Spesso, un film viene giudicato in modo diverso dalla critica e dal pubblico a causa di diversi fattori: la critica cinematografica, dotata di strumenti analitici e una visione più ampia del cinema, valuta un film considerando aspetti tecnici, narrativi e culturali, mentre il pubblico si basa principalmente sull'impatto emotivo e sull'intrattenimento. Le aspettative, i gusti personali e le esperienze di vita influenzano notevolmente il giudizio di entrambi, portando a valutazioni spesso divergenti. Inoltre, la critica può essere più disposta a riconoscere pregi e difetti di un'opera, mentre il pubblico tende a giudicare un film in base al proprio divertimento immediato.

Questa divergenza di opinioni può assumere sfumature estreme, portando un film od un cortometraggio ad essere celebrato dai critici e, al contempo, poco apprezzato dagli spettatori comuni, o viceversa.Vertigo 1958 di Alfred Hitchcock

Nel mondo del cinema, quindi, è frequente imbattersi in forti discrepanze di giudizio tra la critica cinematografica e il pubblico generale.  Di seguito analizzeremo le possibili motivazioni di tale fenomeno, e presenteremo titoli di film celebri che hanno avuto valutazioni opposte.

Differenze di prospettiva tra Critica e Pubblico

Spesso la critica specializzata si concentra su elementi come la struttura narrativa, la regia, la recitazione, il montaggio e la fotografia. Il pubblico, invece, tende ad apprezzare aspetti più emotivi, come l’immedesimazione nella storia e nei personaggi, la spettacolarità e il puro intrattenimento.

Ruolo della Critica

La critica è un’istituzione sorta per analizzare i film con rigore tecnico, estetico e storico. Gli studiosi di cinema, i critici professionisti e i giornalisti specializzati adottano strategie differenti rispetto al pubblico di massa. Per comprendere meglio il ruolo dei critici, è utile considerare due aspetti fondamentali: l’approccio analitico e la dimensione storica.

L’approccio analitico

I critici cinematografici prendono spesso in considerazione:

  • La messa in scena e la regia, valutando la coerenza stilistica.
  • La fotografia e la scelta delle inquadrature, con particolare attenzione alla cura della luce, dei colori e del taglio visivo (elementi essenziali anche per realizzare una buona ripresa video).
  • L’originalità della sceneggiatura e la profondità dei dialoghi.
  • Il contesto cinematografico di riferimento (cinema di genere, produzioni indipendenti, grandi blockbuster di Hollywood).

La dimensione storica

Un’altra prospettiva tipica della critica è lo sguardo sul passato e sull’evoluzione del linguaggio cinematografico:

  • Confronto con opere precedenti: molti critici tendono a misurare un film rispetto a capolavori o periodi storici (ad esempio, la filmografia di Stanley Kubrick o di Martin Scorsese).
  • Valutazione del contributo artistico: un film che sperimenta nuove tecniche, o che vince premi (come gli Oscar o il Festival di Cannes), può essere considerato più rilevante anche se il pubblico non ne è immediatamente entusiasta.

La percezione del Pubblico

Il pubblico guarda ai film da un punto di vista spesso più emotivo e legato al puro divertimento:

  • Desiderio di intrattenimento e di “escape from reality”.
  • Interesse per la storia e i personaggi più che per l’estetica o la tecnica.
  • Grado di empatia sviluppata verso le vicende narrate.
  • Influenza di fattori sociali, come il passaparola e le recensioni su piattaforme di rating popolari (es. Rotten Tomatoes e IMDb).

Fattori storici e culturali

Il contesto storico, sociale e culturale influisce in modo decisivo sul giudizio di un film:

  • In alcuni casi, pellicole inizialmente incomprese dal pubblico vengono rivalutate anni dopo (succede spesso con film di fantascienza o sperimentali).
  • Censura, mode del momento e aspettative legate al marketing condizionano la reazione del pubblico, rendendo più o meno “digeribili” certe opere.

L’influenza del marketing

Il marketing cinematografico crea a volte aspettative enormi, che possono poi deludere il pubblico:

  • Trailer molto spettacolari che, tuttavia, mostrano solo le scene più avvincenti, generano possibili fraintendimenti sul reale tono del film.
  • Campagne pubblicitarie massicce che indirizzano gli spettatori verso un certo tipo di esperienza, distante dalla critica più attenta.

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