capture 024 29012021 104438L'infettivologo a Telenord ha proposto una soluzione alternativa per garantire la presenza del pubblico all'Ariston che consentirebbe di superare il "no" agli spettatori imposto dal ministro Speranza

La questione pubblico in sala è il nodo cruciale del prossimo festival di Sanremo.

Se ne discute da mesi ma una posizione certa non è ancora stata presa dai vertici Rai e dagli organizzatori. Abolita l'idea della nave-bolla, l'ipotesi dei figuranti al teatro Ariston sembrava essere la più probabile. Il "no" del ministro Speranza, però, ha rimesso in discussione tutto e scatenato la reazione del direttore artistico Amadeus, che ha minacciato addirittura l'addio. Quello che è certo è che serve un protocollo di sicurezza per ridurre a zero i possibili contagi da Covid-19 e tra le varie proposte, nelle ultime ore, è arrivata anche quella dell'infettivologo Matteo Bassetti.

Il responsabile di Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino, intervistato da Telenord, ha avanzato una soluzione che annullerebbe i rischi di contagio, consentendo l'ingresso all'Ariston degli spettatori. Non è ancora chiaro quante persone - figuranti o spettatori - potranno sedersi nelle fila dell'Ariston ma l'importante, ha spiegato Matteo Bassetti: "E' che qualunque cosa si decida questo avvenga con un protocollo disegnato sulla base della capienza del teatro e poi i meccanismi si possono trovare". 

Il meccanismo della bolla Covid free sembra essere il più accreditato e funzionale al modello organizzativo del festival di Sanremo. "L'idea è quella del meccanismo che oggi governa il mondo del calcio - ha spiegato Matteo Bassetti - potrebbe funzionare: tamponi ogni 3 giorni ed isolamento in bolla per un periodo congruo". Ma la soluzione migliore sembra essere quella di privilegiare i soli vaccinati: "Ho proposto di riempire il teatro, magari non come nelle precedenti edizioni, con persone già vaccinate. In Italia abbiamo un milione e mezzo di vaccinati, sono prevalentemente operatori sanitari e residenti in rsa e quindi, per quest'anno, si potrebbero, passatemi il termine, premiare alcuni operatori che potrebbero essere estratti, che hanno fatto la seconda dose del vaccino e che potrebbero quindi essere più sicuri dei non vaccinati".

La proposta dell'infettivologo Matteo Bassetti potrebbe essere una valida e concreta soluzione al veto imposto dal ministro della Salute Roberto Speranza e ribadito dal ministro Dario Fraceschini, che hanno detto "no" al pubblico in sala. Vaccinare chi siederà all'Ariston potrebbe essere l'unico modo per consentire il regolare svolgimento della popolare kermesse musicale giunta alla sua 71esima edizione. Questo senza scatenare l'indignazione generale dopo che da mesi teatri e cinema sono chiusi al pubblico.

di   per www.ilgiornale.it