È di appena due giorni fa la sentenza che rischia di rovinare la vita a migliaia di elettori che domenica 4 marzo andranno ai seggi per le elezioni politiche. Lo scorso 1 marzo i giudici della Cassazione hanno depositato una sentenza che chiarisce in modo definitivo cosa si rischia se si porta uno smartphone con fotocamera nella cabina elettorale: ben 15 mila euro di ammenda.

 

I giudici della Suprema corte hanno respinto il ricordo di un 77enne condannato dalla Corte di appello di Firenze a maggio 2017 dopo che aveva scattato una foto con il cellulare alla scheda elettorale dopo aver espresso il suo voto. Nel ricorso il difensore dell'uomo sosteneva che il reato non era stato consumato perché prima doveva esserci "l'invito del presidente di seggio a non introdurre nella cabinba il mezzo di riproduzione visiva". I giudici di Firenze però avevano affermato, come ripota l'Agi, che "la norma punitiva non prevedeva affatto, come elemento costitutivo del reato contestato, il previo invito del presidente del seggio a non introdurre nella cabina elettorale strumenti atti a fotografare il voto espresso".

da liberoquotidiano.it 

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