Forse esageriamo con l’utilizzo dell’espressione “radical chic”, mi dico a volte. È pur sempre qualcosa di codificato, di stilizzato, un conto è la superba radiografia effettuata nella Manhattan dei primi Settanta da Tom Wolfe, un conto sono le nostre piccole diatribe quotidiane, rischiamo di inflazionare una categoria in uno stereotipo.
Poi, arriva puntuale Michele Serra, e fuga tutti i miei turbamenti dubitativi: no, il “radical chic” esiste davvero, ed è più caricaturale nell’Italietta giallorossa di oggi che nella New York di allora. L’altro giorno, la spalla di Fabio Fazio che si atteggia a meditabondo intellettuale ha vergato la sua Amaca quotidiana su Repubblica a proposito della Lombardia. O meglio, contro la Lombardia. Ma no, non contro la Regione a guida centrodestra, il rubrichista debenedettiano non ha fatto polemica politica, legittima seppur di pessimo gusto davanti alle bare accatastate. No, lui è passato a insultare direttamente i morti, i lombardi tutti. Inanellando una serie di pre-giudizi su questa plebaglia borghese che pratica la volgare usanza di lavorare, i quali avrebbero fatto pensare a Wolfe di esserci andato leggero, con la descrizione dell’idiozia finto-colta radical chic.
Ecco come sono visti i lombardi dal sofà di Repubblica: “Il popolo del non si chiude, brava gente e però monoculturale, confindustriali lillipuziani, i magutt (manovali) bergamaschi tal quali i padroni delle acciaierie, lavoro lavoro lavoro”. Scolpitelo, questo periodo, perché è l’essenza del radicalchicchismo come ideologia d’odio, e tiratelo fuori ogni volta che ci dicono che i radical chic non esistono.
Minniti: "All'Italia serve regolarizzare i migranti"
L'ex ministro dell'interno ha mostrato apprezzamento per la chiusura dei porti: "Necessaria una mossa del genere in tempi di coronavirus". Minniti si è detto anche favorevole ad una regolarizzazione dei migranti irregolari
Torna a parlare Marco Minniti, predecessore di Matteo Salvini al Viminale durante il governo Gentiloni e personaggio mai del tutto amato da molti Dem e dalla sinistra in generale. È stato lui il primo ad ideare un “codice di condotta” per le Ong, mai digerito soprattutto dai settori più “rossi” del Partito Democratico.
Oggi Minniti ha parlato in un’intervista a LaRepubblica, in cui ha espresso le proprie considerazioni in merito all’attuale situazione italiana, profondamente contrassegnata dall’emergenza coronavirus. E, tra le altre cose, si è espresso in modo favorevole in merito alla chiusura dei porti decretata dall’attuale esecutivo nei giorni scorsi: “Le migrazioni sono un dato strutturale del pianeta, nemmeno il Covid-19 le ferma – ha dichiarato l’ex ministro dell’interno – Condivido le scelte del governo. È inevitabile che nell' emergenza si facciano scelte senza precedenti come la quarantena sulle navi”.
Immuni, l'app anti-coronavirus: il Fatto: "Dietro ci sono i figli di Silvio Berlusconi e l'amico di Renzi"
Le aziende coinvolte nella App "Immuni" per tracciare i possibili contagi da coronavirus sono tre: Bending Spoons, che realizza l'infrastruttura, il Centro Medico Sant' Agostino di Luca Foresti e il colosso dell'e-marketing Jakala, guidato da Matteo de Brabant. Tutte con sede a Milano. Bending Spoons, riporta il Fatto quotidiano di Marco Travaglio, è stata fondata da quattro ragazzi nel 2013 - Francesco Patarnello, Luca Ferrari, Matteo Danieli e Luca Querella -e sviluppa applicazioni che hanno avuto decine di milioni di download. Alla fine del 2019 aveva circa 130 dipendenti e un fatturato (che era previsto più che raddoppiare rispetto al 2018, 90 milioni contro i 37,5 certificati dall' ultimo bilancio disponibile). Numeri che hanno attirato gli interessi degli investitori: a luglio 2019 sono entrati col 5,7% nella compagine proprietaria - fino ad allora costituita dai fondatori e da alcuni dipendenti di Bending Spoons - tre società, vale a dire H14 di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, Nuo Capital dalla famiglia Pao Cheng di Hong Kong e StarTip (veicolo di Tamburi Investments Partners spa).
"Curiosamente", scrive il Fatto, "la H14 dei figli di secondo letto di Silvio Berlusconi la troviamo con una piccola quota anche nel capitale di Jakala". Il fondatore è Matteo de Brabant, sostenitore ai tempi del'Expo del candidato sindaco Beppe Sala. Luca Foresti che guida la rete di poliambulatori Centro medico Sant' Agostino a Milano "è vicino a Matteo Renzi: nel 2013, quando il fiorentino si preparava a giubilare Enrico Letta, partecipò alla Leopolda".
Luca Zaia, il modello-Veneto dietro alla svolta. Retroscena: sì di Salvini al governissimo?
Luca Zaia si è guadagnato sul campo i gradi di capitano grazie all’eccellente modello adottato per la gestione dell’emergenza coronavirus. Lo scrive Valerio Valentini su Il Foglio, sostenendo che Matteo Salvini è consapevole dell’impressionante crescita di consenso che il governatore leghista ha fatto registrare sia all’interno del partito che nell’opinione pubblica. Zaia ha gestito l’epidemia in maniera meno scintillante mia più pragmatica di Attilio Fontana, che invece con la sua Regione Lombardia è finito al centro di accuse di incoerenze ed errori.
In molti si chiedono se Zaia possa essere protagonista di un ruolo a livello nazionale in futuro: d’altronde il pensiero lo aveva sfiorato già a gennaio, quando un’eventuale vittoria della Lega in Emilia Romagna avrebbe potuto aprire nuovi scenari a Roma. Il Veneto è il suo Regno, ma Zaia potrà far valere il merito di un’eccellente gestione della crisi sanitaria. Secondo Il Foglio, forse è anche in virtù di tutto ciò che Salvini ha capito che bisogna aggiustare la rotta sulla Lombardia. Intanto i suoi lo esortano a lavorare al progetto del governissimo: “Solo con Mario Draghi si convince. Di certo noi non ci stiamo a fare l’unità nazionale con Conte. Con lui, mai nella vita”.
Giuseppe Conte fuorilegge. Renato Farina: "Ufficiale, il premier è un pericolo pubblico"
È ufficiale, Giuseppe Conte sta governando con provvedimenti di emergenza illegittimi. Non è un nostro azzardo da dilettanti. A denudare questo re di cartapesta è stato Sabino Cassese, presidente emerito della Corte Costituzionale, un giurista di scienza indiscussa e di prudenza apprezzata già da Carlo Azeglio Ciampi e ora da Sergio Mattarella. Un padre della patria per di più al di sopra di sospetti di antipatia politica verso questo governo.
La sua constatazione pubblica, ma confinata nella clandestinità perché è consona a togliere lo scranno da sotto il sedere di Conte, è che sin dal primo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (in sigla Dpcm), sul quale neppure il capo dello Stato può intervenire, c' è stato un abuso, una gimcana da legulei di provincia per aggirare i paletti della democrazia. Una produzione di atti sballata e fuori dai binari dello Stato di diritto. Successivi allo sciagurato mostro, brutto almeno come il Corona, si sono succeduti decretini e decretastri, ciascuno teso a rabberciare con lo scotch una forzatura gravissima in una Repubblica parlamentare con la consegna al premier di prerogative quasi fosse un dittatore. Ha attribuito perciò a sé stesso poteri che solo la Costituzione di Bananas potrebbe consentirgli.
Ha tolto ai cittadini l' uso delle libertà civili, spremendo dalle leggi contenuti irrazionali e inventandosi comitati al di fuori di qualsiasi decenza giuridica e con poteri appoggiati alla assoluta discrezionalità di un principe assoluto anche nell' ignoranza, Giuseppe Napoleone. Anzi almeno fosse un Napoleone.
Qui siamo al colpo di mano di Pulcinella, con molto rispetto per la maschera.
Vittorio Feltri, "giù le mani da Fontana". Manovre sospette in Lombardia: "Il Pd sfrutta il virus per farlo fuori"
La misura è colma. Gli attacchi alla Lombardia, colpevole di essere maggiormente colpita dal virus, pur non avendo senso, montano di giorno in giorno. Lo scopo delle polemiche sgangherate è evidentemente politico oltre che psicologico. La sinistra, infatti, la quale domina nei media (giornali e tv) e non nel Paese, è intenzionata a influenzare l' opinione pubblica, spostandola dal centrodestra (per lo più leghista) all' area progressista.
Obiettivo finale: strappare il Pirellone a Matteo Salvini e soci, piantandovi la bandiera rossa. Operazione velleitaria, ma che potrebbe infastidire la Lega ed i suoi alleati.
Pur di sputtanare l' attuale giunta, si è inventato di tutto e di più, colpevolizzando specialmente il presidente Fontana nonostante questi sia stato tra i primi a lanciare l' allarme nonché ad innalzare imponenti difese dal virus maledetto. Il Pd ha avuto gioco facile finora poiché la Lombardia suscita da sempre l' invidia di tante zone sfigate d' Italia. La sua produttività, la sua ricchezza e il suo grado di civiltà attraggono e stimolano l' immigrazione dal Sud, però al tempo stesso accrescono l' acrimonia dei compatrioti meno fortunati o meno impegnati ad incrementare il progresso soprattutto economico. A molti non par vero di sfruttare le disgrazie del Nord per gridare che esso ora mostra la corda e da settimane seppellisce i propri morti, come se Corona fosse stato progettato e realizzato nelle fabbriche brianzole, bergamasche e bresciane. Sta di fatto che certe falsità hanno attecchito per codardia e desiderio di rivalsa nei confronti di una popolazione che supera, per laboriosità, perfino i bavaresi. Trattasi di lotta intestina basata su un principio ignobile: mal comune mezzo gaudio.
"Virus debole", "mascherine inutili". Ecco tutti i clamorosi errori degli scienziati
Da Roberto Burioni a Ilaria Capua, per settimane e settimane hanno preso fischi per fiaschi
Vatti a fidare degli scienziati. Il Coronavirus non ha mandato in confusione solo la classe politica, ma anche la comunità degli studiosi che, per settimane e settimane, ha continuato a ripetere delle verità "inattaccabili" che poi, allo stato dei fatti, si sono rivelate clamorosamente false.
Ce n'è per tutti, da Roberto Burioni che parlava di "rischio zero" per l'Italia e di mascherine inutili, a Ilaria Capua che ridimensionava la potenza del nuovo virus, per arrivare fino a Fabrizio Pregliasco che definiva assai complicato il contagio da asintomatici. E ancora tanti tanti altri.
In questo video una raccolta delle principali "topiche" degli scienziati. Che rappresentano un monito anche alla politica. Giusto fidarsi degli esperti. Ma occhio a non prendere tutto per oro colato..
Vittorio Feltri contro L'Aria Che Tira: "Giannini, Greco e Da Milano mi auguro siano stipendiati dal Pd"
Vittorio Feltri non le manda a dire. Ancora una volta nel mirino del direttore di Libero c'è il programma di La7 condotto da Myrta Merlino, o meglio, i presenti in studio. "Massimo Giannini, Gerardo Greco e Marco Da Milano hanno stabilito il loro domicilio presso L’aria che tira di Myrta Merlino, dove sono ospiti fissi e mi auguro stipendiati almeno dal Pd". In effetti non c'è puntata in cui non ci siano il direttore di Radio Capital, l'ex giornalista Rai e il direttore dell'Espresso.In particolare è Greco ad essere ormai una presenza fissa che accompagna la Merlino, seduto proprio davanti a lei, l'unico in tutto lo studio. D'altronde dopo essere stato cacciato in tempi record dalla direzione del Tg4 non si può di certo dire che il giornalista sia così impegnato. "Il mio Tg4 - annunciava agli esordi - avrà una vena narrativa per tentare di occupare uno spazio che non c'è". Niente da fare, gli ascolti non hanno ricambiato e Mediaset gli ha dato il benservito. Ed ecco che si ritrova su La7.
La strage continua: 575 morti in 24 ore e +3.493 contagiati ma sbarcano ONG
L’ultimo dato dice 172.434 contagiati: +3.493 nelle ultime ventiquattro ore rispetto al +3.786 di ieri. Il calo quindi continua, anche se molto lentamente.
Il numero di morti raggiunge i 22.745 deceduti, 575 in ventiquattro ore. In aumento rispetto a ieri, 525.
Coronavirus, contagio si esaurisce da solo in 70 giorni: la teoria dello scienziato israeliano Ben Israel
Nel caso di Israele, ha ricordato, circa 140 persone muoiono normalmente ogni giorno, per questo chiudere gran parte del sistema economico per un virus che uccide ogni giorno 1 o 2 persone è un errore radicale che costerà al Paese il 20% del suo Pil.
Il governo caccia gli italiani disoccupati dai campi per far lavorare 600mila clandestini
In Senato è andato in scena uno scontro a distanza tra Teresa Bellanova e Matteo Salvini sul tema dei clandestini. “Lo Stato deve farsi carico della vita di queste persone o sarà la criminalità a sfruttarla”, ha dichiarato la ministra delle politiche agricole durante la sua informativa in merito all’emergenza coronavirus. “Nella situazione attuale, le condizioni di questi irregolari sono ancora più complicate e fragili” e quindi la soluzione per la Bellanova è la sanatoria per 600mila clandestini da mandare a lavorare nei campi.Ridicolo. L’Italia si appresta a vivere una caduta del 10 per cento del Pil con una disoccupazione del 17 per cento entro la fine dell’anno, milioni di disoccupati, e questi pensano ai clandestini. E’ ovviamente una scusa per crearsi un esercito di nuovi elettori, visto che gli italiani non li votano più.
Ogni scusa, anche la più delirante come il coronavirus, che semmai dovrebbe imporre l’espulsione coatta di massa dei clandestini. Del resto è da quando sono tornati con un golpe al governo che lo chiedono:
“Incredibile – è il commento a caldo di Salvini – ma non avrebbe più senso aiutare tutti gli italiani che hanno perso e perderanno il lavoro per il virus, dando a loro precedenza e contratti, invece di pensare a ‘regolarizzare’ un esercito di clandestini?”. Poi in conferenza stampa al Senato il leader leghista ha rimarcato il concetto: “”Ci sono due idee di Italia diverse. C’è quella ‘rispettabile’ del governo e della sinistra – ma non condivisa da noi – per la sanatoria per 600mila lavoratori clandestini, mentre la proposta della Lega è quella di reintrodurre i voucher”.
Meloni incontra le categorie. Questa è la vera task force che serve, no le pagliacciate del governo
Meloni incontra i rappresentanti di tutte le categorie
È la prima volta in assoluto che i responsabili di tutte le categorie si sono riuniti attorno allo stesso tavolo per un confronto serrato ma necessario per affrontare le criticità del momento. L’obiettivo di Fratelli d’Italia è istituire una piattaforma permanente di confronto e condivisione con chi rappresenta il 100% del Pil italiano e della produzione: è questa la vera “task force” di cui ha bisogno l’Italia per ripartire e superare l’emergenza coronavirus e speriamo che il Governo ascolti.
Paragone contro Conte: "400 miliardi di aiuti? È zio Paperone..."
Il senatore, ex M5s, smaschera gli annunci del premier: "Garantisce lui, Paperon de' Paperoni…"
L’emergenza sanitaria causa pandemia di coronavirus continua, ma la data "X" sul calendario di ogni famiglia italiana è quella di lunedì 4 maggio, ben cerchiata di rosso. Fra due settimane abbondanti dovrebbe scattare infatti la cosiddetta e tanto agognata Fase 2, in cui dovremmo poter uscire di casa poco a poco, riappropriandoci di quella libertà andata perduta per colpa del Covid-19. Ma di pari passo all’emergenza sanitaria c’è anche la crisi economica innescata dal lockdown deciso dalle misure di contenimento. Il grido di aiuto e di protesta di numerose imprese si è sentito eccome in queste settimane e allora il governo giallorosso di Giuseppe Conte ha provato a venire incontro alle esigenze di chi, per colpa della serrata, è andato in difficoltà economica. Aiuti, prestiti e bonus, che però sono stati più annunciati che messi in pratica. Ed è proprio su questo punto che l’ex grillino Gianluigi Paragone inchioda il presidente del Consiglio e l’esecutivo.
Ospite del salotto televisivo di Dritto e Rovescio, il programma di approfondimento politico condotto da Paolo Del Debbio nella prima serata di Rete 4 ogni giovedì, il senatore attualmente in forza al gruppo misto ha smascherato con una semplice e azzeccata battuta il sedicente avvocato del popolo e le forze della maggioranza, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
Papa Francesco accusa tante Ong, apparati elefantiaci che drenano risorse destinate ai poveri
Città del Vaticano – Giallo sulle parole del Papa e sull'accusa rivolta a tante organizzazioni umanitarie di lucrare indirettamente sui fondi destinati alla carità. Difficile affermare a chi o a cosa si riferisse in un passaggio della predica durante la messa a Santa Marta, sollevando - in particolare - il problema dei costi fissi relativi ad apparati elefantiaci dove il mantenimento delle strutture finisce per drenare risorse importanti che dovrebbero, invece, essere destinate ad aiutare sul campo progetti di carità.Anche recentemente, a livello internazionale, sono finite sotto la lente d'ingrandimento organismi importanti e diverse ong accusate di essere ben poco trasparenti sull'uso del denaro e sul rapporto tra costi strutturali e progetti. «Vorrei soffermarmi su una parola di Gesù, sei giorni prima della Pasqua: siamo alle porte della passione, Maria fa un gesto di contemplazione, Marta serviva e Giuda pensa ai soldi, pensa ai poveri, ma non perché gli importava dei poveri ma perché è ladro, e siccome teneva la cassa prendeva quello che vi mettevano dentro. Questa storia della amministrazione non fedele è sempre attuale, sempre ce ne sono, anche ad alto livello; pensiamo ad alcune organizzazioni di beneficenza, umanitarie che hanno tanti impiegati. Tanti. Quando c'è una struttura molto ricca di gente alla fine arriva ai poveri il 40 per cento perché c'è sempre da pagare gli stipendi a tanta gente. E' un modo per di prendere i soldi dei poveri” ha affermato Francesco, mettendo l'accento sulla sottrazione di risorse per mantenere apparati elefantiaci nonostante le risorse raccolte siano destinate ai poveri.
L'antivirale Remdesivir fa il boom in Borsa: pazienti gravi guariti in una settimana
Il gruppo Gilead Sciences fa il pieno a Wall Street dopo i dati di uno studio americano. Il farmaco è in sperimentazione anche in Italia
Cura per il coronavirus, Il Remdesivir fa il pieno in Borsa. Le azioni del gruppo biotecnologico Gilead Sciences sono infatti schizzate del 16,1% a Wall Street, dove balzano anche i futures, in seguito alla pubblicazione di un report della Chicago Medicine, università americana, secondo cui il farmaco antivirale Remdesivir prodotto dall'azienda statunitense potrebbe essere efficace per la cura dei pazienti affetti da forme gravi di Covid-19.
Nel rapporto si parla infatti di "rapidi recuperi" in 125 pazienti nell'ambito di una sperimentazione clinica e di pazienti trattati con Remdesivir dimessi in gran parte in meno di una settimana. Solo due le persone deceduti durante la sperimentazione.
Si attendono i risultati definitivi dello studio dell'università di Chicago. Se dovessero confermare le prime risultanze la Food and Drug Administration ha fatto sapere che è disposta a concedere il via libera al farmaco in tempi record. Successivamente potrebbe essere introdotto anche all'estero. E la Gilead? Secondo gli analisti finanziari potrebbe avere richieste per oiltre un miliardo di dollari l'anno.
Coronavirus, Johnson: "Sanità Italia eccellente, problema sono i numeri"
"Ho usato il sistema sanitario italiano, è eccellente. Il problema non è il sistema sanitario, sono i numeri che può reggere". Lo ha detto il primo ministro britannico, Boris Johnson, nella conferenza stampa a Downing Street sull'emergenza coronavirus.
Come per i "governi di guerra", l'attuale governo britannico farà "tutto quello che serve" per sconfiggere il virus e sostenere l'economia, ha detto il premier nella conferenza stampa quotidiana dedicata all'emergenza coronavirus. Johnson ha anticipato che "nei prossimi giorni" potranno esserci "ulteriori" misure da parte del governo, con un passo "più veloce" rispetto alle ultime settimane per "proteggere vite e il servizio sanitario nazionale". "Dobbiamo imparare da altri paesi", ha detto ancora Johnson.
Classifica ospedali migliori del mondo: un italiano tra i primi 50
In questa classifica dei migliori ospedali nel mondo e nel nostro Paese, il Niguarda di Milano occupa la prima posizione tra gli italiani. Ecco quali sono gli altri.
Quali sono gli ospedali migliori al mondo? Per il secondo anno consecutivo prova a dare una risposta esaustiva a questa domanda lo studio condotto dalla società di ricerca di dati Statista Inc. in collaborazione con la testata americana Newsweek. Il team di ricercatori ed esperti che ha lavorato al progetto ha stilato la classifica dei 100 migliori ospedali del mondo del 2020 basandosi sugli elementi che definiscono gli standard di un’assistenza sanitaria eccellente. Tra i primi 50 troviamo anche un ospedale italiano situato a Milano.
Ma oltre a classificare le cliniche migliori del mondo, lo studio di Statista si è occupato anche di fare classifiche ad hoc sui migliori ospedali per rami specialistici e quelli per i singoli Paesi.
I 10 migliori alimenti per i polmoni
I polmoni sono il punto di ingresso per l'ossigeno nel nostro corpo, ma anche di uscita per le sostanze tossiche. Impariamo a prendercene cura, anche attraverso l'alimentazione.
“Forse non tutti sanno che…” i polmoni hanno due funzioni fondamentali: lo scambio di anidride carbonica (scarto del nostro metabolismo), con ossigeno (il carburante di tutte le nostre cellule), e di conseguenza la purificazione dell’organismo, con l’eliminazione dei “gas di scarico”, che sono tossici se si accumulano nel corpo, proprio come avviene per la nostra automobile.
Nei nostri polmoni, insieme all’aria, arrivano anche particelle inquinanti, altre molecole pericolose, e virus che si insinuano dal naso o dalla bocca. In condizioni di buona salute, i polmoni hanno i loro meccanismi di difesa contro queste molecole o microorganismi.
Per mantenere in buona salute i polmoni, e di conseguenza tutto il corpo, servirà aria pura (se ancora ne esiste sul pianeta…) e una corretta alimentazione. Sì, esistono dei cibi che possono aiutare la salute dei polmoni.
Vediamo quali sono i 10 migliori alimenti per i polmoni.