capture 117 22022021 112137Testacoda e sgommate nel parcheggio di un supermercato di Udine: marocchino semina il panico tra la gente e inveisce pure sui carabinieri al loro arrivo sul posto… Quelle manovre azzardate e quel motore sotto sforzo il cui rumore assordante rimbomba tra le auto in sosta, destano preoccupazione nei passanti. Un uomo, uno straniero. Un immigrato nordafricano azzarda qualcuno, probabilmente è ubriaco. Sicuramente pericoloso per sé e per gli altri, fa scattare l’allarmare nella folla di avventori di un supermercato di Udine. Se poi il luogo dove si aggira il personaggio dai comportamenti aspetti è il parcheggio di un affollato grande magazzino della zona, e nell’ora di punta, tutto induce a intervenire. E anche tempestivamente.

Udine, marocchino semina il panico nel parcheggio di un supermercato

Così, quando i carabinieri arrivano sul posto dove l’immigrato marocchino sta improvvisando “prodezze” e seminando il panico, si ritrovano davanti un uomo che, al volante di una Fiat Punto gialla, ha iniziato a sgommare e a fare testacoda nel parcheggio di un supermercato. I militari lo avvicinano. Gli chiedono i documenti, e già in quella circostanza verificano la prima mancanza: la patente di guida che vogliono controllare e registrare, risulta già ritirata. Ma quello, purtroppo, è solo l’inizio… Il marocchino, tutt’altro che domo evidentemente, si rifiuta di collaborare con le forze dell’ordine.

 

Poi aggredisce i carabinieri che lo fermano per un controllo

Tanto che, ai carabinieri che lo esortano a sottoporsi ai controlli di rito e all’alcoltest, l’uomo reagisce violentemente. Tentando di scagliarsi contro di loro, di aggredirli e di impedirgli con forza di adempiere agli obblighi che il protocollo prevede in questi casi. Così, fermato non senza fatica lo straniero, gli uomini dell’Arma hanno provveduto ad arrestarlo. Trattenuto per tutta la notte nelle camere di sicurezza dei carabinieri di viale Trieste, ora l’immigrato marocchino di stanza ad Udine, deve rispondere di resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di sottoporsi al test etilometrico.

 di Martino Della Costa per  www.secoloditalia.it