renzi pugnoIeri non ha escluso accordi con il Caimano. Oggi il segretario uscente chiude la porta a Mdp. “Hanno tradito decine di migliaia di militanti”. Orlando: “Se sarà così proporrò referendum nel partito”. Con Berlusconi un’alleanza per governare si può fare, con gli ex del Pd invece di sicuro no. Matteo Renzi raffina meglio la sua opinione sui possibili accordi del Partito democratico. Nel confronto tv su Sky l’ex segretario ha detto di non poter escludere le larghe intese con il centrodestra anche per via di questa legge elettorale anche se precisa a Rtl che il suo rapporto con il leader di Forza Italia “è inesistente da mesi” anche perché “Berlusconi è venuto meno ad un impegno sulle riforme scegliendo di appoggiare chi pensava che la riforma costituzionale fosse un attentato alla Costituzione”. Di una cosa però l’ex presidente del Consiglio è certo: “Con quelli che sono andati via dal Pd, è ovvio che non faremo alleanze. Non perché hanno insultato me ma perché hanno tradito decine di migliaia di militanti”. A suo avviso, “la gente non ci capirebbe: se ci mettessimo insieme il giorno dopo le elezioni penserebbero a una questione di poltrone”.

Così è diventata la differenza più evidente tra Renzi e i suoi rivali nella corsa alla segreteria del Partito democratico. Andrea Orlando lo ribadisce a RepubblicaTv:  “Se si dovesse porre questo tema, io chiederò la convocazione di un referendum, previsto dallo Statuto, per decidere se andare da con Berlusconi o Pisapia. Io tra Pisapia e Berlusconi scelgo Pisapia, se per questioni di rancore personale per Renzi non è così non credo sarà compreso dal nostro popolo”. Il ministro della Giustizia definisce “stravaganti” le dichiarazioni di Renzi sul tema delle alleanze. Anzi, il referendum – dice Orlando – si farà che lui diventi segretario oppure no. “E credo che avrò una maggioranza schiacciante”.

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dall'articolo di F. Q. per il fattoquotidiano.it

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