capture 064 16092021 105547Vaccino e green pass obbligatorio sono i temi in apertura di “Zona Bianca”, mercoledì 15 settembre. A commentare i nuovi sviluppi sulla prossima estensione della certificazione verde per tutti i lavoratori, pubblici e privati, è Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia è ospite del talk show di Rete 4, condotto da Giuseppe Brindisi per una lunga intervista sulle questioni del momento, l’andamento della pandemia e le misure imposte dal governo di Mario Draghi.

“Non sono favorevole all'obbligo vaccinale per i vaccini covid – esordisce la Meloni- perché noi sappiamo che la grande differenza che esiste tra i vaccini covid e i vaccini per i quali esiste l'obbligo. Questi vaccini hanno un'autorizzazione condizionata perché mancano alcune fasi della sperimentazione, a differenza di quelli che noi appunto siamo abituati a conoscere che hanno un'autorizzazione regolare, alcune fasi della sperimentazione questi vaccini finiranno nel 2023”.

 

Le percentuali delle dosi somministrate restano stabili, a chi vede nell’obbligo vaccinale l’unica via per uscire dalla pandemia, la leader di Fdl risponde così: “In realtà non è così allarmistico. In Italia le cose sono andate dall'inizio meglio di come non sia la stiano andando nel resto d’Europa”. “Qui vale la pena ricordare che nessuno parla di obbligo vaccinale nel resto d’Europa – prosegue- e nessuno, al netto della Francia, usa il green pass per decidere se puoi andare a prendere il caffè oppure no.  È una scelta solo italiana, quindi domanda ma Angela Merkel che è favorevole alla campagna vaccinale e contraria all'utilizzo del green pass come lo usa Mario Draghi ed è esattamente la mia posizione anche Angela Merkel ammicca ai No-vax? Come viene detto a me ogni giorno? Anche Boris Johnson? Anche Sanchez, il presidente spagnolo? Anche la Grecia? Anche tutte le altre nazioni europee? No, semplicemente sono persone che credono che la campagna vaccinale sia molto più efficace se viene fatta informando le persone non facendo la confusione che abbiamo fatto noi per poi passare direttamente all'imposizione. Perché questo modo aggressivo secondo me non sta aiutando a far vaccinare le persone”. Poi sul green pass, lancia la bordata al governo: “a me pare che questo tema sia una grande arma di distrazione. Noi parliamo da settimane sono di green pass perché è il tema ideale sul quale creare delle tifoserie. Così non si deve dire che il governo non sta facendo e non ha fatto anche quest'anno quello che bisognava fare”. La strada da seguire sarebbe informare i cittadini anziché “costringerli” e “approfondire il tema delle cure domiciliari che non si sa perché non si può approfondire qui in Italia”. Infine, sulla possibilità di rendere gratuiti i tamponi per ottenere il green pass, FdI ha trovato il diktat del governo: “Fratelli d'Italia ha fatto una battaglia perché noi abbiamo detto come sono gratuiti i vaccini rendiamo gratuiti anche i tamponi. Il governo mi ha risposto che i tamponi non si possono rendere gratuiti perché è un disincentivo verso il vaccino. Io anche questo non lo capisco perché l'obiettivo il governo non è vendere il vaccino obiettivo del governo è fermare il contagio”.

di Giorgia Peretti per www.iltempo.it