cella prigioneLa cella non si chiamerà più così, ma "camera di pernottamento". E chi in carcere prende le ordinazioni per il sopravvitto non dovrà essere più definito "spesino", ma "addetto alla spesa dei detenuti", così come non si potrà più usare il termine "scopino" per il detenuto che si occupa tenere puliti i locali preferendogli la perifrasi "addetto alle pulizie" e non si dirà più "piantone", ma "addetto alla persona" per indicare il detenuto che viene pagato per assistere il compagno di cella che, dietro certificazione medica, non riesce a badare a sé stesso. Sono alcuni degli esempi che compaiono in una circolare inviata dal direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Santi Consolo, che ha divulgato le nuove disposizioni in tutti gli istituti di pena del territorio italiano per adeguarsi alle regole europee: "La vita all'interno del carcere deve essere il più possibile simile a quella esterna e questa assimilazione deve comprendere anche il lessico - si legge nel documento - I termini attualmente utilizzati nelle carceri riferiti ai detenuti sono spesso avulsi da quelli comunemente adottati dalla collettività ed è causa di una progressiva e deprecabile infantilizzazione, di un isolamento del detenuto dal mondo esterno che crea ulteriori difficoltà per il possibile reinserimento, oltre ad assumere in alcuni casi una connotazione negativa".

In realtà il termine "camera di sicurezza" compare fin dal 2000 nel regolamento penitenziario "e si tratta di una disposizione che non ha solo valore lessicale - spiega Domenico Minervini, direttore della saca circondariale Lorusso e Cutugno di Torino - L'espressione si riferisce al fatto che le carceri dovrebbero prevedere una zona giorno in cui trascorrere gran parte del tempo e una zona notte da usare quasi solo per dormire. In realtà il problema è che in molti istituti di vecchia concezione è difficile strutturare gli spazi in questo modo. A Torino tre anni fa si iniziò a tenere le porte delle celle aperte per tutta la giornata e proprio in questi giorni si sta mettendo mano ai cortili di passeggio dei tre padiglioni più affollati per sistemare un tappeto sintetico per l'attività sportiva e migliorare tettoie e bagni permettendo così ai detenuti di trascorrere più tempo all'aperto".

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dall'articolo di per repubblica.it

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