capture 003 01082021 111958Coronavirus, la lettera del medico di famiglia

Egregio dottor Perrino,
mi chiamo Fabio Milani e faccio il medico di famiglia a Bologna.  Oltre a me c'è un nutrito gruppo di medici di famiglia e non sparsi  per tutta Italia, che è sinceramente stanco di sentire pontificare personaggi presunti esperti che tutti i giorni ripetono pedissequamente le stesse cose per mantenere costante il clima di terrore che, a parer nostro, ormai non ha assolutamente più motivo di essere. Nonostante siamo tutti fermamente convinti delle idee che portiamo avanti, molti stentano ad esporsi in pubblico per timore di "ritorsioni" da parte di ordini dei medici e asl.   
L'esposizione dettagliata del perchè di queste nostre affermazioni è abbastanza lunga e pertanto le sarei grato se avesse la possibilità di dedicarmi 15 minuti del suo tempo per potergliele esporre a voce (sono/siamo disponibilissimo/i a raggiungerla dove lei riterrà più opportuno e/o diversamente le allego il mio numero di cellulare così che possiamo avere una conversazione telefonica).
Cercherò in ogni caso di riassumere i punti fondamentali cui in successione segue una breve descrizione :
1) è l'ora dell'immunità di gregge, il virus non fa più paura come prima; ci vuole solo un po' più attenzione per le fasce di popolazione più deboli e con pluripatologie, per le quali bastano le mascherine. non c'è nulla da temere tranne le parole di certe persone

2) in questo momento febbre, tosse, congiuntivite, alterazioni del gusto e tutti gli altri sintomi fanno propendere solo per il covid perchè di virus a giro c'è solo lui;  inoltre il caldo ne limita la contagiosità e la virulenza  e le terapie giuste finalmente le abbiamo. Se per l'immunità aspettiamo l'autunno, allora i sintomi si confonderanno con quelli dell'immancabile virus influenzale e rischieremo di doversi vaccinare tutti ...!
3) potenziare con tanti metodi il sistema immunitario
4) capitolo vaccino : i vaccini contro questi virus non danno un'immunità di lunga durata come quelli per il morbillo, la rosolia ecc.  Quindi, come succede per l'influenza, si rischia di fare un vaccino che non proteggendoci a vita ci ri-esporrà al covid dalla primavera/estate 2021 in avanti. Inoltre sarà un vaccino che non avrà rispettato tutti i protocolli di sicurezza (18-24 mesi) che fino ad oggi sono stati adottati per gli altri vaccini. Inoltre ad oggi ci sono almeno 32 varianti di questo virus : il vaccino contro solo alcune di queste varianti rischia di esporci a superinfezioni da parte delle  altre.
5) direttive sbagliate: nessuno tra gli "esperti" aveva capito il pericolo, perchè a nessuno era venuto in mente di cercare LA VERA CAUSA (!) , la CID (coagulazione intravascolare disseminata) 
6) gravissime colpe della Cina e dell' OMS
7) documento del ministero della salute 0012302 del 08/04/2020 dove si dice che per l'intero periodo della fase emergenziale NON SI DOVREBBE procedere all'esecuzione delle autopsie (con ciò contribuendo a mantenere ignota la vera causa dei decessi). Documento subito avvallato dal procuratore di Milano Francesco Greco che di fatto le vieta...
8) chi è che ha trasferito i malati di covid dagli ospedali (per liberare posti letto ) alle RSA ? E chi doveva dare direttive di salvaguardia?
9) il problema di tamponi ( procedura di esecuzione spesso sbagliata, falsi negativi (25/30% !!), fatti solo ai sintomatici, in numero esiguo..ecc ecc)
10) presenza di virus nelle lacrime anche a distanza di 3 settimane in pazienti con tamponi negativi...(osp Spallanzani di Roma)
11) all'ospedale di Mantova (tanto per dirne uno) da circa 1 mese e mezzo usano la siero terapia (col siero dei pazienti iperimmuni) e da allora non hanno decessi (anche questa metodica ha un basso costo...)...e si sta vedendo che guerra fanno a De Donno..!!!
12) stesso discorso vale per la Germania ...ecco perchè anche lì i decessi sono limitati
13) è chiaro che chi ha pluripatologie  è più esposto, ma questo vale anche per la stessa influenza stagionale
14) e molto altro ancora.....
15) fare il paragone con gli altri stati ha poco senso se le modalità di trattamento sono differenti.
Dire che i casi sono in aumento, non mi dice perchè...(hanno ricevuto tutti lo stesso trattamento precocemente? Ci sono stati ritardi che hanno fatto sì che la situazione precipitasse?
R:

1-2) solo circa venti giorni fa il dr Manera, anestesista del Giovanni XXIII° ha finalmente rivelato al mondo che la causa reale di decesso da coronavirus non è la polmonite (!!) ma la CID (coagulazione intravascolare disseminata). Questo ha radicalmente cambiato l'approccio alla cura della patologia. Infatti ( la successione degli eventi è nota) oggi abbiamo l'idrossiclorochina (che "purtroppo" per i pontificatori costa poco- con 5 euro si trattano 2 pazienti !!) che data per tempo anche insieme alla eparina ed eventualmente anche all'antibiotico ed alcuni tipi di antinfiammatori evita la stragrande maggioranza dei ricoveri. Protocolli applicati in numerosi ospedali evidenziano risposte positive nel 90% dei casi e un'ospedalizzazione inferiore al 5%; inoltre nessuno dei ricoverati ha sviluppato complicanze gravi e non c'è stato nessun effetto collaterale grave durante il trattamento.  Ed in ogni caso nei casi “gravi” ora abbiamo terapie che prima non conoscevamo. Purtroppo la burocrazia impedisce a noi medici di famiglia di poter intervenire nelle primissime e cruciali fasi della malattia perchè l'accesso alle medicine "off-label" ci è vietato. 
3) il sole, la vitamina D , C , Curcumina e molti altri integratori
4......ecc ) ....ci sarebbe da scriverci un poema..!!

La ringrazio per l'attenzione che mi ha dedicato e spero in una sua sollecita risposta, il suo parere ci sta particolarmente a cuore,
dr  Fabio Milani e molti altri
www.affaritaliani.it