formula 1 2017 copertina(...) Prima di tutto, le macchine di quest’anno sono molto più veloci di quelle della stagione passata. Durante i test invernali svolti dalle squadre tra febbraio e marzo a Montmeló, vicino Barcellona, il tempo più veloce in assoluto – fatto dalla Ferrari guidata da Raikkonen – è risultato migliore di 3,3 secondi rispetto al tempo con cui la Mercedes guidata da Hamilton aveva ottenuto la pole position nell’edizione del Gran Premio di Spagna del 2016, su questo stesso circuito. Secondo le stime che circolano tra gli addetti, in alcune piste la differenza tra il miglior tempo di quest’anno e il migliore dell’anno scorso potrebbe arrivare a cinque secondi: è quindi molto probabile che, in diversi Gran Premi, il 2017 sia destinato a diventare l’anno dei tempi record sul giro.
La prima sostanziale e più evidente differenza rispetto all’anno scorso è che le macchine sono più larghe: due metri invece che 1,80. Anche le misure dell’alettone anteriore, come conseguenza, sono state modificate (da 1,65 a 1,80 metri di larghezza), così come quelle del “muso” anteriore (più lungo) e di altre parti in prossimità delle fiancate posteriori e del fondo della macchina (le “pance” e i “diffusori”), una zona molto rilevante per il controllo e il deflusso delle correnti d’aria generate mentre la macchina è in movimento. Anche l’ala posteriore è più larga (0,95 invece che 0,75 metri) e più bassa (0,80 invece che 0,95 metri). Sebbene le macchine siano comprensibilmente più pesanti (il limite ora è di 722 chili e non 702), tutti questi “allargamenti” determinano una maggiore aderenza delle macchine sull’asfalto, rendendole più veloci nelle curve larghe da percorrere ad alte velocità.

Questa caratteristica aerodinamica è nettamente favorita da un’altra modifica, altrettanto evidente ma rilevante anche sul piano della trazione (la forza esercitata dalle ruote per far muovere la macchina) in uscita dalle curve strette: le gomme hanno un diametro maggiore e, soprattutto, sono più larghe del 25 per cento, e di conseguenza è molto più ampia la superficie complessiva di aderenza all’asfalto.

........................ Stando a quanto dichiarato da molte squadre, una delle conseguenze di queste modifiche, nella guida, è che le macchine sono più veloci sì ma anche molto più difficili da controllare, e guidarle richiede al pilota un impegno e uno sforzo fisico maggiori. «La macchina è molto più veloce in curva, e la spinta che avverti sul corpo e sul collo è decisamente maggiore, ho lividi e gonfiori in parti del corpo in cui mai ne avevo avuti», ha detto Lewis Hamilton, pilota della Mercedes, al termine di una giornata dei recenti test invernali.

..................... Un’altra conseguenza riferita da alcuni piloti – meno favorevole per lo spettacolo e forse un po’ sottovalutata – è che compiere sorpassi è meno semplice di prima, sia perché le macchine sono più larghe di prima (e le piste no), sia perché il loro funzionamento aerodinamico sembra essere più marcatamente alterato dall’eventuale presenza ravvicinata di un’altra macchina davanti. Seguire una macchina molto da vicino, in altre parole, potrebbe rendere la guida molto più instabile e imprevedibile di quanto già lo fosse in passato, in questo tipo di situazione.

....................... Una modifica molto attesa nel regolamento sportivo, infine, riguarda l’utilizzo della safety car (la macchina sportiva che si vede entrare in pista quando c’è una situazione di pericolo): in caso di pioggia o di pista bagnata al momento della partenza, dopo aver compiuto qualche giro di prova dietro la safety car, da quest’anno i piloti dovranno risistemarsi sulla griglia e fare una partenza normale. Finora, generalmente, la safety car usciva dalla pista e i piloti riprendevano a gareggiare con una partenza “lanciata”, cioè senza fermare le macchine (una situazione comunque non ancora del tutto esclusa dal regolamento).

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dall'articolo de ilpost.itilpost.it

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