L’Italia vota contro il testo di compromesso. La prossima settimana nuova riunione per elaborare un testo finale. Nell’accordo, definite le piccole imprese che potrebbero essere esentate dall’obbligo di filtrare i contenuti. La riforma europea dei diritti d’autore nel mercato unico digitale sembrerebbe vicina. Il condizionale resta d’obbligo perché, nonostante la maggioranza degli Stati - tra questi non c’è l’Italia - abbia trovato un accordo su un testo definito di compromesso, le discussioni proseguono
la prossima settima tra il Consiglio europeo, che rappresenta i 28 Stati membri dell’Unione, l’Europarlamento e la Commissione, per provare ad elaborare un testo finale. Tra l’11, il 12 e il 13 febbraio dovrebbe tenersi una riunione decisiva. La riforma in prima battuta era stata approvata a settembre dal Parlamento europeo, sollevando un ampio dibattito: c’è chi ritiene la riforma indispensabile per la tutela del lavoro intellettuale e chi invece teme che possa minacciare la libertà d’espressione.
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dall'articolo di Valentina Santarpia per Corriere.it