capture 411 18012021 100831«Ci siamo quasi, il quarto anniversario è alle porte. Quest’anno, amici cari, sarà ancora più triste degli altri: mancheranno i vostri abbracci, la vostra presenza, il vostro appoggio». Inizia così il pensiero rivolto dal comitato familiari vittime di Rigopiano ai tanti che, per le normative anticontagio disposte dall’ultimo dpcm, lunedì non potranno essere sul luogo della strage per raccogliersi in un momento di preghiera.

Rigopiano, il comitato: «Non potevamo non ricordarli»

«Vi vogliamo ringraziare tutti per il percorso fatto insieme in questi quattro anni difficili; grazie per averci sostenuti e incoraggiati a non mollare mai. Instancabili, ci siete stati vicini anche solo per ascoltarci. Avete asciugato le nostre lacrime, perché non c’erano parole giuste da usare per consolarci. In silenzio avete ascoltato innumerevoli volte i racconti di episodi dei nostri angeli. Quest’anno la scelta è stata dura: dovevamo decidere tra fare la commemorazione in pochi parenti oppure non farla proprio – spiegano dal comitato – Non potevamo non ricordarli, non potevamo non essere vicino ai nostri angeli proprio nel giorno in cui ce li hanno portati via. Con l’aiuto di uomini dello Stato, quello “efficiente”, siamo riusciti ad organizzare un degno ricordo, se pur limitato in numero di persone e programma».

 

«Saremo solo noi»

«Saremo solo noi e alcuni rappresentanti delle istituzioni – scrivono dal comitato – che si sono offerti di starci accanto in questa triste giornata; li accoglieremo, per dimostrare ancora una volta che noi non ce l’abbiamo con loro, ma con gli uomini che li governavano. Confidiamo nella vostra comprensione e, se possibile, alle 16.49, ora esatta della valanga, mentre noi innalzeremo una preghiera, voi rivolgete un pensiero a loro, morti per mano dell’uomo. Per la prima volta aspetteremo a Rigopiano l’orario in cui avvenne la tragedia, forse con le stesse condizioni atmosferiche. Lo faremo anche grazie alla vostra forza, certi che con il pensiero sarete accanto a noi, con l’affetto e la solidarietà di sempre».

 di Aldo Garcon per www.secoloditalia.it