capture 023 28082020 150957Donald Trump è ufficialmente lo sfidante di Joe Biden alle elezioni presidenziali americane del prossimo 3 novembre. Il tycoon, parlando dalla Casa Bianca, ha accettato la nomination repubblicana per la presidenza degli Stati Uniti. Ha iniziato il suo discorso di accettazione della renomination repubblicana ricordando gli sforzi per coordinare i soccorsi contro l'uragano Laura in Texas e Lousiana annunciando che nel weekend visiterà alcuni dei luoghi colpiti. Ha ricordato anche il fratello Robert, morto recentemente. Il presidente si è presentato davanti alla folla insieme alla first lady Melania. Un discorso durato 70 minuti e 11 secondi, in assoluto uno dei più lunghi per l'occasione..

«La scelta è tra il sogno americano e il socialismo», le parole di Trump nel lanciare la sfida a Biden. Il presidente ha tenuto il suo discorso di accettazione della renomination nel South Lawn della Casa Bianca, tra bandiere americane e un maxischermo, davanti ad una folla di circa 1500 persone sedute senza distanziamento e poche delle quali indossano la mascherina. 

 

La scelta

«L'America non è soffocata nelle tenebre ma è una fiaccola che illumina l'intero mondo», ha sottolineato Trump contestando così le accuse del suo sfidante. «Queste sono le elezioni più importanti nella storia del nostro Paese: ci sono due visioni, due filosofie, dovete decidere tra il sogno americano e l'agenda socialista». Agenda socialista che, ha sottolineato attaccando Biden, «demolirà il nostro amato destino». «Il vostro voto deciderà se proteggiamo le leggi o se diamo carta bianca agli anarchici violenti, agli agitatori, ai criminali che minacciano i nostri cittadini».

L'attacco all'avversario

«Joe Biden se eletto sarà colui che distruggerà la grandezza dell'America, mentre io combatto per voi», è stato il duro attacco del presidente uscente al suo rivale. «Abbiamo speso 4 anni a invertire i danni fatti da Joe Biden in 47 anni», ha proseguito Donald Trump elencando una serie di decisione «fallimentari» del suo sfidante per la Casa Bianca.

L'economia e il Covid

«Creeremo 10 milioni di posti di lavoro nei prossimi 10 mesi, come minimo», una delle promesse lanciate da Donald Trump nella convention Gop. «Con me - ha detto - avete avuto l'economia più forte nella storia del mondo e la ricostruiremo ancora più forte». Trump ha quindi sottolineato che, con la sua presidenza, i «confini americani sono più sicuri che mai». In riferimento alla pandemia di coronavirus ha quindi assicurato: «Produrremo un vaccino entro la fine dell'anno se non addirittura prima».

«America sarà più sicura»

«Il 3 novembre l'America sarà più sicura, più forte, più orgogliosa e più grande che mai. Sono molto orgoglioso di essere il candidato del partito repubblicano», le parole con cui ha chiuso il suo intervento. Prima, proprio in tema di sicurezza, aveva mosse una delle sue accuse ai dem: «Il partito repubblicano condanna i saccheggi, le violenze, i roghi, le rivolte, i democratici nella loro convention non ne hanno fatto cenno e hanno definito i saccheggiatori dimostranti pacifici». «Noi resteremo la voce dell'America che difende l'ordine, la legge e la bandiera», la promessa del presidente. Quindi il riferimento alle proteste e alle rivolte degli afroamericani contro abusi e violenze della polizia: «Fermeremo le folle inferocite nelle nostre città.Questo Paese ama e rispetta le sue forze dell'ordine». «Ho fatto più io per gli afroamericani che qualsiasi altro presidente dai tempi di Abraham Lincoln, sicuramente più dei 47 anni di Joe Biden in politica. E il meglio deve ancora venire», ha sottolineato sostenendo che «prima del virus avevamo i migliori dati di occupazione per afroamericani, latinoamericani e asiatico americani».

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