Immigrati usaDonald Trump e Justin Trudeau. Da una parte il neo-presidente Usa accusato di razzismo e xenofobia per le sue iniziative contro l’immigrazione; dall’altra “il simbolo dell’accoglienza”, l’affascinante premier canadese pro-rifugiati idolo dei progressisti di tutto il mondo, secondo la visione manichea che una certa narrazione ha imposto.Il bene e il male dunque, almeno per l’opinione pubblica liberal, pronti a sfidarsi su una questione delicata e complessa come quella dell’immigrazione. “Accogliere i rifugiati – ha spiegato più volte Trudeau – è un investimento per il Canada“.  Il giovane premier, tuttavia, non ha fatto i conti con l’opinione dei suoi cittadini, che la pensano in larga misura come l’antagonista Trump. Secondo un sondaggio Ipsos diffuso da Reuters, il 48 per cento dei canadesi, infatti, vorrebbe rimandare indietro tutti gli immigrati illegali che entrano nel paese. La stessa percentuale è favorevole alla deportazione dei clandestini che vivono nel Paese, mentre solo il 35% degli intervistati guarda con favore alle politiche di Trudeau e si dichiara favorevole all’accoglienza. Si tratta di un clamoroso flop per tutta l’opinione pubblica che in queste settimane ha attaccato Trump sul tema. E il sentimento popolare espresso in maniera così marcata potrebbe imporre al premier canadese un parziale cambio di rotta nella strategia comunicativa.

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dall'articolo di per ilgiornale.it /occhi della guerra.it

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