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Mascherine, Conte fa lo spiritoso
Ci sono voluti quattro giorni, ma alla fine lo sventurato ha risposto. Da Palazzo Chigi è arrivata a Il Tempo una lunga lettera in cui si prova a giustificare l’acquisto massiccio di mascherine, gel, camici e guanti per proteggere Giuseppe Conte e i suoi collaboratori ben 15 giorni prima che il governo pensasse alla salute di tutti gli altri italiani cercando protezioni per loro attraverso gli appalti Consip.
In realtà la lettera me l'ha inviata il portavoce del premier, Rocco Casalino, che però non l'ha firmata e mi ha chiesto di apporvi la firma un po' eccentrica di “Palazzo Chigi”, cosa che abbiamo fatto. Potete leggerla integralmente a pagina 2 de Il Tempo di oggi, per cui non ne cito qui i passaggi letterali. Posso dire che scorrendola ho fatto un salto sulla sedia. Perché non si nega nulla di quel che abbiamo scritto in questi giorni su questo quotidiano, e anzi si confermano forniture e date. L'unica cosa che si nega è che a Palazzo si sia costituito un ospedale, ma questo perché da quelle parti non si coglie l'ironia con cui abbiamo ribattezzato “San Giuseppi Hospital” una serie di ordinativi sanitari più adatti al fronte della crisi che a un palazzo dove oggi è al lavoro qualche decina scarsa di persone (la presidenza del Consiglio ha migliaia di dipendenti, come scrivono, ma dall'inizio della crisi sono quasi tutti a casa chi in ferie chi lavorando a distanza). Va bene, le corsie e i letti non ci sono, resta sempre il presidio medico costituito nel lontano 1994, che però in questi giorni è il più fornito di Italia, dotato di ogni arma fin qui conosciuta per proteggersi dal coronavirus.
Coronavirus Bologna 15 aprile, altri 19 morti e 60 nuovi contagi
Il totale dei casi sale a 3.035: i numeri comune per comune. Merola: “Sì al piano di assunzioni per le case di riposo”. Mascherine nelle buchette per gli over 75
Bologna, 15 aprile 2020 – Diciannove ulteriori decessi (contro i 17 di ieri, i 13 di lunedì e i 18 di domenica) e 60 contagi in più rispetto a 24 ore fa, quando l’aumento era stato di 28 casi (+93 lunedì e +116 domenica). I dati sulla diffusione del Coronavirus a Bologna e provincia, dove complessivamente dall’inizio dell’emergenza a oggi si registrano 3.035 casi, sono ancora in chiaroscuro.
Nel giorno in cui in tutta l’Emilia-Romagna sono stati effettuati complessivamente 4.253 test (un numero piuttosto alto, visto che ieri erano stati 2.849 e lunedì 2.343), spicca la riduzione dei nuovi contagiati rispetto ai giorni scorsi; ma pesa ancora come un macigno il numero delle vittime. “Non sono tutti decessi di ieri – ribadisce il commissario regionale per l’emergenza, Sergio Venturi, insistendo sul ritardo nella comunicazione dei morti da parte dell’Ausl –. Ce ne portiamo dietro dalle giornate e dalle settimane scorse”.
I dati di Bologna e provincia non comprendono quelli del circondario imolese, dove oggi per il secondo giorno consecutivo non si registrano nuovi casi positivi. “Complimenti per quello che avete saputo fare sul territorio – sono le parole di Venturi –. Le residenze anziani sono sotto controllo e sui contagi familiari sono stati fatti molti passi avanti. Alle volte diciamo che piccolo non è bello, ma stavolta piccolo è molto bello: dall’Azienda più piccola abbiamo il risultato migliore, quello che vogliamo ottenere presto in tutto resto della regione. E vedrete che ce la faremo”.
Mes, traballa il governo. M5s contro Pd: "Cappio al collo, alla cieca contro Giuseppe Conte"
Non si placa la polemica sul Mes, l'argomento delicato che rischia di spaccare la maggioranza. Da una parte, infatti, il Pd disposto ad accettare l'aiuto Ue con le condizionalità, dall'altra il Movimento 5 Stelle, contrario alla misura che mette in ginocchio l'Italia. Proprio su questi due fronti si scagliano, alla vigilia dell'Eurogruppo di domani (giovedì 16 aprile), il capo politico pentastellato, Vito Crimi, e i capigruppo Pd, Graziano Delrio e Andrea Marcucci.
I primi convinti che i dem "così mettono in discussione il premier", i secondi dell'idea che "non si mette in discussione nulla, abbiamo solo detto che se non ci sono condizioni capestro il nostro paese deve utilizzare tutte le risorse, non capisco perchè non utilizzare il fondo se c'è bisogno". Queste le parole rilasciate dallo stesso Delrio a Repubblica. Ma all'interno dell'esecutivo c'è chi getta benzina sul fuoco. "Delrio ha ammesso candidamente di non sapere nulla sul tema ma comunque, alla cieca, si è lanciato contro la linea sul Mes del governo e del presidente Conte" ha riferito il sottosegretario M5S agli Esteri, Manlio Di Stefano. A fargli eco anche Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo: "Il Mes non sono soldi regalati, ci impone dei limiti che dovrà pagare pure mio figlio fra 30 anni. Un vero cappio al collo". Insomma, uno scontro accesissimo che non risparmia neppure l'opposizione, con un Silvio Berlusconi contro tutti.
Coronavirus Toscana, il bollettino: 139 casi in un giorno, ancora giù i ricoveri
Sono 18 i decessi in 24 ore secondo i dati di mercoledì 15 aprile
Firenze, 15 aprile 2020 - Segui con noi gli aggiornamenti sul contagio da coronavirus in Toscana.
A Pasqua bassissimo numero di spostamenti in area fiorentina
A Pasqua è stato registrato il numero più basso di spostamenti nell'area fiorentina dall'inizio dell'emergenza coronavirus. In calo anche il dato di Pasquetta, mentre il 99% dei movimenti avviene nell'ambito della Città metropolitana. È quanto emerge dai dati ricavati dai collegamenti al wi-fi del Comune di Firenze e dalle celle telefoniche, che per l'ultima settimana convergono sul quadro di un aumento nel numero degli spostamenti nell'area del Comune di Firenze di circa il 6-10% rispetto alle due settimane precedenti. L'aumento, spiega una nota di Palazzo Vecchio, ha coinvolto più o meno uniformemente tutti i giorni feriali della settimana, concentrandosi prevalentemente all'interno dei confini della Città metropolitana: i viaggi all'interno della provincia sono però passati da circa il 90% del totale a oltre il 99%. Per quanto riguarda la domenica di Pasqua e il Lunedì dell'Angelo, invece, si sono registrati valori leggermente più bassi e in linea con quelli delle ultime tre domeniche.
Borghi contro la task force di tecnici che vuole l'immunità
Il deputato della Lega Claudio Borghi prende la parola in aula alla Camera dove si sta discutendo delle Olimpiadi. E denuncia l’esistenza di una task force di tecnici che pretenderebbe l’immunità per i propri membri in merito alla decisioni da prendere. Perché il governo si affida ai tecnici e non al Parlamento che si trova di fatto esautorato?
“Vengo a sapere da notizie di stampa – dice Borghi – che in questo momento c’è una task force organizzata dal governo non si sa bene su quali basi visto che la Costituzione non fa cenno a task force di esperti. Ebbene queste notizie di stampa affermano che la task force si è arenata nella discussione per l’immunità di chi ne fa parte rispetto alle decisioni da prendere. Mi sembra strano che nessuno evidenzi questa cosa. L’importanza della nostra discussione ne esce svilita se noi in Parlamento parliamo delle Olimpiadi ma c’è già una task force eletta non si sa da chi che cerca immunità per le decisioni che dovrà prendere. Se aggiungiamo il fatto che il governo sta discutendo di cose importantissime in Europa senza passare dal Parlamento io come parlamentare dovrei pensare che l’aula sta venendo esautorata dalla sua autorità. Andiamo avanti con dpcm che qui non passano, in Europa si discute senza mandato del Parlamento ma la goccia che fa traboccare il vaso è che il governo ha un governo ombra di ottimati che cercano immunità per le decisioni da prendere. Io gradirei che il presidente facesse immediatamente chiarezza e si degni di venire in aula per comunicarci quello che sta succedendo”.
Gabbie di plexiglass in spiaggia. Ostia e Fregene dicono no
Al mare con i separé di plexiglass? «Mai e poi mai negli stabilimenti balneari di Ostia». La boccia così, senza mezze misure e con un sorriso strozzato in gola, Rosella Pizzuti, presidente del Sindacato Balneari di Ostia. «Piuttosto, la Regione Lazio dia subito la possibilità agli operatori di sistemare le loro strutture nella speranza di aprire al più presto». Altro che plexiglass in spiaggia. L'idea lanciata da un'azienda modenese per salvare, a loro dire, una stagione balneare fortemente a rischio in era coronavirus, non piace affatto a Pizzuti che l'apostrofa così: «Ma lei si immagina la temperatura che si potrebbe raggiungere all'interno di casette di plastica con la sabbia arroventata? Ma non scherziamo, per favore, gli stabilimenti del litorale hanno idee e soluzioni ben diverse e più praticabili».
Dagli ingressi contingentati, a chi sta pensando di privilegiare gli abbonamenti stagionali per rinunciare a quelli giornalieri, che fanno guadagnare parecchio vero, ma che provocherebbero inevitabili file agli ingressi e un numero elevato di accessi. C'è poi chi sta riflettendo sulla opportunità di...
Lombardia, blitz della GdF in regione: acquisizioni su Trivulzio ed Rsa, magistrati subito in azione 15 aprile 2020 Magistrati scatenati. In molti lo avevano previsto, anche noi di Libero. Nessuno, però, si immaginava un'azione tanto repentina, ancor pr
Magistrati scatenati. In molti lo avevano previsto, anche noi di Libero. Nessuno, però, si immaginava un'azione tanto repentina, ancor prima che l'emergenza sanitaria fosse conclusa. Si apprende infatti di un blitz della Guardia di Finanza in Regione Lombardia, nella mattinata di mercoledì 14 aprile, per alcune acquisizioni nell'ambito delle inchiese sul Pio Alberto Trivulzio e le altre Rsa dove è stato registrato un alto numero di vittime da coronavirus.
Nel dettaglio, si apprende che il nucleo di polizia economico finanziaria delle Fiamme Gialle hanno effettuato acquisizioni di documenti negli uffici del Pirellone nell'ambito dell'inchiesta in più filoni che vede al centro, come detto, il Pio Albergo Trivulzio e altre residenze sanitarie assistenziali (Rsa) milanesi per la gestione di ospiti anziani e pazienti nell'emergenza coronavirus.Alla vigilia, martedì 14 aprile, la GdF aveva lavorato fino all'1.30 del mattino negli uffici del Trivulzio, sempre per acquisire e sequestrare documenti, tra cui centinaia di cartelle cliniche, sulla base di un decreto a carico del direttore generale Giuseppe Calicchio e dell'ente, firmato dai pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi. La procura milanese indaga sulla gestione di ospiti anziani e pazienti e su presunte irregolarità che avrebbero favorito il contagio da coronavirus.
DiMartedì, sondaggio Pagnoncelli sulla fiducia: Berlusconi doppia Renzi, botto-Meloni. Il mistero-Giuseppe Conte
A DiMartedì di Giovanni Floris, il programma in onda su La7 nella puntata del 14 aprile, è il momento dei sondaggi di Nando Pagnoncelli. Diverse rilevazioni in "salsa-coronavirus", quelle proposte dall'istituto Ipsos. Ma colpisce più di tutte quella relativa alla fiducia dei leader politici. Stupisce, in particolare, per due ragioni. La prima, quella che appare un'inspiegabile fiducia nei confronti di Giuseppe Conte, quotata al 63 per cento. Insomma, secondo Pagnoncelli gli italiani credono in lui ed evidentemente apprezzano anche sceneggiate quali quella messa in atto venerdì sera a reti unificate. Il secondo dato a colpire è quello relativo a Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia che ha una fiducia pari al 30%, sempre più corposa, tale da valergli la conferma in seconda piazza. Quindi Matteo Salvini e Paolo Gentiloni, pari al 27 per ento. Seguono Nicola Zingaretti al 24% e Silvio Berlusconi al 20%, il doppio rispetto a Matteo Renzi, inchiodato al 10%, e a cui di fatto non sembra credere più nessuno.
Coronavirus, stretta del Viminale: "Gdf e degli ispettori del Lavoro all'interno di aziende, negozi e supermercati"
Anche una volta tornati al lavoro, non potremo dire di essere tornati alla normalità. Ovvio, ma a darne la conferma è una circolare firmata dal Viminale nella quale vengono esplicitati i controlli da parte degli ispettori del Lavoro all'interno di aziende, negozi e supermercati, affinché venga rispettata la distanza di almeno un metro tra le persone. Le disposizioni per far fronte al coronavirus si rivolgono anche alla Guardia di Finanza, il cui compito sarà verificare le autocertificazioni delle aziende.
Il provvedimento, a firma del prefetto Matteo Piantedosi, capo di gabinetto della ministra Luciana Lamorgese, specifica che "per quanto riguarda gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa, il provvedimento ribadisce l’obbligo di assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali piùdel tempo necessario all’acquisto di beni, raccomandando, altresì, l’applicazione delle misure di sicurezza". Queste si inaspriscono "per i casi in cui si richieda l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservativa e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione, come anche per la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino e la ricezione in magazzino di beni e forniture".
A DiMartedì di Giovanni Floris, il programma in onda su La7 nella puntata del 14 aprile, è il momento dei sondaggi di Nando Pagnoncelli. Diverse rilevazioni in "salsa-coronavirus", quelle proposte dall'istituto Ipsos. Ma colpisce più di tutte quella relat
Si infittisce di dettagli imbarazzanti, almeno per Giuseppe Conte, la vicenda "dell'ospedale a Palazzo Chigi" denunciata da Franco Bechis. Il presidente del Consiglio - secondo quanto riportato dal direttore del Tempo - non avrebbe acquistato una miriade di protezioni sanitarie (tra cui mascherine, gel, camici e bombole di ossigeno ndr) per l'intero governo. Non che questo avrebbe giustificato l'armamento di Conte giunto prima ancora che negli ospedali, dove c'era la reale necessità di tutelarsi, però sicuramente avrebbe spezzato una lancia a suo favore. E invece il premier ha acquistato tutto per sè e per i suoi più stretti collaboratori. "Perfino i ministeri dell’Interno e quello della Difesa che pure sovrintendevano a strutture delicatissime nella costruzione del fronte dell’emergenza - spiega Bechis - erano sprovvisti di dispositivi". Ma c'è di più, perché solo tre giorni prima di far partire gli approvvigionamenti di mascherine per Palazzo Chigi, in data 23 febbraio, Conte ribadiva a tutti l'inutilità delle mascherine. Così gli altri ministeri sono rimasti fermi fino a quando il dicastero dell’Interno, il 4 marzo, non si è mosso per acquistare valigette di pronto soccorso, e poi distributori Abs per gel igienizzante. "Solo nell’ultima settimana di marzo - prosegue il direttore del Tempo - il ministero dell’Interno ha proceduto all’acquisto (basato su una nota del 17 marzo) di 200 mascherine chirurgiche per la protezione del personale dipendente che assicura la presenza giornaliera in ufficio per attività dichiarate indifferibili". Come lui anche il ministero dell’Economia e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla faccia di quel Conte che predicava bene e razzolava male.
Mes, Matteo Salvini contro Silvio Berlusconi: "Dica quello che vuole, ma non è Milan-Inter"
Il Mes non mette zizzania solo nella maggioranza. Il via libera al Fondo salva-Stati di Silvio Berlusconi ha irritato anche Matteo Salvini. "Non è una questione di tifoserie - precisa il leader della Lega in merito all'unica misura proposta dall'Europa per far fronte al coronavirus -ma non è un derby Milan-Inter. Non esiste un Mes senza condizioni: Berlusconi o Romano Prodi possono dire quello che vogliono ma il Mes è stato istituito da un trattato, basta leggerlo".Le parole dell'alleato di centrodestra non lasciano spazio all'immaginazione. Il numero uno di Forza Italia, in collegamento con DiMartedì, ha ribadito la necessità, vista l'emergenza in corso, "di far sì che Conte non commetta gli errori che sta facendo: per esempio quello clamoroso di dire all'Europa sul Mes 'faremo da soli' e rinunciare così ad utilizzare i circa 36 miliardi che potremmo ottenere, senza condizioni, ovviamente dal Mes per consolidare il nostro sistema sanitario". Ma il problema è sempre lo stesso, le condizionalità. "Se uno chiede mille miliardi di euro li deve restituire - conclude Salvini a Radio anch'io -. Se accedi, questo fondo ti potrà chiedere tagli alle pensioni". E la Grecia ce l'ha dimostrato.
Otto e Mezzo tutto contro la Lombardia? Vittorio Feltri attacca Lilli Gruber: "Altro che il punto di Pagliaro..."
L'ossessione malsana e vergognosa di Marco Travaglio contro la Lombardia nell'ambito dell'emergenza coronavirus è sbarcata (così come sbarca almeno una volta a settimana) a Otto e Mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda su La7 nella puntata di martedì 14 aprile. E nel salottino radical-chic, pur zittito a più riprese da Alessandro Sallusti, impazzava il direttore del Fatto Quotidiano, che schizzava fango su Pirellone, Attilio Fontana, Lega, Giulio Gallera, Guido Bertolaso ed eccetera eccetera. Il tutto mentre, va da sé, la Gruber annuiva, come a sposarne ogni virgola del ragionamento. Circostanza che ha fatto sbottare Vittorio Feltri, il quale su Twitter ha detto la sua, mettendo in luce in poche righe le balle di Travaglio e la faziosità della conduttrice. "Travaglio se la prende con la Lombardia per il virus e dimentica che questa regione ha 10 milioni di abitanti, mentre le altre regioni ne hanno molti di meno", premette il direttore di Libero, e tanto potrebbe bastare per spiegare molte delle cronache legate al coronavirus. Infine, Feltri aggiunge: "Ha ragione Sallusti cara Gruber, altro che il punto di Pagliaro".
Coronavirus, Luca Zaia: "La chiusura non esiste più". Dal governatore del Veneto quello che il governo non dice
Il governo non parla chiaramente? Ancora una volta, a farlo, ci pensa Luca Zaia, il governatore del Veneto inizialmente colpito durissimo dal coronavirus e ad oggi miglior esempio in termini di contenimento e ripartenza. Il governatore leghista è stufo delle balle del governo, dei giri di parole, delle verità non dette, ed intervistato dal Corriere della Sera parte in quarta: "La fase 2? C'è già. Ma non l'abbiamo decisa noi. Possiamo essere d'accordo, ma l'ha decisa il governo. A noi spetta il compito di tutelare la salute dei cittadini. E di preparare la ripartenza". Zaia si riferisce al fatto cha ha deciso in autonomia una serie di riaperture e concessioni, dunque aggiunge: "Il Veneto è responsabile e assolutamente rispettoso delle regole. E al punto numero 1, da parte nostra, c' è la salute dei cittadini. Senza dubbi né fughe in avanti".Quando gli chiedono perché insista sul punto, Zaia spiega: "Lo dico perché penso davvero che il nostro primo nemico sia il ritorno alla fase acuta. Dal punto di vista sanitario, da una decina di giorni siamo in calo. Ci sono 825 posti in terapia intensiva, e altri ancora attivabili, oggi occupati da 240 persone. E va detto che in parecchi casi si tratta di una coda, persone già ricoverate da tempo. Sappiamo bene che questo virus richiede una lunga ospedalizzazione". Dunque, gli chiedono ancora lumi: perché afferma che "la Fase 2 c'è già"?. La risposta non lascia spazio ad ambiguità: "Nel senso che la chiusura non esiste più. Non c'è. È finita quando il governo ha delegato alle prefetture l' approvazione delle deroghe per le aziende che ritenevano di dover rimanere aperte. E probabilmente, grazie al silenzio assenso, molti hanno riaperto. Non entro nel merito, ma lo si vede dal traffico, dalle immagini dei tg, da tutto. Da amministratore, devo prendere atto che c' è più gente in strada. Ma non perché l'ho deciso io", sottolinea.
Giorgia Meloni, il perito sullo stalker che la minacciava: "È pericoloso, capacità di intendere e di volere grandemente scemata"
Il direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asl Roma3 si è pronunciato sullo stalker di Giorgia Meloni. "Raffaele Nugnes presenta una capacità di intendere e di volere grandemente scemata" ha riferito all'Adnkronos il perito nominato per valutare le condizioni dell'uomo che perseguitava la leader di Fratelli d'Italia. Nugnes si trova ai domiciliari dallo scorso 31 luglio per aver scritto messaggi minatori alla Meloni dalla sua pagina Facebook. "Io non l'ho mai incontrato - aveva detto nell'udienza del 29 gennaio scorso la diretta interessata - né a Garbatella né in altri posti di Roma. Ma dalla lettura di quei messaggi che mi sono stati segnalati la mia vita è cambiata". La Meloni aveva infatti confessato di essere impaurita, soprattutto per la figlia: "Io vivo spesso fuori casa e il mio stato d'ansia è enormemente cresciuto perché ho dovuto prendere particolari cautele. Non bastava più la baby sitter per controllare mia figlia".
Coronavirus, Franco Bechis contro Giuseppe Conte: "Siamo nelle mani di Capitan Schettino"
Mezza Europa si prepara a riaprire i battenti ed entrare nella famosa «fase 2». Non l' Italia, però: a due settimane dalla fine del lockdown ancora non si vede una strategia chiara, ed anzi le Regioni vanno sempre di più in ordine sparso. Lo scrive oggi Franco Bechis sul Tempo. Che attacca il premier Conte per la sua gestione dell'emergenza coronavirus, che paragona Giuseppi al capitano Francesco Schettino. Allora l'uomo al comando si preoccupò prima di tutto di trovare una scialuppa di salvataggio per se stesso e i suoi collaborato e solo una volta a terra pensò alle scialuppe per mettere in salvo gli altri passeggeri, e non fu possibile per tutti.Stesso film di oggi, con magazzini di palazzo Chigi pieni di protezioni per proteggere il premier e chiunque lavori con lui, e solo dopo che loro si sono messi in sicurezza, si è iniziato a pensare a tutti gli altri italiani. Purtroppo con gli stes si identici risultati di quella tragica notte del 2012. Siamo nelle mani dunque di capitan Schettino, e non è la cosa più rassicurante che ci sia. Ma purtroppo lo stesso identico copione si sta seguendo con la gestione della emergenza economica, su cui la guida è proprio inesistente, conclude Bechis
Striscia La Notizia, scandalo a Milano: cosa fanno i rom a chi viene ricoverato a causa del coronavirus
Altro scandalo svelato da Striscia La Notizia. Questa sera, martedì 14 aprile, Rajae sarà a Quarto Oggiaro, quartiere della periferia milanese dove alcune famiglie rom stanno approfittando del lockdown per impadronirsi abusivamente di case non abitate. Una storia non nuova purtroppo e che vede proprietari spesso ricoverati, in questo caso per coronavirus."Il problema vero – dichiara l’assessore alla Casa del municipio 8 Fabio Galesi – è che se Aler non interviene entro un’ora dall’occupazione, queste persone si insediano e non si riesce più a recuperare la casa". L’inviata di Canale 5, dopo aver documentato il modus operandi dei rom, riesce a intercettare due donne “abusive”, le cui ragioni però non convincono i residenti che da tempo chiedono maggiore tutela da parte delle istituzioni.
Emmanuel Macron, colpo di scena all'Eurogruppo: “Blocchiamo tutto”. Salta il Mes?
Un vero colpo di scena a ridosso della riunione dell'Eurogruppo. Protagonista l'impensabile Emmanuel Macron. Il tema è sempre lo stesso: gli "strumenti adeguati" ad aiutare gli Stati europei per affrontare la crisi provocata dal coronavirus. Ci sono però, come riportato dal Fatto Quotidiano, due importanti novità. La prima è che la Francia, che sembrava orientata a un patto con Berlino, si è invece schierata dal lato dell'Italia. Dall'Eliseo fanno sapere che ci deve essere un fondo europeo temporaneo di solidarietà "nel pacchetto iniziale Ue, altrimenti non daremo l'assenso al pacchetto globale". E ancora: "Faremo di tutto per aiutare gli amici italiani e salvare il principio di solidarietà". Il pacchetto prevede "prestiti" alla stregua del Mes con condizionalità light almeno inizialmente, la Bei (per cui i singoli Stati dovranno offrire il capitale di base ndr) e il programma "Sure", un'assicurazione contro la disoccupazione. Altra nuova è che la Bce è intervenuta sul mercato a favore dei paesi maggiormente colpiti dall'emergenza.
Alessandro Sallusti a DiMartedì, scontro con Bersani e Fornero: "La patrimoniale per pagare i respiratori? No"
"Se domattina ci mettono le mani in tasca perché non hanno i soldi per i respiratori, è tutta un'altra storia". Alessandro Sallusti dice no alla patrimoniale e ammutolisce in diretta a DiMartedì Pier Luigi Bersani ed Elsa Fornero, in collegamento insieme a lui con Giovanni Floris. Il direttore del Giornale non dice no a prescindere a un intervento fiscale, ma per dirla "alla Mes" con delle condizionalità precise. "I soldi non ci sono, è evidente. Per questo servirebbe un patto sociale tra partiti e tra politica e società per mettere in campo misure drammatiche in cambio di qualcosa. Penso che gli italiani non accetterebbe di tirare fuori un euro in cambio di niente, penso che accetterebbero se l'obiettivo fosse un cambio del sistema, cambiare il Paese". Scenario molto, molto utopistico.
Edward Luttwak a DiMartedì: "Abbiamo una notizia sulla magistratura, nel 2087...", bordata su pm e coronavirus
"Un sevizio ridicolo". Edward Luttwak esordisce in collegamento con DiMartedì smontando pezzo per pezzo il video appena mandato in onda da Giovanni Floris dagli Stati Uniti: "Ho verificato io di persona, nessun americano è respinto dagli ospedali perché sono pieni". Floris incassa con classe ("Avranno risolto tutto dopo che lo abbiamo realizzato") ma non può trattenere il politologo, un vulcano in eruzione sul coronavirus.
"Abbiamo una notizia che ci rende felicissimi - aggiunge con amara ironia -. La magistratura italiana ha comincianto un'inchiesta, sappiamo già che nel 2087 ci sarò alla Cassazione un giudice che non scrive la sentenza. Pensavo - conclude facendosi serio - che finalmente l'Italia avrebbe acquisito una magistratura europea". Una pia illusione. A Floris non resta che sorridere: "Non si giochi ora tutti i suoi cavalli di battaglia...".
“Basta Germania dei nipotini di Hitler”: Lannutti è fuori controllo, la replica di Renzi imbarazzante
Stavolta il senatore pentastellato Elio Lannutti c’è andato davvero giù piatto. Ma Renzi, nello scusarsi per lui, non è stato da meno. «L’offerta della Merkel, Sant’Angela patrona d’Europa? Su la testa: abbiamo subito fin troppo i diktat dei nipotini di Hitler e degli Stati canaglia suoi complici!», ha scritto su Facebook l’esponente del Movimento 5 Stelle, condividendo un articolo di Famiglia Cristiana sugli aiuti stanziati dall’Eurogruppo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Un articolo dal titolo già battagliero: “Pochi maledetti e subito, l’offerta della Merkel all’Italia in ginocchio”.
Lannutti attacca la Germania: la reprimenda di Fiano
I rumors scatenati dal post trasformano il bisbiglio in polemica roboante. E nel giro di poche ore sul web scoppia l’inferno. Il M5S è in imbarazzo e gli alleati di governo del Pd aizzano ancor di più la ressa. Intervengono tutti, da Renzi a Fiano, passando per la Fedeli. Vergogna e indignazione corrono sul web. Fiano irrompe sulla scena tuonando: «Nessun sincero democratico può accettare le parole orribili utilizzate dal senatore Lannutti nei confronti della Germania. Visto che non leggiamo ancora di prese di distanze nette nei confronti delle parole pronunciate da un parlamentare di maggioranza, sono io a scusarmi con il popolo tedesco». Non solo. Non pago, arrogandosi il deputato e responsabile Esteri della segreteria Pd, il ruolo di diplomatico “risolutore”, conclude pure aggiungendo: «Ridurre la storia e i suoi drammi a battute social fa orrore. E porta a indecenze come la citazione, sempre da parte di Lannutti, dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion».
Cuore sano, 7 consigli per mantenerlo sempre al meglio
Svolgere attività fisica moderata, almeno tre ore alla settimana, è fondamentale per preservare la buona salute del cuore e per ridurre il rischio di soffrire di malattie coronariche
Il cuore è il muscolo più importante del corpo e spesso non gli dedichiamo le cure che si merita, almeno fino a quando qualcosa non funziona più come dovrebbe. Le malattie cardiache sono una delle cause principali di morte di tutto il mondo. Per evitare questi problemi di salute, vi consigliamo di mantenere sano il vostro cuore.
Ma come si fa? Ve lo spieghiamo in questo articolo.