ospedale 675 1(di Simona Ravizza per corriere.it)
Crescono gli arrivi da Russia, Svizzera, Paesi arabi per check up, interventi chirurgici e relax a cinque stelle.
«La nostra sanità può diventare un brand globale». Per convincerli a curarsi in Veneto, lo scorso settembre Vincenzo Papes, amministratore delegato della casa di cura Villa Maria di Padova e del Centro di Medicina di Treviso, va a cercare i pazienti russi direttamente alla fiera Med Show di Mosca con al seguito i più importanti albergatori veneti. L’offerta è di check up di prevenzione in clinica, più soggiorno turistico in hotel termali a 5 stelle. Come dargli torto. Secondo le stime di Deloitte i viaggi degli abitanti della Russia per motivi di salute valgono 1,4 miliardi di dollari l’anno. Almeno un paziente su quattro si sposta alla ricerca di cure d’eccellenza che a casa non ritiene di trovare.

Business emergente

Il manager veneto non è il solo ad avere fiutato il business. L’imprenditore emiliano Giorgio Ricci, con uno staff di medici e tour operator russi e arabi, si impegna a rispondere via email in 48 ore a chi vuole venire a curarsi in Emilia Romagna: il paziente-turista deve compilare due moduli, uno con i problemi di salute, l’altro con i desiderata per le visite culturali. Il 2 marzo la sua startup Turisalus firma un accordo con l’assessorato al Turismo dell’Emilia Romagna per la nascita di un Dipartimento per il turismo sanitario, che sarà attivo nel giro di due mesi. I colossi italiani della Sanità privata accreditata si spingono ancora più in là. Già nel giugno 2015 il gruppo ospedaliero Humanitas di Milano sigla un accordo con la compagnia assicurativa sanitaria Daman controllata dal governo di Abu Dhabi. Così, oggi, tre milioni di titolari dell’assicurazione degli Emirati Arabi e degli altri Paesi del Golfo Persico possono farsi curare nelle strutture dell’imprenditore Gianfelice Rocca. E il Gruppo San Donato della famiglia Rotelli adesso vola a Dubai. Nel cuore della città, al distretto sanitario di Healthcare City, ad aprile verrà inaugurata una sede di rappresentanza. Non finisce qui. Per farsi conoscere dai (ricchi) pazienti stranieri gli ospedali iniziano anche a mettersi in vetrina su piattaforme online dedicate: il Careggi di Firenze è presente su archimedicx.com; lo stesso vale per il cardiologico Monzino di Milano, su placidway.com.

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dall'articolo di Simona Ravizza per corriere.it

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