Polizia e migrantiIra della polizia per la liberazione del senegalese che ha pestato due agenti. Spunta il messaggio esasperato dell'agente che lo aveva fermato. C'è indignazione, rabbia, "senso di impotenza" tra le forze di polizia. Ormai nelle chat interne non si fa che parlare di quanto successo a Torino, quando un senegalese ha sbeffeggiato, pestato e insultato i poliziotti, lo Stato e Salvini.  È stato posto in arresto e poi subito liberato dal pm (con una semplice telefonata) perché contraria a costringerlo ad un fotosegnalamento coatto. La vicenda è stata descritta in un rapporto di servizio redatto dagli agenti e che ilGiornale.it ha rivelato in esclusiva.

I dettagli hanno fatto infuriare gli appartenenti al corpo, esasperati dalla leggerezza con cui il procuratore ha ordinato "l'immediata liberazione" del soggetto che solo due settimane dopo (a Pasqua) avrebbe nuovamente aggredito due divise con una sbarra. Rischiando pure di ammazzarli.

La domanda sorge spontanea: ma che si affaticano a fare, i poliziotti, a catturare i malviventi se poi non rischiano neppure un paio d'ore di fresco? Quesito lecito, che in queste ore molti agenti si stanno ponendo. Tanto che il capopattuglia che lo scorso 29 marzo ha "arrestato il senegalese" ha deciso di "descrivere il resto dei fatti" di questa "vergognosa vicenda".

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dall'articolo di  per IlGiornale.it 

Commenti   

0 #1 Maria_Antonietta_Pac 2019-04-25 17:52
SE è lieve entità "pestare" i poliziotti, allora mi chiedo, E' LIEVE ENTITA' PESTARE I MAGISTRATI ????
La logica direbbe ugualmente SI !..
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