capture 169 25102020 184059Gli Stati Uniti “stanno schiacciando il virus”, hanno salvato “milioni di vite” e, in generale, sono riusciti a gestire la pandemia di Covid-19 meglio dell’Europa. Nel corso di un comizio in PennyslvaniaDonald Trump ha elogiato il modello americano, esaltando i risultati conseguiti da Washington nella lotta contro il Sars-CoV-2. “Guardate i nostri numeri rispetto a quelli dell’Europa”, ha quindi aggiunto The Donald.

Secondo quanto riportato dalla Cnn, nei giorni scorsi, in una telefonata avuta con il proprio team elettorale, Trump sarebbe addirittura andato oltre: “La gente è stanca del Covid, io faccio questi rally enormi, la gente vuole essere lasciata in pace, sono stanchi di sentire Fauci e tutti questi idioti”. Fauci è stato accusato di essere “un disastro”. “Se l’avessi ascoltato avremmo avuto 500mila morti”, ha poi concluso il presidente statunitense.

Insomma, Trump ha elogiato la risposta americana al virus e rivendicato le decisioni prese dalla Casa Bianca. Eppure i dati, nudi e crudi, piazzano gli Stati Uniti al primo posto nella classifica dei Paesi più colpiti dal Sars-CoV-2, con quasi 9 milioni di casi totali e oltre 230mila decessi complessivi. Attenzione però, perché per avere un quadro più preciso è importante integrare queste cifre con altri indicatori.

 

Far parlare i dati: gli Stati Uniti ai raggi X

Se consideriamo il semplice numero di infezioni sì, gli Stati Uniti sono al comando di questa scellerata gara, seguiti da India (quasi 8 milioni di casi) e Brasile (vicini ai 6 milioni). Se tuttavia consideriamo gli infetti e i morti giornalieri in relazione al numero degli abitanti, notiamo come un discreto numero di Paesi europei, asiatici e sudamericani debba fare i conti con una più elevata percentuale di popolazione infettata o deceduta rispetto a quella registrata negli Stati Uniti. Ma andiamo con ordine.

Considerando i casi totali per milione di persone, gli Usa si collocherebbero dall’ottavo al dodicesimo posto, a seconda delle fonti utilizzate per fare i calcoli. Adottando i valori riportati da Worldometers, ad esempio, vediamo che i primi posti sono occupati rispettivamente da Andorra, Qatar e Bahrain. Gli Stati Uniti sono dodicesimi, con poco oltre i 26mila casi su un milione di persone. Se invece prendiamo il dato relativo ai morti su base pro capite, è il Perù (San Marino a parte) a schizzare in testa, con oltre mille morti per milione di persone, seguito da Belgio (912) e Andorra (893). Gli Stati Uniti sono al decimo posto con 689 decessi.

Ancora, se invece calcoliamo i numeri dei contagi su base giornaliera per milione di persone, in un periodo di sette giorni, la Repubblica Ceca schizza improvvisamente al comando con 928 nuovi casi. Gli Stati Uniti sono al 24esimo posto con 181 casi pro capite. Stesso discorso per i decessi: su base pro capite l’Argentina ha il più alto numero di morti giornaliere, con 8 vittime per milione. A seguire troviamo la Repubblica Ceca (7 per ogni milione di persone). Gli Stati Uniti sono al 23esimo posto, con due morti ogni milione di persone.

Il caso dell’Europa

È difficile fotografare una situazione precisa visto che i dati cambiano giorno dopo giorno, ora dopo ora. In un ipotetico confronto, Usa-Unione Europea, vediamo che nel Vecchio Continente i casi crescono maggiormente rispetto a quelli registrati in America (a un livello quasi esponenziale). Qualche giorno fa, non a caso, è scattato il “sorpasso” dell’Europa. Per quale motivo? Intanto nell’Ue sono aumentati notevolmente i tamponi giornalieri, e questo ha fatto incrementare i nuovi casi giornalieri. Attenzione poi alla popolazione: negli Stati Uniti ci sono circa 328 milioni di persone, in Ue 446 milioni. Inoltre, se il dato sui casi giornalieri parametrato per milioni di persone evidenzia una crescita Ue più rapida di quella americana, il numero di casi giornalieri è piuttosto simile.

In ogni caso è difficile fare dei paragoni, come ha spiegato al Corriere della Sera Paolo Bonanni, Professore ordinario di Igiene all’Università di Firenze: “Gli Stati Uniti si estendono su 4-5 fusi orari e sono un Paese enormi. Le dinamiche di chiusa e riapertura sono inoltre state molto differenziate tra i diversi Stati. Probabilmente adesso in Usa c’è anche una certa quota di immuni, di persone che hanno appena contratto il Covid-19. Nella seconda fase europea, invece, forse la crescita è ripartita più velocemente perché successiva a una fase silente del virus”. Ha quindi ragione Trump quando dice che gli Stati Uniti hanno contenuto il virus meglio dell’Europa? Dipende quale parametro prendiamo in considerazione. Per certi versi gli Usa non hanno fatto peggio di molti Paesi europei.

di Federico Giuliani per https://it.insideover.com/