capture 006 05042022 110616Con un tweet abbastanza laconico, Elio Vito, deputato di lungo corso di Forza Italia e già capogruppo del partito di Berlusconi dal 2001 al 2008 alla Camera, ha annunciato la sua intenzione di lasciare i forzisti ed entrare nel Pd: “Oggi, 1° aprile, sono uscito da Forza Italia ed ho chiesto di aderire al Partito Democratico”. Un passaggio quasi scontato o, almeno, non troppo inaspettato. Vito aveva avuto già più di un ammiccamento verso il Partito Democratico, a tal punto da dimettersi dal ruolo di responsabile del Dipartimento Difesa e sicurezza di Forza Italia dopo il mancato appoggio al Ddl Zan. Tutto nella norma insomma. Se non fosse che il diavolo sta nei dettagli e che a qualcuno sia passata inosservata la data.

“Il più riuscito della storia politica…”: parola di Elio Vito

Oggi è il primo aprile e quello di Vito era solamente un clamoroso pesce d’aprile, una burla. Lo ha spiegato lui stesso, non senza punte di megalomania: “Un pesce d’aprile, sì. Forse il più riuscito della storia della politica”. Rimangono un mistero i motivi dietro a questo scherzo. Secondo il diretto interessato, si trattava di “un modo per dimostrare di essere politicamente vivo”. Un modo abbastanza curioso, che sembra piuttosto testimoniare il contrario.

Infatti, al di là delle roboanti dichiarazioni di Vito, probabilmente se fosse davvero passato al partito di Letta non ce ne saremmo neanche accorti. Anzi, il redivivo Vito sembra più preoccupato di attaccare i suoi presunti alleati di coalizioni che distanziarsi dalla sinistra. Solo qualche giorno fa, parlando della presenza di Salvini al non-matrimonio di Berlusconi, aveva affermato perentorio: “Per essere credibili, noi dobbiamo anche far capire che, se il centrodestra sarà a trazione sovranista e nazionalista, noi non ci possiamo stare.”

La farsa dietro lo scherzo

Insomma, quello del deputato forzista sembra uno scherzo che fa ridere solo lui. Non tanto o non solo perché la politica è una cosa seria e non dovrebbe cadere in queste sciocchezze. Ma perché è stato fin troppo realistico. Le ambiguità e le convergenze fra Forza Italia e Partito Democratico sono già talmente profonde che non sorprendono più nessuno. Scherzarci sopra, significa solo mettere il dito nella piaga.

di Michele Iozzino per www.ilprimatonazionale.it