Luca Zaia pronto a fare da sè. “Le ragioni sono autorizzate a comprare farmaci anche da Paesi stranieri. Non c'è nessuna legge che vieti l'acquisto. Ovviamente dev’essere un acquisto autorizzato”. Così il Presidente della Regione Veneto al tradizionale punto stampa in diretta su Facebook, parlando del possibile acquisto autonomo di vaccini da parte del Veneto. Il governatore ha deciso di prendere l'iniziativa dopo i flop dell'Unione europea: “Tutta la partita passa attraverso Ministero della Sanità, immagino. Però, prima di fare una richiesta e bene avere - come si può dire - qualcosa di solido in mano. Come vi ho sempre detto, di proposte ne arrivano tante. Scartate quelle che sono poco sostenibili o parlano di vaccini che non sono autorizzati, ne sono rimaste un paio che il dottor Flor sta scandagliando in maniera più profonda. Confermo che abbiamo chiesto per iscritto che ci venga formulata una proposta scritta, quindi una base contrattuale”. 

Non sono infatti mancati ritardi, così come riduzioni nelle dosi. Un errore di valutazione per il quale Ursula von der Leyen è addirittura arrivata a chiedere scusa. È un dato di fatto che non siamo dove vorremmo essere oggi nella lotta contro il virus. Siamo arrivati in ritardo con le autorizzazioni. Eravamo troppo ottimisti riguardo alla produzione di massa. E forse eravamo troppo sicuri che quello che abbiamo ordinato sarebbe stato effettivamente consegnato in tempo".

 

Lo stesso Giuseppe Conte era arrivato a minacciare Pfizer e AstraZeneca di agire per vie legali: "Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi europei delle dosi di vaccino già programmate e questo sta penalizzando proprio i Paesi che, come l’Italia, stanno correndo più velocemente: le Regioni italiane sono costrette a rallentare le nuove somministrazioni per assicurare il richiamo alle persone già vaccinate". Era infatti quanto accaduto e il motivo per cui Zaia trova in casa un'alternativa.

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