capture 048 15112021 134045Terza dose e poi? All’indomani di una flessione verso l’alto del numero dei contagi, e del relativo tasso di positività, il governo minaccia fulmini e saette e si predispone in assetto da guerra. Bene o male, la riapertura delle scuole e del mondo lavorativo, in concomitanza con la fine dell’estate, è stata assorbita efficacemente dalla vaccinazione di massa che ha permesso di mantenere i contagi a un livello accettabile ma soprattutto le corsie e le terapie intensive degli ospedali libere. Oggi assistiamo in Italia a un aumento dei contagi sebbene non vengano fornite possibili motivazioni a tale riguardo

Terza dose e poi chissà

L’unico motivo plausibile che ci sembra doveroso fornire riguarda l’abbassamento delle temperature e la diminuzione dell’efficacia dei vaccini, i quali, con l’avvicinarsi del sesto mese dalla loro inoculazione, si indeboliscono progressivamente. Farsi una terza dose e poi chissà, d’altronde la scienza concede questo e forse qualche farmaco in grado di arrestare gli effetti peggiori derivanti dall’infezione dal Covid-19.

 

L’approccio del governo a questa fase di recrudescenza è però quantomeno opinabile se non, in alcune sue fasi, balorda. Vengono incolpati coloro che ancora non si sono vaccinati sebbene l’Italia abbia abbondantemente sorpassato la soglia dell’80 per cento con doppia dose. Ma al di là di questo, la realtà italiana, quella che stiamo vivendo tutti noi, è quella di un Paese ancor oggi nelle mani di forze politiche di sinistra che interpretano i concetti di democrazia e libertà a proprio uso e consumo, facendo impennare il controllo sociale durante le fasi dei loro governi, proprio come ha sempre affermato Michel Houellebecq. Questi partiti, comprensivi del Movimento 5 stelle, risultano essere egemoni nel governo attuale tanto che, per portare un altro esempio, l’esecutivo dell’invincibile Mario Draghi è stato costretto a rifinanziare, aumentandolo di un miliardo, quell’oscenità tutta italiana denominata reddito di cittadinanza, attraverso il quale novemila romeni si sono intascati illegittimamente il tanto ambito assegno.

Una sinistra che tifa repressione

E il Pd, in questo gioco al massacro, tiene corda e si allinea assai volentieri al sadismo di chi gode a vigilare e regolamentare ogni spicchio delle nostre vite, utilizzando l’arma vile della colpevolizzazione per qualsiasi cosa accada.
Il ministero dell’Interno, quello degli sbarchi di clandestini e dei rave illegali, si appresta a sospendere la libertà di manifestare in luogo pubblico. Si tratta di un unicum nella storia repubblicana. La causa scatenante è l’innalzamento dei contagi a Trieste dove portuali e altri hanno manifestato a lungo nel pieno esercizio di una libertà inalienabile. È la democrazia, bellezza. Però l’approccio folle di questi grigi burocrati consiste nel prenderla e spezzettarla tenendo e buttando via i segmenti democratici che di volta in volta fanno o non fanno comodo.

Il tutto senza fornire un quadro d’insieme. Chi si contagia? E di questi contagiati, quanti vanno in ospedale e quanti poi in terapia intensiva? La parola d’ordine è stringere il collare a strozzo che ci è stato messo quasi due anni fa, quando da una evidenza situazione emergenziale è derivato uno sbracamento totale dei poteri del governo nei nostri confronti. I saggi rispondo che quando si limitano le libertà fondamenti si sa dove si inizia ma non dove si finisce. Vero. Peccato che la sinistra sappia perfettamente dove voglia andare a parare, ossia in un contesto di controllo sociale esasperato dove opinioni, spostamenti e intelligenze vengono bloccate o veicolate nella direzione che il governo ritiene più opportuna. Per loro quel muro abbattuto trent’anni fa non è mai caduto davvero.

di Lorenzo Zuppini per www.ilprimatonazionale.it