capture 058 21062021 075401E' un attacco durissimo alla magistratura quello della ministra Marta Cartabia durante un colloquio organizzato da Taobuk per discutere dei tempi relativi alla possibilità di una "giustizia riparativa", così come avviene già in altri Paesi. "Tanto stiamo facendo su mille fronti, diversi cantieri delle riforme che sono enormi per vastità di materie. Tratteremo l'ordinamento giudiziario, il consiglio superiore della magistratura, cambieremo tutto ciò che si deve cambiare sulle sanzioni disciplinari, sistemi elettorali, progressioni di carriera", spiega la guardasigilli, "ma siamo consapevoli che tutto ciò che verrà fatto non basterà. Perché c'è bisogno di qualcosa che va oltre la cornice normativa di come si svolge la funzione giurisdizionale". 

E ancora, ha detto la Cartabia: "Mi colpisce che proprio in questo momento di crisi e credibilità e fiducia nella magistratura si cerchino degli esempi, questo celebrare Livatino è un desiderio di alzare lo sguardo e di identificarsi in qualcosa di nobile e alto. Ritengo che un aiuto enorme in questo complesso lavoro di ricostruzione della giustizia debba passare anche dal portare in evidenza i tanti 'Livatino, i tanti giudici magari non eroici come lui, i tanti giudici che in Italia svolgono una funzione nascosta in modo dedito disciplina ed onore e vengono travolti dai fatti più clamorosi che troppo spesso dobbiamo guardare. Un aiuto da parte dei mezzi di comunicazione nel far emergere questi esempi può aiutare".

 

Parole alle quali sono seguite quelle di Matteo Salvini: "Ha ragione il ministro Cartabia, che parla di magistratura in crisi di credibilità e di fiducia", ha commentato il leader della Lega in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. "La risposta possono darla governo e parlamento con le riforme, e i cittadini con i referendum sulla giustizia".