capture 018 01072020 111300Malagiustizia, malapolitica, malavita: una cricca di criminali ha ordito – e taluni continuano a farlo – contro Berlusconi e il Centrodestra. Colpendo il suo fondatore, anzitutto. E poi i suoi protagonisti successivi.

Le parole di Palamara contro Salvini sono state indicative. Ma ora che viene alla luce il vero scandalo Berlusconi pretendiamo che si scoprano i mandanti. Che confessino. Stefania Prestigiacomo ha detto la cosa più sensata: “Individuare le responsabilità. Anche quelle dei burattinai politici”.

Criminali contro Silvio Berlusconi

Oppure ci volete far credere che nelle istituzioni, a sinistra, nessuno sapeva nulla delle trame? Esattamente come oggi. “Il Parlamento ha il dovere di alzare la testa”, dice l’altra lucida analisi di Guido Crosetto, ma non senti una voce che sia una dal campo rosso. O meglio parla Renzi per farfugliare che “qualcosa non va”, forse per farsi perdonare l’orrendo “game over” con cui salutò vergognosamente la defenestrazione di Silvio Berlusconi dal Senato.

Difficile sapere se Berlusconi sarà risarcito istituzionalmente dai criminali che pretesero di estrometterlo dalla politica. Lo spedirono tra gli anziani di Cesano Boscone per liberarsene. Avevano bisogno della “giustizia”. Quante volte l’hanno usata…

E poi Salvini, mafia Capitale, Palamara…

A Roma abbiamo vissuto il teorema fasullo di mafia Capitale, una bestemmia giuridica. Tra poco comincerà la stagione dei processi a Salvini, perché il ministro dell’interno non deve difendere i confini… Il perché ce lo spiegano le intercettazioni di Palamara: ha ragione, ma va attaccato.

È così da decenni, ma non è un motivo per arrendersi. E Silvio lo ha dimostrato anche con un sacrificio fisico non indifferente. L’altra sera, nella bella trasmissione di Nicola Porro, Quarta Repubblica, abbiamo scoperto “l’ennesima prova che in Italia esiste un pezzo di magistratura che fa politica e attacca avversari politici, invece di cercare la giustizia e dare risposte ai cittadini”. È quanto scrive Giorgia Meloni ed è da ribadire non una ma cento volte.

C’è un’Italia schifata dall’uso politico della giustizia. Poi c’è l’Italia che sta zitta e gode della persecuzione altrui. Chi ha vinto sul terreno di gioco elettorale e chi vuol vincere nelle aule dei tribunali. Oppure chi spera nella neutralità dell’arbitro e chi invece lo trascina dalla propria parte.

Ci hanno sguazzato la sinistra e i Cinquestelle

Nella melma giudiziaria, nel fango della manipolazione di leggi, codici e procedure, hanno sguazzato i Cinquestelle. Che sono l’altra faccia della sinistra manettara. La sinistra che tesse relazioni scandalose con certi magistrati e li sobilla contro il nemico.

La sovversione dei governi è passata per i tribunali e l’economia. Poteri irresponsabili hanno fatto a gara nello scardinare ciò che la democrazia del voto aveva sancito a nome del popolo italiano.

In molti abbiamo sentito il fiato sul collo di una malagiustizia che serviva solo ai criminali della malapolitica. A Berlusconi hanno fatto il massimo oltraggio, cacciandolo da Palazzo Madama, dove era entrato a furia di milioni di voti in tutta Italia.

Ce ne vergogniamo per chi lo ha fatto. E per chi lo ha tollerato, dalle postazioni più alte della Repubblica e non solo. Quirinale, Csm, Cassazione, Associazione magistrati: dove eravate mentre si  imbastiva tutto questo? Oppure, nel migliore dei casi chiudevate gli occhi…

E oggi, con chi state oggi?

di Francesco Storace per www.secoloditalia.it