Non era la prima volta che il generale Carlo Alberto dalla Chiesa veniva inviato in Sicilia, per ragioni di servizio. Ma purtroppo questa sarà l’ultima.
Vi era già stato, una prima volta nel 1949, al tempo in cui Salvatore Giuliano aveva da poco ucciso, nel corso di un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine, il carabiniere Antonio Mancino, facente parte di una pattuglia in servizio anti contrabbando di frumento. Con quel delitto Giuliano assumerà la veste di bandito latitante, re di Montelepre. A quel tempo, dalla Chiesa, era un giovane capitano. Fu posto, a Palermo, alle dipendenze gerarchiche del colonnello Ugo Luca, noto per essere stato a capo del “Comando forze repressione banditismo” in sostituzione dell’Ispettorato generale di Pubblica sicurezza in Sicilia, sino a quel momento retto dall’Ispettore Generale di PS Ciro Verdiani. Questi si toglierà la vita nel 1952 dopo aver deposto al processo di Viterbo. Luca è anche noto quale ispiratore della falsa uccisione, durante una sparatoria con i carabinieri, del bandito Giuliano a Castelvetrano il 5 luglio 1950. In realtà l’uccisione era avvenuta per mano di Gaspare Pisciotta mentre il bandito dormiva in casa dell’avv. De Maria. Per i risultati conseguiti in Sicilia Dalla Chiesa ricevette una medaglia d’argento al valor militare.
Dopo diversi incarichi lungo la Penisola, torna una seconda volta in Sicilia col grado di colonnello, al comando della Legione carabinieri di Palermo. Oltre le indagini d’istituto volte a contrastare la malavita organizzata, nel gennaio 1968 intervenne coi suoi reparti in soccorso delle popolazioni del Belice colpite dal terremoto. Per la personale partecipazione “in prima linea” oltre che una medaglia di bronzo al valor civile gli fu riconosciuta la cittadinanza onoraria di Gibellina e Montev
Elezioni e vaccino. Autorità Usa, pronti in novembre per prime dosi
Pochi mesi ancora e secondo le autorità americane, gli Usa avranno disposizione il vaccino a novembre. Il Centers for Disease Control and Prevention ha notificato alle autorità sanitarie degli stati americani e a cinque delle maggiori città statunitensi di prepararsi a distribuire il vaccino per il coronavirus ai lavoratori sanitari e ai gruppi a più alto rischio fra la fine di ottobre e gli inizi di novembre. Lo riporta il New York Times, sottolineando che la tempistica descritta solleva dubbi sulla politicizzazione del vaccino contro il coronavirus considerato che le elezioni presidenziali sono in calendario il 3 novembre.
Pista ciclabile sullo Stretto di Messina. La De Micheli spara l'ideona
Sullo Stretto di Messina ne abbiamo sentite di tutti i colori. Ma questa volta la ministra ai Trasporti, Paola De Micheli, si è davvero superata. Per collegare Calabria e Sicilia ci vuole una pista ciclabile. Tutto scritto nero su bianco sui social.
"Abbiamo istituito una commissione per capire qual è lo strumento migliore per collegare la Sicilia alla Calabria - spiega la De Micheli su Twitter - Per collegarle su ferro, su strada e con una pista ciclabile. L'opera che verrà deve essere sicura ed economicamente sostenibile".
L’Uci assegna a Imola i Mondiali di ciclismo su strada 2020
L’Uci ha assegnato ad Imola l’organizzazione dei Mondiali su strada 2020.
La città e la regione Emilia-Romagna ospiteranno l’evento dal 24 al 27 settembre dopo la cancellazione, a causa della pandemia di Covid-19, della rassegna di Aigle-Martigny, in Svizzera. In considerazione dell’attuale situazione sanitaria, quest’anno saranno disputate solo le gare (corsa su strada e cronometro) nelle categorie Elite, uomini e donne.
Nonostante la partenza e l’arrivo di tutte le gare si svolgeranno sul circuito automobilistico di Imola, i percorsi si distinguono per il loro carattere estremamente impegnativo: la gara su strada maschile sarà di 259,2 km per un totale di quasi 5000 metri di salita, mentre la lunghezza della gara femminile sarà di 144 km con un totale di 2750 metri di ascensione.
Il circuito (28,8 km) sarà lo stesso per uomini (9 giri) e donne (5) e comprenderà due salite difficili (3 km in totale con pendenza media del 10% e tratti sino al 14%). Il circuito a cronometro (da percorrere una volta sia per gli uomini che per le donne), abbastanza pianeggiante, misurerà 32 km con 200 metri di dislivello, adattandosi ai più forti specialisti della corsa contro il tempo.
Silvio Berlusconi positivo al Covid
Silvio Berlusconi è risultato positivo al tampone nasofaringeo per il coronavirus Sars-CoV-2. A confermarlo all’Adnkronos Salute è il suo medico curante, Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano. «Mi è successo anche questo ma continuo la battaglia».
Il presidente Silvio Berlusconi «è asintomatico e resta in regime di isolamento presso il suo domicilio come da disposizioni regionali». A spiegarlo è ancora Alberto Zangrillo. «Tale controllo - evidenzia Zangrillo che è medico curante dell’ex premier - era programmato in considerazione del suo recente soggiorno in Sardegna».
Parigi, la provocazione dei migranti: campo profughi davanti al municipio
Il sindaco parigino Hidalgo ha alla fine fatto entrare nel municipio i migranti accampati, esortando quindi lo Stato a trovare alloggi degni ai profughi
A Parigi è andata in scena in questi giorni una clamorosa provocazione contro le autorità da parte di centinaia di immigrati senza fissa dimora. Essi hanno infatti allestito un vero e proprio “campo profughi” davanti al municipio della capitale francese, quale gesto di protesta contro le difficili condizioni di vita che gli stessi, a loro avviso, sono costretti ad affrontare nell’indifferenza delle istituzioni locali. La natura clamorosa dell’iniziativa è dovuta soprattutto al fatto che il Comune di Parigi è attualmente guidato da Anne Hidalgo, un sindaco di sinistra, ossia appartenente a un’area politica generalmente incline a predicare con forza il tema dell’accoglienza degli stranieri.
A mettere su ultimamente la tendopoli davanti all’Hotel de Ville è stato essenzialmente un centinaio di famiglie di immigrati senzatetto. Nel dettaglio, ad allestire quel campo profughi improvvisato, montando centinaia di tende e aprendo sacchi a pelo di fronte al palazzo istituzionale, sono stati circa 250 migranti. Tra questi ultimi spiccavano almeno una sessantina di bambini e 15 donne incinte. I manifestanti erano principalmente cittadini di Somalia, Afghanistan e Costa d'Avorio.
A detta delle emittenti locali, coinvolte nell’organizzazione di tale provocazione sarebbero per lo più famiglie povere di migranti e donne straniere sole con figli a carico. Gli ideatori della protesta sarebbero quindi accomunati dal fatto di vivere a Parigi in condizioni molto difficili, dormendo in strada o in accampamenti improvvisati. Molti degli individui accampatisi davanti al municipio sarebbero richiedenti asilo in attesa di vedersi riconoscere dai funzionari francesi lo status di rifugiato e alcuni dei primi sarebbero giunti Oltralpe nel pieno dell’epidemia di Covid.
Tamponi, Bassetti smonta il governo: "Poi ribloccherete il Paese?"
Il governo pronto a fare i tamponi a tutti gli italiani: "Oltre 300mila al giorno". Ma fioccano già i dubbi degli infettivologi. Bassetti: "Non so se sia giusto fare il tampone a tutta Italia nei prossimi 6 mesi"
La ripresa di contagi da Coronavirus nel nostro Paese è ormai divenuto un argomento prioritario per il governo. Ogni giorno sempre più tamponi naso-faringei vengono effettuati, col risultato che viene rilevato un considerevole numero di positivi. Positivi che, come ribadito da medici autorevoli, spesso sono asintomatici e non devono essere considerati soggetti malati.
Per l'esecutivo, tuttavia, è importante rintracciare più contagi possibili, così da monitorlarli e scongiurare una possibile diffusione del Coronavirus. Intervenuto a "Rai Radio 1", il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato che l'obiettivo è proprio quello di eseguire più test possibili."Sui tamponi si sta facendo sempre di più, il numero sta crescendo. Ma durante la stagione autunnale e invernale gireranno altri virus e sarà necessario avere una potenza di fuoco maggiore", ha infatti affermato Sileri. "Si può arrivare a 300mila test al giorno e forse qualcosa di più nelle prossime settimane, non serve oggi".
Palantir, la nuova “misteriosa” arma di Trump
A lungo è stata un’azienda enigmatica, quasi sulfurea, nel panorama del big tech statunitense. Certamente con una valutazione tra i sei e i nove miliardi di dollari è stata a lungo tra le imprese private (cioè non quotate) più grandi del panorama statunitense. Ma presto per Palantir, il colosso del data mining fondato da Peter Thiel, noto imprenditore divenuto celebre per esser stato tra i creatori del sistema PayPal, verrà il momento della quotazione in borsa.
Palantir, che prende il nome dalle “pietre veggenti” inventate da J.R.R. Tolkien nel suo universo di fantasia, è uno dei campioni nazionali tecnologici maggiormente legati agli apparati di potere statunitensi, allo stato profondo e alle sue ramificazioni militari e di intelligence. Il suo business si basa sull’approfondita analisi di dati de-strutturati, sulla costruzione di trend e scenari, sullo sfruttamento di meccanismi e tecnologie come l’intelligenza artificiale per creare algoritmi predittivi e modelli di simulazione.
“Se imprese tradizionali con sovrabbondanza di dati (anche imprese farmaceutiche, come la tedesca Merck) vogliono utilizzarli con maggiore efficienza, la sfera di cristallo di Palantir costruisce un prodotto di “intelligenza aumentata”. Se un muro fisico non è sufficiente per il controllo dei confini, Palantir può aiutare a renderlo smart”, ha scritto Alessandro Aresu su Limes. Tra i suoi clienti istituzionali si segnalano l’Fbi, il Pentagono, il Dipartimento per la Sicurezza Interna ma anche l’Ice, l’agenzia che monitora l’immigrazione clandestina, fenomeno contro cui l’attuale amministrazione è schierata in prima linea.
Ricolfi, modello italiano? Ma fatemi il piacere....
Italia, un modello? Il sociologo Ricolfi smonta le valutazioni sul paese che vengono proposte per recuperare credibilità elettorale.
“A giudicare dai risultati, sconsiglierei qualsiasi paese di seguire il modello italiano, fatto di ritardi, disorganizzazione, leggerezza nel far rispettare le regole, incapacità di far ripartire l’economia. Siamo al 4° posto in Europa come numero di morti per abitante, e all’ultimo come andamento del Pil 2020”. In un’intervista al Giornale, Ricolfi, si domanda: ”Come si fa a parlare di modello italiano? Se dovessi additare dei modelli, citerei piuttosto quello della Germania e quello della Corea del Sud, due paesi che molti media stanno descrivendo come attualmente più inguaiati di noi, ma che in realtà si stanno comportando meglio: anche considerando il solo mese di agosto, il numero di morti per abitante della Germania è poco più della metà di quello dell’Italia, e quello della Corea del Sud è circa un sesto”.
”Solo Belgio, Spagna e Regno Unito hanno un bilancio complessivo di morti (per abitante) peggiore di quello dell’Italia – Continua Ricolfi, non mostrando alcun ottimismo riguardo la situazione epidemica da Covid in Italia -. Se guardiamo al solo mese di agosto, le cose vanno un po’ meglio per noi: l’Italia è intorno alla metà della classifica e, fra i grandi paesi, solo Germania, Giappone, Corea del Sud, presentano tassi di mortalità più bassi dei nostri. E’ necessario – aggiunge – ripensare il sistema dell’istruzione: la qualità si è abbassata drammaticamente, e ora con la didattica a distanza si appresta a ricevere il colpo di grazia.
Hitler invade la Polonia, è la 2° Guerra Mondiale. Quando le bugie convincono più della realtà
Perché scoppi una guerra e si occupino terre altrui occorre sempre ci sia una causa, caso contrario si chiama invasione. Molti storici “contro corrente”, per fare un esempio, ritengono che la spedizione dei Mille con la conquista dell’Italia meridionale e la consegna di questa a Re Vittorio Emanuele II a Teano, sia stata un’invasione bella e buona, giacché Vittorio Emanuele mai aveva pensato di dichiarare guerra a Francesco II di Borbone, re delle due Sicilia e peraltro suo cugino da parte di madre.
Nel settembre del 1939 la mente di Hitler era tutta protesa a scatenare una guerra, mancava però il seme da cui far nascere il conflitto. Un progetto in verità l’aveva, suggerito dai suoi migliori collaboratori, consisteva nell’ iniziare il tutto attraverso l’invasione della Polonia. In previsione di ciò, lungo la terra di confine aveva già schierato abbastanza truppe da concludere bene e presto il colpo di mano.
Ma il motivo? Semplice, se il “casus belli” mancava allora non c’era che da crearlo. E così fece il Führer nell’agosto del 1939, avvalendosi dell’operazione ideata da Himmler (comandante delle forze di sicurezza di Hitler), perfezionata da Heydrich (direttore della Gestapo) e gestita da Muller che della stessa gestapo era il più alto responsabile dopo Heydrich.
La presidenza Trump non parteciperà a distribuzione vaccino: “No a vincoli con corrotta Oms”
Annuncio politico che esprime tutto il senso della politica di Donald Trump sul fronte Covid. La sua amministrazione infatti “non partecipera'” al piano in cui siano coinvolti i principali Paesi del mondo volto a distribuire in modo equo il vaccino contro il coronavirus. Lo ha sottolineato un portavoce della Casa Bianca.
E, più precisamente:”Gli Usa continueranno a coinvolgere i loro partner internazionali per sconfiggere il virus ma non saremo vincolati da organizzazioni multilaterali influenzate dalla corrotta Oms e dalla Cina”, ha spiegato il portavoce.
La guerra fredda con la Cina e l’Organizzazione mondiale della sanità si fa sempre più decisa.
Federica Dieni, la grillina che rischia di far cadere Conte: "I servizi segreti? Non so se voterò la fiducia. Abbiamo firmato in tanti..."
L'emendamento della grillina Federica Dieni rischia di far saltare in aria il governo. La proroga del rinnovo dei vertici dei servizi segreti infilata "a tradimento" nel decreto emergenza Covid ha obbligato il premier Giuseppe Conte a porre un clamoroso voto di fiducia per non correre rischi e vedersela respinta.
In tanti, scrive il Corriere della Sera, e conferma la diretta interessata, hanno scritto e continuano a chiedere alla Dieni: "Perché non lo ritiri?". In testa i big del Movimento, Federico D'Incà e Vito Crimi. I governisti a 5 Stelle non sono disposti a lasciare le poltrone per questioni così "formali", Ma la deputata tira dritto: "Vado avanti fino in fondo". E dopo la decisione del governo, arriva lo sfogo: "Non sono affatto contenta di questa fiducia. La delusione è tanta perché quella norma riguarda tutti. E non è certo accettabile che si proceda in questa modo". Lei assicura di non aver voluto colpire Conte. "L'emendamento firmato da 50 deputati del M5S non va contro il governo né contro il presidente del Consiglio Conte cui confermo la mia fiducia". Il suo obiettivo era "modificare una normativa che deve essere affrontata in sede parlamentare". Infilare la proroga degli 007 in un decreto sul coronavirus, a mo' di Milleproroghe, "non è una situazione bella. Non si risolvono le cose così. Le cose si decidono nelle Camere: sarebbe stato più utile che su quell'emendamento il governo si rimettesse all'Aula". La Dieni conferma che sui firmatari sono arrivate le pressioni dei big per ritirare l'appoggio all'emendamento-bomba, "ma intanto le firme stavano crescendo". Ora in ballo c'è la fiducia al governo, e lei nicchia: "Ci sto ragionando. Domani (oggi, ndr) valuterò il da farsi".
I PICCOLI SCHIAVI – Il traffico di 200mila minori stranieri spediti da soli in Europa
I numeri che fornisce Save the children sono da emergenza umanitaria senza se e senza ma. Eppure sembra non interessi all’Europa occuparsi di cosa c’è a monte di quei 200mila minori soli che arrivano nel vecchio continente. Chi li fa salire sui barconi, dove vanno quelli non intercettati… Sono numeri da intervento delle Nazioni Unite ma è l’ultimo dei problemi,
Molti saranno pure in fuga da conflitti, persecuzioni o violenze, molti hanno chiesto asilo in Europa negli ultimi cinque anni, ma e’ probabile che il numero di bambini e ragazzi arrivati sia molto piu’ alto, molti tra loro, infatti, sono costretti a un’esistenza nell’ombra in Europa, a rischio di sfruttamento e abuso. Lo afferma il nuovo rapporto ‘Protection Beyond Reach’ di Save the Children.
Finché il problema delle migrazioni resterà ad uso e consumo delle campagne elettorali e di un calcolo sulla redistribuzione dei migranti, la tratta dei piccoli giovani schiavi continuerà.
Giuseppe Conte, dopo un anno le deleghe a 8 viceministri già operativi: ecco gli "abusivi" ai Ministeri
Un anno da ministri abusivi per otto viceministri del governo di Giuseppe Conte. "Ieri", scrive Il Tempo, "l'annuncio a Montecitorio: 'In data 14 agosto 2020, il Presidente del Consiglio dei ministri ha inviato al Presidente della Camera la seguente lettera: 'Onorevole Presidente, informo la S.V. che, con decreti del Presidente della Repubblica in data odierna, adottati su mia proposta, previa approvazione da parte del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 10, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, delle rispettive deleghe di funzioni conferite dai Ministri dell'Interno, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei trasporti e della Salute, stato attribuito ii titolo di Vice Ministro ai sottosegretari di Stato presso i medesimi Dicasteri, senatore Vito Claudio Crimi, onorevole dottor Matteo Mauri, onorevole dottor Stefano Buffagni, signor Giovanni Carlo Cancelleri, e senatore professor Pierpaolo Sileri. Con viva cordialità, firmato: Giuseppe Conte'.
Non solo, ieri è stata comunicata anche la nomina a sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca di Giuseppe De Cristofaro e la cessazione dalla carica di sottosegretario per l'Istruzione. Via libera alle deleghe di viceministro agli Esteri ai sottosegretari Emanuela Claudia Del Re e Marina Sereni e all'Istruzione ad Anna Ascani.
Scrive Di Maio su Il Tempo; "Una partita complicata, per certi versi surreale. Prendiamo il caso del vice ministro Pierpaolo Sileri, medico e professore all'università Vita -Salute San Raffaele di Milano. È stato nominato sottosegretario al ministero della Sanità il 16 settembre 2019 ma le deleghe sono arrivate il 23 maggio, otto mesi dopo. Quelle da viceministro (era stato indicato sempre a settembre dell'anno scorso) le ha avute, invece, come detto, il 14 agosto (approvate nel Consiglio dei ministri del 7 agosto). Dunque, in tutto, nove mesi dopo".
Governo di pazzi. La Meloni sbotta per l'aggressione dei migranti al Celio
Tre migranti nigeriani aggrediscono medici e militari all'ospedale del Celio. E Giorgia Meloni attacca il governo Conte che mette a rischio la sicurezza e la salute degli italiani.
"Scandaloso: tre immigrati nigeriani positivi al Covid ricoverati all'ospedale militare del Celio hanno scatenato il caos, tentato la fuga e aggredito anche a morsi militari e sanitari. Questo Governo di pazzi irresponsabili mette in pericolo la sicurezza e la salute degli italiani e vuole trasformare l'Italia nel campo profughi d'Europa. Vergogna".
Conflitto d'interessi, omofobia e Mes. Nella maggioranza ricomincia il caos
Riaprono i battenti le aule di Camera e Senato, anticipate la settimana scorsa dalle sole commissioni parlamentari. A tener banco, ovviamente, sarà anzitutto l’emergenza Covid: a Palazzo Madama si attendono le comunicazioni dell’esecutivo sui provvedimenti di contenimento del virus. Inizialmente si era pensato ad un intervento del premier Giuseppe Conte, ma alla fine verrà un ministro, forse lo stesso titolare della Salute, Roberto Speranza. Sempre al Senato, martedì alle 15, è convocata la conferenza dei capigruppo. Quindi, alle 16.30, l’aula esaminerà il dl Semplificazioni, in scadenza il 14 settembre. Alla Camera invece, già da lunedì pomeriggio, si discute del decreto che proroga l’emergenza coronavirus fino al 15 ottobre.
Capitolo Europa. Martedì prossimo, a Montecitorio, le commissioni Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato ascolteranno in videoconferenza Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia. L’obiettivo è individuare le priorità nell’utilizzo del Recovery Fund. Ma la discussione, inevitabilmente, si potrebbe intrecciare con la possibilità di fare ricorso al Mes. Questa ipotesi, per il momento, non è formalmente nell’agenda parlamentare. Il premier Conte, comunque, ha sempre ribadito che vi sarà un passaggio parlamentare qualora il Governo decidesse di utilizzare il Fondo Salva Stati. Sulla legge elettorale, poi, il segretario dem Nicola Zingaretti spinge da tempo: vorrebbe che, già nei giorni precedenti al referendum del 20-21 settembre, arrivi un primo via libera per modificare l’attuale sistema. Non è semplice. Le cose diverranno forse più chiare già martedì pomeriggio nella commissione affari costituzionali di Montecitorio: si potrebbe adottare un testo base per un disegno di legge costituzionale per puntare ad un Senato eletto non più su base regionale ma circoscrizionale. Parallelamente, andrebbe discussa una proposta per arrivare ad una legge proporzionale con sbarramento al 5%.
Se sbarcano denunciamo Conte. Salvini sgancia la bomba
Matteo Salvini non ci vede più e avverte il governo Conte. Se sbarcano i migranti della Sea Watch 4, Salvini denuncerà il governo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. «La Lega denuncerà il governo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina se permetterà lo sbarco di questi altri 353 clandestini a bordo dell’ennesima nave straniera illegale». Così il leader della Lega Matteo Salvini su Facebook postando un’immagine della nave Sea Watch con la comandante Carola Rackete.
Sea Watch 4 si sta dirigendo verso il porto di Palermo dove le persone saranno trasferite su una nave messa a disposizione dalle autorità per un periodo di quarantena.
Salvini riempie la piazza anche di lunedì ad agosto. E sui migranti attacca: "Li vogliono distribuire in tutta Italia"
Impressionante. La piazza della Lega di oggi pomeriggio, un lunedì di agosto, a Voghera (Pavia), si riempie per dire stop all'invasione dei migranti. .«Il loro piano è distribuire in tutta Italia quelli che sbarcano a Lampedusa magari dandone 30 anche Voghera e 30 a Vigevano». Così il segretario della Lega Matteo Salvini, volato a Voghera per sostenere Paola Garlaschelli candidata sindaca per il centrodestra alle elezioni comunali del 20-21 settembre. «Ci metterò tutto l’impegno di mondo per chiudere i porti - dice Salvini - ma il 3 ottobre per ringraziarmi Pd e M5S mi hanno regalato un biglietto premio per andare a processo a Catania - conclude -. Vi pare normale rischiare 15 anni di carcere?». «Il loro piano è distribuire in tutta Italia quelli che sbarcano a Lampedusa magari dandone 30 anche Voghera e 30 a Vigevano». Così il segretario della Lega Matteo Salvini oggi in piazza Duomo a Voghera, in provincia di Pavia, per sostenere Paola Garlaschelli candidata sindaca per il centrodestra alle elezioni comunali del 20-21 settembre. «Ci metterò tutto l’impegno di mondo per chiudere i porti - dice Salvini - ma il 3 ottobre per ringraziarmi Pd e M5S mi hanno regalato un biglietto premio per andare a processo a Catania - conclude - vi pare normale rischiare 15 anni di carcere?».
Coronavirus, il bollettino del 31 agosto in Sicilia: altri 26 contagi (-8 rispetto a ieri)
L'aggiornamento quotidiano del ministero della Salute sull'andamento dell'emergenza sanitaria
CATANIA - Frena la nuova ondata del virus in Italia e anche in Sicilia. Dopo i 34 casi registrati ieri nell'Isola, nelle ultime 24 ore sono stati 26 i nuovi casi di coronavirus nelle nove province siciliane (due sono migranti ospiti a Lampedusa e a Catania) a fronte di solo 1.315 tamponi processati dal sistema sanitario regionale contro i 2.365 del giorno precedente.
Dei nuovi 26 casi registrati in Sicilia, 7 sono a Catania, 7 a Palermo, 4 a Siracusa, 3 a Ragusa, 2 a Caltanissetta, 1 a Messina, 1 a Enna e 1 a Trapani.
Secondo quanto riporta il bollettino del ministero della Salute, attualmente in Sicilia ci sono 1.125 positivi di cui 70 ricoverati in ospedale (+2), 10 in terapia intensiva e 1045 in isolamento domiciliare, per un totale di 4317 casi dall'inizio dell'epidemia. I guariti salgono a 2.906 (+15). Rimane fermo il dato dei decessi: 286.
Lampedusa: il sindaco e Musumeci convocati da Conte, sospeso lo sciopero anti-migranti
Totò Martello: «Protesta rinviata in attesa delle risposte che arriveranno mercoledì da Roma»
LAMPEDUSA - Il sindaco di Lampedusa e il presidente della Regione Sicilia sono stati convocati dal premier Giuseppe Conte a Roma mercoledì. A dirlo è il sindaco dell’isola Totò Martello, al termine dell’incontro con alcuni imprenditori, commercianti locali e cittadini, sullo sciopero generale minacciato ieri dal primo cittadino. «Lo sciopero è stato rinviato - ha aggiunto - in attesa delle risposte che arriveranno la Roma».
Martello ha proseguito: «Ci sono alcune cose che deve fare la Regione Sicilia nei confronti del popolo di Lampedusa e altre
che devono essere fatte da Roma. Appena ci saranno i provvedimenti fatti, Conte verrà anche a Lampedusa. Che il governo ci convochi, vista l’emergenza che c'è a Lampedusa, è un fatto concreto».
Anche Musumeci ha dato notizia della convocazione a Roma: «L'emergenza migranti in Sicilia sarà al centro di un incontro fissato per mercoledì a Roma, a Palazzo Chigi, con il premier Conte. Me lo ha comunicato poco fa lo stesso presidente del Consiglio, chiamandomi al telefono ha dichiarato il governatore.
Terremoto in Toscana, qui viene giù la sinistra
Terremoto Toscana. Alle elezioni regionali viene giù la sinistra. Il clamoroso sondaggio pubblicato da Il Sole 24 Ore svela il testa a testa tra il candidato del centrosinistra Eugenio Giani e la leghista Susanna Ceccardi, sostenuta dalla coalizione di centrodestra.
Insomma, la Toscana è una regione sempre meno rossa ed è diventata contendibile, col candidato Pd sopra solo di mezzo punto. Sul risultato influiscono la grande crescita della Lega e lo scarso appeal di Giani. La partita è apertissima ed è tutta da giocare.
Tutte le buche di Virginia Raggi. Marchi: ecco perché da lei scappano tutti
La strada percorsa in questi quattro anni di Virginia Raggi è disseminata di buche. Strade colabrodo, rifiuti ovunque, Ama e Atac le spine nel fianco della prima sindaca di Roma del Moviemento 5 stelle. A ripercorrere le tappe della via crucis della Capitale ai tempi di Virginia è Sergio Marchi sul sito 7Colli di Francesco Storace. "Quattro anni di buche. Si potrebbe sintetizzare così il giudizio sulla prima sindacatura targata Cinque Stelle a Roma. Prendendo spunto dallo stato delle strade nella città. Un’avventura nata da un successo elettorale travolgente. Figlio anche dei clamorosi errori compiuti dai partiti tradizionali che si erano alternati al governo della Capitale. Con il PD che era andato dal notaio per sfiduciare il suo sindaco Ignazio Marino. E il centrodestra che si presentava diviso con la doppia candidatura di Giorgia Meloni e di Alfio Marchini". Un clima di caccia alle streghe che ha spianato la strada alla Raggi che aveva battuto Marcello De Vito alle primarie grilline.
I 5stelle si sono imposti in "13 Municipi su 15. Una sorta di monocolore, che nella storia della politica non ha mai portato fortuna. E infatti sono subito nati i problemi. Con le prime scelte della sindaca, la nomina di Raffaele Marra a dirigente e le grane giudiziarie. Dalle quali va detto la Raggi è uscita pulita. Ma è il cambiamento promesso che non si è visto in questi quattro anni. E così la fiducia degli elettori è scesa a livelli preoccupanti. E adesso non manca nemmeno il fuoco amico. Con le dimissioni della presidente del Municipio 7 Monica Lozzi. Gli attacchi di personaggi un tempo vicinissimi come il presidente della commissione mobilità Enrico Stefano. E ben cinque parlamentini locali caduti in quattro anni. Un record, come quello dei manager cambiati nelle aziende partecipate. Una girandola di nomi alla ricerca di un cambio di passo mai trovato", scrive Marchi su 7Colli.