Romano Prodi e Giuliano AmatoCerto, ci sono gli undici amministratori delegati (dal 1974 a oggi) che con le loro scelte hanno trasformato Alitalia nel rottame dei cieli che è oggi. Solo un paio sono riusciti, al termine del loro mandato, a consegnare risultati economici in "nero". Ma dietro Alitalia e dietro le nomine dei suoi vertici c'è sempre stata la politica, almeno fino a pochissimo tempo fa. E due figure hanno avuto grande rilievo nelle scelte sciagurate che hanno ridotto la ex compagnia aerea nelle condizioni in cui versa oggi. Nella lista degli ad compilata sabato dal quotidiano "Il Tempo", si scopre che fu Romano Prodi, allora non ancora politico ma numero uno dell'IRI, a volere al timone della compagnia Roberto Schisano. Era la fine degli anni '80 e nel decennio precedente l'azienda era stata guidata dal duo Maurizio Maspes-Luciano Sartoretti, che chiusero ben sette esercizi commerciali in utile e in nove anni di amministrazione registrarono un risultato complessivo in attivo per quelli che oggi sarebbero 223 milioni di euro. Erano, Maspes e Sartoretti, legati al predecessore Umberto Nordio che, lasciata la posizione di ad nell'86, assunse la presidenza di Alitalia. E quando Nordio, come scrive sempre Il Tempo, finì ai ferri corti con Prodi che voleva imporre alla compagnia aerea di acquistare aerei dall'IRI, Nordio si dimise. Di lì a un paio d'anni finì anche l'era di Maspes e Sartoretti, che lasciarono il posto all'ex vicepresidente di Texas Instrument Roberto Schisano, arrivato in Alitalia per desiderio di Prodi.

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dall'articolo di liberoquotidiano.it

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