sindaca di Roma Virginia RaggiAlla esponente del M5s è contestato l’abuso d’ufficio in relazione alla nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica, il falso per quella alla direzione Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale. La prima cittadina ha ricevuto oggi l’avviso di chiusura indagine a suo carico per entrambi i fascicoli. Chiesta l'archiviazione per altre due nomine.  Arriva un primo step giudiziario per il caso delle tormentate nomine della giunta di Virginia Raggi. La sindaca grillina di Roma rischia il rinvio a giudizio per le accuse di falso e abuso d’ufficio. La procura ha, infatti, chiuso le indagini, atto che di norma precede la richiesta di processo. Alla esponente del M5s è contestato l’abuso d’ufficio in relazione alla nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica, il falso per quella alla direzione Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale, finito in carcere il 16 dicembre 2016.

 

La prima cittadina ha ricevuto oggi l’avviso di chiusura indagine a suo carico per entrambi i fascicoli. Raggi è accusata di falso in atto pubblico per aver dichiarato che aveva deciso lei da sola ogni dettaglio di tale nomina. La sindaca aveva ricevuto l’avviso di garanzia il 24 gennaio scorso ed era stata interrogata lo scorso 2 febbraio per oltre otto ore. Nella prima inchiesta è indagato per abuso d’ufficio lo stesso Salvatore Romeo, a sua volta interrogato il 7 febbraioMentre Raffaele Marra, già a processo per corruzione insieme all’imprenditore Sergio Scarpellini, rischia un nuovo processo per la nomina del fratello con l’accusa di abuso d’ufficio.

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