capture 013 28092021 111919Promette battaglia, una battaglia per la libertà, la poliziotta Nunzia Alessandra Schilirò che, durante l’ultima manifestazione contro il Green Pass svoltasi a Roma in concomitanza con altri raduni in altre città italiane, da “semplice cittadina” è salita sul palco a piazza San Giovanni per dire ciò che pensa, in nome dell’articolo 21 della Costituzione, su una misura, quella tessera verde che, invece, la libertà la limita in maniera grave discriminando le persone e impedendo loro di vivere il proprio quotidiano come tutti i cittadini italiani.

Si dice delusa dall’amministrazione dello Stato che lei ha splendidamente servito finora in divisa e che l’ha apprezzata fino ad oggi per il modo con cui ha svolto il suo lavoro al punto di mandarla spesso in televisione a rappresentare la polizia.

Impugnerò qualsiasi provvedimento nei miei confronti e non mi fermerò – avverte Nunzia Alessandra Schilirò in un’intervista a Repubblica dicendo chiaro e tondo che non si farà tritare dal sistema e, tantomeno, si farà intimidire dal ministro Lamorgese e dagli ululati di chi, come la forzista Licia Ronzulline chiede la testa. – Non potevo dire quello che penso? Lo vedremo. Sapevo che sarebbe finita così ma c’è la Costituzione a tutelarmi”.

 

Sul Green Pass, la Schilirò non ha dubbi: “viola gli articoli della prima parte della Costituzione. E se una legge è illegittima ho il dovere di dirlo proprio perché sono una rappresentante dello Stato. Sono una poliziotta. Non ho commesso alcun reato“.

Finita al centro delle polemiche dopo le sue dichiarazioni dal palco di San Giovanni – il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha avviato nei suoi confronti un’azione disciplinare – Nunzia Alessandra Schilirò ieri è tornata a lavoro, alla Criminalpol. E si è trovata a dover fronteggiare la discriminazione da parte di alcuni colleghi.

“Alcuni colleghi non mi salutano più, mi vedono come un mostroPer altri sono un’eroina. Non mi sento né l’uno, né l’altra – dice, consapevole di rischiare il posto per le sue dichiarazioni. – Temo che possa finire così. Ma ci tengo a chiarire che su quel palco ero una libera cittadina. Non indossavo la divisa, stavo esercitando il mio diritto di espressione“.

“Sono conosciuta come poliziotta perché la stessa amministrazione mi ha mandata per anni in televisione a rappresentarla. Adesso mi indicano come una terrorista. È assurdo, io sono una pacifista – continua il vicequestore di Roma ripercorrendo il suo cursus homorum. – Ho lasciato l’avvocatura per fare la poliziotta, è stata una mia scelta. Ripeto, il Green Pass è uno strumento di discriminazione. Non ho commesso alcun illecito, impugnerò qualsiasi provvedimento nei miei confronti e non mi fermerò. Non potevo dire quello che penso? Lo vedremo. Sapevo che sarebbe finita così ma c’è la Costituzione a tutelarmiLo Stato si sta sbagliando e non ho commesso un errore a dirlo in piazza“.

Repubblica cerca di metterla in difficoltà sul vaccino ma Nunzia Alessandra Schillirò non cade nella trappola: “Sono per la libertà di scelta. Non andrò da nessuno a dire di non vaccinarsi. Non scherziamo – continua, non rispondendo alla domanda se sia o meno vaccinata – Diciamo che potrei ottenere il Green Pass con facilità. Ma non voglio una tessera che certifica il mio stato di salute se devo andare al cinema o a cena in un ristorante“.

E a chi le ricorda che dal 15 ottobre il Green Pass sarà obbligatorio e si rischia la sospensione dal posto di lavoro lei replica: “Valuterò diverse strade. Sto ponderando cosa fare. Sono molto sofferente e delusa dal trattamento che mi ha riservato l’amministrazione“.

Dal mondo della politica sono arrivate proposte, ovviamente. E Nunzia Alessandra Schilirò conferma: “Sì. Ma al momento sono una poliziottanon ho intenzione di fare politica“.

La mascherina “la utilizzo nei negozi per tutelare gli esercenti che altrimenti rischiano la chiusura“. E di alcuni funzionari, suoi colleghi, che chiedono le sue dimissioni per avere istigato alla violenza la folla, dice: “Non ho foraggiato alcun atteggiamento di violenza e se le mie parole sono state travisate, di questo posso solo dispiacermi. Incolparmi degli scontri è pura fantascienza“.

di Paolo Lami per www.secoloditalia.it