a un gesto di magia nera tribale - premette -. Innanzitutto vi è la rottura del rosario che sul piano magico può essere visto come un talismano di protezione, quindi un gesto che, osservato con la lente della magia nera può essere interpretato come un io rompo la tua protezione e ti attacco con il mio Dio che è superiore". Insomma, l'ipotesi della magia nera è plausibile. Dunque, l'esperto sottolinea come ci sia un secondo aspetto, "che riguarda l'aggressione culturale e cioè il disprezzo nei confronti della fede di Salvini: per dirla in maniera semplice io disprezzo il tuo Dio e il tuo credo", rimarca.
Donald Trump avverte Putin e Cina: "Ho costruito un nucleare... Un'arma senza precedenti"
Donald Trump, intervistato da Bob Woodward, ha parlato di uno strumento bellico senza precedenti: "Ho costruito un nucleare... un'arma che nessuno ha mai avuto prima in questo paese. Abbiamo qualcosa che non hai mai visto e non hai mai sentito. Abbiamo qualcosa di cui Putin e Xi non hanno mai saputo. Non c'è nessuno... quello che abbiamo è incredibile".
Lo stesso Woodward, che insieme a Carl Bernstein scoprì lo scandalo del Watergate, scrive che fonti anonime gli hanno poi confermato che le forze armate statunitensi hanno una nuova armata segreta, di cui non forniscono dettagli, e che queste fonti erano sorprese che Trump l'avesse rivelata. Trump ha parlato a Woodward di un ordigno operativo, tirando fuori la rivelazione mentre rievocava la tensione con la Corea del Nord nel 2017, quando i due Paesi erano arrivati a un passo dallo scontro.
Così la sinistra specula su Willy, Giorgia Meloni sbotta: querelo Rula Jebreal
La sinistra usa l'omicidio di Colleferro come arma politica e Giorgia Meloni sbotta. La leader di Fratelli d'Italia ha annunciato di voler querelare la giornalista Rula Jebreal, che in un tweet ha accusato i leader del centrodestra di fomentare la violenza razzista. "Sono rimasta proprio scioccata dalla vicenda in sé e da questa incapacità di una certa Italia di avere pietà. Ci sono stati un sacco di esponenti, della sinistra politica e non, che stanno usando la sua morte per fare campagna elettorale, con un cinismo e una freddezza che davvero mi spaventano. Credo che l’odio che si sta sputando contro di noi cominci a essere pericoloso - come quello che abbiamo visto accadere ieri a Salvini - potrebbe accadere a ciascuno di noi", ha detto la leader di FdI ospite questa sera a "Dritto e Rovescio".
La misura è colma, la Meloni minaccia azioni legali contro la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana. "Quando Rula Jebreal, che ovviamente verrà querelata con un sacco di altre persone, dice che noi incitiamo alla violenza nei confronti degli immigrati fa una dichiarazione di una gravità inaudita. Adesso pretendo che Rula Jebreal, se è giornalista, tiri fuori una dichiarazione nella quale io incito alla violenza nei confronti degli extracomunitari, la trascino in tribunale a darmi questa risposta", ha detto la leader di Fratelli d’Italia.