carta credito pos Niente sanzioni per chi non accetta le carte. E Renzi ha triplicato la soglia dei pagamenti non tracciabili. Le leggi per obbligare i commercianti ad accettare il bancomat anche per cappuccino e brioche, il pasticcio sulle sanzioni per chi si rifiuta (bocciate dal Consiglio di Stato), il saliscendi del tetto al contante cambiato sei volte in 10 anni. Sono i paradossi della battaglia tra banconote e carte di credito:

da un lato c’è l’obiettivo dichiarato di combattere l’evasione e l’economia sommersa, dall’altro la tentazione di strizzare l’occhio a chi non ne vuol sapere di rendere tracciabile ogni transazione. Tra promesse e pasticci legislativi, i contanti restano la forma di pagamento più utilizzata.

Dal 2014 i commercianti sono tenuti ad accettare bancomat e carte, ma il decreto che fissava multe per chi trasgredisce è arrivato solo quattro anni dopo e il Consiglio di Stato l'ha bocciato. Il governo Conte aveva detto di voler intervenire: nulla di fatto. Nel 2016, poi, Renzi ha triplicato la soglia massima sotto la quale si può pagare cash. Così le banconote in circolazione lo scorso anno sono salite a quote 208 miliardi e l’85,9% di tutte le spese avviene ancora in contante.

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dall'articolo di  Marco Procopio  per IlFattoQuotidiano.it 

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