capture 050 09072020 094111Bagno di folla con selfie (ma la piazza non era piena) per il leader leghista che difende il sindaco Ghinelli. Anche Susanna Ceccardi: una città rinata

Arezzo, 8 luglio 2020 - «La magistratura del caso Coingas è la stessa che ha dormito per anni mentre gli aretini venivano spolpati su Banca Etruria». L’affondo di Matteo Salvini, il leader della Lega giunto ad Arezzo per sostenere la ricandidatura del sindaco Ghinelli e quella a governatore della fedelissima Susanna Ceccardi, arriva improvvisa e tagliente quasi alla fine del breve discorso nella Sala Rosa di Palazzo Cavallo, di sicuro molto più sintetico del bagno di folla con selfie che il segretario della campagna elettorale permanente si concede subito dopo essere sceso dall’auto.

Cinque minuti scarsi di intervento, un quarto d’ora almeno di selfie col popolo leghista, mentre Ghinelli e la senatrice leghista Tiziana Nisini attendono compunti sulla soglia. L’attacco è duro, come neppure il sindaco, pure colpito direttamente dall’inchiesta, e gli altri indagati hanno mai fatto.

Ma per Salvini Banca Etruria è da sempre un cavallo di battaglia, non a caso tutti i suoi precedenti appuntamenti aretini erano stati dedicati a crac e azzerati, senza scordare la lunga serie di affondi contro le indagini sulla bancarotta e anche l’allora procuratore Roberto Rossi (guardacaso erede del caso Coingas) fatte in parlamento e fuori dagli esponenti della Lega.

 

di Salvatore Mannino per www.lanazione.it