capture 099 09022021 103227Seduta in deciso rialzo per Piazza Affari, quando continua l'effetto Draghi nel giorno in cui e' iniziato il secondo giro di consultazioni. Il Ftse Mib ha guadagnato l'1,48%, ai massimi da febbraio 2020, dopo il +7% messo a segno la scorsa settimana, galvanizzato dall'incarico per formare un nuovo governo conferito all'ex governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi. Lo spread si mantiene su livelli minimi dal 2015, a 95 punti base e ha dato la spinta alle banche, che hanno guidato al rialzo la Borsa di Milano.

Clima positivo anche nel resto d'Europa, dove l'attenzione e' concentrata su alcune operazioni di M&A: nel settore dei semiconduttori la giapponese Renesas ha trovato un accordo per acquistare la britannica Dialog, quotata alla Borsa di Francoforte, mentre in Francia resta alto lo scontro sull'Opa lanciata da Veolia su Suez. Il Dax30 a Francoforte ha chiuso quasi sulla parita' (+0,02%) e il Cac40 a Parigi e' salito dello 0,47%. Oltreoceano occhi puntati sul piano da 1.900 miliardi di dollari che l'amministrazione Biden vuole varare per il rilancio dell'economia.

Tornando a Piazza Affari, riflettori su Bper (+7,4%), Banco Bpm (+6,16%) e Unipol (+6,2%). Mediobanca Securities ha esaminato i vantaggi di una possibile aggregazione tra i due istituti bancari e ritiene sia l'opzione migliore. Fuori dal segmento principale, balzo di Mps (+19%). Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,2038 dollari (1,2029 in avvio), e a 126,668 yen, quando il biglietto verde vale 105,222 yen. Infine, il prezzo del petrolio e' in rialzo con il contratto consegna Aprile sul Brent del Mare del Nord sopra i 60 dollari al barile a 60,21 dollari (+1,47%), e il contratto consegna Marzo sul Wti a 57,76 dollari (+1,6%).

 

Bper ha chiuso in testa al Ftse Mib ancora sulla scia dei conti trimestrali e dopo le nuove aperture dell'a.d. Vandelli a operazioni di aggregazione. In un report odierno, gli analisti di Mediobanca Securities indicano proprio l'istituto di Modena come il titolo migliore per scommettere sul fattore M&A a Piazza Affari: secondo gli analisti una aggregazione con Banco Bpm ha senso sia sotto il profilo industriale (guardando alla copertura geografica e alle sinergie nelle assicurazioni e nell'asset management) sia sotto il profilo finanziario con un accrescimento a doppia cifra degli utili per azione, un rapporto tra crediti problematici e totale impieghi sotto il 5% e un coefficiente Cet12 sopra il 13. La bonta' dell'operazione per il broker e' anche dovuta ai benefici legati alle imposte anticipate (DTA).

Il rialzo di Bper ha trascinato il suo primo azionista Unipol (+6,27%). La giornata e' stata positiva anche per Buzzi Unicem (+4,55%), sull'attesa dell'approvazione del piano di rilancio dell'economia Usa. Bene in generale il comparto bancario: Mediobanca (+3,24%), Unicredit (+2,65%) e Intesa Sanpaolo (+1,41%), con - fuori dal Ftse Mib - l'exploit di Banca Mps (+19,07%), di cui il ministero del Tesoro e' il principale azionista ed e' alla ricerca di un partner per una aggregazione. Gli acquisti hanno premiato la maggior parte dei settori, compreso il risparmio gestito, gia' ben intonato dalla scorsa settimana dopo la pubblicazione dei dati sulla raccolta di gennaio. Con il risiko bancario, anche questo comparto potrebbe a cascata entrare in una fase di consolidamento. Inoltre, in una fase di mercato positiva, con una minore avversione al rischio, questo e' uno dei settori che piu' ne trae beneficio: Banca Mediolanum +3,69%, Azimut +3,22%, Finecobank +2,4% e Banca Generali +1,97%. Segni opposto per Diasorin (-0,78%), che ha chiuso in coda al segmento principale.

www.affaritaliani.it