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Ugo Grassi, il paradosso allucinante sulla clausola anti-defezione
Il senatore Ugo Grassi, eletto tra le fila del Movimento 5 stelle, ha ufficializzato il suo passaggio alla Lega. Proprio Matteo Salvini gli ha dato il benvenuto ufficiale; mentre il suo ex capo politico, Luigi Di Maio, l'ha invitato a dimettersi per aver tradito il mandato degli elettori. Il cambio di casacca dei parlamentari è una pratica legittima e consuetudinaria nella politica italiana, permessa dall'art. 67 della Costituzione che stabilisce la libertà dei parlamentari, e conseguentemente esclude il vincolo di mandato. Su questo argomento divisivo, il neo senatore leghista Ugo Grassi aveva espresso la sua netta posizione il 23 febbraio 2018 (alla vigilia delle elezioni) sul blogdellestelle.it, portale di comunicazione ufficiale del Movimento.In un lungo articolo, Ugo Grassi si scagliava contro gli esperti in diritto costituzionale, sostenendo una tesi secondo cui una clausola anti-defezione per cambio di casacca in parlamento non sarebbe incostituzionale.
Moriranno pazzi. Fuorilegge è Facebook e non CasaPound. Le opinioni non si censurano
Moriranno pazzi, perché non sapendo come liberarsi di CasaPound avevano mandato avanti Facebook. Ma gli è andata male. La legge sta con la Tartaruga e non con Zuckerberg (nella foto con la maglietta adatta all’occasione). E quindi si può tornare a cliccare “mi piace” su una pagina tanto indigesta ai nemici della libertà di opinione.
Se si registrassero i boati, la rete ieri era abbastanza tumultuosa. A sinistra i Fianistei che lacrimavano attoniti con tante di quelle imprecazioni che il buon Bergoglio dovrà faticare assai a non trasformarle in peccati mortali. Dall’altra parte, la gioia di chi è palesemente stufo di una censura a senso unico.
Le voragini dell’Unità scaricate sugli italiani. Conte “regala” al Pd 81,6 milioni
Conte paga i debiti de l’Unità coi soldi degli italiani. Ben 81,6 milioni di euro, mica spiccioli. Come si legge sul Giornale, la presidenza del Consiglio dei ministri non ha infatti proposto appello contro le tre sentenze del tribunale di Roma che la condannano a pagare alle banche creditrici i debiti di Unità spa. Debiti assunti anni fa dai Democratici di Sinistra che allora aveva nelle sue file moltissimi dei dirigenti e parlamentari che oggi sono nel Pd.
Sondaggio di “Porta a Porta”: le Sardine rubano voti solo a Pd e M5S, FdI da record
Perde tre punti l’area dei partiti che sostengono il governo. Solo il Pd si mantiene stabile con il 18%. Scendono dell’1,5% i 5 Stelle con il 17,5 e di ben 2 punti Italia Viva di Matteo Renzi fermandosi al 3,5 per cento. Leu è data all1,5%. Questo l’esito della rilevazione di Noto Sondaggi per Porta a Porta in onda questa sera. Nell’area dell’opposizione, invece, cala di 2 punti la Lega di Matteo Salvini che resta comunque di gran lunga primo partito con il 31,5 per cento. Continua a salire Fdi: il partito di Giorgia Meloni guadagna l’1,5 e si attesta al 10,5%. Forza Italia è al 6,5%. Sommando i partiti delle due aree, quella di governo e quella di opposizione, sono ben 10 i punti di scarto: il centrodestra è al 50,2% mentre centrosinistra con M5S al 40,5.
Salvini: «Non prendo il volo di Stato per andare in vacanza. Quello lo faceva qualcun altro…»
Non ci sta. Voli di Stato per cose di partito? Adesso è troppo. Alla notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’ufficio Matteo Salvini risponde secco: «Non prendo il volo di Stato per andare in vacanza. Quello lo faceva qualcun altro». Non lo nomina ma il riferimento è chiaramente a Matteo Renzi, finito nel mirino dei 5Stelle per la sua vacanza a Courmayeur con la famiglia. E per i costi stellari del suo Air Force personale.Non ci sta. Voli di Stato per cose di partito? Adesso è troppo. Alla notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’ufficio Matteo Salvini risponde secco: «Non prendo il volo di Stato per andare in vacanza. Quello lo faceva qualcun altro». Non lo nomina ma il riferimento è chiaramente a Matteo Renzi, finito nel mirino dei 5Stelle per la sua vacanza a Courmayeur con la famiglia. E per i costi stellari del suo Air Force personale.E ancora: «Oggi ho scoperto che mi hanno indagato per i voli di Stato perché da ministro che si occupa di polizia e vigili del fuoco andavo a inaugurare le caserme usando gli aerei della polizia e dei vigili del fuoco. Vedi te che personaggio particolare che sono…», ha aggiunto ironico il leader della Lega.
Violentata in un pollaio, la terribile testimonianza della vittima: «Ho visto la morte in faccia»
«Mi ha legata e frustata. Ho visto la morte in faccia». È il drammatico racconto esclusivo a Pomeriggio Cinque della 53enne Patrizia, sequestrata e violentata in un pollaio. Una violenza che si è protratta per oltre un mese nelle campagne tra Rufina e Pontassieve nel fiorentino. L’uomo è ora nel carcere di Sollicciano. «Un mio ex cognato mi ha invitato a discutere di alcuni problemi di famiglia. Mi sono fidata, mi hanno portato in un camper e mi hanno offerto una bibita analcolica da bere. Non ho fatto in tempo a bere il terzo bicchiere che ho sentito la testa pesante. Barcollavo dal sonno. Riuscivo a sentire quello che mi dicevano, ma non avevo la forza di parlare. Mi sono addormentata. La mattina dopo mi hanno preparato la colazione e uno dei due mi ha chiesto di andare a raccogliere le uova».
Trump contro il Time: “Greta lavori piuttosto sulla sua gestione della rabbia. Rilassati!”
Ma perché Greta Thunberg non va a scuola anziché in barca a vela? Donald Trump contesta la decisione della rivista americana Time di indicare la 16enne attivista Greta Thunberg in prima linea nella lotta contro i cambiamenti climatici come persona dell’anno 2019. “Veramente ridicolo – ha twittato il presidente -. Greta dovrebbe lavorare sul suo problema di gestione della rabbia, poi andare a vedere un buon vecchio film con un amico! Rilassati Greta, Rilassati!”. Ha dimenticato che dovrebbe andare a scuola. Comunque, nonostante Greta, che ha ipnotizzato i cosiddetti grandi della Terra, la politica ecologica è un tema serio.
M5s, Stefano Lucidi annuncia l'addio in diretta a Tagadà: "Vado con Salvini, impossibile fare politica"
Nel giorno della bagarre in aula e del voto sul Mes, poco prima che la discussione arrivasse in Senato, hanno iniziato a circolare indiscrezioni su tre o cinque M5s che, a Palazzo Madama, potrebbero lasciare Luigi Di Maio per passare alla Lega di Matteo Salvini. Una rivolta dovuta proprio all'appoggio grillino al fondo salva-Stati, un tradimento totale delle intenzioni pentastellate. E tra i nomi di chi sarebbe pronto a mollare le cinque stelle, quello del senatore Stefano Lucidi, il quale è stato intercettato dai microfoni di Tagadà - il programma di Tiziana Panella in onda su La7 - proprio nei momenti in cui la notizia iniziava a circolare.
CasaPound vince contro Facebook: «Tutte le nostre pagine riattivate, sconfitto il bavaglio»
CasaPound vince contro Facebook. Il Tribunale Civile di Roma ha accolto il ricorso presentato in seguito alla disattivazione della pagina ufficiale avvenuta il 9 settembre scorso. E ha ordinato a Facebook «l’immediata riattivazione della pagina dell’Associazione di Promozione Sociale CasaPound». È quanto si legge nella sentenza a firma del giudice Stefania Garrisi. Si parla di «accoglimento totale» del ricorso. Il Tribunale di Roma ha inoltre fissato la penale di 800 euro per ogni giorno di violazione dell’ordine impartito, successivo alla conoscenza legale dello stesso. Ha condannato Facebook alla rifusione delle spese di giudizio, liquidate in 15.000 euro.
Voli di Stato, Salvini indagato per abuso d’ufficio. La Corte dei Conti archivia, la Procura insiste
Un’altra indagine della Procura di Roma su Matteo Salvini. Il leader della Lega è nuovamente nel mirino dei giudici romani. Salvini è indagato per abuso d’ufficio nell’inchiesta su alcuni voli di Stato utilizzati quando era anche ministro dell’Interno. La notizia è riportata dal Fatto Quotidiano e dal Corriere della Sera.
Salvini nel mirino della Procura di Roma
La questione, scoppiata in seguito ad alcuni articoli di stampa, era già passata al vaglio della Corte dei Conti che aveva archiviato il dossier. Infatti non aveva riscontrato anomalie di natura erariale e aveva passato i fascicoli alla Procura romana.*
Vittorio Sgarbi a Sutri "scippa" al Pd anche il suo ex avversario Lilli Di Mauro, "un poeta omosessuale"
Vittorio Sgarbi è ancora sindaco di Sutri, ma con una nuova maggioranza con l'ex avversario alle elezioni come vicesindaco. Si tratta del piddino Lilli Di Mauro, "un poeta omosessuale di grande sensibilità" come lo definisce il critico d'arte in un'intervista al Corriere della Sera. "Ci siamo ritrovati da subito nell'amore per la bellezza, per Pasolini - ha precisato. Lui si fa garante della politica locale. E io posso dedicarmi alle mostre o a Caffeina Christmas Village".
Sondaggio Ixé, boom di FdI. Le sardine fanno le sceneggiate, i voti vanno al centrodestra
Il sondaggio di Ixé diffuso da Bianca Berlinguer non lascia spazio ad equivoci. Le sardine vanno in piazza, i voti vanno al centrodestra. Con una crescita che è costante, soprattutto per Fratelli d’Italia. Le intenzioni di voto degli italiani sono chiarissime, al di là della propaganda messa in campo dalla sinistra. E quindi al di là delle “miti” sardine e della criminalizzazione dell’avversario.
I dati del sondaggio Ixé
Durante Cartabiancala lettura del sondaggio Ixé fotografa la situazione. La Lega è al 31,2%. Il Partito Democratico insegue ma con notevole distacco. È sopra il 20% (unica rilevazione che lo dà oltre questa soglia). Secondo la rilevazione il MoVimento 5 Stelle è al 15,9%. Di conseguenza continua la crisi dei pentastellati, a maggior ragione adesso che c’è di mezzo il Mes. Cresce notevolmente Fratelli d’Italia, che raggiunge l’11%, . Nel sondaggio di Ixé Forza Italia è al 7,4% mentre Italia Viva arranca ancora al 3,6%, avvicinata da +Europa che è al 3%.
Biraghi nella bufera, Salvini lo difende: «Vedono fascisti e razzisti ovunque, sono solo ignoranti»
«Fascisti ovunque, razzisti ovunque…? No, semplicemente ignoranti ovunque. Un abbraccio Cristiano». Così su Twitter Matteo Salvini esprime la sua vicinanza a Cristiano Biraghi, finito ieri nella bufera per i parastinchi personalizzati usati durante il match contro il Barcellona, costata all’Inter l’eliminazione dalla Champions. Qualcuno ci ha infatti letto un richiamo all’ideologia fascista e sui social è montata subito la polemica. Molti utenti (i soliti odiatori di sinistra) lo hanno insultato e accusato di fascismo. Sia il giocatore che il club nerazzurro sono dovuti intervenire, chiarendo che i parastinchi inquadrati in televisione riportano l’immagine di un elmo spartano, simbolo caro a Biraghi, fan del film Trecento. Quanto alla scritta Vae Victis (guai ai vinti), questa è vissuta dal giocatore come un’incitazione a vincere in campo.
Rampelli chiede le dimissioni di Fioramonti: “Sull’Eni dichiarazioni inaudite”
«Il ministro Fioramonti si occupi dello stato devastante della scuole e dell’università italiana, si preoccupi di lavorare per aumentare i fondi per la ricerca. Non è suo compito, per fortuna, quello di destabilizzare una delle poche realtà di eccellenza che l’Italia vanta in tutto il mondo. Le sue affermazioni sono di una gravità inaudita, non solo perché non gli competono ma anche perché l’Eni è una società quotata in borsa, una società che opera in aree – oltre che in settori – particolarmente delicati e che rischia di subire ritorsioni per frasi di un ministro della Repubblica che parla a vanvera. Infine la smetta con l’ostentazione dell’inglese, frammisto al romanesco. Rappresenta l’Italia, la cui lingua è l’italiano». È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
Ue, Italia prima tra i Paesi scettici: il sondaggio che dà ragione a Giorgia Meloni
La reputazione dell'Ue in Italia è ai suoi minimi storici. Lo rileva l'annuale sondaggio realizzato dalla società Kanter per il Parlamento europeo. Nell'anno 2019, l'Italia è per la prima volta all'ultimo posto tra gli Stati membri che ritengono l'appartenenza all'Unione europea "una cosa positiva". Solo il 37% degli italiani(5 punti in meno rispetto al 2018) apprezza l'appartenenza all'Ue. La percentuale è analoga a quella della Repubblica Ceca, ma alla voce di coloro che reputano l'Ue "una cosa negativa" battiamo i cechi 17% contro 14%. L'unico Stato che supera l'Italia nel ritenere esplicitamente l'Ue come "una cosa negativa" è il Regno Unito con il 24%. E, alla luce del voto di 3 anni fa per la Brexit, ci mancherebbe. La media europea di coloro che ritiene positiva l'appartenenza all'Ue è del 59%, in leggero calo rispetto al 62% del 2018.
Le Iene inchiodano Conte: ecco la parcella che inguaia il premier
Nonostante le smentite, spunta la parcella per le prestazioni rese insieme ad Alpa. E c'è anche la firma del premier
La parcella fumante continua a tenere banco. L'inchiesta de Le Iene sul passato lavorativo di Giuseppe Conte porta a nuove rivelazioni, che mettono in ulteriore difficoltà il presidente del Consiglio.Nel mirino quel documento che attesterebbe nei fatti l'esistenza di un rapporto di collaborazione professionale tra il premier e il professor Guido Alpa, prima del concorso per un posto vacante di docente ordinario di Diritto Privato all’Università di Caserta, poi assegnato proprio al sedicente avvocato del popolo.
La tesi delle iene è chiara. Come si può leggere sul sito del fortunato format di Italia Uno, scrivono: "Il presidente del Consiglio Conte ha mentito agli italiani sul concorso con il quale nel 2002 è diventato professore ordinario di diritto privato all’Università di Caserta Luigi Vanvitelli? Il professor Guido Alpa, già mentore e amico di Giuseppe Conte, era incompatibile nel ruolo di commissario d’esame di Giuseppe Conte?".
Xinjiang, la guerra della Cina al Movimento islamico del Turkistan orientale
Un documentario fa luce sulla sfida cinese al terrorismo islamico. Nello Xinjiang Pechino sta combattendo una guerra silenziosa contro l’East Turkistan Islamic Movement (Etim)Lo Xinjiang è minacciato dalla strategia separatista del Movimento islamico del Turkistan orientale (Etim).Considerata un'organizzazione terroristica dalle Nazioni Unite, l'Etim - che vanta pure profondi legami con gli altri gruppi terroristici internazionali - nel corso degli anni ha causato innumerevoli attentati nella regione più occidentale della Cina con l’obiettivo di separarla dal resto del Paese.
A fare luce su questo aspetto, totalmente ignorato dall’opinione pubblica occidentale, ci sta pensando l’emittente televisiva Cgtn, che ha mandato in onda un nuovo documentario di denuncia sul terrorismo a Urumqi e dintorni. Si intitola "The Black Hand" ed è utilissimo per approfondire una questione trattata con fin troppa superficialità dai media mainstream.
Ma queste "sardine" possono tentare chi vota centrodestra?
Le abbiamo «pizzicate» perché davvero ci avevano incuriosito e, forse, perché temevamo quello che purtroppo è accaduto: la sardina come ultimo travestimento. A Mattia Santori, che del movimento è il leader, proprio Il Giornale aveva chiesto se si potesse nuotare libere come hanno fatto, a Bologna, appena erano emerse o se invece il rischio sarebbe stato di finire nella rete a strascico della sinistra spennacchiata, degli intellettuali in disarmo.
Anche lui aveva compreso il pericolo e riconosciuto: «Il rischio c’è, ma io credo che riusciremo ad avere gli anticorpi». E infatti le prime sardine, che sono appunto Matteo, Giulia, Andrea, Roberto, fino a ieri, a Repubblica, hanno ripetuto che non hanno nessuna intenzione di candidarsi, ma più lo ripetono e più, a sinistra, li vogliono eleggere.Romano Prodi se ne è appropriato. Ha detto: «Sono formidabili, ma nessuno le colonizzi» compiendo in pratica quello che negava. Paolo Gentiloni le ha accarezzate: «Mi sono piaciute moltissimo». Mario Monti ormai è una sardina al valore: «Le guardo con molto interesse. Scendere in piazza con loro? Perché no?». Riguardatevi la puntata dell’Aria che tira del 18 novembre e capireste che a minacciare questi ragazzi, per certi versi scanzonati e sicuramente dalla faccia giovane e senza ghigno, non è la destra che anzi li ha «svegliati e portati in piazza», ma il solito reparto di accademici, giornalisti, artisti, emeriti, insomma, i dottor Balanzone che vogliono insegnargli a fare le sardine.
Di Maio disperato, i grillini passano alla Lega e lui si appella ai magistrati: "Potreste indagare Salvini"
Luigi Di Maio si è evidentemente sentito parecchio toccato dai rumors sui cinque grillini pronti a passare alla Lega, perché non appena ne ha avuto modo ha subito replicato. "Matteo Salvini ha capito che questo governo va avanti e ha deciso di aprire il mercato delle vacche: mi auguro che non partecipi nessuno". Peccato però che a riferire le voci girate quest'oggi sono stati gli stessi senatori impegnati nella discussione sul Mes e non il leader leghista che, anzi, ha riferito "di non aspettare nell'immediato alcun passaggio". Ma il leader del Movimento 5 Stelle, ormai preso di mira da tutti, ha preferito usare la strategia dell'attacco piuttosto che quello della difesa e, sempre contro la Lega ha detto: "Stiamo vedendo quello che provava a fare Berlusconi ai tempi di De Gregorio. Se ci dovessero essere gli estremi, le autorità giudiziarie verificheranno il tutto".
M5s, Stefano Lucidi annuncia l'addio in diretta a Tagadà: "Vado con Salvini, impossibile fare politica"
Nel giorno della bagarre in aula e del voto sul Mes, poco prima che la discussione arrivasse in Senato, hanno iniziato a circolare indiscrezioni su tre o cinque M5s che, a Palazzo Madama, potrebbero lasciare Luigi Di Maio per passare alla Lega di Matteo Salvini. Una rivolta dovuta proprio all'appoggio grillino al fondo salva-Stati, un tradimento totale delle intenzioni pentastellate. E tra i nomi di chi sarebbe pronto a mollare le cinque stelle, quello del senatore Stefano Lucidi, il quale è stato intercettato dai microfoni di Tagadà - il programma di Tiziana Panella in onda su La7 - proprio nei momenti in cui la notizia iniziava a circolare.D'obbligo, insomma, la domanda: "La prego, mi parli da cittadino a cittadina: va con Salvini oppure no?", chiede la Panella. Clamorosa la schiettezza della risposta del grillino (o ex grillino) Lucidi: "Diciamo che nel corso di questi mesi c'è stata una condivisione di temi sicuramente maggiore rispetto al Pd.
Mes, Alberto Bagnai contro Giuseppe Conte: "Tradimento? Macché questa è una commedia all'italiana"
Il dibattito in Senato sul Mes si fa più acceso che mai. Tra i protagonisti che per primo ha preso la parola contro Giuseppe Conte c'è Alberto Bagnai: "Non parlerei, come hanno fatto i colleghi della Camera bassa di tradimento" ha immediatamente esordito riferendosi alla firma senza il via libera del Parlamento del premier al trattato europeo. Sottoscrizione che in tanti, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni, hanno etichettato come "alto tradimento". Per il leghista, invece, quello a cui abbiamo assistito è una commedia."Non userei toni accesi - ha proseguito nel suo discorso - non siamo di fronte a un melodramma come Tristano e Isotta, ma più a una commedia all'italiana ambientata in provincia: lui lei e l'altro, caro dammi la fiducia...". Il presidente della commissione Finanze di palazzo Madama ha parlato di "una commedia andata avanti così per parecchio tempo, ma vale la pena ricordare quando è stata interrotta: quando abbiamo avuto la plastica conferma che il gruppo degli ex alleati non ci avrebbe più sostenuto nel contrastare il pacchetto preconfezionato che arrivava dall'Europa.
Matteo Salvini sotto attacco dei giudici: dai porti chiusi ai rubli, ora anche il fronte-euro
Proprio come era successo a Silvio Berlusconi negli anni in cui il Cavaliere faceva il pieno di voti, ora anche Matteo Salvini è sempre più nel mirino dei giudici. Da quando è entrato nel governo nel giugno dell'anno scorso il leader della Lega è stato o direttamente indagato oppure è stato colpito trasversalmente da inchieste che hanno coinvolto delle persone a lui vicine. Ed ecco quindi i guai giudiziari per i "porti chiusi" o per i rapporti con la Russia di Vladimir Putin.Il 6 dicembre scorso, ricorda Il Tempo, Salvini ha saputo di essere indagato in relazione all'inchiesta nata dalla denuncia per diffamazione e istigazione a delinquere presentata da Carola Rackete, la capitana della Sea Watch che entrò in acque italiane violando il divieto e speronando una motovodetta della Guardia di Finanza.
Mes, Gianluigi Paragone non si arrende: "Il M5s deve liquidarlo", battaglia al Senato 11 Dicembre 2019
Gianluigi Paragone è più agguerrito che mai nei confronti del Mes, approvato poche ore fa alla Camera e ora pronto a finire direttamente in Senato. Il grillino dissidente ha promesso che "il Movimento 5 Stelle in particolare, si impegnerà alla liquidazione del Fondo salva-Stati", quella modifica al Meccanismo Europeo di Stabilità che, tra le altre cose, prevede la ristrutturazione del debito. L'annuncio di Paragone è arrivato con un sondaggio sul suo profilo Facebook nel quale si legge: "Volete che oggi in Aula voti no al Mes nel rispetto del programma dei 5 Stelle?".La risposta, se di puri Cinque Stelle stiamo parlando, sarà sicuramente "no". Motivo, questo, per cui il giornalista non accetta retromarce, in fondo il "Movimento 5 Stelle aveva un programma ben preciso" quando è stato eletto prima forza politica.