capture 439 20012021 081325Per tutto il giorno il premier Giuseppe Conte balla sui numeri e rischia di crollare a quota 152, obbligando il presidente del Consiglio al passaggio formale al Quirinale per rassegnare le dimissioni al presidente Mattarella e ricevere l'incarico per formare un nuovo governo. In serata invece il governo incassa la fiducia con una maggioranza - risicatissima - che faticherà a governare e che, col rimpasto dovrà assegnare le poltrone ai voltagabbana che oggi si chiamano "costruttori" e che si sono sostituiti ai renziani. Quelli che vogliono mantenere il governo in piedi a tutti i costi con la scusa della crisi. Contro di loro si scagliano il leader della Lega Matteo Salvini e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Ci rivolgeremo a Mattarella. C'è un governo che non ha la maggioranza al Senato e sta in piedi con chi cambia casacca" denunciano annunciando di voler chiedere un colloquio al Presidente della Repubblica dopo il voto di fiducia in Senato. Il leader della Lega ha detto al Tg1: "Ci rivolgeremo a Mattarella: c'è un governo che non ha la maggioranza al Senato e sta in piedi con chi cambia casacca". Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Meloni, intervenuta a Rete 4: "Rispetto alle premesse e alle speranze di Conte e Casalino le cose non sono andate come speravano: sentivo parlare di decine di responsabili ma al netto di casi singoli, dall'altra parte ce ne sono di più, il centrodestra ha mantenuto la sua compattezza e non era scontato. Ho parlato con Salvini, parlerò con Berlusconi. Ora dobbiamo chiedere un colloquio con il Colle".

 

www.iltempo.it