capture 131 05052021 155048Ha riscosso non poche polemiche la maxi-festa in piazza Duomo dei tifosi nerazzurri, intenti a festeggiare il 19esimo Scudetto della storia dell'Inter. Tuttavia, la preoccupazione continua: Sabato alle 18:00 andrà in scena Inter-Sampdoria e i tifosi nerazzurri hanno già fatto sapere che ripeteranno i festeggiamenti di domenica scorsa davanti al Meazza. La richiesta della questura è quella di anticipare il fischio d'inizio, per evitare i festeggiamenti a ridosso del coprifuoco, lo riporta il Corriere della Sera. La Lega calcio non ha tuttavia accolto la richiesta della questura e il comitato per l'ordine e la sicurezza ne parlerà oggi. 

I fatti di domenica rappresentano un precedente non da poco, soprattutto dal punto di vista del quadro sanitario. Il Comune chiede la collaborazione del club e della tifoseria: "Se vogliono festeggiare siamo disponibili a capire quali attività si possano mettere in campo. Non sarà però possibile agire senza criteri e fuori dalle normative". Lo pensa anche Letizia Moratti che, in una lettera al sindaco Sala e al prefetto, ha scritto: "Capisco la passione che anima i tifosi, ma in vista di prossimi eventi che potrebbero riportare nelle piazze tanta gente è opportuno che amministrazioni e prefetture chiedano un parere preventivo al Comitato tecnico scientifico, in modo da affrontare preparati e per tempo eventuali nuove occasioni di grandi e incontrollati assembramenti".

Dopo un silenzio di 24 ore, Beppe Sala è tornato a parlare: "Spiace che l'immagine di piazza Duomo abbia colpito la sensibilità di tanti e abbia suscitato la rabbia di molti milanesi. Capisco invece di meno la strumentalizzazione politica della vicenda" sostiene "La situazione era prevedibile, è vero, ma non era pensabile evitare che i tifosi scendessero in piazza. Con prefetto e questore abbiamo valutato come contenere la folla e l'ipotesi anche di chiudere piazza Duomo. Ma i rischi superavano i benefici" ha ribadito Sala. "Non abbiamo mai detto di vietare i festeggiamenti" rispondono Bastoni, Silvia Sardone e Alessandro Morelli. "Andavano però organizzati. Sala non può nascondersi. Non può dire che i tifosi non si potevano fermare. Doveva pensarci prima e allestire quattro-cinque punti strategici della città da dedicare alla festa, contingentando le presenze". 

 

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