capture 025 04082021 112933“La gestione sconsiderata della vicenda Monte dei Paschi di Siena da parte del Pd rischia di portare al naufragio la storica banca senese. Di metterne a rischio il brand. E di causare migliaia di esuberi. Fratelli d’Italia farà di tutto per impedire che questo destino si compia”.  Così Raffaele Fitto, copresidente del gruppo Ecr e il capodelegazione FdI-Ecr Carlo Fidanza.

Mps, FdI-Ecr chiede più tempo a Gentiloni

Per questa ragione – spiegano in una nota congiunta – abbiamo depositato un’interrogazione urgente alla Commissione europea, indirizzata ai commissari Gentiloni e Dombrovskis. Per richiedere una deroga funzionale a superare il termine d’uscita dello Stato da Mps. Attualmente fissato al 31 dicembre 2021. Fratelli d’Italia chiede più tempo per individuare soluzioni che tutelino marchio, patrimonio e livelli occupazionali. “Senza cedere alla tentazione – incalzano Fitto e Fidanza – di percorrere la strada più rapida e semplice. Ma meno conveniente per lo Stato.

 

L’interesse di Unicredit e l’imbarazzo del Pd

Con l’operazione avviata, la neutralizzazione dei rischi di esposizione per Unicredit comporterebbe l’impegno per oltre 10 miliardi da parte dello Stato. Ribaltando di fatto così i rischi su tutti i contribuenti italiani e sui lavoratori del Monte. Fratelli d’Italia darà battaglia in Italia e in Europa“.

Nella città del Palio Mps è un’istituzione. Un terzo dei cittadini lavora al Monte, l’altro terzo è pensionato dell’istituto di credito, e il restante aspetta di entrarci. Diffcile per loro mandare giù il rospo che l’interesse manifestato da UniCredit per il Monte, con l’imbarazzo del Pd, non è senza contraccolpi. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco ha dato la disponibilità a riferire su Mps  mercoledì alle commissioni Finanze di Camera e Senato) dopo il caos scoppiato in Parlamento e la proposta del centrodestra che chiede la creazione di un terzo polo bancario.

 di Alessandra Danieli per www.secoloditalia.it