Attivare gli eurobond nell'ambito del controverso Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, ma senza i paletti dell'austerity, ossia senza un memorandum che obblighi i Paesi che richiedono il suo aiuto a misure lacrime e sangue. Evitando, in altre parole, scenari simili a quelli visti in Grecia con la Troika. E' quanto chiedono Italia e Spagna per fronteggiare la nuova crisi economica scatenata dalla pandemia di Covid-19. Ma alla prima teleconferenza tra i ministri delle Finanze Ue, Germania e Olanda si sono opposti a questa idea: che siano 'coronabond' con o senza Mes, per Berlino e L'Aja non è possibile concedere aiuti senza condizioni.
E' quanto emerso al termine della riunione 'virtuale' dell'Ecofin del 23 marzo. Secondo quanto avrebbe riferito il ministro Roberto Gualtieri dopo l'incontro con i colleghi europei, l'Italia, come la maggior parte dei Paesi e istituzioni Ue, avrebbe chiesto l'uso di tutte le risorse disponibili a livello europeo, comprese (ma non solo) quelle del Mes attraverso l'emissione di eurobond, senza alcuna condizionalità se non il loro uso per contrastare il coronavirus. Ma il fronte degli Stati più favorevoli all'austerity, che ha già dovuto cedere su Patto di stabilità e nuovo bazooka della Bce, non è intenzionato a cedere sull'ultimo baluardo di rigore rimasto. "L'Olanda è impegnata ad assicurare che una forma appropriata di condizionalità sia rispettata per ogni strumento utilizzato, come richiesto dall'attuale Trattato del Mes", ha fatto sapere il ministro olandese, riassumendo la posizione di questo fronte.
Il Coronavirus ci insegna che l’Europa dell’Austerity ha fallito: ora riscriviamola
Appartenere all’Europa significa condividerne i principi, primo fra tutti quello della #Solidarietà non solamente sancito dai Trattati, ma anche imposto dal senso di appartenenza a una casa comune, a una famiglia che non è semplicemente un luogo, o un non-luogo, ma anche una comunità che condivide obblighi e doveri, difficoltà e gioie.
Facciamo parte di una comunità fatta di istituzioni che in modi diversi, in ruoli distinti, o complementari, o paralleli, va verso un’unica direzione: garantire il benessere, la sicurezza la tranquillità e la felicità dei quasi 500 milioni di cittadini europei che ne fanno parte.
Oggi l’Italia affronta un momento complesso, l’approccio prioritario seguito è stato quello di garantire la salute e la sicurezza dei suoi cittadini, seguendo come stella polare il principio della trasparenza, con il quale tuttora sta gestendo un’emergenza che, lo si dica chiaramente, non è italiana, ma globale. Ci rendiamo conto che i costi per aver anteposto l’agire cristallino in difesa dei cittadini a tutto il resto sono e saranno alti, ma nulla vale più che la salvaguardia del loro benessere.
Draghi scende in campo, siamo in guerra servono subito risposte
Lungo editoriale dell'ex presidente della Bce sul Financial Times: il Coronavirus avrà effetti biblici. A Roma rumors di un governo tecnico sotto la sua guida
La pandemia di Coronavirus avrà degli effetti potenzialmente biblici su bilanci pubblici, privati e su milioni di lavoratori, per questo serve uno sforzo coordinato tra i paesi europei. E serve più debito pubblico. È il monito di Mario Draghi sul Financial Times che sembra rivolto ai capi di governo che si riuniranno domani al Consiglio europeo per trovare una soluzione alla crisi economica derivante dal Covid-19. Soluzione che è lontana dall'essere trovata.
"La pandemia di coronavirus è una tragedia umana di proporzioni potenzialmente bibliche. Molti oggi vivono nella paura della propria vita o in lutto per i propri cari. Le azioni intraprese dai governi per evitare che i nostri sistemi sanitari vengano travolti sono coraggiose e necessarie. Devono essere supportati'', scrive l'ex presidente della Bce alla fine di una giornata in cui in Italia è stato evocato più volte il suo nome come soluzione per guidare un esecutivo tecnico di unità nazionale. (riproduzione riservata)
Malanchini "Da Regione 4 milioni per finanziare terapie contro il Covid 19"
Malanchini “Da Regione 4 milioni per finanziare terapie contro il Covid 19”
I progetti potrebbero riguardare lo sviluppo di antivirali e di altri tipi di terapie per affrontare l’ epidemia di Covid-19.
“Regione Lombardia ha messo a disposizione 4 milioni di euro per dare una mano a chi si occupa di ricerca per trovare una risposta rapida contro il coronavirus. Già da domani sul sito www.openinnovation.regione.lombardia.it sarà aperta una manifestazione di interesse per coinvolgere altri soggetti, come le Fondazioni, a co-investire sui progetti che verranno selezionati”. Lo annuncia Giovanni Malanchini, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia.
“Alla manifestazione di interesse – sottolinea Malanchini – seguirà l’apertura di un bando semplificato per selezionare i progetti da finanziare. Saranno progetti per trovare terapie, sistemi di diagnostica e di rilevazione del virus. I progetti potrebbero riguardare lo sviluppo di antivirali e di altri tipi di terapie per affrontare l’ epidemia di Covid-19. Si tratta di un’altra dimostrazione concreta dell’enorme sforzo che Regione Lombardia sta facendo per affrontare questa grave emergenza”.
Il Tricolore come strofinaccio: bufera sul sindaco del Pd Gori
Polemiche per il gesto del sindaco di Bergamo che ha utilizzato la bandiera per lucidare una targa commemorativa nel corso dell’inaugurazione di un parco
Sta scatenando un mare di polemiche sul web, e non solo, il gesto a dir poco discutibile compiuto dal sindaco Pd di Bergamo Giorgio Gori nel corso dell’inaugurazione di un parco pubblico situato nel quartiere periferico di Valtesse.
Il primo cittadino, infatti, ha utilizzato la bandiera italiana come un semplice straccio per lucidare una targa. L’azione, immortalata dalle telecamere di una emittente tv, sta inevitabilmente facendo il giro della rete.
Durante la cerimonia di inaugurazione sono state svelate due targhe: una in memoria di Davide Ferro, noto ingegnere della zona deceduto in un incidente stradale, e l’altra dedicata a Lea Garofalo, una collaboratrice di giustizia uccisa dalla ‘ndrangheta.
Top ten dei bugiardi
Ecco la classifica motivata dei primi dieci bugiardi di tutta la storia. Segnalo che non c’è nemmeno una donna.
- Pinocchio
Circondato da un branco di adulti perfettini,
supponenti o traditori, si guadagna il ruolo di immeritato prototipo del bugiardo, anche se in realtà mente solo tre volte (contate) in tutto un libro. In compenso generazioni di bimbi verranno terrorizzati dagli adulti con la bugia che se non diranno la verità gli crescerà il naso.
- David Greenglass
Con una falsa testimonianza,sollecitata dai giudici americani, manda alla sedia elettrica nel 1953 la sorella e il cognato, gli innocenti coniugi Rosenberg, accusandoli di avere passato ai russi informazioni sulla bomba atomica.Spia conclamata, lui, grazie a questa falsa confessione riduce la sua pena a dieci anni di carcere (morirà a 92). E’ il prototipo del cattivo “pentito” giudiziario, spesso uno che ha compiuto azioni più odiose di quelli che accusa, che poi rimangono in galera mentre lui esce.
- Ser Cepparello
Protagonista della prima novella del Decameron e probabilmente realmente esistito. Era notaio e secondo Boccaccio, che evidentemente odiava la categoria peggio dell’Antitrust, questo lo induceva a vergognarsi di dire il vero. In punto di morte dice un sacco di balle al confessore, spianandosi la strada verso la santità e il culto devozionale senza che Dio abbia da eccepire. E’ capitato nella storia della Chiesa che alcuni santi siano stati rimossi, e quelli che avevano ricevuto la grazia protestassero: “E allora a noi il miracolo chi l’ha fatto?”
Mario Draghi, il grande italiano che salvò l’euro pronunciando soltanto tre parole
Il rischio che il Presidente della Bce debellò nell’estate del 2012 era la deflazione europea, Pil e prezzi negativi. La priorità era la crescita dell’Eurozona
Pubblichiamo un capitolo dell’ultimo libro del direttore Roberto Napoletano, “La grande Balla” appena uscito in libreria. Il capitolo è un omaggio all’allora presidente della Bce Mario Draghi nei giorni del suo addio all’Eurotower. La grandezza dell’operato di Draghi negli otto anni di mandato appare oggi di straordinaria attualità nel momento in cui la Bce si trova alle prese con una nuova terza grande crisi globale che appare addirittura superiore a quella del 2011.
Piccolo omaggio a un grande italiano. Mario Draghi. Ha firmato l’atto risolutore della grande crisi. Ha salvato in tempi di guerra l’euro e il lavoro possibile. Ha salvato l’Europa. Tre parole uscite dalla sua testa (“Whatever it take”, qualunque cosa serva) che sono lui: l’analisi empirica, l’intelligenza politica, il dono della sintesi. Quelle tre parole non sono nel testo consegnato dai ghostwriter, alla conferenza di Londra del 26 luglio 2012, nessuno dei colleghi banchieri centrali ne è informato. Esprimono il coraggio dell’uomo.
Rimediano all’errore fatale del suo predecessore, il francese Jean-Claude Trichet. Inchiodano la politica europea alle sue responsabilità e fanno di lui paradossalmente insieme il custode massimo dell’indipendenza monetaria e il tutore più rispettato della sovranità europea.
Chi era Ettore Majorana?
La fine del grande scienziato che lavorò con Enrico Fermi e "i ragazzi di via Panisperna" alle prime ricerche sull'atomo torna di attualità. Misteriosamente scomparso nel 1938, secondo la Procura di Roma era vivo e vegeto in Venezuela dal 1955 al 1959. Ma chi era Majorana? E che cosa sappiamo della sua scomparsa?
Chi l’ha visto? Era questo il titolo di una rubrica della Domenica del Corriere sulle cui colonne, il 17 luglio 1938, apparve il seguente annuncio:
“Ettore Majorana, ordinario di Fisica all’Università di Napoli, è misteriosamente scomparso. Di anni 31, metri 1,70, snello, capelli neri, occhi scuri, una lunga cicatrice sul dorso di una mano. Chi ne sapesse qualcosa è pregato di scrivere”.
Le ultime notizie sul giovane scienziato erano datate 26 marzo, quando da un hotel di Palermo aveva annunciato a un suo collega l’intenzione di imbarcarsi sul primo traghetto per Napoli. Poi non se ne seppe più nulla, e sulle varie congetture che seguirono gravò costantemente l’incertezza dell’avverbio “forse”: forse Majorana si suicidò gettandosi in mare; forse fu assassinato; forse scese dalla nave (o non vi mise affatto piede) e si ritirò in un convento; forse rimase in Sicilia, sua terra d’origine; forse si rifugiò in Sud America... «O forse in Germania, dove condusse studi top secret sull’energia nucleare al soldo dei nazisti» aggiunge Federico Di Trocchio, docente di Storia della scienza all’Università La Sapienza di Roma e autore di varie pubblicazioni sul caso Majorana.
L'ultimo tassello di questa misteriosa vicenda è di questi giorni. Majorana fuggì segretamente in Sud America. Lo afferma la Procura di Roma che dal 2008 sta indagando sulla vivenda. La tesi dei giudici si basa sull'analisi di una foto scattata in Venezuela nel 1955, in cui appare un signore, conosciuto con il cognome Bini. L'uomo ritratto risulta compatibile con i tratti somatici del fisico catanese.
Dove sta la verità? Per tentare di capirne di più proviamo a ricostruire lo svolgersi degli eventi cominciando dal primo elemento di ogni indagine: il profilo della vittima. O meglio, dello “scomparso”.
Coronavirus, Lega interpella Di Maio su esperimento cinese del 2015
"Il ministro Di Maio chiarisca subito con le autorità cinesi l'origine del Covid-19. Si riveda in proposito la puntata di TgR Leonardo del 16 novembre 2015 su Rai 3. Potrà constatare lui stesso la notizia secondo cui un gruppo di ricercatori cinesi aveva creato in laboratorio un super virus polmonare dai pipistrelli e topi". Lo afferma il capogruppo della Lega in commissione Affari esteri, Eugenio Zoffili.
"Abbiamo presentato in proposito un'interpellanza urgente. Nello stesso servizio venivano peraltro sottolineate anche le forti preoccupazioni per questo esperimento da parte della comunità scientifica internazionale. Nonostante le rassicurazioni cinesi, il rischio che potesse contagiare l'uomo era già evidente. Di Maio attivi subito tutti gli accertamenti del caso. La verità - conclude Zoffili - deve venire a galla".
Otto e mezzo, Patrizia Laurenti: le linee del comitato scientifico sul coronavirus seguite alla lettera da Conte
"Da seguire alla lettera". La dottoressa Patrizia Laurenti del Gemelli di Roma, in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo, chiarisce chi ci sia dietro ogni mossa di Giuseppe Conte. Il premier, presentato dalla stampa compiacente come il lider maximo dell'Italia nella peggiore crisi sanitaria ed economica dal Dopoguerra a oggi, qual è l'epidemia di coronavirus, non è nient'altro che il passacarte del Comitato tecnico-scientifico di Palazzo Chigi."Noi osserviamo il fenomeno giorno dopo giorno - spiega la dottoressa - e questo costituisce l'evidenza scientifica su cui il comitato si basa per orientare le decisioni politiche. Quelle indicazioni vanno seguite alla lettera, solo il loro rispetto ci permetterà di uscire da questa situazione".
Rabbia e rimozione, il destino crudele dei figli dei nazisti
I figli del male, i figli del nazismo. Incolpevoli ma spezzati in due tra l'affetto verso i propri genitori e il giudizio di condanna senza appello che la Storia ne da. Questo è stato il destino della maggior parte dei figli dei gerarchi del Reich. Tanto più quando i loro genitori, come nel caso di Hermann Göring per citare un nome noto, erano stati molto attenti a separare il loro ruolo politico dalla vita domestica. Bambini che avevano creduto che lo «zio Adolf» fosse una persona deliziosa, come era per la piccola Edda Göring, e si videro raccontare dai soldati americani un'altra amara verità.
Un dramma insomma, anche se un dramma dei vinti che nelle macerie di un'Europa distrutta dalla guerra è passato, comprensibilmente, in sordina. Perché un conto è declamare che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, un conto è metterlo in pratica. Di fronte a certi cognomi come Himmler, Bormann o Mengele, ci fu chi non rinunciò a propositi di vendetta postuma.
CartaBianca, Vittorio Feltri contro Walter Veltroni: "La catastrofe nell'umanità è lui"
Per comprendere il tagliente cinguettio di Vittorio Feltri bisogna tornare a CartaBianca, il programma di Bianca Berlinguer in onda su Rai 3, la puntata è quella di mercoledì 24 marzo. Tra gli ospiti in collegamento ecco Walter Veltroni, il quale ovviamente filosofeggia sull'emergenza-coronavirus, unico tema al centro del dibattito del talk-show di approfondimento politico. Uolter l'africano parla senza troppi giri di parole di catastrofe, ricorda come "seimila morti in Italia sono tantissimi, non accadeva dalla seconda guerra mondiale". Dunque chiosa sottolineando come "2,4 miliardi di esseri umani nel mondo sono in una condizione analoga alla nostra. Questo cambia il corso della storia". Discorsi che, per quanto condivisibili, non intercettano il gradimento di Vittorio Feltri. O meglio, è Veltroni in persona a non intercettarlo. Tanto che il direttore di Libero cinguetta, tranchant: "Veltroni vede catastrofi nell'umanità. Ha ragione: la catastrofe è lui". Amen, cala il sipario.
Coronavirus, in Italia militari russi e specialisti nella guerra batteriologica: cosa ha offerto davvero Conte a Putin?
Si torna allo scorso sabato, quando si è tenuta una lunga telefonata tra Giuseppe Conte e Vladimir Putin. Una vicenda passata ai raggi X in un appassionante articolo su La Stampa di mercoledì 25 marzo. Dopo il contatto, la Russia si è impegnata ad aiutare l'Italia nella guerra al coronavirus. Così, domenica sera, all'aeroporto militare di Pratica di Mare sono arrivati gli aiuti. Buoni, appunto, più per una guerra che per un virus. Il quotidiano torinese elenca cosa è arrivato sul nostro territorio: "Nove aerei Ilyushin con forniture russe e 100 specialisti nella guerra batteriologica, uomini che le agenzie russe definiscono esperti nel settore che hanno lavorato nell'eliminazione dei focolai di peste suina africana, antrace, nei vaccini contro Ebola e contro la peste".Ci si interroga, dunque: ma allora, esattamente, Putin quali forniture ci ha offerto? E a quale prezzo? Riprende Jacopo Iacoboni su La Stampa, spiegando che fonti politiche "di alto livello", hanno riferito che "tra quelle forniture russe l'80% è totalmente inutile, o poco utile all'Italia. Insomma, poco più che un pretesto". Giusto per intendersi, la Cina ha spedito ventilatori polmonari e mascherine, la cui utilità pratica non è difficile da comprendere. Nel dettaglio, le forniture russe, sarebbero "attrezzature per la disinfestazione batteriologica di aree, un laboratorio da campo per la sterilizzazione e la profilassi chimico-batteriologica, e attrezzature di questo tipo". Ed è qui che si arriva al cuore del retroscena, un poco inquietante: secondo le stesse fonti, la vera contropartita della chiamata Conte-Putin sarebbe geopolitica e diplomatica. Già, la Russia è fisicamente entrata sul territorio italiano; a Conte, da par suo, non è affatto dispiaciuto consolidare la giù buona relazione politica e personale con Mosca.Il punto è che gli esperti mandati da Mosca sono medici militari.
Coronavirus, il cinese in autoisolamento: "Perché ha ragione la Lega", lo schiaffo a Giuseppe Conte
«Ma come si fa! Ci sono i vestiti nell'immondizia! L' appartamento mi sembrava a posto, a parte un po' di confusione e tanta polvere, e invece dopo 12 giorni mi sono accorta che dentro ad alcuni sacchetti ci sono dei vestiti: roba da matti! Ma io dico: capisco che sono giovani, qui non hanno famiglia, ma mi sembra incredibile una cosa del genere». Xia Weihong, 48 anni, sposata e mamma di tre figli ormai cresciuti, appena è rientrata dalla Cina a Pontevigodarzere - una frazione di Padova - ha deciso di mettersi in isolamento. Era partita la sera del 22 gennaio per Qingtian, dove vive la madre, ma l' esplosione del Coronavirus l' ha costretta a rientrare in fretta, dopo appena 4 giorni. «Wuhan, dove è cominciato tutto, è distante mille chilometri dalla mia città, però il rischio era comunque troppo alto». A Pontevigodarzere Weihong è titolare di un frequentato ristorante cinese che si chiama "Grande Shangai" e mentre parliamo al telefono sta pulendo uno degli appartamenti di solito a disposizione del personale: è qui che ha deciso di trascorrere la sua "quarantena". «Prima c' era un cameriere bengalese. Ora è tornato a casa, ma questa cosa dei vestiti proprio non la capisco Comunque sto bene, grazie, ho solo un po' di allergia per colpa della polvere. Stavo bene anche appena tornata, ma era meglio prendere questa precauzione».
Vittorio Feltri, lettera a Salvini: "Caro Matteo, se ci sei batti un colpo"
Caro Matteo Salvini, ti è noto che ho sempre apprezzato la tua attività di politico instancabile.
In pochi anni hai portato la Lega dal 4 per cento (cioè dal coma) ai fasti del 30 e rotti per cento. Basterebbe questo a consacrarti quale grande leader e credo che nessuno abbia la faccia di tolla per negare questa evidenza. Poi ti sei trovato immischiato nella brutta storia della crisi di governo, che molti attribuiscono alla tua responsabilità.
Non sono d' accordo. Penso che guidare il Paese in società con Luigi Di Maio fosse difficile come andare a letto con la suocera ultra settantenne.
Per cui sorvolo su tale incidente che già ha alimentato troppe discussioni vane. Piuttosto mi focalizzerei sul presente, denso di problemi.
Mi soffermo un attimo su Giuseppe Conte, il quale non ti risulta simpatico. Sapessi a me... Se costui se ne sta in panciolle a Palazzo Chigi, un pizzico di colpevolezza è pure tua. Allorché lo incoronaste premier, tu dove eri? Sapevi chi fosse? Io e circa 60 milioni di italiani non lo conoscevamo, e ce lo siamo beccati lo stesso, per giunta affiancato da tale Rocco Casalino che solo a vederlo alle spalle (e sottolineo alle spalle) i miei nervi si attorcigliavano.
Marco Travaglio a Otto e mezzo: "Quella di Conte non era una diretta Facebook". Supera se stesso
"Non era una diretta Facebook". Marco Travaglio sfiora il surrealismo a Otto e mezzo. Chiamato a difendere il premier Giuseppe Conte da Lilli Gruber, il direttore del Fatto quotidiano supera se stesso, ribadendo come le accuse al premier per il discorso di mezzanotte siano state pretestuose e pregiudiziali.
Addirittura, quel discorso era "una normale comunicazione che usava i canali della presidenza del Consiglio". Che strano, evidentemente il boom di "like" evidentemente erano al sito di Palazzo Chigi e non alla pagina personale di Conte. Vietato criticare il premier dunque.
"Alcuni che rosicano - conclude Travaglio - criticano Conte se si è messo la pochette o meno, hanno scoperto che non è un pirla e rosicano. Le critiche pretestuose al governo di alcuni sono cialtronaggine".
Calano ancora i contagi, ma aumentano i morti
Calano ancora i contagi in Italia, ma aumenta il numero dei decessi. I dati sono quelli che come di consueto fornisce la Protezione civile nel bollettino serale. I positivi sono aumentati di 3612 unità. Ieri erano 3780. Assistiamo dunque per il terzo giorno consecutivo a una lieve contrazione del contagio. Purtroppo aumentano i decessi, che oggi sono 743 mentre nel precedente bollettino erano 601. I guariti sono invece quasi raddoppiati: sono 894 contro i 408 del giorno precedente.
Borrelli chiarisce sul numero dei positivi
Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in una intervista aveva parlato di un numero di positivi molto maggiore di quello comunicato giornalmente in conferenza stampa. E rispondendo a una domanda, ha spiegato che si riferiva empiricamente ai positivi asintomatici per i quali non è previsto il tampone.
Disgustati da Gori, il 26 febbraio a cena con la moglie invitava Bergamo a uscire
Paolo Franchi si definisce “disgustato” dall’atteggiamento di Giorgio Gori. Il regista, in un lungo post su Facebook, racconta quanto accadeva il 26 febbraio con tanto di foto. “Giorgio Gori – scrive – il 26 febbraio invitava i bergamaschi a uscire, fare shopping, a mangiare la pizza con la moglie soubrette quando l’ospedale di Alzano Lombardo era in tilt e i medici di Bergamo gridavano l’allarme e dicevano che sarebbe successo un disastro. Superficialità, vacuità, irresponsabilità, incapacità. Per l’economia questo e altro”.
Gori è l’ennesimo sindaco macchietta. Come Sala e Zingaretti dovrebbe, alla fine della strage in corso, prendere atto dei propri errori e dimettersi. Per la vostra stupidità sono morte persone.
Coronavirus, i medici contro Zingaretti: "In guerra a mani nude"
Cinque sindacati attaccano la Regione: "Servono protezioni e compra App". E gli ospedalieri si rivolgono alla Procura
Altro che App, servono i Dpi (dispositivi di protezione individuali), oltre ai tamponi e ai prelievi a domicilio. La «prescrizione» è firmata da ben 4 sindacati dei medici di famiglia, in rivolta contro la Regione Lazio. Messa all’indice anche dall’Anaao, il sindacato dei medici ospedalieri, che ha presentato un esposto in Procura. Mentre l’Ordine dei medici di Roma e provincia chiede che non «si peggiori l’attuale drammatica situazione mandando in guerra medici e tutto il personale sanitario con le scarpe di cartone e senza elmetto. Non è tollerabile in un paese civile. Obbligare proprio i medici a contrastare il nuovo coronavirus a mani nude cercando, per di più, di arruolare giovani professionisti, in maggioranza donne, e mandarle allo sbaraglio non è più accettabile».
I 4 sindacati dei camici bianchi ricordano, infatti, che «il Governo Conte ha stanziato soldi per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Tali fondi dovevano essere utilizzati per l’assunzione di unità speciali per fronteggiare la pandemia in essere. Le Unità formate devono essere dotate di tutte le misure di biocontenimento adatte. E la Regione Lazio che fa? Compra la progettazione di una APP, a chissà quale costo, e propone l’utilizzo di strumentazioni per monitorare a distanza i pazienti in quarantena.
Giuseppe Conte, schiaffo a Meloni, Salvini e italiani: "Riferirò in Parlamento ogni 15 giorni, ne usciremo migliorati"
Il premier fa la grazia alla democrazia: "Riferirò in Parlamento ogni 15 giorni, io o un ministro", spiega Giuseppe Conte nella conferenza stampa per "spiegare" nel dettaglio il decreto chiudi-Italia annunciato sabato a mezzanotte, via Facebook. Dopo il vertice con le opposizioni di lunedì sera a Palazzo Chigi, chissà se Matteo Salvini e Giorgia Meloni saranno soddisfatti della "magnanima concessione".Politicamente è questa la notizia maggiore della conferenza stampa, ma c'è un altro passaggio che lascia piuttosto interdetti. Smentendo le indiscrezioni che vogliono il governo già pronto ad estendere il "lockdown" dei negozi e attività non essenziali addirittura fino a luglio, Conte ne approfitta per un sermone agli italiani: "Questa è una prova durissima. In queste giornate costretti a stare a casa avremo più tempo per riflettere sulla nostra vita. E ne trarremo insegnamento". L'epidemia insomma come occasione per cambiare stile di vita, "riconvertirsi". Roba alla Greta, vagamente new age, a pochi minuti dal nuovo tragico bollettino sui morti, di nuovo in impennata.
Bergamo, ora il dem Gori piange: “Ho sottovalutato l’emergenza. Ora situazione disperata”
Bergamo, 20 mar – “Chiedo aiuto alle altre regioni e agli altri Paesi che hanno avuto la fortuna di non trovarsi sulla linea di primo impatto di questo flagello. I bergamaschi sono andati ovunque, per qualunque alluvione o terremoto, in Italia e fuori, abbiamo sempre aiutato tutti. Adesso tocca a noi ricevere soccorso“. E’ questo l’appello del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che intervistato dall’Huffington Post cerca di fare il punto della situazione sul disastro coronavirus in territorio orobico. Gli inviti rivolti ai bergamaschi a uscire e vivere normalmente la propria quotidianità sono archiviati da un pezzo.
Sforzi insufficienti
Nonostante Bergamo e Lombardia abbiano “un ottimo sistema sanitario, forse il migliore del nostro Paese”, la situazione rimane al collasso. Gli sforzi, ingenti, fatti per arginare l’emergenza, appaiono come palliativi. “Agli ospedali pubblici si sono affiancati anche quelli privati. Si sono moltiplicati i posti letto, inventati nuovi spazi per le cure intensive. Eppure non basta. Le persone che avrebbero bisogno di essere ricoverate e curate sono molte di più”.
Coronavirus, Zingaretti se la rideva: “Solo isteria, è peggio l’influenza”
“Ecco come Zingaretti pochi giorni fa si sollazzava, rideva e scherzava sui contagi CoronaVirus dimostrando di non avere compreso la gravità della pandemia. Avete capito perché oggi ci sono 233 contagiati (24 in condizioni critiche) e 6 morti in Italia?”.
Lo riporta Radio Savana sul suo profilo Twitter.
DiMartedì, Pietro Senaldi sull'emergenza coronavirus: "Record di morti, Italia modello di che cosa?"
Siamo a DiMartedì, il programma di Giovanni Floris in onda su La7. La puntata è quella del 24 marzo. E, come sempre, c'è ospite Pietro Senaldi, in collegamento, come imposto dal coronavirus. E il direttore di Libero fa il punto proprio su questo maledetto Covid-19 e sulla gestione dell'emergenza in Italia, che in molti ci vendono come "modello", a partire da Giuseppe Conte, che ripete il ritornello in modo ossessivo. Come se volesse convincerci. Ma Senaldi dissente, e lo spiega chiaro e tondo: "Continuano a dire che siamo il modello - premette -, ma i conti si faranno alla fine e il paese che avrà più morti sarà quello che ha sbagliato. Purtroppo siamo avanti nella classifica dei decessi, anche rispetto alla Cina che ci ha anticipato", ha concluso. Già, Italia modello di che cosa?
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La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
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Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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Spiaggia Dune di Sabaudia La Spiaggia Dune di Sabaudia è situata nel comune di Sabaudia e fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934.... -
Le 10 spiagge più belle della Liguria | Skyscanner Italia
Calette cristalline, spiagge attrezzate e baie tutte da fotografare: sono le spiagge della Liguria, per un viaggio tra borghi marinari, aree marine pr... -
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