luigi di maio propostaUscita ufficiale di Di Maio per stanare Renzi sulla riforma auspicata da Quirinale: o con noi o con Berlusconi. Di Maio prepara l'uscita ufficiale per stanare Renzi sulla riforma delle regole auspicata dal Colle. Premio di lista al 35%, soglia di sbarramento e via i capilista bloccati.  Il primo sasso nella palude in cui è finita la legge elettorale lo tirano i Cinque Stelle. In modo ufficiale. Formulando una proposta al Pd e al vincitore annunciato delle primarie, attraverso un'uscita che farà Luigi Di Maio nella giornata di sabato. Pare che il mezzo scelto, dopo un brain storming dei comunicatori, sia un autorevole giornale nazionale.  Il vicepresidente della Camera dirà che il Movimento è pronto a trattare seriamente col Pd, sulla legge elettorale, con grande senso di responsabilità. Un patto sulle regole, per poi andare al voto in modo ordinato e con un sistema omogeneo, come auspicato dal capo dello Stato. Il cui monito sull'urgenza della legge elettorale è, per ora, rimasto inascoltato.

Non un dialogo purché sia. E nemmeno un prendere o lasciare sulla proposta avanzata finora, ovvero estendere il cosiddetto Legalicum – la legge così come l'ha modificata la Consulta – al Senato. L'offerta consiste nel trattare su questo schema, incentrato sul "premio di lista" e non di coalizione. Si potrebbe, ad esempio, prevedere una soglia più bassa dell'attuale 40 per cento, realisticamente irraggiungibile dai partiti attuali, portandola al 35. Si potrebbe anche alzare la soglia di sbarramento al 5 per cento, una via di mezzo tra il 3 attuale della Camera e l'8 del Senato, per eliminare i piccoli partiti, come più volte auspicato dall'ex premier negli abboccamenti riservati. Via i capilista bloccati. Questi i tre punti che danno un perimetro al dialogo.

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dall'articolo di Alessandro De Angelis   per huffingtonpost.it

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