Al fine di fornire la migliore esperienza online questo sito utilizza i cookies. Elimina i cookie
Al fine di fornire la migliore esperienza online questo sito utilizza i cookies.
Utilizzando il nostro sito, l'utente accetta il nostro utilizzo da parte dei cookie.
Scopri di più
Accetto
cookie informativi
I cookie sono piccoli file produtti dal server del sito visitato che vengono scaricati e memorizzati nel disco rigido del computer dell'utente tramite il browser quando lo si visita. I cookie possono essere utilizzati per raccogliere e memorizzare i dati utente durante la navigazione per offrire servizi come il login al sito, una condivisione su social network ecc.. Possono essere essere di natura duratura e rimanere nel pc dell'utente anche dopo la chiusura della sessione dell'utente o svanire dopo la chiusura di essa. I cookie possono del sito che si visita (locali) o di terze parti.
Ci sono diversi tipi di cookie:
Cookie tecnici che facilitano la navigazione degli utenti e l'utilizzo delle varie opzioni o servizi offerti dal web, come identificare la sessione, consentire l'accesso a determinate aree, facilitano gli ordini, gli acquisti, la compilazione di moduli, la registrazione, sicurezza, facilitando funzionalità (come ad esempio la visione di video ecc...),
Cookie di profilazione che consentono agli amministratori di tracciare le attività degli utenti e di mandar loro pubblicità mirata,
cookie di terzi parti che consentono l'integrazione del sito con servizi come i Social Network (cookie sociali) per permetterne la condivisione, cookie flash per la visione di video ecc...
Quindi, quando si accede al nostro sito web, nel rispetto della Direttiva UE 2009/136/CE e del provvedimento 229 dell'8 maggio 2014 del garante della privacy, l'utente ci autorizza all'utilizzo dei Cookie. Tutto questo è per migliorare i nostri servizi. Usiamo Google Analytics per raccogliere informazioni statistiche anonime come il numero di visitatori del nostro sito. I cookie aggiunto da Google Analytics sono disciplinate dalle norme sulla privacy di Google Analytics. Se volete potete disabilitare i cookie di Google Analytics.
Tuttavia, si ricorda che è possibile abilitare, disabilitare, limitare l'utilizzo e cancellare automaticamente i cookies seguendo le istruzioni del tuo browser.
Dopo 11 anni,il migliore assist a papa Benedetto XVI, arriva da uno dei suoi maggiori nemici, Paolo Flores d'Arcais, direttore di Micromega che, in La sfida oscurantista di Ratzinger (2010), dipinge un panorama su come Ratzinger costituisse l'ostacolo principale a inarrestabili dinamiche globaliste. Cita, così, tutti i fronti della guerra "intollerabile" condotta dal papa tedesco contro la modernità: restaurazione della dottrina, revisione del Vaticano II, attacco al relativismo.
Inoltre, tutta la sua volontà di riconfermare le radici cristiane dell'Europa e i diritti non negoziabili. Si capisce perché, vista la guerra che conduceva contro tutto il mondo-mondano, la massoneria, le lobby e i cosiddetti poteri forti, Ratzinger doveva essere per forza tolto di mezzo. L'autore risulta anche oggi il migliore difensore di Ratzinger contro il fuoco amico di taluni ambienti tradizionalisti che dipingono il papa tedesco come un "modernista". Flores ricorda anche due clamorose profezie di Papa Benedetto per il quale «La democrazia senza la fede si riduce a guscio vuoto e sarà annientata» e ancora: «Ben presto non si potrà piu affermare che l'omosessualità è un obiettivo disordine».
E tutti, oggi, a torto o a ragione, non fanno che parlare di "dittatura sanitaria" e del bavaglio-ddl Zan. Qualcuno direbbe che «Dio si serve anche dei Suoi nemici».
mi chiamo Fabio Milani e faccio il medico di famiglia a Bologna. Oltre a me c'è un nutrito gruppo di medici di famiglia e non sparsi per tutta Italia, che è sinceramente stanco di sentire pontificare personaggi presunti esperti che tutti i giorni ripetono pedissequamente le stesse cose per mantenere costante il clima di terrore che, a parer nostro, ormai non ha assolutamente più motivo di essere. Nonostante siamo tutti fermamente convinti delle idee che portiamo avanti, molti stentano ad esporsi in pubblico per timore di "ritorsioni" da parte di ordini dei medici e asl.
L'esposizione dettagliata del perchè di queste nostre affermazioni è abbastanza lunga e pertanto le sarei grato se avesse la possibilità di dedicarmi 15 minuti del suo tempo per potergliele esporre a voce (sono/siamo disponibilissimo/i a raggiungerla dove lei riterrà più opportuno e/o diversamente le allego il mio numero di cellulare così che possiamo avere una conversazione telefonica).
Cercherò in ogni caso di riassumere i punti fondamentali cui in successione segue una breve descrizione : 1) è l'ora dell'immunità di gregge, il virus non fa più paura come prima; ci vuole solo un po' più attenzione per le fasce di popolazione più deboli e con pluripatologie, per le quali bastano le mascherine. non c'è nulla da temere tranne le parole di certe persone
Sbarchi senza sosta, sulla spiaggia e in mezzo ai turisti come testimoniato dal video qui di seguito (disponibile a questo link) postato dal leghista Attilio Lucia. E una situazione sull'isola insostenibile dal punto di vista sanitario e della sicurezza. Una bomba a orologeria pronta a esplodere, tanto che scattano le denunce nei confronti della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese.
"A Lampedusa continua l’invasione nel silenzio del Governo e della sinistra. Con il bel tempo sono ripresi gli approdi e sarà così anche nei prossimi giorni. Una marea di migranti. Ogni dieci minuti uno sbarco con le forze dell’ordine impegnate h24 con turni estenuanti. E così mentre si obbligano gli italiani a vaccinarsi e ad avere il green pass, sull’Isola arrivano centinaia e centinaia di persone dall’Africa in piena pandemia", dichiara Lucia, commissario cittadino della Lega a Lampedusa, che si dice pronto a denunciare il titolare del Viminale per una situazione ormai fuori controllo con sbarchi quotidiani destinati a intensificarsi per tutta l'estate.
Tira una brutta aria all’interno del Partito Democratico nei giorni successi alla blindatura da parte del Governo della riforma di Marta Cartabia sulla giustizia. Il Giornale riporta un lungo sfogo di un parlamentare dem, stanco della linea portata avanti da Enrico Letta: “Il problema di Letta è che scambia Mario Draghi per Mario Monti, e pensa che si debba avere con il suo governo un rapporto conflittuale per non ripetere gli errori che portarono nel 2013 alla sconfitta di Bersani. Solo che gli sfugge un particolare fondamentale, Draghi non c'entra nulla con Monti, e i tempi sono radicalmente cambiati. Pensare di tornare al prima di Draghi è pura illusione”.
L’andare in coppia con Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle ha lasciato strascichi importanti tra le fila del Pd e il malumore è profondo. “A me pare che non si percepisca con chiarezza un aspetto che invece dovrebbe essere cristallino, il governo Draghi è il nostro governo, e lo sforzo riformatore che il premier sta facendo va sostenuto senza ambiguità, senza retropensieri e senza pensare a impossibili vie di fuga” le parole del sempre critico Andrea Marcucci ai compagni di partiti. Il succo del discorso è piuttosto chiaro: basta giochini ambigui con chi, come Giuseppi, lavora per mettere da parte Draghi, con l’obiettivo di andare alle elezioni nel 2022.
A migliaia di studenti delle scuole pubbliche britanniche verrà offerto anche l’insegnamento del latino. E’ quanto ha deciso il ministero dell’Istruzione, per rendere la lingua meno “elitaria”. Il nuovo programma di studi, ha spiegato il ministro Gavin Williamson, garantirà quindi che l’insegnamento del latino non sia riservato solo a “pochi privilegiati”. Attualmente, il latino è insegnato in appena il 2,7 per cento delle scuole secondarie pubbliche, rispetto al 9 per cento di quelle private.
L’iniziativa del ministero dell’Istruzione inglese
Per sostenere l’iniziativa, denominata ‘Latin Excellence Programme‘, il ministero ha stanziato un fondo di 4 milioni di sterline. Il primo programma pilota, che avrà una durata di 4 anni, sarà lanciato in 40 scuole inglesi, secondo quanto riporta il Daily Telegraph. Gli insegnanti delle scuole inserite nel programma riceveranno il necessario training per l’insegmaneto della lingua di Cicerone e Virgilio agli studenti di età compresa tra gli 11 e i 16 anni.
Il rischio di trombosi con il vaccino AstraZeneca è pari a quello con Pfizer: lo rivela uno studio recente secondo il quale i profili di sicurezza dei due farmaci sono "ampiamente simili". A darne notizia è un articolo del Daily Mail ripreso da Dagospia. Gli scienziati coinvolti nella ricerca, in particolare, hanno confrontato i tassi di trombosi tra oltre 1,3 milioni di vaccinati in Spagna. In questo modo hanno scoperto che entrambi i vaccini hanno un rischio minimo di causare coaguli. Anche se in realtà un legame tra il vaccino Pfizer e la trombosi deve ancora essere dimostrato.
Il virus, invece, ha otto volte più possibilità di entrambi i vaccini di provocare una trombosi. Le preoccupazioni per la sicurezza del vaccino anglosvedese hanno spinto diversi Paesi europei a usare quel farmaco in maniera molto limitata, solo per alcune fasce di età. Alla luce di questo nuovo studio, un funzionario del governo del Regno Unito avrebbe accusato i leader europei di avere "le mani sporche di sangue" per aver buttato via un vaccino salvavita. "Ora sappiamo che ciò che tutti sospettavamo era vero, lo hanno fatto per ripicca per la Gran Bretagna a causa della Brexit", ha dichiarato l'insider a Politico.
Joseph Ratzinger andava fatto fuori dalla carica di Papa. La rivelazione arriva da Paolo Flores d'Arcais, direttore di Micromega nel libro La sfida oscurantista di Ratzinger (2010) e acerrimo nemico dell’ex Pontefice tedesco. Libero riferisce alcuni passaggi del ‘complotto’ ai danni di Benedetto XVI: costituiva l'ostacolo principale a inarrestabili dinamiche globaliste, soprattutto per la sua guerra contro la modernità fatta di restaurazione della dottrina, revisione del Vaticano II, attacco al relativismo, la volontà di riconfermare le radici cristiane dell'Europa e i diritti non negoziabili.
Tali posizioni contro tutto il mondo-mondano, la massoneria, le lobby e i poteri forti, hanno avuto una sola conseguenza: Ratzinger doveva essere per forza tolto di mezzo. “La democrazia senza la fede si riduce a guscio vuoto e sarà annientata” e “Ben presto non si potrà più affermare che l'omosessualità è un obiettivo disordine” due famose profezie di Papa Benedetto XVI.
Incalzante, ritmato, cinematografico. Rika, l’ultimo libro di Mario Vattani, edito da Idrovolante, conferma tutte le qualità di scrittore di questo diplomatico che più volte si è cimentato, con ottime prove, nella narrativa. Anche per questo il romanzo è perfetto per la valigia delle vacanze. Come tutti i libri di Vattani, però, anche Rika, che prende il titolo dal nome della protagonista, non si esaurisce nello svago di una scrittura felice, che pure è gradevole compagnia.
In “Rika” Vattani racconta il coraggio di essere se stessi
Vattani in questa nuova avventura, attraverso quelle coloriture noir che abbiamo già conosciuto in Doromizu. Acqua torbida e Al Tayar. La corrente, ci racconta una storia di coraggio. Anzi, la storia “del” coraggio: quello di arrivare a essere se stessi, liberando il proprio carattere e imparando a dire no. Rika è una storia di ribellione e di affermazione. Attraverso il trauma, la paura, la lotta, la fedeltà a quello che si era ripromessa, la giovanissima protagonista del romanzo (e il lettore con lei) giunge a un lieto fine anomalo, che non ha niente di mieloso e scontato, ma che comunque conforta, quasi consola.
Il Green pass potrebbe rappresentare un problema per LGBTQ+? "Lungi da me ogni vicinanza con i no vax, ma per come è stato pensato abbiamo un problema. Le persone transgender dovranno mostrare un Qr code che rimanderà alle informazioni anagrafiche, cosa che causa molto disagio",in quanto rivela il sesso di nascita. A parlare è Christian Cristalli, presidente e cofondatore di Gruppo trans Bologna. La questione è infatti oggetto di dibattito, ed è stata discussa nella giornata di ieri, mercoledì 29 luglio 2021, durante una commissione consigliare del Comune di Bologna, richiesta dai consiglieri di Coalizione civica Emily Clancy e Federico Martelloni.
"Il Green pass rivelerà il dato anagrafico in tutti i luoghi in cui sarà richiesta la certificazione", sottolinea Cristalli. "Dobbiamo lavorare in sinergia con istituzioni e associazioni, per creare ambienti e misure inclusive. Vorrei ricordare che il nostro Paese, stando ai dati forniti da Ilga (l'associazione internazionale lesbiche, gay, bisex, trans e intersex ndr.) recentemente ha subito uno scivolone nella classifica di quelli considerati friendly", ha concluso Cristalli. Durante la commissione si è sollevato poi un altro grande problema che riguarda i seggi elettorali, dove transgender non hanno vita facile.
Sognava di diventare una poliziotta e aveva soltanto 17 anni. Neha Paswan ora non c'è più. Il motivo? Il modo in cui la ragazza si vestiva e che non è mai stato accettato dai propri parenti. Jeans e maglietta, invece del sari o del completo femminile tipicamente indiano con la lunga blusa e i pantaloni larghi, atti a celare ogni tipo di forma. Le tradizioni occidentali sono arrivate anche in India, dove ora sempre più ragazze decidono di esprimere la propria personalità anche attraverso un paio di jeans e una maglietta griffata. Neha non viveva però in una metropoli, bensì a Savreji Kharg, un villaggio nel distretto di Deoria, una delle regioni più arretrate dell'Uttar Pradesh.
Spesso Neha veniva rimproverata dai nonni paterni per il suo abbigliamento "succinto", con il quale spesso prendeva parte anche ai riti religiosi e alle preghiere della famiglia. Mai però, la ragazza si sarebbe aspettata che un giorno sarebbe morta, per mano dei propri famigliari, solo per il modo in cui era vestita. Qualche giorno fa la ragazza è stata ritrovata priva di vita. È stata la madre, Shakuntala Devi Paswan, a far scattare le ricerche, dopo aver denunciata alla polizia locale che il nonno paterno e alcuni zii avevano malmenato la 17enne fino a tramortirla, per poi aver promesso di condurla in ospedale.
Mario Draghi rimette tutti i partiti al loro posto. Il presidente del Consiglio ha lanciato un ultimatum alle forze politiche in merito allo scontro sulla riforma della giustizia: o si trova un accordo tra tutte le richieste in ballo o si va direttamente in aula con il testo uscito dallo scorso Consiglio dei ministri e si fa la conta dei voti. Il retroscena è fornito dal Messaggero, che riferisce come tale presa di posizione abbia fatto tornare tutti a posizioni più miti, soprattutto dopo la richiesta di una maggiore responsabilità da parte del Premier.
“E' giusto non mandare in prescrizione i processi di mafia, ma per la Lega è altrettanto doveroso prevedere che anche per i reati di violenza sessuale e traffico di droga i processi vadano fino in fondo” la nuova posizione di Matteo Salvini e della Lega, con una frizione con il Movimento 5 Stelle che esulterebbe e farebbe passare come una propria vittoria l’essere riusciti ad imporre lo stop alla improcedibilità per i processi di mafia e terrorismo.
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e direttore scientifico dell’Irccs di Milano Fondazione Don Gnocchi, è autore, insieme al gruppo di ricerca dell’Istituto nazionale di astrofisica, di uno studio tutto italiano pubblicato oggi in preprint sul Coronavirus: “Abbiamo dimostrato che raggi Uva e Uvb del sole nel giro di poche decine di secondi uccidono completamente il Sars-Cov-2”. “Questo studio - evidenzia Clerici all’Adnkronos - è essenzialmente il seguito di un precedente lavoro che avevamo fatto l’anno scorso quando avevamo visto che i raggi Uvc che sono una componente dei raggi solari che però non arriva sulla terra, uccidevano il Sars-Cov-2 dopo un’esposizione di pochi secondi. Però gli Uvc non arrivano sulla terra, quindi quei dati erano importanti solo da un certo punto di vista. Adesso, abbiamo visto che anche gli Uva e Uvb che sono i raggi che arrivano sulla terra, ci abbronzano e ci riscaldano, nel giro di poche decine di secondi uccidono completamente il Sars-Cov-2”.
Il momento critico nella tensione tra i partiti sulla riforma della giustizia è stato toccato ieri, con il livello di allerta sulla rottura arrivato al limite massimo. E in questo scenario si inserisce l’incredibile retroscena raccontato da Marcello Sorgi nel suo editoriale del 29 luglio su La Stampa: “Se Draghi fosse costretto a dimettersi (ma va ripetuto, è un'ipotesi del terzo tipo, il periodo ipotetico dell'impossibilità), Mattarella lo rinvierebbe immediatamente alle Camere, mettendo i partiti di fronte alle loro responsabilità. A quel punto la confusione a cui si assiste in questi giorni cesserebbe tutt'insieme. Ma metti anche che, in un intento suicida, gli stessi responsabili delle dimissioni insistessero per mandare a casa il banchiere, giocandosi la fiducia dell'Europa e i miliardi di aiuti di cui sopra, al Presidente della Repubblica non resterebbe che mettere su un governo elettorale, forse perfino militare, com'è accaduto con il generale Figliuolo per le vaccinazioni”.
Un’ipotesi che ha letteralmente spiazzato tutti in vista del semestre bianco, quando tutti gli analisti della politica prevedono che dal 3 agosto partirà un tutti contro tutti vista l’impossibilità per Mattarella di sciogliere le Camere. L’inquilino del Quirinale non resterà affatto a guardare i partiti tirarsi stracci a danno dell’Italia.
Era partita con un coro di critiche su Regione Lombardia. Che non faceva abbastanza, che non aveva organizzazione, che non sapeva gestire le prenotazioni - figuriamoci poi gli appuntamenti - nei vari hub vaccinali da Sondrio in giù. Bersaglio preferito, quell'Attilio Fontana che di colpe ne aveva due: la prima, s'era trovato nel bel mezzo della pandemia quando tutti gli altri, ancora, non avevano capito cosa stesse succedendo; la seconda, era (è) un leghista, per cui screditarlo veniva gioco facile. Ecco, al governatore lombardo Attilio Fontana, oggi, bastano due paginette e altrettanti grafici per certificare, numeri alla mano, come la campagna anti-coronavirus del Pirellone sia tutt'altro che fallimentare. Anzi, è tra le migliori al mondo.
Giuseppe Remuzzi prossimo ministro della Sanità. Il nome lo lancia in prima pagina Libero con un articolo del direttore Pietro Senaldi. Perché Remuzzi? Intanto perché il trio Ricciardi-Brusaferro-Arcuri si è rivelato incompetente. Ma soprattutto perché Remuzzi, direttore dell’Istituto Farmacologico Mario Negri, medico al Giovanni XIII di Bergamo e ricercatore, è uno che vanta esperienza sul campo.
Remuzzi al ministero della Salute, ecco perché
“Le ragioni per le quali il terzo Conte o il primo Chissà-Chi dovrebbero chiamare Remuzzi al dicastero della Salute – scrive Senaldi -sono che egli ha una terapia per prevenire l’insorgenza del Covid, o quantomeno ridurne la portata devastante, nonché un piano per avviare la produzione dei vaccini in Italia. Da mesi a Bergamo lo scienziato applica una sorta di protocollo Remuzzi che ha praticamente azzerato i decessi e ridotto a percentuali minime i ricoveri in terapia intensiva. Il governo conosce l’esistenza ed efficacia della cura da settimane ma è ancora titubante ad adottarlo”.
Ne ha per tutti (o quasi) Matteo Renzi. Ma sotto sotto ringrazia Marco Travaglio per quel suo «Draghi è un figlio di papà che non capisce un c…o», che trasforma subito in assist per schiacciare la palla nel campo avversario. E quale migliore occasione di questa per regolare conti vecchi e nuovi. Tra i primi il posto d’onore spetta di diritto a Massimo D’Alema. La lista dei dispetti tre i due è ormai più lungo di un obelisco egizio. Non stupisce perciò che lo citi per primo nell’elenco dei “cattivi” che stila davanti al vicedirettore dell’Huffington Post, Alessandro De Angelis, in’occasione della presentazione a Pescara di Controcorrente, il suo ultimo libro.
A Tokyo 2020 l’Italia ha colto due medaglie inaspettate dal sollevamento pesi, che ha regalato grande gioia ai telespettatori da casa sia al maschile che il femminile. A rompere il ghiaccio è stato Mirko Zanni, che nella categoria 67 kg ha conquistato un bronzo olimpico. Oggi, martedì 27 luglio, è arrivato il bis di Giorgia Bordignon, che a 34 anni è stata in grado di mettersi al collo una medaglia d’argento nella categoria 64 kg, sollevando in totale 232 (nuovo record italiano).
“La medaglia della Bordignon? Non me l’aspettavo in senso buono - ha dichiarato Zanni a Casa Italia - nel nostro sport c’è stata una rivoluzione e i risultati si vedono, la lotta contro il doping si vede e io non posso che essere contento perché aver iniziato questo ciclo di medaglie per me è questione d’orgoglio”. Tra l’altro la Bordignon è stata la prima azzurra di sempre a salire sul podio olimpico: “È un’emozione unica e devo dire che se lo è meritato, ha fatto una prova eccezionale in gara e inaspettata perché ha raggiunto un livello veramente alto”.
“Ora anche l’Italia può dire la sua”, ha aggiunto Zanni, che augura “il meglio a tutti quanti e spero che risultati come questi ne arrivino altri perché ce lo meritiamo, dopo anni passati in secondo piano per colpa di questo maledetto doping ce lo meritiamo e o ora ci andiamo a prendere quello che è nostro”.
La magistratura ha toccato il suo punto di non ritorno con la ribellione di quasi tutti i pubblici ministeri contro il capo Francesco Greco e in difesa del collega Paolo Storari. La partita più importante si gioca oggi davanti al Csm, quando sfileranno le toghe milanesi. Ma già ieri, 26 luglio, è stato sentito Marco Tremolada, il giudice del caso Eni che il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale (con la benedizione o almeno la tolleranza di Greco) ha cercato di infangare usando i verbali di Amara, per impedirgli di assolvere gli imputati. Cosa il magistrato abbia detto non è dato sapersi, ma - come riporta Il Giornale - pare che sia Tremolada che il suo superiore diretto, il presidente del tribunale Roberto Bichi, abbiano confermato le pressioni della Procura per condizionare l'esito del processo Eni.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha sparato una bufala colossale sul vaccino, che è passata sotto silenzio: “I vaccinati non sono contagiosi”, ha detto il premier in conferenza stampa in occasione della presentazione del Green pass.
Draghi e la bufala dei vaccinati non contagiosi
La gaffe di Draghi è stata pressoché ignorata da tutti (o quasi). Solo il giornale Opendi Enrico Mentanaha avuto il coraggio di riferire correttamente il fatto. Avete letto commenti indignati o allarmati? Muti i Burioni e Crisanti di turno. Zitto il ministro Speranza. Silenti i vertici dell’Iss. Non uno straccio di virologo che abbia detto a Draghi quello che non viene risparmiato a Meloni, Salvini e ad altre personalità della vita politica o sociale, quando parlano del Covid. Non tutti i leader di governo sono così fortunati. Per alcune frasi sul Covid, il presidente americano Donald Trump è stato censurato, bannato, bloccato e segnalato. Sia da Twitter che da Facebook.
Didier Raoult, uno dei virologi più importanti al mondo - con il più elevato H-index nel suo campo di ricerca - parla di Covid-19 e degli errori commessi nella lotta a questo virus. Due gli aspetti su cui concentra la sua accusa: l'aver impedito ai medici di curare, come avrebbero dovuto, i pazienti a casa e l'aver vietato l'utilizzo di farmaci molto importanti come l'idrossiclorochina.
In questa intervista Raoult rivolge una durissima accusa al mondo della medicinae della politica, concludendo che
La sfiducia nella scienza fa il paio con la sfiducia nelle istituzioni che dette origini ai movimenti populisti. Che come allora non sono né di destra né di sinistra. Il ruolo nefasto dei social
Ci sono i paurosi, i dubbiosi e gli arrabbiati. Ma il filo rosso che unisce la maggior parte di coloro che sono scesi nelle piazze no vax di questi giorni è soprattutto la sfiducia nella scienza e nelle autorità politiche che della scienza invece si sono inevitabilmente affidate. Una rivolta antiscientista e antisistema che assomiglia molto nel tono e nel linguaggio a quella rivolta antiestablishment all’origine della fortuna di tutti i movimenti populisti di questi ultimi anni, che ha identificato nel rifiuto di ogni forma di "mediazione", politica, giornalistica, istituzionale, il suo cuore pulsante.
Milioni di italiani non faranno in tempo a vaccinarsi entro il 6 agosto, quando diventerà obbligatorio il green pass per essere completamente liberi di avere una vita sociale. L’unico modo per mangiare una pizza (al chiuso) o andare in palestra sarà fare un tampone. E, quindi, sobbarcarsi il relativo costo. Il governo ha assicurato che questa imposizione non peserà sulle tasche degli italiani. Come? Con l’istituzione di un fondo ad hoc di 45 milioni di euro per coprire le spese dei test antigenici rapidi. I prezzi - si legge nel decreto sull’utilizzo del certificato verde approvato pochi giorni fa - saranno «contenuti». Siamo sicuri che questi soldi siano sufficienti? Se facciamo due semplici conti ci accorgiamo che, molto probabilmente, i fondi messi in campo si riveleranno una goccia nel mare. Nelle ultime settimane, infatti, i test effettuati in Italia sono circa 260mila al giorno. Non tutti, ovviamente, sono fatti privatamente. Nelle prossime settimane, però, c’è da scommettere che chi vorrà fare il tampone sceglierà di ridurre il più possibile i tempi. Quindi, si rivolgerà a un privato. Perché avrà l’esigenza di avere il risultato in tempi strettissimi, dal momento che il green pass richiede un test negativo nelle ultime 48 ore.
«Venti milioni di euro? Sono il fatturato annuale di una grande discoteca di Rimini». Sta tutta nella considerazione di Flavio Briatore l’inadeguatezza dei «ristori» previsti dal governo a vantaggio dei gestori dei locali da ballo, l’unica categoria rimasta chiusa dopo le ultime aperture decise dal governo. Il settore comprende circa 4.500 operatori e l’anno scorso, di questi tempi, a causa della stagione persa dichiarò perdite per circa 400 milioni di euro. «In Italia ci sono 3mila discoteche chiuse da 18 mesi - fanno sapere i rappresentanti di categoria - Imprese che pagano in media 140mila euro di affitto l’anno. Questa elemosina si tradurrà in un contributo forfettario da 7mila euro ciascuno». È anche per questo motivo che la categoria è sul piede di guerra.
Roma, 25 lug – Che dire dell’ipocrisia con cui si sta affrontando la questione vaccini? Le terapie intensive ricominciano a salire, insieme ai contagi. C’è la variante delta. Si sente di persone doppiamente vaccinate che presentano sintomi da Covid-19 (vedi il caso del ministro dell’Interno inglese). Pensiamo davvero che non ci saranno più morti? Davvero si pensa che, vaccinando a destra e a sinistra, si eviterà che alcuni, i fragili o i fragilissimi, finiranno in terapia intensiva?
Quella appena passata è stata indubbiamente una primavera targata Zack Snyder. A marzo è finalmente stata rilasciata su Hbo Max (da noi su Sky), dopo quasi quattro anni di speranze e attese, la vera versione di Justice League. Un film che porta a compimento la trilogia iniziata con Man of Steel e proseguita con Batman v Superman.
Una saga in cui Snyder ha trasformato le icone della Dc Comics in archetipi mitologici, trasponendo su schermo il mito esiodeo dell’Età dell’oro e dell’Era degli eroi, e mettendo da parte il cliché «mutandoni e supereroi» (cosa che ha fatto storcere il naso al pubblico avvezzo ai film Marvel), per trasformare i protagonisti in vere e proprie divinità: Superman un dio solare dalla chiara influenza cristico-mistica; Wonder Woman figlia di Zeus e depositaria dell’essenza degli dei dell’Olimpo; Aquaman un vero e proprio dio nordico dei mari che vive in un villaggio islandese in mezzo a bussole runiche; Flash sovrano cronico che può trasformare ogni istante in un perno per plasmare la sfera del tempo; infine Cyborg, trasformato magistralmente in un moderno dio cibernetico del mondo digitale.
Non tremano solo a Buckingham Palace per il memoriale che il principe Harry sta per dare alle stampe. Ad essere preoccupati per il libro rivelazione dopo la rottura con la royal family in seguito al matrimonio con Meghan Markle, sono infatti i vecchi amici di Harry dei tempi di Eton, il prestigioso college inglese. Infatti si fa largo l'ipotesi che tra i temi trattati nel memoriale possa esserci anche il periodo più edonista del figlio di Carlo e Diana. E che ora potrebbe portare alla ribalta qualche vecchio amico di baldoria.
"Sembra molto ipocrita dato che Harry ha cacciato persone dal suo gruppo di amici per aver parlato con la stampa" confida un amico a Cosmopolitan. "C'è il timore che rivelerà dettagli della sua giovinezza edonistica" e possa rovinare le "carriere e la vita personale". di vecchi compagni di college. "Gli amici di Harry gli sono rimasti fedeli... finora", dice un altro del "giro" di Eton alludendo, forse, al fatto che, se Harry dovesse fare rivelazioni che possano danneggiarli oggi, i vecchi amici non esiterebbero a fare altrettanto.
Mirko Zanni è medaglia di bronzo nel sollevamento pesi, categoria 67 kg, ai Giochi di Tokyo. L’azzurro alza complessivamente 322 kg, nuovo record italiano. Impresa assoluta: al sollevamento pesi mancava da 37 anni. A vincere il cinese Chen (332 kg), davanti al colombiano Mosquera Lozano (331 kg). Quella di Zanni è la quinta medaglia per l’Italia in questa edizione dei Giochi.
Viktor Orban si sottrae al ricatto Ue sul tema dei diritti e decreta, con una decisione pubblicata sulla gazzetta ufficiale, che l’Ungheria non accetterà i soldi del Recovery Fund se saranno subordinati all’abolizione della legge che vieta la propaganda gender nelle scuole e limita la diffusione di informazioni su tematiche Lgbt ai minori. Nei giorni scorsi Orban aveva annunciato un referendum popolare sulla legge, finita nel mirino delle istituzioni Ue in quanto tacciata di essere «omofoba».
Lo scontro tra Orban e Ue sulla legge contro il gender a scuola
Dopo settimane di pressing, nei giorni scorsi la Commissione europea ha avviato un’azione legale contro Budapest, accusando il governo ungherese di violare i diritti delle persone Lgbt. Allo stesso tempo, la Commissione sta procedendo all’approvazione dei piani di ripresa dalla pandemia presentati dai vari Stati membri, tardando sul via libera a quello ungherese. La connessione tra l’abolizione della legge e l’erogazione dei fondi del Recovery, che per l’Ungheria ammontano a 7,2 miliardi di euro, è stata più volte adombrata dalle istituzioni Ue.
A leggerlo risulta difficile trattenere il sorriso. L'ultimo studio sul Covid che arriva dall'Inghilterra è incredibile: "Il virus si trasmette anche attraverso i peti". Sì, avete capito bene, se qualcuno va al bagno a liberare le sue "arie" corporee e subito dopo entra un altro in toilette, ci sarebbe il rischio di contrarre il coronavirus.
Della ricerca, non confermata ad oggi dagli scienziati del governo inglese, parla il tabloid Sun citando diverse fonti mediche. Un ministro ha detto al Telegraph di aver letto "roba dall'aspetto credibile" sull'argomento da altri paesi in tutto il mondo. Ci sarebbero state prove di una "connessione di tracciamento legata al genoma tra due individui entrati nella stessa toilette pubblica in Australia". Inoltre, ci sono stati alcuni "casi ben documentati di malattie che si sono diffuse attraverso i tubi di scarico durante i lockdown a Hong Kong".
Un portavoce del Primo Ministro ha però affermato di non essere consapevole che il virus può essere diffuso "scorreggiando". Ma questo non toglie che è stato dimostrato come la presenza del Covid possa essere riscontrata nelle feci.
Roma, 24 lug – Anche CasaPound aderisce alle manifestazioni odierne contro il Green pass obbligatorio, misura che sarà in vigore dal 6 agosto e che, di fatto, renderà impossibile a chi non è vaccinato il potersi sedere in bar e ristoranti al chiuso, andare al cinema o anche solo in un museo.
Marsella (CasaPound): “Green pass misura orrenda”
“Parteciperemo a queste manifestazioni da cittadini, senza i nostri simboli. Spero siano proteste di popolo e che non vengano strumentalizzate” dichiarra ad Adnkronos Luca Marsella, consigliere municipale a Roma di CasaPound. “Non si tratta di essere negazionisti o NoVax” chiarisce Marsella “il Green Pass è una misura orrenda e ridicola che metterà a rischio le piccole e medie imprese: sarà un danno ulteriore per la nostra economia”.
Crollo nei sondaggi per Joe Biden, dopo appena sei mesi alla Casa Bianca. Il presidente Usa, infatti, a luglio sprofonda al 50% del gradimento, con un crollo di ben sei punti da giugno e di sette dall’inizio del suo mandato, a gennaio di quest’anno.
Il gradimento di Biden subisce un tracollo
A rivelare la caduta dell’indice di gradimento di Biden è Gallup, che rileva come questo sia il record negativo raggiunto dal decano dei presidenti Usa: Biden, infatti, è il più anziano inquilino della storia della Casa Bianca. Contestualmente, mentre scende la fiducia, sale la disapprovazione: ad oggi la quota di americani che non si riconoscono nell’operato del proprio presidente ha raggiunto il 45%. Solo un 5%, poi, dichiara di non avere un’opinione.
Al grido di “libertà, libertà” è partito da piazza Fontana a Milano il corteo contro il green pass. Diverse centinaia i manifestanti, per lo più senza mascherina, diretti in piazza Duomo. Alla partenza del corteo ci sono state alcune tensioni con la stampa, con i manifestanti che hanno cercato di allontanare i giornalisti chiamandoli “venduti”.
Gli slogan dei manifestanti
“Noi andiamo dove vogliamo” e “no green pass” i cori che si alternano a insulti contro il presidente del Consiglio Mario Draghi. Alla testa del corteo, campeggia lo striscione “Via le multinazionali dallo Stato” e “no big Pharma”.
Il paragone tra non vaccinati e ebrei perseguitati
Su molti cartelli esibiti dai manifestanti, poi, analogie tra la discriminazione dei non vaccinati e quella subita dagli ebrei. “Non vaccinati = ebrei” si legge su un manifesto a forma di stella di David, mentre su un altro il green pass è paragonato a una svastica.
La Francia si ribella all’imposizione del Green Pass da parte di Macron. In migliaia scendono in piazza. E partono gli scontri.
Disordini e scontri sono, dunque, esplosi a Parigi, dove migliaia di manifestanti stanno sfilando in questo momento in corteo per protestare contro l’estensione del Green Pass.
Le forze di sicurezza sono dovute ricorrere ai lacrimogeni per tenere a bada gruppi di manifestanti violenti.
Due agenti in motocicletta sono statti aggrediti da decine di persone, che li hanno costretti ad allontanarsi.
Manifestazioni contro il Green Pass sono scattate anche in diverse altre città della Francia: a Marsiglia migliaia di dimostranti di tutte le età hanno preso parte al corteo scandendo slogan come ‘Libertà, libertà“, o “Macron, non vogliamo il tuo Green Pass” in un’atmosfera priva delle tensioni registrate, invece, nella capitale, Parigi.
Green pass dal 5 agosto per ristorante al chiuso e palestre; nuovi parametri basati sui ricoveri per decidere i colori delle regioni; stato d’emergenza prorogato fino al 31 dicembre. Sono le indicazioni uscite dalla cabina di regia di oggi pomeriggio con Mario Draghi, in vista della ratifica del successivo Consiglio dei ministri.
Certificato verde dal 5 agosto, stato d’emergenza fino al 31 dicembre
La cabina di regia avrebbe confermato la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 dicembre, mentre le norme sull’obbligo di certificato verde per accedere alla vita sociale dovrebbero entrare in vigore dal 5 agosto, per dare modo agli esercenti di adeguarsi. Queste le misure per contrastare l’avanzata dei contagi, che oggi sono 5.057 (ieri 4.259). 15 i morti (ieri erano 21) con un tasso di positività che sale al 2,3% (ieri 1,8%).
Matteo Salvini è ancora stordito dalle parole di Draghi («chi invita a non vaccinarsi, invita a morire»). «Ci sono rimasto male», rivela infatti al Corrieredella Sera. Ufficialmente non commenta le parole del premier, ma la voglia di dirgli qualcosa pencola vistosamente dalla punta della lingua. E infatti cade: «L’avevo sentito prima del Consiglio dei ministri e avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa». Il rammarico nasce da qui, da questa plateale ricerca dello scontro che lo ha colto di sorpresa. Evidentemente il premier doveva bilanciare il dispiacere dato a Pd e 5Stelle sul nodo giustizia.
Roma, i casi di positività al Covid martedì hanno fatto registrare un balzo in avanti. Tanto che l’assessore D’Amato ha parlato di effetto Gravina (alludendo al presidente della Figc e ai festeggiamenti per la vittoria italiana agli Europei di calcio). Lo stesso Gravina ha replicato augurandosi che si sia trattato solo di una battuta. “D’altronde – ha detto ancora Gravina – associare ad una persona la responsabilità della risalita dei contagi, che peraltro stanno subendo un aumento in tutta Europa, è a mio avviso inopportuno, istituzionalmente scorretto e non coerente con i comportamenti adottati dalla Federazione”.
Variante azzurri? I nuovi contagi a Roma sono 348. Duecento in meno di martedì
In ogni caso oggi le aspettative dei catastrofisti si sono rivelate infondate: i nuovi contagi a Roma sono 348, -209 rispetto a martedì, e +217 rispetto alla scorsa settimana. In tutto il Lazio i nuovi positivi sono 616, 65 in meno del giorno precedente. La “variante azzurri” dunque almeno fino ad oggi non ha provocato sfracelli. Lo stesso D’Amato riconosce che un anno fa c’erano più casi e più ricoveri.
Al grido di «Green pass schiavitù», si sono dati appuntamento oggi alle 17,30 in almeno ottanta città italiane, dalla Val d’Aosta alla Sicilia, per manifestare contro le norme che rendono obbligatorio il certificato vaccinale in molte situazioni dal 5 agosto.
Le manifestazioni sono state convocate attraverso Facebook e alcuni canali Telegram da gruppi che si dichiarano contro «il passaporto schiavitù e l’obbligo vaccinale». A quanto si apprende, dovrebbero essere previste manifestazioni a Roma, Genova, Firenze, nuovamente a Torino, a Milano, Napoli, Bologna, Padova, Cagliari, Bergamo, Catania, Palermo, Reggio Emilia, Biella, Parma, Pescara, Varese, Ostia, Pordenone, Ravenna, Forlì, Lodi e Como.
World Wide Rally Demonstration, associazione internazionale promotrice di diverse proteste in questi mesi, precisa, sempre in alcuni dei gruppi, con un comunicato ufficiale, che la lista di manifestazioni non ha nulla a che fare con loro. L’iniziativa arriva a quarantotto ore del “No Paura Day” di Torino che ha raccolto almeno tremila persone in piazza Castello (nella foto un momento della manifestazione).
Vorrei richiamare con urgenza la vostra attenzione su importanti questioni relative alla prossima vaccinazione contro il Covid-19. Per la prima volta nella storia della vaccinazione, i cosiddetti vaccini a mRNA di nuova generazione intervengono direttamente nel materiale genetico del paziente e modificano così il materiale genetico individuale, che rappresenta la manipolazione genetica, cosa che è stata proibita e finora considerata criminale. Questo intervento può essere paragonato a quello degli alimenti geneticamente manipolati, anch'esso molto controverso. Anche se i media e i politici al momento banalizzano il problema e chiedono anche irrimediabilmente che un nuovo tipo di vaccino torni alla normalità, questa vaccinazione è problematica in termini di salute, morale ed etica e anche in termini di danno genetico che, a differenza dei danni causati dai vaccini precedenti, sarà ora irreversibile e irreparabile.
È stata battezzata disinformation dozen, dozzina della disinformazione. Si tratta di quel ristrettissimo gruppo di personalità che negli Usa genera quasi due terzi della disinformazione sui vaccini anti-Covid via Facebook e Twitter. Un report realizzato dal Center for Countering Digital Hate e dall’Anti-Vax Watch afferma che queste 12 persone sono responsabili del 65% di tutti i post e tweet sui temi ricondivisi e cari ai negazionisti. L’analisi è stata realizzata analizzando 812 mila contenuti sui social tra il 1° febbraio e il 16 marzo. Della dozzina, scrivono gli autori, fanno parte medici no vax, guru della medicina alternativa, ma anche uomini politici, come il 67enne Robert F. Kennedy Jr. Suo zio era John F. Kennedy, presidente degli USA ucciso nel 1963.
Il membro della dinastia americana è un volto noto del movimento Free-Vax ed è molto attivo sui social network. Instagram ne ha cancellato il profilo in maniera permanente dallo scorso febbraio “per aver condiviso ripetutamente affermazioni smentite sul coronavirus ed i vaccini” (così recita una nota Facebook, che ha acquistato Instagram nel 2012, ndr). Kennedy continua però ad essere attivo su Facebook e Twitter, nonostante le richieste e gli sforzi fatti per sospendere la sua attività online.
Da quando si è deciso di rendere obbligatoria la vaccinazione per il personale sanitario è partita una raffica di ricorsi al Tar da parte di chi non ha alcuna intenzione di immunizzarsi. Molti ne sono arrivati, come scrive il Tempo, ai Tribunali di Firenze e Torino, ma non solo. Ciò fa presagire un caos che rischia di compromettere il completamento del piano vaccinale. Il Tar di Bologna, per esempio, ha accolto l'istanza di fissazione del ricorso contro la decisione delle Asl di sospendere il personale che rifiuta il vaccino anti Covid. La data dell'udienza non è ancora stata fissata ma, secondo l'avvocato che li rappresenta, i sanitari non vaccinati potranno continuare a esercitare la professione senza alcuna limitazione, in attesa del giudizio di merito.
Non tutti hanno preso bene la notizia del Green pass obbligatorio per accedere ad alcuni luoghi, come i bar e i ristoranti al chiuso. Tra questi ci sono anche i vigili urbani di Roma, che in alcuni gruppi Whatsapp, hanno addirittura paragonato il certificato verde introdotto da Mario Draghi a una misura nazista. Nelle loro chat, come scrive oggi Il Messaggero, si vede la riproduzione di una svastica su sfondo verde, e la scritta "Green pass obbligatorio, lotta perché non accada".
A questo punto sorge spontaneo farsi una domanda: chi non avrà il Green pass a Roma sarà multato oppure i vigili lasceranno correre visto che non condividono la decisione del governo? Tra i contrari al provvedimento c'è anche Marco Milani del Sulpl, il sindacato unitario dei lavoratori della polizia locale. Il Messaggero scrive che tra le sue storie su Whatsapp è comparsa la svastica verde del Green pass. "Il paragone con il nazismo è improponibile? Forse sembrerà improponibile oggi, ma anche quando c’era il nazismo la stessa scienza ti diceva per esempio che l’omosessualità era una malattia e quindi se non ti curavi dovevi metterti la stella gialla", ha dichiarato lui stesso al quotidiano romano.
Matteo Renzi, ospite a In Onda il talk di La7 condotto da Conchita De Gregorio e David Parenzo, analizza l'attuale situazione politica e in particolare le manovre politiche dell'M5S. In particolare sulla giustizia l'ex premier ha detto che, "i 5 stelle sono ambigui. Hanno detto che avrebbero cambiato la riforma Cartabia tornando a quella dello scienziato-Dj Bonafede e rischiano di non farlo perché c'è la fiducia", ha spiegato ironicamente Renzi.
Dal 6 agosto il signor Giovanni e la sua gentile sposa Maria in vacanza con i due figlioli di 12 e 14 anni per andare in pizzeria dovranno esibire il loro green pass. Quindi avere fatto il vaccino, cosa che forse è stata possibile ai due genitori, e almeno un tampone rapido per i due figli, spendendo non si sa quanto perché il decreto legge appena approvato dal consiglio dei ministri stabilisce (articolo 5) «prezzi contenuti» al momento non stabiliti. Quella pizza in ogni caso sarà per loro caruccia, perché il costo anche «contenuto» dei tamponi andrà sommato a quello del menù della cena. A preparare la tavola del signor Giovanni saranno i camerieri del locale di Paolo, il ristoratore. E la pizza verrà impastata e infornata dalle mani sapienti di Adel, pizzaiolo egiziano. Piccolo particolare: se Giovanni, Maria e figli sono obbligati a presentare il loro green pass come stabilito ora da Mario Draghi né il proprietario della pizzeria, Paolo, né i suoi camerieri né il cuoco Adel che impasta con le sue mani la loro pizza hanno il green pass e nessuno li obbliga ad averlo. Come non deve dimostrare né di essere vaccinato né di avere fatto un tampone il barista che porta ai clienti seduti in sala panini e pizzette o bevande da lui preparate. E non devono averli gli istruttori della palestra, i maestri di nuoto in piscina, i dipendenti di un centro benessere, gli organizzatori di sagre, fiere, congressi, centro sociali e ricreativi, i dipendenti. Insomma, tutti i lavoratori dei luoghi in cui i clienti sono obbligati a dimostrare con la carta verde di avere fatto il vaccino o almeno un tampone nelle ore precedenti, non hanno lo stesso identico obbligo.
«Falcone e Borsellino si saranno girati tre volte nella tomba a sentire questo tipo di riforma. Conoscendo l’integrità di questi grandi uomini morti in nome di un’idea, penso che non bisognava nemmeno avvicinarsi alla tomba, alla lapide di questi grandi uomini nel momento in cui si produce un sistema di norme che favorirà i faccendieri e i mafiosi». Parole definitive e musica da requiem della giustizia pronunciate in un’intervista dal procuratore Gratteri, il quale ha ovviamente tutto il diritto di esprimere i suoi dubbi sulla riforma Cartabia, ma farsi scudo di due simboli come Falcone e Borsellino, pretendendo di fornire un’interpretazione autentica del loro pensiero, significa trasformare quelle critiche in mera propaganda. Perché la loro concezione della giustizia è stata lontanissima dalla grancassa mediatica con cui il procuratore di Catanzaro ama accompagnare le sue inchieste, anzi le sue maxi-inchieste, compresa l’ultima, denominata «Rinascita Scott», ancora alla fase iniziale e i cui esiti sono tutti da definire, col rischio eventuale di finire come le precedenti, ossia con un ridimensionamento totale delle accuse e con un numero di condannati inversamente proporzionale al clamore suscitato. Come, per fare un solo esempio, quella dal suggestivo titolo «Marine», con 125 arrestati e sole otto condanne, di cui cinque per reati lievi.
Matteo Salvini si è vaccinato contro il Covid. Non lo ha annunciato apertamente. Anzi, inizialmente non lo ha proprio detto. Ma ha fatto un tweet con gli indizi necessari per scoprirlo. «Salute, lavoro e libertà devono stare insieme - ha scritto - A volte nei palazzi della politica combattiamo da soli, ma il sostegno di milioni di Italiani ci regala forza e coraggio. Vi si vuole bene Amici». Poi ha pubblicato la sua foto sorridente mentre prende un caffè. Sul tavolo, davanti a lui, ha appoggiato la mascherina. Sotto, un foglio con un codice digitale. È la prova dell’avvenuta vaccinazione. La polemica col presidente del Consiglio non si è ancora raffreddata. Le parole di Mario Draghi («l’appello a non vaccinarsi è l’appello a morire») non sono neanche di 24 ore prima. In realtà, il leader della Lega non ha mai chiesto nessuno a non vaccinarsi. Il premier, però, ha usato queste parole proprio rispondendo a una domanda di un giornalista che gli aveva letto le ultime dichiarazioni di Salvini.
Nel tardo pomeriggio di sabato un gruppo di extracomunitari — per la maggior parte tunisini — ha dato fuoco ad alcuni materassi, appiccando così un incendio che ha distrutto il padiglione centrale della struttura, provocando ingenti danni. I locali colpiti dal fuoco sono ormai quasi del tutto inagibili. Gli immigrati hanno poi approfittato del trambusto creato dal rogo per darsi alla fuga. All’interno dell’hotspot erano presenti circa 120 persone di cui una ventina di «presunti minori».
«Quando arrivano dichiarano di avere meno di diciotto anni, ma nella maggior parte dei casi si tratta di maggiorenni in cerca di asilo», spiega un agente al Giornale. Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, denuncia una situazione di grave irregolarità portata dai clandestini di origine tunisina. «Ci vuole più attenzione verso una particolare categoria di immigrati, quelli tunisini, che scappano dal proprio Paese non per fame, ma per mettere in atto attività a delinquere».
Dopo l'evento “Maratonina di Primavera 2023” che è stata effettuato il giorno 23 marzo (qui il link), e dopo la “Maratonina d'Estate 2023” che si è te...
In Italia, sono stati prodotti tanti film capolavoro composti da impeccabili episodi brevi, corti ovvero cortometraggi. Questi film spesso raccolgono...
Visto il successo ottenuto con le precedenti giornate, anche domenica 27 agosto continuano le proiezioni gratuite dei Cortometraggi scelti tra tutti q...
Per realizzare un cortometraggio di successo, è importante seguire alcuni passaggi chiave che ti aiuteranno a pianificare, girare e promuovere il tuo...
Per realizzare un cortometraggio di successo, è importante seguire alcuni passaggi chiave che ti aiuteranno a pianificare, girare e promuovere il tuo...
L'Associazione Culturale senza scopo di lucro “ilCORTO.it”, visto il successo delle precedenti edizioni, sia in termini di qualità che di quantità, or...
L'Associazione Culturale romana no-profit “ILCORTO.IT” nell'intento di valorizzare e promuovere e divulgare le nuove opere dei giovani Registi emergen...
La Sceneggiatura è il testo che viene scritto per essere realizzato poi in un film od un cortometraggio. Lo sceneggiatore propone la sua idea o svilup...
Il rito di passaggio per qualsiasi regista è realizzare il primo cortometraggio, che è il momento in cui i registi si fanno le ossa e diventano davver...
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le...
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu...
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll...
Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41...
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al...
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto...
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al...
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram...
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire...
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
Spiaggia Dune di Sabaudia La Spiaggia Dune di Sabaudia è situata nel comune di Sabaudia e fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934....
Calette cristalline, spiagge attrezzate e baie tutte da fotografare: sono le spiagge della Liguria, per un viaggio tra borghi marinari, aree marine pr...
Il Brasile è uno dei paesi più grandi del mondo, vanta un patrimonio naturale e culturale di tutto rispetto e ogni anno ospita migliaia di visitatori...
Ponza è un’isola meravigliosa, la più grande e turistica tra le Isole Pontine. È anche uno dei Borghi più belli della Provincia di Latina e del Lazio,...
Scopri il mare più bello d'Europa, #iorestoinitalia In Italia abbiamo davvero tutto, si mangia bene, si spende poco (seguendo i nostri consigli!), si...
Rio de Janeiro sta per accogliere le Olimpiadi. Una buona occasione per scoprire uno dei Paesi più belli dell'America Latina. 10 cose da vedere in Bra...
La Florida è uno degli stati americani più famosi e più visitati dai turisti, grazie soprattutto alla città di Miami e alla sua vicina Miami Beach. La...
Che tu sia interessato alla storia, che ti piaccia rilassarti in spiaggia o che cerchi cose interessanti da fare con i bambini, lo troverai nelle nume...
Forse, quando pensate allo stato dell’Arizona, non realizzate fin da subito quanti siti famosi possa contenere eppure dovete sapere che questo è lo st...
Un viaggio in una terra tutta da scoprire Estate 2019: I Viaggi di Maurizio Levi propone un viaggio in Alaska, per immergersi nella natura selvaggia e...