capture 006 12102021 113650Giorgia Meloni? E’ dentro l’arco costituzionale chi viene votato“: così Vittorio Sgarbi zittisce il vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano. “L’accostamento della Meloni al ‘neofascismo’ ha lo stesso senso dell’accostamento del nome Provenzano a quello del suo omonimo mafioso“. Un paragone molto forte, quello che fa Sgarbi, ma che serve a rimettere a posto l’esponente dem, secondo cui la leader di FdI sarebbe fuori dall’arco democratico e repubblicano“.

Sgarbi a Provenzano: “Dentro l’arco democratico ci sono tutti i partiti votati”

Dentro l’arco democratico – osserva Sgarbi – sono inevitabilmente tutti i partiti votati in democrazia da cittadini liberi. Questo non avviene nei Paesi comunisti, evidentemente ancora cari a Provenzano. E se, per un esponente del Partito Democratico, è lecito riconoscersi in una storia che discende da Togliatti, complice di Stalin, e ha visto la famiglia Castro al potere, con i dissidenti uccisi o ancora in carcere”, fa presente il leader di Rinascimento. “Per un esponente della destra democratica – aggiunge – è lecito coltivare il pensiero di Giovanni Gentile, ucciso dagli antifascisti, e il pensiero di Luigi Pirandello”.

 

“Si tratta di principi, non c’entrano niente le ambiguità”

Ancora, Sgarbi, in un commento sotto il post di Provenzano su Facebook, spiega che tutto ciò avviene “senza rimpianti, con convinzione”. Perché “si tratta di principi, così come nessuno nega l’importanza della architettura e dell’urbanistica fascista, riconosciuta dall’Unesco(fascista anche l’Unesco?). L’accostamento al franchismo, dal quale discendono l’attuale assetto dello Stato spagnolo. E al fascismo, dal quale discendono lo statuto della Scuola Normale di Pisa come la legge di tutela dei beni culturali, e buona parte dello Stato sociale, tra cui l’Inps, non ha niente a che fare con le ‘ambiguità’ denunciate da Provenzano”, chiarisce Sgarbi. 

Le parole di Sgarbi arrivano in risposta a quelle inaccettabili di Provenzano. “Ieri Giorgia Meloni aveva una grande occasione: tagliare tutti i ponti con il mondo contiguo al neofascismo, anche in casa sua, FdI. Ma non l’ha fatto. Il luogo scelto (il palco neofranchista di Vox) e le parole utilizzate sulla matrice perpetuano un’ambiguità che la pone inevitabilmente fuori dall’arco democratico e repubblicano”. Così su Facebook il vicesegretario del Pd delira in merito al commento della leader di FdI sull’attacco alla sede della Cgil di sabato e sulla presunta matrice fascista.

Pd: “FdI sostenga nostra mozione senza margini di ambiguità”

Dal canto suo FdI giustamente chiede al leader del Pd Enrico Letta e al presidente del Consiglio Mario Draghi di prendere le distanze dalla parole di Provenzano, che dovrebbe dimettersi. Ma dal Nazareno intanto la musica non cambia. anzi. “Come lo stesso vicesegretario ha avuto modo di chiarire, il Partito Democratico auspica che tutte le forze democratiche e parlamentari, tra le quali ovviamente rientra Fratelli d’Italia, siano compatte nella risposta” alla mozione presentata. Insomma, FdI si deve schierare con la sinistra “senza margini di ambiguità” contro “l’eversione di matrice fascista che si è manifestata in particolare sabato scorso a Roma con l’assalto violento alla sede della Cgil”. E votare la mozione per lo scioglimento di Fn e degli altri movimenti di estrema destra.

di Adolfo Spezzaferro per www.ilprimatonazionale.it