capture 024 10042021 182237Abbiamo due papi, ma tutti dicono che ce ne può essere solo uno. Benedetto XVI -  che secondo molti non si è mai dimesso - ripete da otto anni che il papa è uno, ma non spiega mai quale. Poi ci sono dei preti - fedeli al più ortodosso magistero cattolico - che si fanno scomunicare, perdendo tutto, reputazione, parrocchia, stipendio, NON per aver elaborato dottrine teorie ereticali, o per comportamenti immorali, bensì per aver dichiarato che l’unico papa è Benedetto XVI. Stranamente, però, non vengono processati dalle autorità ecclesiastiche e non viene mai dato loro modo di difendersi. Perché? Cosa c’è da temere?

Questa la domanda che si fa Andrea Cionci nel suo blog su Libero, che evidenzia come le voci critiche alla Chiesa si siano affievolite? L’ultimo sacerdote scomunicato, Don Enrico Bernasconi, è stato intervistato dal sito Rivelazione: “Già dopo la mia prima intervista ho ricevuto un ammonimento canonico. In questo ammonimento mi si diceva che sarei stato scomunicato per scisma se non avessi ritrattato al più presto le mie posizioni pubbliche. E così, la scomunica mi è stata consegnata a fine ottobre, poco prima del mio quarto anniversario di ordinazione sacerdotale. Successivamente la scomunica è stata resa pubblica, non saprei dire con precisione da quale giorno. Da parte mia avevo messo in conto che sarei stato ‘scomunicato’ dalla chiesa ufficiale. Ma grazie a Dio, la chiesa che mi ha scomunicato non è la Chiesa cattolica come ha affermato, per esempio, mons. Gracida dicendo pubblicamente ‘Bergoglio non è mai stato il capo della Chiesa cattolica’. Egli è infatti il capo della chiesa contraffatta, corpo mistico dell’anticristo, di cui parlano le profezie autentiche che riguardano i nostri giorni. Don Alessandro Minutella è stato il primo sacerdote che ha pagato, con la ‘scomunica’ e il discredito mediatico, per la difesa della verità cattolica. Egli ha il merito, invece, riconosciuto da molti fedeli, di essersi esposto pubblicamente, in prima persona e a voce alta per affermare, in tutti in modi possibili, opportuni e importuni – direbbe san Paolo –  l’impostura attuale e mettere in guardia il gregge di Dio. Eppure nel mondo ci sono diversi sacerdoti, scomunicati, sospesi a divinis oppure solamente emarginati, che pubblicamente, in modo più o meno esplicito, affermano che il papa è ancora Benedetto XVI, senza aver nessun contatto con don Minutella. Come mai?”.

 

Il sacerdote prosegue: “Sono scomunicato davanti alla falsa chiesa guidata dal card. Bergoglio e davanti agli uomini che appartengono a questa struttura ma non sono scomunicato davanti a Dio perché la Chiesa cattolica ha come Vicario di Cristo in terra il papa ovvero Benedetto XVI. Il valore di questa scomunica lo lascio al Signore. È Lui che abbassa ed è Lui che innalza! Se questa scomunica servirà per la gloria del Suo Ss.mo Nome – profanato in tutti i modi dalla massoneria ecclesiastica che guida questa nuova chiesa – ne sarò fiero! Se questa scomunica servirà a mettere ancora più in luce che la neochiesa bergogliana non è la Chiesa cattolica, sarà tutto per la maggior gloria di Dio! Io non posso agire contro la mia coscienza e celebrare messa in unione con ‘papa’ Francesco, il quale non ha nemmeno la fede cattolica! Io resto fedele alla mia coscienza. Al resto ci penserà il Signore! Non mi resta che appellarmi a papa Benedetto XVI per un vero giudizio. Se papa Benedetto mi dirà personalmente che sono scismatico, perché riconosco nella sua persona il Vicario di Cristo in terra, solo allora mi convincerò! Ma Papa Benedetto XVI non ha mai detto ‘Io non sono papa!’”.