capture 033 05082021 121947Alessandro Sallusti, ospite di In Onda il talk di La7 condotto da David Parenzo e Conchita De Gregorio, affronta il tema del caso Monte dei Paschi di Siena: "La storia di Mps non è una tragedia della finanza, ma della sinistra. Questa banca è stata gestita come se fosse la cassa prima del Pci, poi del Pds e PD. E ogni volta che si svuotava per malagestione, veniva rimpinguata coi soldi pubblici", rivela il direttore di Libero parlando della questione politica ed economica al centro del dibattito sia per la possibile acquisizione di Unicredit e anche perché Enrico Letta, segretario del Pd si candiderà proprio a Siena per le elezioni suppletive.

"C'è chi ha contato che siano stati messi 30 miliardi di soldi pubblici in questa cassa privata da parte del maggior partito della sinistra. La banca è gestita da una fondazione, la fondazione è un organismo politico. Basta andare a vedere chi è stato al vertice della fondazione che ha gestito la banca... Adesso comunque c'è un soggetto privato che, con non grande entusiasmo e probabilmente avrà il suo tornaconto da qualche altra parte, è disposto a farsene carico. Anche questo avrà un costo di alcuni miliardi per la comunità", aggiunge Sallusti.

 

"Io penso e spero che questa operazione vada in porto. Così una volta per tutte Mps esce dall'orbita della politica, esce dal fatto che dobbiamo mantenerlo noi come cittadini. C'è da mettere una ultima fiches, seppur onerosa, mettiamola perché altrimenti diventa una storia infinita come Alitalia, come Ilva".  

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