capture 117 10082020 145625Sei sono stati ripresi (due sono positivi), altri due si sono dileguati: ormai è provato che un’organizzazione li aspetta sulla Basentana per portarli via. Per molti il traguardo è raggiungere i parenti in Francia. Il sindaco: il ministero mi ha detto che molti saranno trasferiti altrove

L'ex hotel di Ferrandina convertito in struttura di accoglienza

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FERRANDINA (MATERA) – Altri otto migranti tunisini, ospiti del Centro di accoglienza “Old West” di Ferrandina, sono riusciti a violare il cordone di sicurezza, fuggendo nella notte di sabato. Le forze dell’ordine si sono immediatamente attivate, recuperando sei fuggitivi, due dei quali sono poi risultati positivi al Coronavirus. È una fuga continua, insomma, per questi migranti arrivati da Lampedusa, su ordine del ministero dell’Interno, guidato dalla lucana Luciana Lamorgese.

 

FERRANDINA, UN FOCOLAIO CHE FA PAURA

Da un altro lucano, un funzionario del ministero, arriva la prima buona notizia, come ha riferito ieri al Quotidiano il sindaco Gennaro Martoccia: «Mi hannno contattato dal ministero – ha spiegato – la ministra Lamorgese ha voluto salutarmi e poi mi ha passato il suo funzionario, da cui ho ricevuto ampie rassicurazioni che, al termine del periodo di quarantena, tutti i migranti ospiti dell’Old West saranno trasferiti. Non so indicare i tempi precisi, ma certamente si andrà oltre Ferragosto. Nel frattempo, cercheremo di gestire al meglio questa situazione -prosegue Martoccia- domani (oggi per chi legge ndr) incontrerò il prefetto di Matera, per capire come meglio organizzarci». La coop “Filef”, che gestisce il centro, ha sollecitato il prefetto a potenziare i controlli dei migranti alla fonte, ovvero a Lampedusa. Il sindaco Martoccia ha avuto ampie rassicurazioni sui tamponi effettuati, ma ci sono tanti dubbi sul numero esorbitante di positivi scoperti a Ferrandina. «Questa nostra struttura -ha detto Martoccia- è idonea per ospitare 50 persone sane, com’è già avvenuto nel recente passato; ma oggi ci ritroviamo con cento persone, di cui molte positive al Covid. Quindi, è facile immaginare in quali condizioni opera la cooperativa ed in quali difficoltà si trovano le forze dell’ordine».

Non si spiegano ancora le tante fughe: «I controlli ci sono – ha detto ancora Martoccia – ma si deve sapere che la Basentana è davvero vicina, molti di loro hanno già delle macchine che li attendono (un po’ come è avvenuto in mare con i barconi ndr), per portarli, o nei campi a disposizione dei caporali, o nella maggior parte in Francia, dove tanti di loro hanno parenti ed amici. La fortuna nella sfortuna -rimarca il sindaco di Ferrandina- è che la stazione ferroviaria è ancora chiusa per lavori, e lo resterà fino al 26 agosto, perché se così non fosse stato, avremmo assistito a fughe continue verso i treni, sui quali prima o poi sarebbero riusciti a salire con conseguenze facilmente immaginabili per quelli positivi».

Intanto è stato ultimato lo screening sul personale della Filef, rispetto al quale finora non si sono registrati positivi, mentre ieri finalmente un’èquipe medica ha visitato i migranti che presentavano ferite alle gambe, con la necessaria medicazione.

Insomma, ancora per qualche giorno l’Old West di Ferrandina resterà un punto ad alto rischio, soprattutto per le tante fughe che hanno messo in pericolo tutto il territorio regionale. Sullo sfondo resta l’ennesima conferma che, dietro questi migranti ci sono pericolose organizzazioni criminali, che ne seguono tutto il percorso, dopo lo sbarco a Lampedusa. Ovviamente tutto per trarne profitto economico diretto, o nei campi con il lavoro nero.

di  per www.quotidianodelsud.it