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Nostradamus, 2021 anno drammatico. Cosa succederà dopo la pandemia: l'evento che sconvolgerà il mondo
Il 2021 potrebbe essere peggio del 2020. Dopo la pandemia di coronavirus potrebbero esserci altri drammatici eventi secondo le previsioni di Nostradamus, pseudonimo di Michel de Notre-Dame che nel 1555 pubblicò il libro "Le Profezie" dove predisse una serie di avvenimenti che si sarebbero verificati nei secoli a venire. E spesso le sue previsioni si sono avverate.
Oltre all'emergenza sanitaria, secondo Nostradamus, potrebbe arrivare una sciagura ancora più devastante: "Dopo una grande angoscia per l'umanità, se ne prepara una ancora più grande", scrive il filosofo preveggente. Che parla di un cambiamento climatico e una tempesta solare proprio nel 2021: "Vedremo l'acqua salire e la terra cadere sotto di essa". Secondo Nostradamus, inoltre, ci sarà un grande terremoto il 25 novembre 2021 lungo la faglia di San Andreas in California. E ancora potrebbe cadere un asteroide sulla Terra. E ci potrà essere una guerra o comunque un problema di tensione internazionale: "A causa della discordia e della negligenza francesi, ai maomettani verrà data una possibilità. Il porto di Marsiglia sarà coperto di barche e vele".
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Alberto Zangrillo attacca il "Corriere del Virus" e smonta gli allarmismi sui decessi Covid: "Ecco i dati ufficiali"
Alberto Zangrillo rassicura tutti sui numeri del coronavirus. E attacca il Corriere della Sera per essere fin troppo allarmista sull'argomento. "Dai dati ufficiali al 18 luglio 2021, in Italia i decessi da Covid 19 nei giovani (0,0083% negli under 30) sono in larga parte ascrivibili a soggetti fragili e non vaccinati. Trovi tutto, anche oggi, nelle prime 7 pagine del Corriere del Virus", ha scritto su Twitter il primario del reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano.
Non è la prima volta che Zangrillo se la prende col quotidiano diretto da Luciano Fontana. Già il 19 luglio l'aveva preso di mira per le esagerazioni sul Covid e per l'eccessivo numero di pagine dedicate alla questione. "A fronte di questi numeri reali, dedicare le prime 6 pagine del Corriere al Covid-19 equivale, a mio parere, a creare panico", aveva scritto sempre su Twitter.
“Senza navi Ong nessuno sbarco di clandestini”: parla l'ammiraglio De Felice
Roma, 21 lug – Pochi sbarchi e solo di barchini tunisini? “Sarà una coincidenza, eppure sono dieci giorni che non pendola alcuna nave Ong davanti alle coste libiche”: parola dell’ammiraglio (ris) Nicola De Felice. Eppure di primo acchito, agli albori della bella stagione, lo abbiamo pensato tutti: “Sarà la solita estate all’insegna dei continui sbarchi di clandestini sulle coste italiane”. Fino a dieci giorni fa tutto sembrava corrispondere alla più scontata delle previsioni. Eravamo di fronte alla solita lunga ondata. E se mai qualcuno lo avesse creduto davvero, già lo scorso anno è stato d’altronde smentito: il Covid non ferma i flussi migratori. Non si arrestano di fronte a un virus, serve semmai una decisione azione governativa. Eppure, nonostante proseguano gli arrivi di barchini tunisini a Lampedusa, negli ultimi giorni qualcosa pare cambiato. Al riguardo abbiamo fatto il punto con l’ammiraglio De Felice, esperto di diritto marittimo e da sempre schierato contro la tratta di clandestini nei nostri mari.
Giuseppe Conte e Olivia Paladino, vacanza esclusiva al mare: dove li hanno beccati
Giuseppe Conte, leader in pectore del M5S (copyright Maria Elena Boschi), si è concesso qualche giorno al mare con la sua dolce metà Olivia Paladino. La coppia è stata paparazzata da Enzo Russo de Il Tirreno mentre passeggiava mano nella mano in riva al mare, precisamente quello cristallino e radical chic di Capalbio, nella Maremma toscana. Costume azzurro e maglietta coordinata per lui, vestito beige per la manager romana. I due parlavano fitto, fitto, chissà se discutevano dell’accordo (informale) che Conte ha siglato con il presidente del consiglio Mario Draghi lunedì 19 luglio a Palazzo Chigi: conferma del reddito di cittadinanza in cambio della riforma della giustizia Cartabia che cassa quella del penta stellato Bonefede. Tra Capalbio e Ansedonia è frequente incappare nei volti noti della politica (Zingaretti, Veltroni, Fini) e dello spettacolo come l’attore Nicola Zingaretti e la moglie Luisa Ranieri, Gassman, Barbara d’Urso e Maria De Filippi.
"No foibe no party". Così gli antagonisti soffiano sull'odio
Gli slogan sono sempre gli stessi. Come gli oltraggi, gli insulti e la violenza. Come l'odio che si riversa ogni anno attorno al 10 febbraio, il Giorno del Ricordo in cui si commemorano le vittime delle foibe e l'esodo degli italiani dall'Istria e dalla Dalmazia. È il livore della sinistra più becera, degli antifà per professione, che torna ciclicamente a farsi sentire. Come la scorsa domenica a Genova quando, alla testa del corteo per ricordare i vent'anni del G8, è apparso lo striscione "No foibe no party". Uno sfregio, l'ennesimo, a chi fu inghiottito, spesso ancora vivo, all'interno delle cavità carsiche dal 1943 in poi. Una provocazione, l'ennesima, senza alcun senso, se non quello di continuare a seminare odio, come sottolineato da Teresa Lapolla, consigliere municipale di Genova: "I soliti facinorosi hanno strumentalizzato questa giornata per fomentare l'odio con lo striscione 'No Foibe No party' che rappresenta un oltraggio e una vergogna inaccettabile. Carlo vive? L'idiozia pure. Ci troviamo di fronte all’ennesima situazione di negazionismo delle foibe, con il silenzio istituzionale della sinistra che continua a non prendere posizione di fronte ad azioni di questo tenore".
Voghera, chi era la vittima dell'assessore Massimo Adriatici e cosa è accaduto
A Voghera nella serata di martedì 20 luglio l'assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici ha sperato e ucciso un 39enne di origini marocchine. A raccontare quanto sarebbe accaduto è il diretto interessato che, stando alle indiscrezioni dell'Adnkronos, avrebbe detto al magistrato: "Stavo passeggiando in piazza Meardi quando ho notato quell’uomo infastidire i clienti di un bar. Mi sono avvicinato, l’ho redarguito invitandolo ad andarsene e a quel punto ho chiamato la Polizia. Sentendo la mia telefonata, mi ha spinto facendomi cadere. È stato a quel punto che dalla pistola già impugnata è partito il colpo".
Adriatici è un ex poliziotto mentre la vittima avrebbe numerosi precedenti alle spalle. A confermarlo alcune fonti leghiste che fanno sapere che "dalle prime ricostruzioni, la tragedia di Voghera sarebbe frutto di una risposta a un’aggressione con un colpo partito accidentalmente. La vittima era una persona nota in città e alle forze dell’ordine per episodi di ubriachezza e violenze".
Alberto Zangrillo e la verità sul Covid: "Non c'è correlazione tra ciò che viene comunicato e quello che accade"
Alberto Zangrillo può dirlo una volta per tutte: "Il virus è clinicamente morto". Il primario del reparto di Terapia Intensiva del San Raffaele di Milano torna a ribadire quanto già ammesso e oggetto di una lunga e dibattuta polemica. "Il 31 maggio 2020 dissi che il virus era clinicamente inesistente, perché nel mio ospedale da un mese non entrava un paziente da ricoverare per Covid. Oggi ripeterei esattamente la stessa cosa - ha spiegato alle colonne del la Stampa -, perché nell’ultima settimana sono arrivati undici contagiati di cui otto rimandati a casa e tre ricoverati per motivi non gravi. Nessuno vuole disconoscere la pandemia, ma ci sono anche altri malati di cui non bisogna dimenticarsi".
Per lui infatti gli allarmismi non hanno fatto altro che portare un clima negativo: "Ricordo all’inizio della pandemia, quando alle 18 la Protezione civile snocciolava numeri veri, ma che ripetuti ogni giorno drammatizzavano la situazione. Spaventare le persone non è mai educativo". E ancora: "Non c’è correlazione tra ciò che viene comunicato e quello che accade". Ecco spiegato il perché: "Bisogna stare ai dati dell’lss, secondo cui negli under 30 lo 0,07 per cento corre il rischio di morte e negli under 40 lo 0,28. Questo per dire che c’è una grande differenza con chi ha più di 70 anni. Il tasso di letalità negli under 40 è 800 volte più basso che negli over 80".
Black lives matter, c’è chi dice no. Sara Simeoni: «Io non mi sarei inginocchiata. È solo una moda»
«Inginocchiarsi contro il razzismo non serve a niente». Finalmente. Ci voleva un’atleta del calibro di Sara Simeoni, medaglia d’oro nel salto in alto alle Olimpiadi di Mosca ’80, per squarciare con parole nette e coraggiose il velo di ipocrisia che copre, e non da oggi, il mondo dello sport. Sono ancora fresche le polemiche sull’omaggio dei calciatori impegnati negli Europei al rito del Black lives matters. E tutti ricordiamo il tiremmolla dei nostri Azzurri culminato nella decisione di inginocchiarsi prima dei quarti di finale contro il Belgio ma solo in segno di solidarietà a Lukaku e compagni. Una mezza figuraccia, lavata sul campo con la vittoria finale contro l’Inghilterra.
Covid, Freedom Day: la Gran Bretagna sceglie la libertà. Revocate le restrizioni
Mentre il governo italiano, che si definisce democratico, si appresta a restringere le libertà personali dei suoi concittadini e di quanti entreranno nel nostro Paese imponendo l’utilizzo del Green pass in vari luoghi e occasioni e, di fatto, costringendo le persone a vaccinarsi per non vivere una vita di rinunce e di discriminazioni, la Gran Bretagna , nel nome del Freedom Day, va in controtendenza. E revoca quasi tutte le restrizioni imposte in precedenza per contenere la diffusione del Coronavirus, tra cui il rispetto del distanziamento sociale e l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi. L’occasione è il Freedom day, il giorno della libertà che, da oggi, è scattato in tutta la Gran Bretagna, fra le proteste dei cosiddetti esperti – ognuno ha i suoi Burioni – i quali invitano a indossare comunque la mascherina agitando il presunto rischio che si possano registrate fino a 200mila casi al giorno.
Genova, al corteo del ventennale del G8 striscione con la scritta: “No foibe, no party”. Sono sempre gli stessi…
I manifestanti che domenica a Genova hanno partecipato al corteo da piazza Alimonda a piazza De Ferrari per ricordare il ventennale del G8 hanno mostrato anche uno striscione con la scritta ‘No foibe No party’. Una scritta vergognosa che ha suscitato indignazione e ha certificato ancora una volta di che pasta siano fatti gli estremisti che ogni anno si radunano in memoria di Carlo Giuliani. Giorgia Meloni, commentando l’episodio, ha sottolineato come Stupisce come “la sinistra di governo lisci il pelo a questi personaggi violenti e ignoranti della peggior specie, così come fatto con la presentazione dei candidati alle primarie del centrosinistra per le elezioni di Roma Capitale, proprio dentro uno dei più grandi centri sociali d’Italia”.
Vaccino, Matteo Bassetti picchia duro: "Strizzare l'occhio ai no vax rischia di fare molto male al Paese"
"Strizzare l'occhio a qualche componente no vax rischia di fare molto male al Paese". Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova, ospite di Andrea Pancani a Coffee Break su La7, ha insistito ancora una volta sull'urgenza di vaccinarsi contro il Covid. "Se nei prossimi due mesi non vaccineremo il maggior numero di persone possibile a ottobre sarà un disastro", ha profetizzato. Poi ha criticato duramente le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini, secondo il quale sotto i 40 anni il vaccino non servirebbe: "Non sono d'accordo e non capisco neanche bene come si può permettere un politico di fare un'affermazione del genere visto che non mi pare che stiamo parlando di medici, scienziati o ricercatori". "La vaccinazione deve essere di massa perché devono essere protette le fasce più deboli che sono certamente le persone di 70, 80, 90 anni. Ma io l'altroieri ho ricoverato un uomo di 50 anni che sta rischiando di andare verso l'intubazione ed era uno di quelli che aveva detto di volersi vaccinare con calma a settembre-ottobre - ha continuato Bassetti -. Come facciamo a dare queste informazioni alla gente dicendo ai giovani di non vaccinarsi perché non sono a rischio?".
Euro 2020, Gennaro Gattuso contro gli inglesi: "Prima ti chiedono di inginocchiarsi poi insultano". Da godere
Bidonato dagli inglese, Rino Gattuso non dimentica e attacca. L'ex tecnico di Milan e Napoli, a fine campionato aveva firmato per la Fiorentina ma la rottura con patron Commisso su questioni non del tutto chiare (in bilico tra calciomercato e i suoi rapporti col super-agente Jorge Mendes) ha fatto sì che si arrivasse a un divorzio-lampo. Il matrimonio tra Ringhio e il Tottenham invece era già pronto ma non è stato mai consumato, visto che i tifosi del club di Londra hanno spedito migliaia di messaggi social contro il 43enne tecnico calabrese tacciandolo di razzismo e misoginia per alcune sue vecchie frasi. Accuse gravissime che hanno fatto saltare tutto. "La delusione è stata grande - spiega ora Gattuso al Messaggero -. Mi hanno descritto in modo diverso da quello che sono. E non c'è stato niente da fare. Il mio dispiacere è di non aver avuto la possibilità di difendermi. Di spiegare che quello raccontato dalla gente in Inghilterra non ero io. Ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto male più di qualsiasi sconfitta o esonero. Ed è accaduta in un momento in cui nessuno vuole prendere atto della pericolosità del web".
Tutti teologi, tutti contro la Chiesa (ma sul ddl Zan ha ragione)
Tutti teologi. Il Vaticano avverte il governo italiano che il ddl Zan viola il Concordato – perché mette a rischio la libertà di parola e di organizzazione dei cattolici – e d’un tratto milioni di Ct della Nazionale, intenti a valutare inginocchiamenti vari, si riscoprono esperti di Patti Lateranensi. Emblematico un sentito editoriale sul Fatto Quotidiano di una delle maggiori teologhe della Santa Romana Chiesa, Cathy La Torre. Dall’umilissimo titolo: “Al Vaticano dico: il ddl Zan vuole applicare (davvero) le parole del Vangelo”. In fremente attesa di leggere una sintesi divulgativa del dogma cristiano da parte di Vladimir Luxuria, ci soffermiamo un attimo su La Torre.
Fedez e le banche: così gli influencer in politica favoriscono i poteri forti
Roma, 28 mag – Anche se in assoluto è già in parte «vecchio», il fenomeno degli influencer comincia solo ora – almeno in Italia – ad avere una sua dimensione propriamente politica e non semplicemente legata al marketing. O, se vogliamo dirla in modo più brutale, solo ora si sta verificando la colonizzazione completa e definitiva della politica da parte del marketing per il tramite degli influencer. La vicenda delle clausole salva banche nel contratto di Fedez è a tal proposito eloquente.
Fedez e gli influencer in politica
Va da sé che finché Fedez è semplicemente un rapper, sia pur un rapper «impegnato», la questione non si pone: chi se ne frega di cosa può dire e non dire e a quali interessi economici decide di legarsi. Quando questa persona assume un ruolo pubblico, sia pur in senso informale, invece, sapere a chi risponde e di chi fa gli interessi diventa una questione politica. Ora, il Fedez 2.0, quello che arringa la folla del primo maggio contro l’omofobia e fa una diretta Instagram con lo stesso deputato Zan vista da milioni di ragazzi che verosimilmente non hanno mai guardato un talk show in vita loro, ha a tutti gli effetti un ruolo pubblico. E poco contano le obiezioni formali: certo, non è «pagato da noi»; certo, non esiste un ordine professionale degli influencer che possa dettare regole deontologiche; certo, nessuna legge gli vieta di interloquire sui social con chicchessia, politici compresi. Ma, per l’appunto, la questione è di sostanza e non riguarda ovviamente solo il marito della Ferragni. È infatti tutta la nostra concezione della politica e del dibattito pubblico che sta cambiando.
Michele Serra, i ristori e lo stoicismo del paraculo
Roma, 24 mar – E alla fine eccoli lì, quelli che volevano riparare il mondo, che dovevano portare la giustizia sulla terra, che volevano redimere la storia dall’iniquità. Eccoli lì, che ti dicono di arrenderti alla «sfiga» senza stare troppo a rompere le scatole. Di prendere le batoste, andare in rovina senza frignare. È un po’ questo il senso della «amaca» in cui Michele Serra se la prende con ristoratori e commercianti che lamentano l’esiguità degli aiuti avuti dallo Stato: «Ci si domanda chi abbia risarcito i nostri nonni, i nonni dei nostri nonni, e indietro nel tempo fino all’uomo di Cro-Magnon, dei lutti e del rovesci indotti dalla caterva di guerre e pestilenze che affliggono l’umanità da quando esiste. Ve lo dico io: zero risarcimenti, e un sospiro di sollievo se si era ancora vivi e con un po’ di pane in dispensa».
Sognavamo la sfida alle stelle e ci ritroviamo Netflix. A 110 anni dal Manifesto del Futurismo
Riproponiamo questo articolo scritto esattamente due anni fa – ma più attuale che mai – dal nostro direttore Adriano Scianca. Oggi il Manifesto del Futurismo compie 112 anni [IPN]
Roma, 20 feb – Esattamente 110 anni fa, il 20 febbraio 1909, Filippo Tommaso Marinetti pubblicava il suo Manifesto del Futurismo sul quotidiano francese Le Figaro (roba che oggi qualcuno lo denuncerebbe per il reato di leso bidet). Dieci anni fa, in occasione del centenario, su questo movimento d’avanguardia fu detto tutto e il suo contrario, per lo più cercando di neutralizzare la portata culturalmente eversiva che quelle idee ebbero all’epoca e che hanno anche oggi. Ma su questo non è il caso di tornare ora. La cosa interessante è semmai confrontare le profezie visionarie del Manifesto con la realtà di 110 anni dopo, soprattutto per quel che costituiva il tratto più originale del futurismo: l’idea di vedere nel progresso tecnico il baluginare di una nuova forma di bellezza e di poesia, oltre che una sfida all’uomo da affrontare in modo eroico, la condizione di possibilità di un nuovo senso dell’avventura.
Morte di Maddalena Urbani, arrestato un siriano. La 20enne era la figlia del medico eroe della Sars
Aveva ospitato in un appartamento a Roma Maddalena Urbani, 20 anni. La giovane era arrivata nella Capitale per una cerimonia in memoria del padre, il medico eroe Carlo Urbani, morto in Thailandia individuando il virus della Sars Covid.
Maddalena quel 27 marzo 2021 era stata trovata morta. Il pusher siriano che le aveva fornito droga e la aveva ospitata non aveva chiamato i soccorsi che forse avrebbero potuto salvarla. La polizia ha arrestato l’uomo, un 64enne con precedenti, con l’accusa di omicidio, notificandogli la misura cautelare nel carcere di Regina Coeli dove è detenuto per spaccio.
Maddalena Urbani, il siriano arrestato per omicidio
Euro 2020, quel gufo di Tom Cruise: "Porta sfi***". Avete notato che in tribuna... la furia dei tifosi italiani
Meglio se rimaneva a casa, è venuto da pensare ai tifosi guardando Tom Cruise. L'attore americano ha assistito a entrambe le finali care agli italiani: nel pomeriggio il torneo di Wimbledon e in serata, giusto in tempo per un cambio d'abito, gli Europei. La presenza dell’attore, spesso in Italia per girare i suoi film, non è passata inosservata al punto che molti sportivi hanno evidenziato una coincidenza scaramantica. D'altronde Cruise non ha portato bene all'italiano Matteo Berrettini battuto sul più bello dal serbo Novak Djokovic.
Euro 2020, dopo il trionfo il brutale sfogo di Ciro Immobile: "Io intanto vinco, attaccatevi al ca***"
Campioni. Campioni d'Europa. Un trionfo azzurro a Wembley sotto il segno di Gigio Donnarumma e Leonardo Bonucci. Una vittoria dolcissima, quella di Roberto Mancini e Gianluca Vialli, il loro abbraccio in campo, le loro lacrime, sono già storia. Tutti promossi. Tutti eroi. Tutti eccezionali. Anche Ciro Immobile, nonostante le molte critiche che gli sono piovute addosso durante questo Euro 2020.
Critiche che, per inciso, non hanno risparmiato l'attaccante della Lazio nemmeno dopo la finalissima con l'Inghilterra: sostituito nel secondo tempo, non ha giocato una partita brillantissima. Ma tant'è. Conta solo il fatto di aver vinto. Anche con Ciro, al quale Roberto Mancini ha dato massima fiducia nel corso di tutta la competizione.
E Immobile, nel post-partita, si è voluto togliere più di un sassolino dalla scarpetta da calcio. Si gode il trionfo e, su Instagram, manda un messaggio chiarissimo a tutti quelli che lo hanno criticato per il suo rendimento. Il messaggio arriva in risposta a un commento della moglie Jessica: "Vita mia i sogni si avverano contro tutto e tutti. Siamo Campioni d'Europa e Scarpa d'Oro, si attaccano al ca*** tutti", si è sfogato Immobile. E ancora, ha ribadito il concetto: "Continuate a parlare, nel frattempo continuo a vincere. Magnatev' u limone!". E tutti muti.
Onore a Matteo Berrettini: sfiora l’impresa, poi cede in 4 set al numero uno al mondo
Wimbledon, storica finale per Matteo Berrettini
Onore a Matteo Berrettini. Ha fatto onore all’Italia. Nella prima finale di un italiano a Wimbledon il tennista romano cede in quattro set al numero uno al mondo: Novak Djokovic, che perde il primo parziale, poi rimonta e vince 6(4)-7, 6-4, 6-4, 6-3 in 3 ore e 24 minuti di gioco. Con questo successo, il sesto sull’erba inglese, il serbo aggancia Roger Federer e Rafael Nadal a quota 20 Major vinti e resta in corsa per il Grande Slam.
Matteo Berrettini: “Per me è un inizio di carriera”
Matteo Berrettini ci ha fatto assistere a un evento storico per il nostro Paese: “Sensazioni incredibili, troppe da poter gestire. E anche in questo Novak è più bravo di me. Sta scrivendo la storia di questo sport e merita tutto. Sono contento della mia finale, spero che non sarà l’ultima”. Lo ha detto l’azzurro sul centrale di Wimbledon dopo la sconfitta. “E’ una bellissima sensazione essere qui, ci voleva solo quel passo in più. Congratulazioni al team di Novak. Grazie alla mia famiglia, al mio team, agli amici che sono qui:è stato un lungo cammino, per me questa non è una fine ma un inizio di carriera. Senza di loro niente di tutto questo sarebbe stato possibile”, ha aggiunto il campione romano.
Euro2020, lo sfottò di Leonardo Bonucci agli inglesi: "Ne dovete mangiare di pastasciutta"
L'Italia con la partita di domenica 11 luglio a Wembley si porta a casa gli Europei 2020. Una sconfitta amara per gli inglesi che con il gol ai primissimi minuti pensava fosse fatta. E invece gli Azzurri di Roberto Mancini hanno dimostrato di avere una marcia in più. Lo sa bene Leonardo Bonucci che ha festeggiato il trionfo rivolgendosi ai tifosi inglesi presenti a Wembley urlando la frase: "Ne dovete mangiare ancora di pastasciutta".
Lui, assieme al compagno di squadra Giorgio Chiellini, è stato tra i principali protagonisti della finalissima contro l'Inghilterra: "È un sogno che si avvera - ha spiegato Bonucci a fine partita -, un grande gruppo, abbiamo iniziato a crederci dalla Sardegna. Mano a mano abbiamo acquisito sicurezza. Stasera siamo diventati leggenda. Stiamo vedendo 58mila persone che se ne vanno via....è una grande nazionale l’Inghilterra. I tifosi ci sono rimasti male ma l’Italia gli ha dato una lezione. Quello che succedeva intorno quando abbiamo fatto il riscaldamento era solo contorno, ci siamo detti questo mentre ci fischiavano".
Regina Elisabetta, un gesto impensabile: alla lettera delle due sorelline italiane risponde così
Due sorelline italiane della provincia di Belluno avevano scritto una lettera e l’avevano inviata alla Regina Elisabetta dopo essere venute a conoscenza della morte del principe Filippo. Si chiamano Elisa e Sofia, rispettivamente 7 e 4 anni, e alla lettera avevano allegato un disegno che ritraeva la sovrana con suo marito e un grande cuore rosso.
“Sua Maestà - avevano scritto in inglese con l’aiuto della madre - siamo due bambine di 7 e 4 anni, che vivono in Italia, nelle Dolomiti. Ti abbiamo conosciuto tramite un bellissimo cartone animato che parla di te e di tuo marito. Abbiamo saputo che il tuo amato marito, il principe Filippo, è morto. Siamo molto tristi e dispiaciute per questo. Per questo motivo, vorremmo abbracciarti e pregare per te e per il principe Filippo. Le tue piccole fan, Elisa e Sofia”.
Ripartenza senza cultura: il mondo dell'arte e dello spettacolo resta al palo
Roma, 11 lug – Nonostante i toni trionfanti e le garanzie con cui è stata promessa la ripartenza del mondo della cultura, ad oggi essa appare mera utopia. E’ evidente che il quasi totale abbandono del settore artistico e culturale abbia provocato dei danni economici evidenti. E’ altrettanto evidente che il lavoro derivante da esso ed il fatturato delle attività che hanno subito chiusure e limitazioni sono insostenibili. Tanto più se si protrarranno ancora a lungo. Eppure, ogni possibilità di rinascita dopo gli anni della pandemia non può prescindere anche dall’apporto di questo mondo.
In primis, viviamo da tempo un costante impoverimento culturale. La distanza tra la storia nazionale ed i valori che hanno contraddistinto la vita di figure del nostro passato ed il nichilismo odierno è destabilizzante. Anche in ragione di ciò, operare per riportare la coscienza nazionale e l’amor patrio sarebbe fondamentale.
Green pass e vaccini porta a porta: dallo Stato minimo allo Stato stalker
I liberali hanno riscoperto lo Stato. E non è necessariamente un bene. Anzi. Il problema è questo: per anni e anni, ci hanno detto che serviva «meno Stato e più mercato». Peccato solo che il mercato (autoregolato) badi esclusivamente al profitto, e non al bene comune. Gli italiani se ne sono dovuti accorgere durante l’emergenza sanitaria: posti insufficienti in terapia intensiva, capacità di spesa ridotta (se non azzerata), trasporti pubblici inadeguati e così via. Il bilancio è stato impietoso, confermando che la «mano invisibile» del mercato è invisibile per un unico motivo: perché, semplicemente, non esiste.
Stato patrigno
Di fronte a questo conclamato fallimento, i liberali hanno appunto riscoperto lo Stato. Peccato che ne abbiamo riscoperto solo il lato peggiore e degenerato. Non lo Stato presente, ma quello invadente. Non lo Stato padre, ma lo Stato patrigno e carceriere. In due parole, lo Stato che, quando c’è da fornire sostegno economico alle famiglie in difficoltà, si dilegua come un ladro nella notte. Salvo poi ricomparire per imporre confinamenti, coprifuoco e serrate generali. Anche quando le chiusure non servono a nulla, e anzi concorrono a peggiorare la situazione.
Europei, gli italiani esultano e i radical chic inorridiscono. Ma fateci tifare in pace
Roma, 10 lug – Il popolo del Ddl Zan si mobilita di settimana in settimana per denunciare il clima violento, misogino e – perché no? – razzista che gira attorno le partite degli Europei in cui la nostra Italia non sta andando affatto male.
Gli Europei per chi tifava lockdown
Per una tragica casualità, questo popolo coincide perfettamente coi cretini da lockdown, gli spasimanti del controllo sociale targato Covid-19 per il quale la reclusione ai domiciliari va somministrata di tanto in tanto come un colpetto di elettroshock: serve a ricordarci che non siamo mai veramente liberi. Ecco, questo variopinto e arcobalenista agglomerato umano sta sottoscrivendo un appello dopo l’altro per ottenere delle partite e dei post partita più inclusivi, meno violenti, più gayfriendly, più ecochic, in ottemperanza alla visione stalinista che hanno del mondo e per la quale il popolo, eccezion fatta per una cupola di illuminati di cui loro ovviamente fanno parte, deve subire una rieducazione permanente in grado di stravolgerlo e di trasformare i singoli individui in soggetti indistinguibili.
Camorra, Meloni: FdI al fianco di Don Maurizio Patriciello, Governo e Istituzioni facciano sentire presenza dello Stato
“Al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, chiude il campo estivo organizzato da Don Maurizio Patriciello per i bimbi e i ragazzi del quartiere. Purtroppo, la decisione è stata presa dopo l’ennesima “stesa”, spari all’impazzata senza un obiettivo preciso che le cosche criminali usano per affermare il loro predominio sul territorio. Fratelli d’Italia è al fianco di Don Maurizio, che rappresenta un presidio di legalità e rinascita in un territorio infestato dalla camorra e che si batte in modo instancabile per offrire ai giovani un’alternativa. Il Governo e le Istituzioni facciano sentire con forza la presenza e la vicinanza dello Stato. Forza Don Maurizio, non mollare. Siamo al tuo fianco”.
Spiagge di Latina - Classifica di QSpiagge
La Spiaggia Dune di Sabaudia è situata nel comune di Sabaudia e fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934. Si tratta di una bellissima spiaggia di soffice sabbia dorata sotto lo sguardo del promontorio del Circeo, caratterizzata da un litorale ampio e lungo chilometri, che si distende lungo le suggestive dune di sabbia del lungomare di Sabaudia, che si sviluppano per 25 chilometri tra il Lido di Latina e Torre Paola. Le dune sono punteggiate da una rigogliosa vegetazione mediterranea e separano l'arenile da 4 bellissimi laghi costieri. La spiaggia è attrezzata con lettini ed ombrelloni in diversi tratti ed offre servizi e comodità. Il mare è molto bello, azzurro, cristallino e trasparente, con fondali digradanti e sabbiosi, ideale per fare il bagno e per nuotare. Raggiungere la spiaggia è semplice seguendo da Roma la Statale 148 ed uscendo poi a Sabaudia.
Chi è Judith Butler, la filosofa che ha inventato il gender e che ha dichiarato guerra ai due sessi
Si chiama Judith Butler la filosofa americana che a partire dai primi anni Novanta ha divulgato la teoria gender. Una dottrina che punta a superare il sesso biologico. “In due libri dei primi anni Novanta – scrive Il Foglio che oggi le dedica un ritratto – Judith Butler ha presentato una nuova concezione del gender. C’è una moltitudine aperta di generi che non sono vincolati alla distinzione biologica tra donne e uomini. Il sesso per Butler non è un fatto anatomico, ma creato dalla parola”. Un’idea confutata dalla filosofa Martha Nussbaum la quale scrisse che Butler sta ignorando la “sofferenza materiale delle donne affamate, analfabete, violentate, picchiate” a favore di una ossessione “narcisistica sull’autopresentazione personale”.
Wimbledon e Wembley, due sfide nella fatalità di una data. L'11 luglio '82 l'Italia vinse il Mundial - Secolo d'Italia
«Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!». Tre volte lo gridò nel microfono Nando Martellini perché con la vittoria di quella sera l’Italia del calcio saliva per la terza volta sul tetto del mondo. Le prime due con Vittorio Pozzo (1934-1938) e ora con Enzo Bearzot. Un miracolo italiano quella coppa levata al cielo da capitan Zoff nel tempio madridista del Santiago Bernabeu. Era l’11 luglio 1982. Domani, esattamente a 39 anni di distanza la Nazionale di Roberto Mancini proverà a rinverdire quei fasti e a laurearsi per la seconda volta campione d’Europa. Per riuscirvi dovrà profanare un altro tempio, quello di Wembley, e fare marameo agli inglesi padroni di casa.
1931-1940: anni di riforme e sanatori
Nei primi anni Trenta − quelli che Renzo De Felice, il maggiore biografo di Mussolini, definisce “gli anni del consenso” − la legislazione fascista in ambito sociosanitario subisce una forte accelerazione. Fortemente voluta dal duce come strumento di sviluppo economico e culturale in chiave imperialista, si concretizza la bonifica dell’Agro Pontino, innegabile successo del Ventennio, al di là della retorica della propaganda. Terra desolata e focolaio mai sopito di febbri malariche, la pianura che a ridosso della costa si estende a sud di Roma è oggetto di una poderosa riconversione. Duplice è l’obiettivo, sanitario e parimenti teso a favorire processi di migrazione interna, nell’ottica della ruralizzazione, reputata necessaria per formare una nazione solida anche in termini demografici, pronta a ogni evenienza, preferibilmente bellica. Nascono così dal nulla Littoria (l’odierna Latina), Sabaudia, Pontinia e Aprilia, mentre l’Agro Pontino diventa terra promessa di migliaia di contadini provenienti dal Nord, veneti in particolare.
Fedez e Chiara Ferragni, figuraccia colossale sul ddl Zan: per chi scambiano Ivan Scalfarotto
Figuraccia colossale per Fedez e la consorte Chiara Ferragni, ormai divenuti paladini della sinistra pro-ddl Zan. Peccato però che sulla legge contro l'omotransfobia la coppia di influencer sappia ben poco. È bastata la diretta Facebook tra il rapper, Pippo Civati ex deputato dem della Brianza, Marco Cappato ed Alessandro Zan, il promotore della legge, a dimostrarlo. "Nell'imbarazzo - spiega Il Tempo -si ritrova, l'onorevole Zan, a dover spiegare al Lucia (cognome di Fedez), quelli che sono i meccanismi parlamentari difendendo pure Matteo Renzi".
Il quotidiano romano parla di continui "strafalcioni". Uno a caso? Il marito della Ferragni scambia Ivan Scalfarotto, deputato renziano, per un giornalista. Non solo perché poi il rapper si lascia andare a difese ridicole: "Mia moglie è una imprenditrice e dice ciò che pensa come cittadina italiana. Renzi è invece pagato dagli italiani". E ancora: "Che Renzi voglia confrontarsi con mia moglie, è qualcosa di imbarazzante". E in effetti, visto il livello..
«Enrico stai sereno»: così quel maligno tweet ha trasformato Letta da dr. Jekyll in mr. Hyde
Ma che mai sarà capitato ad Enrico Letta da trasformarlo da ragionevole dottor Jekyll in un ombroso e diffidente Mr. Hyde? Possibile che siano ancora i postumi di quel maligno «Enrico stai sereno» che gli fece perdere innocenza e cacciavite, iniziandolo alle dure leggi della politica? Può darsi. Fatto sta che da allora Enrico non è più lo stesso. Lo descrivevano assetato di vendetta come Edmond Dantes, ma da quando è arrivato da Parigi con i galloni di docente alle Sciences Po per restituire senso e consenso al Pd, la sua linea politica somiglia all’elettrocardiogramma di un cuore matto.
Alla Festa dell'Unità di Fiesole si paga così: compagni, e la lotta all'evasione? Che imbarazzo
Qualcosa che ha dell'assurdo: alla 68esima edizione della Festa dell'Unità di Fiesole si può pagare solo in contanti. Sì perché dal cartello esposto nell'ampia area verde di Monte Ceceri si legge chiaro e tondo: "Pagamento con pos non disponibile, ci scusiamo per il disagio". Se l'inconveniente sia solo temporaneo o duri per l'intera manifestazione organizzata dal Pd, ossia dal primo di luglio fino al primo agosto, non è dato sapersi. In ogni caso sorge spontanea una domanda: ma la lotta all'evasione dov'è finita? I dem che tanto si sono scagliati contro gli evasori, i paradisi fiscali e a favore della tassazione sembrano essere scivolati proprio su una buccia di banana. Ancora una volta il Partito democratico predica bene ma razzola male.
Scandalo Serinper: "La coop degli orrori legata a filo doppio col Pd". FdI chiede chiarezza
“La questione dei minori in affido e collocati in case famiglia deve essere tra le priorità del Governo. Bibbiano, il Forteto così come i fatti della Serinper di Massa sono i casi balzati al (dis)onore della cronaca nazionale. Ma sono tanti i drammi che si compiono nell’ambito dei minori fuori famiglia”. Così Maria Teresa Bellucci, esponente di FdI, che ha portato il caso in Parlamento con un’interrogazione.
“Le recenti nuove rivelazioni del quotidiano La Verità sulla Cooperativa massese Serinper riportano violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo ai danni di minori. Le intercettazioni parlano chiaro e faccio fatica a leggere le frasi spietate pronunciate dagli indagati”.
Così parlò Paolo Borsellino: «La scorta solo di mattina per essere ucciso la sera»
Gli audio desecretati del giudice ucciso dalla mafia. Dai computer rotti e rinchiusi in sgabuzzino agli incontri dei latitanti in pieno centro. Le parole del magistrato riemergono 35 anni dopo
Così parlò Paolo Borsellino. «E’ inutile che io venga accompagnato la mattina con gran strombazzamento di sirene e spiegamento di auto di scorta, se poi il pomeriggio devo tornare in procura con la mia auto perché c’è solo un agente di scorta». A quel punto una voce si alza dai banchi dei parlamentari, una voce indefinita che dice: «Beh, almeno in questo modo riacquista un po’ di libertà». Replica gelida di Borsellino: «Dice che riacquisto in libertà? Sì, la libertà di essere ammazzato la sera…».
È l’ 8 maggio del 1984 quando Paolo Borsellino pronuncia queste parole di fronte alla Commissione parlamentare antimafia. Mancano otto anni e un mese al 19 luglio del ‘ 92. Il giorno della strage, il giorno di via d’Amelio. Mancano otto anni, è vero, ma il conto alla rovescia è già iniziato e lui, il giudice Borsellino, lo sa.
Matteo Berrettini nella storia: in finale a Wimbledon, è il primo italiano in 134 edizioni
Wimbledon, storica finale per Matteo Berrettini
Wimbledon chiama Wembley. Sarà una domenica storica per lo sport italiano, tutta incentrata in pochi chilometri. Tra Londra e il sobborgo della Capitale britannica. Con la vittoria di oggi, Matteo Berrettini entra nella storia del tennis italiano diventando il primo azzurro a raggiungere la finale a Wimbledon.
Matteo Berrettini, 25 anni, riscrive la storia del tennis italiano
Il tennista romano è il primo finalista di Wimbledon, terzo Slam del 2021 in corso sui campi in erba dell’All England Club di Londra. Il 25enne tennista italiano, numero 9 del ranking e settima testa di serie, ha sconfitto in semifinale il polacco Hubert Hurkacz, n.18 Atp e 14 del seeding, con il punteggio di 6-3 6-0 6-7(3) 6-4, maturato in due ore e 39 minuti di gioco. Per il titolo, l’azzurro sfidera’ il vincente dell’altra semifinale, che vedra’ opposto il numero 1 del mondo e del tabellone, il serbo Novak Djokovic, al canadese Denis Shapovalov, testa di serie numero 10.
"Una follia con i soldi degli italiani". Conte fatto a pezzi da Floris, cosa gli dice Montezemolo
Trecento funzionari, sei manager, i ministeri di Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli e sopra il "piramidone" lui, il premier Giuseppe Conte. Giovanni Floris a Dimartedì mostra l'ipotesi di task force per il Recovery fund dell'Europa e Luca Cordero di Montezemolo affonda l'ultima infornata di consulenti del governo.
"Io la vedo come una follia, in un Paese in cui si continua a parlare di eccessiva burocrazia, nelle aziende si tagliano livelli gerarchici per avere meno gente che prende decisioni e per essere più rapidi. Qui si fa il contrario tra l'altro con il rischio di grandi conflitti di interessi di due governi paralleli", ha detto il manager e imprenditore. "Decidono i ministri e se non lo fanno si cacciano. Non si può fare una struttura di questo tipo in un momento del genere, abbiamo già pagato commissioni ed esperti", dice Montezemolo lanciando una bordata a Giuseppi. Di seguito e a questo link il video di La7.
Matteo Bassetti a L'aria che tira: "Variante Delta? Scarico nasale e astenia", ciò che non avevamo ancora visto
Linea dura per Matteo Bassetti che contro il coronavirus non accetta retromarce. Ospite a L'Aria Che Tira su La7 l'infettivologo del San Martino di Genova ha bacchettato la politica, da lui definita "ondivaga". Il tema - della puntata estiva dell'8 luglio del programma condotto da Francesco Magnani - quello del ritorno ai banchi di scuola. In merito Bassetti non ha dubbi: "Classi con studenti e docenti vaccinati. I non vaccinati in Dad. La politica dovrà fare una riflessione". Stesso rigore, quello di Bassetti, espresso sui "lockdown mirati" per chi non si vaccina. Da qui l'importanza di proseguire a regime con la campagna vaccinale: "Io ho 2 figli, uno di 12 e uno di 16 anni: li ho vaccinati senza alcun dubbio. I ragazzi hanno il diritto di tornare a scuola in presenza e sicura, con docenti e studenti vaccinati. Ragioneremo a settembre, vedremo qual è la circolazione del virus e quanti sono i ragazzi vaccinati: la politica dovrà prendere una decisione". Ancora però è da evitare il dibattito sull'obbligo vaccinale che l'infettivologo ha definito "l'extrema ratio"
Bernardo: "Milano non merita questo degrado. Libereremo la città dalla paura e dall'insicurezza"
“Chiunque di voi girasse dalla periferia al centro e dal centro alla periferia vedrebbe come la città è degradata e lasciata andare e come i milanesi si sentano soli”. Lo ha detto il candidato sindaco per il centrodestra a Milano, Luca Bernardo, a chi gli chiedeva cosa non gli piacesse dell’amministrazione milanese. “Noi quella solitudine la colmeremo”, ha aggiunto.
Il candidato sindaco del centrodestra ha parlato anche dal palco dell’evento sul referendum per la giustizia della Lega, spiegando di sentirsi “uomo fortunato, con una bellissima famiglia”. Milano, ha aggiunto, “non solo mi ha dato i Natali. Mi ha creato un percorso di studio e lavorativo: Milano mi ha dato tanto e quindi devo ridare qualcosa a questa città”. Secondo Bernardo, “i milanesi hanno entusiasmo e voglia di rilancio, un vento positivo di gente che crede che Milano deve uscire da questa situazione”.
Cina, funzionario comunista rompe le costole a due astrofisici: una è una donna di 85 anni
La Cina alla conquista dello spazio: un’ambizione che si sostanzia con l’evento simbolico di qualche giorno fa, quando due astronauti – Liu Boming e Tang Hongbo – hanno fatto la prima passeggiata spaziale fuori dalla nuova stazione orbitale cinese per installare telecamere e altre apparecchiature con un braccio robotico lungo 15 metri.
La passeggiata spaziale della Cina rovinata dalla brutta notizia
La tv di Stato ha mostrato i due uscire dalla stazione, mentre il terzo membro dell’equipaggio, il comandante Nie Haisheng, è rimasto all’interno. Si tratta della seconda passeggiata spaziale della Cina dopo quella di 20 minuti di un astronauta cinese che era uscito dalla navetta spaziale Shenzhou 7 nel 2008. Incursioni fondamentali che la Cina intende usare come fonte di legittimazione internazionale.
Mario Draghi perde le staffe con M5s e partiti in Cdm: "Stava per crollare tutto", il diktat sulla riforma della giustizia
Marta Cartabia ha portato la nuova riforma della giustizia al Consiglio dei ministri scatenando l'ira del Movimento 5 Stelle e non solo. A riportare per filo e per segno quanto accaduto dentro le mura di Palazzo è il Corriere della Sera. "Stava per crollare tutto", ha confessato chi era presente. E infatti le forze politiche al governo, in lotta tra loro sulla riforma del processo penale, hanno costretto Mario Draghi a intervenire e con metodi tutt'altro che pacati. "Una maggioranza eterogenea richiede compromessi, ma nessuno può tenersi le mani libere in Parlamento", ha tuonato il premier ribadendo che la riforma debba "essere approvata così com'è".
Un messaggio destinato non solo ai grillini che dello stop alla prescrizione ne fanno un cavallo di battaglia, ma anche a Forza Italia, Lega e Italia Viva che sono perplessi sulla mediazione che prevede tempi del processo più lunghi per i reati contro la Pubblica amministrazione. Ma a irritare ancora di più è il botta e risposta tra Renato Brunetta e Stefano Patuanelli tanto che Draghi, visibilmente adirato, chiede di smetterla con le bandierine: "Chiedo lealtà, mi appello al vostro senso di responsabilità. Questa riforma è legata al Pnrr, è fondamentale e io voglio una maggioranza compatta e responsabile". E così tacciono tutti, concedendo il via libera.
Postamat impazzito a Treviso: famiglie rom in coda prelevano diecimila euro, 20 indagati
Euro 2020, una finale tra storia e politica
Sono nella maggior parte dei casi dei rom i responsabili dei prelievi fraudolenti effettuati presso lo sportello postamat delle Poste di San Liberale a Treviso.
Si è conclusa, infatti, nei giorni scorsi l’articolata indagine della Squadra Mobile locale, che ha consentito di individuare tutti i responsabili dei prelievi fraudolenti effettuati nel mese di agosto del 2019. All’epoca, il personale dell’ufficio postale “Treviso 5 –San Liberale”, nel ricaricare il Postamat, aveva invertito erroneamente le cassette contenenti rispettivamente le banconote da euro 20 e da euro 50, così che, per un’intera giornata, agli utenti che hanno fruito dell’ATM sono state erogate somme superiori a quelle formalmente richieste.
Le conseguenze sono facilmente immaginabili. Per un’intera giornata, gli utenti che arrivavano allo sportello automatico intascavano somme superiori a quelle richieste.
Rosamaria Sorge, dirigente Pd: "Scalfarotto froc***e di m***a". Rivolta renziana, Italia Viva bombarda Enrico Letta
"A fr****e di m***". Chissà Rosamaria Sorge, dirigente Pd ed ex candidata a Civitavecchia, invocherà il diritto di satira oppure dirà di essere stata fraintesa. Ma la frase scritta dall'incauta e improvvida esponente democratica su Facebook scatena un nuovo psicodramma a sinistra sul Ddl Zan.
Sono le ore, caldissime, dello scontro tra Pd e Italia Viva sulla legge contro l'omotransfobia. I dem non rinunciano al disegno il cui capofirmatario è il deputato Alessandro Zan e vogliono lo scontro in aula, il voto che potrebbe far approvare in Senato la norma, oppure affossarla clamorosamente. Dall'altra parte ci sono i renziani, ufficialmente "compagni di coalizione" nel centrosinistra ma in realtà nemici giurati, vuoi per agenda, vuoi per strategia politica vuoi per semplici rancori personali.
Matteo Renzi ha sganciato la bomba nei giorni scorsi proponendo a Matteo Salvini e alla Lega una mediazione, "un compromesso per portare a casa una buona legge" piuttosto che fare il gioco delle bandierine ideologiche e rimanere, alla fine, con un pugno di mosche in mano (il rischio che corre Enrico Letta, niente di più, niente di meno). Il terreno della trattativa è rappresentato dal Ddl Scalfarotto, che prende il nome da Ivan Scalfarotto, ex Pd e oggi tra i big di IV.
"Il Pd è fermo". Letta bocciato senza appello
Un partito senza una proposta politica e un leader che non incide. Sono state già frustrate le aspettative, accese inizialmente da Enrico Letta, sul rilancio del Pd. L’arrivo alla guida dei dem non ha aumentato i consensi, come certificato da tutti i sondaggi. “Letta ha acceso all'inizio degli entusiasmi, che si sono scontrati con la realtà delle posizioni politiche quotidiane”, dice a IlGiornale.it Carlo Buttaroni, numero uno di Tecnè. Così i voti restano inchiodati intorno il 20% o giù di lì, con il rischio di vedere calare addirittura le percentuali. Soprattutto se dovesse nascere un nuovo competitor, su tutti il partito di Giuseppe Conte. “Pensiamo al Pd come fosse un’azienda che vende un prodotto. Quando non c’è un aumento delle vendite, poi si rischia di vedere una flessione, anche consistente”, analizza Federico Benini, presidente di Winpoll.
Dossier Di Bella
Luigi Di Bella era un fisiologo nato in provincia di Catania nel 1912 e deceduto a Modena nel 2003.
Una valida carriera universitaria e una vita di studi non lo avevano mai portato alla ribalta come successe intorno alla fine degli anni ’90, nonostante già venti anni prima iniziò a tenere incontri scientifici parlando di una sua intuizione a proposito di certi farmaci risultati efficaci contro alcuni tumori. Si diceva in giro da tempo, quindi, che quest'uomo avesse scoperto una cura per il cancro valida e priva di effetti collaterali. Questa cura, che prese il nome dell'inventore, è detta "cura Di Bella" o "Metodo Di Bella" (MDB). La voce si sparse velocemente e nello stesso tempo anche stampa e televisione si accorsero di questo scienziato e delle sue "terapie". Eravamo nel 1997.
Cos'è rimasto oggi del metodo Di Bella, a 20 anni dalla bocciatura - Wired
Senza aver mai ricevuto una vera validazione scientifica, la multiterapia continua a sopravvivere sottotraccia, per opera di un numero imprecisato di medici e farmacisti. E la "nuova" letteratura scientifica a favore è di fatto irrilevante
Era il marzo del 1998, esattamente 20 anni fa, quando partì la discutibile sperimentazione, tutta italiana, della multiterapia Di Bella (Mdb) come potenziale rimedio contro il cancro. Furono 1.155 i pazienti coinvolti, 21 i centri di ricerca partecipanti, 9 i protocolli sperimentali per altrettante tipologie di tumore, ma solo 3 i casi clinici con riduzione significativa delle lesioni tumorali: alla comunità scientifica bastò qualche mese per giungere alla conclusione sulla sostanziale inefficacia (e anzi, sulla potenziale pericolosità, in alcuni casi) del cocktail personalizzato di sostanze proposto dal fisiologo Luigi Di Bella.
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