capture 071 19092020 093713Ecco la lista dei 13 impresentabili. Spuntano i candidati che imbarazzano Emiliano e inguaiano De Luca

18 set 2020 di Luisa Perri

Sono tredici i nomi “sanzionati’ dalla Commissione Antimafia, che ha reso nota la lista dei cosiddetti impresentabili’ per le regioni e i comuni che andranno al voto il 20 e 21 settembre.  «Non ci sono esponenti di Fratelli d’Italia e ne sono contenta. Siamo uno dei pochi partiti che non hanno impresentabili». Così Giorgia Meloni, commentando la notizia a Stasera Italia su Rete 4.

Candidati alle prossime elezioni finiti nelle maglie della “disciplina recata dal decreto legislativo numero 235 del 2012, la cosiddetta Legge Severino e del codice di autoregolamentazione cui la stessa Severino rimanda.

Gli impresentabili sono nove in Campania nelle liste per le Regionali, tre in Puglia e uno in Valle d’Aosta. Cinque candidati sono scesi in campo con il governatore Vincenzo De Luca, due sono candidati con Michele Emiliano e uno è l’ex presidente della Val D’Aosta Rollandin, già condannato per corruzione.

 

In Puglia tre candidati rinviati a giudizio

Tre candidati sono stati rinviati a giudizio e con dibattimento in corso. “Si tratta di Silvana Albani, (‘Puglia Solidale Verde’ per Michele Emiliano Presidente)  imputata dei reati di falsa perizia, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, e corruzione in atti giudiziari, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Catanzaro.

Morra ha quindi fatto il nome di “Vincenzo Gelardi, (Partito del Sud Meridionalisti Progressisti’ per Michele Emiliano Presidente), imputato di plurimi reati di trasferimento fraudolento di valori aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Napoli. Infine “Raffaele Guido (‘Fiamma Tricolore’ per Franco Piero Antonio Bruni Presidente), imputato di plurimi reati tra cui tentata violenza privata, lesioni aggravate e minaccia, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Il cui dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Lecce”.

Il caso dell’ex presidente della Val d’Aosta

Rollandin, per sei volte presidente della Regione, è stato condannato invece in primo grado nel marzo del 2019 nell’ambito del processo per un giro di corruzione in Valle d’Aosta. Per effetto della Severino è stato sospeso dagli incarichi pubblici. Era, infatti, consigliere regionale della dell’Union Valdotaine.

In Val d’Aosta

Augusto Arduino Rollandin, (“Puor L’Autonomie – Per l’Autonomie”).

Gli impresentabili in Campania

Carlo Iannace (“De Luca Presidente”, per Vincenzo De Luca Presidente),

Sabino Basso (“Campania libera- De Luca Presidente”, per Vincenzo De Luca Presidente),

Orsola De Stefano (“Lega Salvini Campania”, per Stefano Caldoro Presidente),

Maria Grazia Di Scala (“Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, per Stefano Caldoro Presidente).

Aureliano Iovine (“Liberaldemocratici Campania popolare moderati con De Luca”, per Vincenzo De Luca Presidente),

Michele Langella (“Campania in Europa”, per Vincenzo De Luca Presidente),

Monica Paolino (“Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, per Stefano Caldoro Presidente),

Francesco Plaitano (“Partito Repubblicano Italiano”, per Vincenzo De Luca Presidente),

Francesco Silvestro (“Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, per Stefano Caldoro Presidente).

In Puglia

Silvana Albani (“Puglia Solidale Verde” per Michele Emiliano Presidente),

Vincenzo Gelardi (“Partito del Sud Meridionalisti Progressisti” per Michele Emiliano Presidente)

Raffaele Guido (“Fiamma Tricolore” per Franco Piero Antonio Bruni Presidente),

L’imbarazzo di Michele Emiliano sugli impresentabili

Pesante l’imbarazzo di Michele Emiliano, ex magistrato e governatore uscente della Puglia, che tenta di giustificarsi: «I responsabili delle liste mi riferiscono che non avrebbero mai potuto accorgersi di tale violazione. In quanto dai certificati penali per uso elettorale presentati per le candidature non sono indicati i carichi pendenti segnalati dalla Commissione». Di sicuro, resta la figuraccia, che valuteranno gli elettori il 20 e 21 settembre.

di Paolo Sturaro per www.secoloditalia.it