capture 017 19082021 100130Piergiorgio (Pigi) Dellagiulia, insegnante di religione presso l’istituto Statale Velso Mucci di Bra, in provincia di Cuneo, sarà trasferito dal proprio istituto scolastico perché “troppo” di destra. Ha perfino “osato” prendere posizione contro il ddl Zan, postando a sostegno anche articoli del Secolo d’Italia.

Un gruppo di deputati di Fratelli d’Italia, prima firmataria Monica Ciaburro, sul caso ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. «In che modo il ministro intende garantire la più assoluta libertà di manifestazione del pensiero del personale scolastico?», si legge nell’interrogazione.

 

Chi è Piergiorgio (Pigi) Dellagiulia

Piergiorgio (Pigi) Dellagiulia, un insegnante di religione di una scuola superiore di Bra (Cuneo), l’Istituto Statale Velso Mucci di Bra, è stato pesantemente penalizzato per aver preso posizione contro il ddl Zan, su un gruppo Facebook molto seguito. Prima il suo preside ha preso pubblicamente le distanze dal docente. Quindi, nella Diocesi per evitare frizioni, in perfetto stile don Abbondio, qualcuno ha scelto di trasferirlo in un altro istituto.

La sua colpa? Sostanzialmente è quella di essere dichiaratamente di destra. Ad esempio, il professor Dellagiuia posta articoli del nostro giornale, ma anche de La Verità. Altra colpa gravissima, quella di essere un militante di Fratelli d’Italia. E poi condivide post pericolosi per i giovani, come quello di Giorgia Meloni su Paolo Borsellino. E ancora: pretende di denunciare l’orrore delle foibe. Nonché, “udite udite”, ha addirittura sostenuto che una famiglia è composta da “padre e madre”. Davvero troppo per i custodi del “pensiero unico” della sinistra. 

Interrogazione di Fratelli d’Italia per il professore cattolico


In particolare, denunciano gli esponenti di Fratelli d’Italia, «a seguito di una serie di commenti e prese di posizione del professore, contrarie al disegno di legge Zan, non sono solo seguite dure e violente risposte nei confronti del docente. Ma il preside del proprio istituto di riferimento ha altresì ritenuto necessario prendere le distanze dal docente sulla piattaforma Facebook medesima, schierando nel merito l’istituzione pubblica da lui diretta».

«Dopo 16 anni di insegnamento, al docente è stato quindi annunciato il trasferimento presso un altro istituto scolastico, ancora in fase di determinazione, recando, come motivazione formale del trasferimento, il progressivo calo dei giovani che si avvalgono dell’ora di religione».

«Considerando che l’espressione della propria opinione è una libertà ed un diritto di rango costituzionale. E che il fatto medesimo non si è consumato nell’ambito delle ore di religione, le quali, comunque, prevedono l’insegnamento della religione cattolica, la quale prevede anche l’esposizione di determinati precetti e principi, spesso dirimenti in materia di temi etici e sociali, non si ravvisa – denunciano i deputati di Fratelli d’Italia – la ratio della situazione venuta a verificarsi”.

«Solleva non poche preoccupazioni, oltretutto, il fatto che la motivazione informale del trasferimento, deducibile anche dai commenti a mezzo social network del preside del predetto Istituto, sia riconducibile alla libera espressione di una opinione personale in merito ad un tema appartenente al dibattito pubblico. Desta non poche perplessità – concludono gli autori dell’interrogazione – il fatto che il probabile trasferimento sia avvenuto a seguito della esposizione delle proprie opinioni a mezzo social. Infatti, proprio questo mezzo e i contenuti in esso pubblicati potrebbero essere stati causa del trasferimento medesimo».

di Davide Ventola per www.secoloditalia.it