Polemica caldissima intorno a un emendamendo presentato da un senatore di Ala, nascosto nelle pieghe della legge di bilancio, che ha concesso ingenti finanziamenti a un gruppo privato per la digitalizzazione del made in Italy. Ma il ministro Calenda non ne sapeva niente. E il deputato Stefano Quintarelli, ex Scelta Civica, ora nel gruppo Misto parla di: "E' un regalo di Natale a Verdini".

 

E' polemica sul finanziamento di tre milioni di euro, uno all'anno per tre anni, alla società IsiameD, che dovrebbe digitalizzare il made in Italy. La norma, nascosta nelle pieghe della manovra che ha appena avuto il via libera dal Parlamento, era sconosciuta al ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, ed è passata con un emendamento presentato da un senatore di Ala, il gruppo di Denis Verdini, e poi però fatto proprio dal capogruppo Pd in commissione Bilancio.

La notizia esce e il dibattito, molto acceso, si sposta sui social. In rete, su Fb e su twitter, è Mario Calderini, professore ordinario presso il Politecnico di Milano, a chiedere spiegazioni direttamente agli esponenti politici: al deputato Stefano Quintarelli (ex Scelta Civica, ora nel gruppo Misto), a quelli del Partito democratico Paola Bragantini e Andrea Giorgis e ai senatori dem Stefano Esposito e Magda Zanoni, e anche al ministro Calenda.

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dall'articolo di repubblica.it

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