capture 013 03072020 200954Ecco l’elenco degli alimenti pericolosi per il rischio di contagio del temibile virus cinese che sta preoccupando anche l’Italia

Il virus cinese che ha causato l’epidemia nel paese asiatico sta mettendo in seria preoccupazione anche il nostro paese. Non è ancora chiaro come sia potuto nascere o come si sia trasmesso agli umani. Si pensa al pesce e alla carne mentre nelle ultime ore è girata la voce che riguarda i serpenti. L’attenzione è puntata anche sul trasporto di animali vivi. Secondo i dati dell’Organizzazione delle nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, quasi il 30% in più di suini, capre, mucche e pecore sono stati trasportati in tutto il mondo nel 2017 rispetto al decennio precedente. Una cifra che è destinata ad aumentare, in parte perché, nonostante i progressi della tecnologia, esportare gli animali vivi rispetto al trasporto refrigerato costa decisamente meno. Il problema è che il trasporto di animali vivi in tutto il mondo aumenta e con lui il rischio di trasmissione di malattie.  Lo affermano gli esperti ricordando anche altri casi di epidemie come il virus dell’influenza aviaria, legata ai polli, il virus della mucca pazza legata ai bovini e il virus Nipah, trasmesso dai suini.

 

Ecco i principali alimenti pericolosi

Per evitare il contagio bisogna stare attenti all’alimentazione prima di tutto. Gli esperti affermano che gli animali vivi sono la principale fonte di infezione, anche se c’è la possibilità che il virus venga trasmesso anche nei vari prodotti a base di carne che arrivano sulle tavole. Intanto la ballerina  Alessandra Tripoli, una delle insegnanti di ballo di “Ballando con le stelle”, sta vivendo in prima persona l’emergenza sanitaria cinese, lavorando da anni a Hong Kong. Ne ha parlato al Giornale: “Sono stata tre giorni a Guangdong e li in stazione tutti indossano le mascherine invece a Hong Kong la gente sembra un po’ non attenta, indifferente è sbagliato, ma non tutti la indossano, non sembrano preoccupati quanto lo siamo noi sapendo quello che è successo con la Sars anni prima, perché purtroppo per la Sars in Cina non hanno dato l’allerta immediatamente e questo ha fatto sì che la gente che viaggiava portava la malattia da una parte all’altra e ha fatto il giro del mondo”.

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